Sara De Bellis

Mese: Febbraio 2019

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Bisognerebbe tornare a pensare alle persone come risorse straordinarie, ripartendo dalla formazione orientata e focalizzata, specialistica, pensata per allineare competenze ed attitudini già dall’interno di un sistema che guarda dritto al futuro impiego. Metodologia, didattica, approccio, management, placement: questi i 4 cardini sui cui Giunti -nota Casa Editrice con oltre un secolo di tradizione- ha impostato la sua nuova Giunti Academy – School of Management.

Un’offerta formativa di eccellenza dedicata a neolaureati, manager e professionisti sui temi di management, arte e beni culturali, food, wine & tourism, economia, human resources, innovazione e trasformazione digitale che punta sul talento di ogni singola persona e si propone di sviluppare abilità e competenze professionali, attraverso metodi didattici innovativi, offrendo un’importante opportunità di ingresso e di crescita nel mondo del lavoro.

Giunti Academy – School of Management presenta quattro corsi di alta formazione, in partenza a Roma e Firenze tra febbraio e novembre 2019, che potranno contare sulla partecipazione in aula dei più autorevoli e competenti esperti e professionisti del settore – in grado di coniugare gli aspetti teorici con quelli pratici della vita aziendale – e sulla partnership con numerose aziende leader del mercato:

  • Master full time post laurea in Management in Food & Wine (Roma)
  • Master part time executive in Wine Management (Roma)
  • Master part time executive in Restaurant Innovation & Management (Firenze)
  • Master part time in Beer Business Management (Roma)

«La metodologia didattica adottata – ha spiegato Rossella Calabrese, Direttore Giunti Academy – è fortemente innovativa e orientata all’operatività. La docenza è affidata a specialisti del settore, manager e consulenti che assicurano un apprendimento diretto e concreto tramite esercitazioni pratiche, l’analisi e le discussioni di casi aziendali. I nostri obiettivi: valorizzare i talenti, mappare e sviluppare le competenze, rafforzare la leadership per far crescere le persone e le imprese. Frequentare un Master di Giunti Academy significa entrare a far parte di un’importante community e accedere a un servizio di lifelong placement, che attraverso lo sviluppo continuo di competenze tecniche e manageriali, permette orientarsi e raggiungere con successo i propri obiettivi professionali».

I master

Il Master full time post laurea in Management in Food & Wine intende fornire ai partecipanti tutte le conoscenze e competenze professionali e gestionali necessarie per inserirsi con successo all’interno di aziende dell’agroalimentare, con un occhio sui temi di riferimento del settore: innovazione, sostenibilità, sviluppo internazionale e nuovi format e modelli di business.

Perchè apprendere, procacciarsi nuove nozioni, cognizioni, conoscenze ed abilità attraverso lo studio, la pratica e l’esperienza diretta, formativa è fondamentale sia che si voglia gestire un ristorante, valutare un vino, una birra, occuparsi di turismo o anche “solo” per saper ripetere l’alfabeto al contrario. Uno dei modi più comuni per farlo è con l’aiuto di insegnanti o tutor. Giunti Academy con la sua offerta formativa innovativa e di eccellenza dedicata a neolaureati, manager e professionisti, vanta tra i suoi partner del Master Accademia Niko Romito, Birra del Borgo, Food&Wine Italia, Giunti Group, Grassi & Partners, Langosteria, Laurenzi Consulting, Le Baccanti, Mama Florence, Musement e Piattoforte.

Il Master di specializzazione part time in Wine Management si rivolge agli operatori del settore con tutti gli strumenti e le tecniche manageriali essenziali per lo sviluppo di un’impresa vinicola: dalla gestione economica allo sviluppo commerciale, dalle strategie di marketing alla definizione del pricing.

Il Master di specializzazione part time Restaurant Innovation & Management fornisce le competenze e gli strumenti di business management fondamentali per un restaurant manager, dall’analisi dei costi alle strategie di posizionamento commerciale, dalle attività di comunicazione integrata alla gestione della cantina e del personale.

Il Master part time in Beer Business Management nasce con l’obiettivo di formare figure professionali che intendono operare nel settore della birra analizzando l’evoluzione dello scenario italiano degli ultimi 50 anni. I partecipanti conosceranno gli elementi chiave della produzione birraria, anche attraverso esperienze sul campo, e si cimenteranno con la gestione economica di un birrificio, le politiche commerciali e il marketing.

Nel corso del 2019 saranno presentati anche i corsi dedicati al settore del turismo e dell’ospitalità, progettati per formare manager e professionisti con una visione creativa, globale e contemporanea, capaci di progettare e gestire esperienze di viaggio su misura e di alta gamma.

Dal vasto patrimonio culturale del Gruppo Giunti,  editoriale, nasce

«Giunti è l’editore italiano leader nel settore dell’enogastronomia – conferma Marco Bolasco, Direttore area enogastronomica Giunti Editore con un catalogo ricco e variegato, contraddistinto dall’autorevolezza degli autori e dall’alta qualità dei contenuti, che ha contribuito a una sistematizzazione dei saperi nell’ambito della nostra cultura materiale. L’opportunità di Giunti Academy sarà di mettere a frutto questo patrimonio per la didattica, oltre ad essere essa stessa il motore futuro per la produzione di nuovi contenuti originali, frutto dello studio sul campo degli studenti».

