Misterioso, affascinante, controverso: l’Egitto e la sua storia si perdono nella notte dei tempi. Culla di una delle civiltà più antiche, complesse ed enigmatiche del mondo, è oggi una terra che da una parte è saldamente ancorata alle sue tradizioni, dall’altra vuole guardare avanti anche attraverso la Cucina, che non è solo strumento con cui rivendicare la propria identità individuale, territoriale e religiosa, ma diventa terra di incontro e di scambio, di fusione e diffusione culturale.
Qui, sull’Isola di Zamalek, circondati dalle acque del generoso Nilo, l’Hotel Flamenco ha accolto la prima tappa di questo progetto interaccademico internazionale che ha visto Italia, Egitto e Cina mettere le mani nello stesso impasto.
Durante le due prime giornate Nausica Ronca, Chef di “Nonna Nannina” (Cava dè Tirreni – SA), portavoce di una cultura popolare contemporanea – con la partecipazione delle allieve della “Cuoco Contadino Academy” Valeria Fischetti e Mariangelica Sica – ha introdotto i ragazzi della “Kohl-Mubarak High Study Academy for Tourism and Hotel Management” all’arte della trasformazione della materia prima attraverso la realizzazione pratica di ravioli, tagliatelle e gnocchi, divulgando così quel rito italiano che si tramanda in famiglia, tra le pareti di casa, di generazione in generazione, quel rituale domestico di trasmissione culturale e di appartenenza su cui poggia la filosofia del cuoco contadino che “mantiene viva la tradizione della nostra terra”, così come ha ribadito con orgoglio Nausica.
Sono molte le testimonianze sui luoghi di origine della pasta fresca così come noi la conosciamo, ovvero di impasto, formato, bollitura e condimento. Nata da un semplice impasto di grano schiacciato mescolato con acqua, si è sviluppata autonomamente lungo due filoni: quello asiatico e quello mediterraneo, è diventata poi una base neutra, sulla quale sperimentare la propria creatività.
L’attenzione e l’entusiasmo dei ragazzi nell’assistere a questa piccola grande magia fatta di acqua e farina, farcia e sughi, consistenza, ruvidezza e cottura, ha riempito le stanze di energia senza bandiera. In questa prima parte del corso di formazione, volto a valorizzare e trasformare le materie prime locali in un prodotto di alta cucina e a divulgare tecniche e ricette italiane, Nausica ha spiegato passo dopo passo, come acqua, farina e uova possano diventare uno dei piatti più conosciuti e apprezzati, non solo in Italia ma in tutto il mondo.
Gli stessi ragazzi hanno poi partecipato alla Conferenza Stampa, alla presenza di Ambasciatori, Autorità istituzionali, Giornalisti delle Maggiori Testate, di questo primo Grande Evento che cade durante gli attesi festeggiamenti per il Capodanno Cinese e che è stata la prima vera occasione per celebrare l’incontro tra Cina ed Italia in terra egiziana e rendendo concreta e masticabile la filosofia che sottostà alla medicina cinese, ovvero la teoria dello Yin e dello Yang, secondo la quale una parte può essere compresa solo in relazione al tutto.
Questa complementarietà degli opposti è stato il leit motiv di questo primo appuntamento lungo il percorso della via della seta che è iniziato al Cairo e che vuole attraverso le infinite strade della Cucina ripercorrere il viaggio di Marco Polo di conoscenza e scambio di abitudini alimentari, che premiano le culture ed i loro territori.
(TO BE CONTINUED…)
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