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Unendo le forze si moltiplicano le energie, si producono sinergie che innescano circoli virtuosi. E poi le cose accadono. Nel periodo dell’anno in cui l’inverno porta con sé i primi indizi di primavera, in Cina cade una delle più importanti e maggiormente sentite festività tradizionali, quella in cui le famiglie si riuniscono per preparare insieme le pietanze rituali (come i ravioli – 饺子 jiǎozi) tutte benaugurali e portatrici di ricchezze e tesori. Parliamo del Capodanno Cinese, sempre compreso tra il 21 gennaio e il 20 febbraio. Quest’anno i festeggiamenti per quella che viene appunto definita “La festa di Primavera” e che  raggiungerà il suo apice oggi 5 febbraio 2019 inaugurando l’anno del Maiale – hanno avuto un luogo ed un significato davvero speciale.

Sull’isola di Zamalek, sulle acque del generoso Nilo, presso il Roof dell’Hotel Flamenco, al Cairo, in Egitto – Tre Grandi Nazioni, Italia, Cina ed Egitto si sono unite per festeggiare il Capodanno Cinese e contestualmente aprire un varco gastronomico lungo la Via della Seta con un Progetto Interaccademico Internazionale che vuole ripercorrere le tappe del lungo viaggio che Marco Polo intraprese nel 1271.

La delegazione italiana che ha organizzato e documentato la prima tappa di questo inedito e riuscito viaggio di scoperta e conoscenza senza confini è stata composta da David Abatecola (project manager), il Prof. Ruggero Andrisano Ruggieri (Università di Salerno,) Pietro Parisi (Executive Chef) e Sara De Bellis (Direttore editoriale MangiaeBevi, Curatore sezione “Viaggia”) e il prezioso contributo di Nausica Ronca (Chef di “Nonna Nannina”, Cava dè Tirreni – SA), Mariangelica Sica, Valeria Fischetti, Nicola Carrano, Cinzia Forcellino e Marco Capriotti.

Così come detto dall’Ambasciatore Cinese al Cairo Song Ai Guo in un estratto del suo intenso e centrato discorso: “Vorrei cogliere questa occasione per ringraziare tutti i presenti per aver reso questo evento possibile. La via della seta è una strada di amicizia, un modo antico per condividere le nostre culture e conoscenze. La Cucina anticamente era il tipico modo per mostrare la propria cultura alle altre popolazioni. Così, questa è l’occasione non solo per divulgare la cucina cinese, ma per mostrare i risultati di una fruttuosa collaborazione tra Est ed Ovest e rafforzare questo legame.”

新年好 / 新年好 (Xīnnián hǎo)

Buon anno nuovo!

恭喜发财 / 恭喜發財 (Gōngxǐ fācái)

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“Cibo conduttore” dei Paesi del Mediterraneo e delle vie della seta di Marco Polo è il raviolo, alimento transnazionale e versatile che cambia consistenza, sapore e forma in base al luogo di invenzione/produzione. Quel fagottino di pasta ripiena che in Italia si chiama “raviolo”, in Cina  “Jiaozi”, in Egitto “Sambousek”, in Turchia “Manti”, in Afghanistan Mantu è presente – in forma, impasto, ripieno e cottura diversi – in tutti i territori attraversati dalla via della seta.

Per tale motivo, durante questo evento i ravioli sono stati sempre presenti sulle tavole, per celebrare quel fil rouge culinario, quel simbolico protagonista di un vero e proprio scambio di arti. Uno scambio che riporta al principio su cui poggia la filosofia cinese, quella dello Yin e dello Yang, della due metà che, unendosi, realizzano l’interezza e di conseguenza simbolo di armonia e di interazione tra le due energie.

Durante una “unconventional masterclass” in quel del Cairo, gli Chef cinesi – Dr Xin Shiyu, Dr Li Hongchun, Dr Pei Yinggie, Dr Wang Zhang Long – hanno potuto apprendere dalle mani di Pietro Parisi come realizzare i ravioli, simbolo della pasta fresca fatta in casa e contenitori di un rito domestico carico di contenuti e senso di appartenenza lì dove farina, uovo e mattarello divengono icone di un gesto che riporta a quando la cura dell’altro passava anche e soprattutto per il cibo.

Così Pietro Parisi ha imparato dalla delegazione di chef cinesi la realizzazione dei Jiaozi ripieni di carne e verdure, che sono uno dei principali cibi consumati durante il Capodanno cinese, poichè la forma assomiglia a un Tael d’oro (moneta cinese) e simboleggia un augurio di buona fortuna per l’anno nuovo.

Rintracciare quel file rouge che lega tra loro popolazioni differenti significa porre le basi per una terra fertile di fusione e diffusione culturale su base identitaria, valorizzando materie prime comuni, apprendendo gli uni dagli altri attraverso dimostrazioni pratiche e momenti convivialità, conoscendo da vicino culture differenti quanto affascinanti, scoprendo ricette transnazionali come “i ravioli” che divengono simbolo di una ritualità alimentare carica di antiche tradizioni da custodire, tramandare e divulgare.

 

 

 

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