Sara De Bellis

Mese: Giugno 2020

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Roma torna a brindare e lo farà giovedì 2 luglio negli spazi del Radisson Blu Es. Hotel durante “BereRosa 2020” (ne abbiamo già parlato qui), la manifestazione dedicata alle etichette Rosè nelle loro evoluzioni ferme o perlate.

Tante le novità per questa ottava edizione post Covid: tavoli e sedute a debita distanza, wine tasting a numero chiuso, tovagliato sempre nuovo per ogni session, 30 etichette di rosè in degustazione accompagnate da selezioni di salumi e formaggi, e ancora di più le aziende presenti virtualmente che innescano una nuova modalità di interazione e fruizione dei contenuti disegnando i contorni di una festa più intima ma irrinunciabile, che ogni anno brinda all’inizio della bella stagione.

La genesi della Speciale Edizione 2020, la messa in opera di un evento ripensato seguendo nuove regole e facendo di necessità virtù ce la racconta Valentina Venturato, Responsabile Marketing e organizzatrice insieme a Francesco D’Agostino, Direttore di “Cucina e Vini” – rivista di settore ideatrice della manifestazione e di un progetto rivolto concretamente al futuro che sta dimostrando al mondo dell’enogastronomia (e non solo) che volere è potere.

BereRosa 2020, durante la pandemia, sembrava un miraggio. Credo siamo stati tra i primi ad agire in questo senso cancellando le manifestazioni previste in calendario come Lazio Prezioso.

A prescindere dalla modalità, tra marzo e aprile, le cose si erano messe molto male per tutti, la pandemia ci aveva schiacciato sotto tanti aspetti, personale, lavorativo, economico, nazionale, mondiale. Avevamo ben pensato di seguire la filosofia del “Qui e Ora”, senza fare troppi programmi.

Verso la fine di maggio abbiamo cominciato a capire che qualcosa si poteva fare, non nella versione classica certo, ma che si potesse comunque realizzare un progetto all’altezza delle precedenti edizioni.

La prima cosa che abbiamo fatto, ancor prima di cercare la location dove allestire la manifestazione, è stata sondare il terreno con i produttori, con quelle aziende che negli anni ci hanno sempre seguito, sia con BereRosa che con Sparkle, e devo dire che la risposta, inattesa ma sperata, è stata da subito entusiasta e molto propositiva.

Lì abbiamo capito che non potevamo saltare l’Edizione 2020 di BereRosa, una manifestazione alla quale siamo particolarmente legati e chi ci ha regalato emozioni a prescindere dall’aspetto professionale in sé, perchè Bere Rosa è sempre stata una grande occasione di incontro e motivo di gioia condivisa.

Giovedì 2 luglio, saranno 3 i blocchi di ingressi e degustazione: alle 16, alle 18, alle 20. In ogni blocco sarà consentito l’ingresso ad un massimo per 40 persone.

Oltre la piacevolezza della manifestazione, credo soprattutto che sia un bel segnale, per il mondo del vino e dell’enogastronomia romana e italiana tutta. Perchè continuare a pensare, a proporre, ad organizzare eventi rispettando le regole non è solo un segnale di ripresa consapevole, ma uno sguardo proiettato concretamente verso il futuro.

Ma la vera novità, figlia del Covid, di questa edizione 2020 è un progetto che corre parallelo e si sta sviluppando: l’ingresso del Web come protagonista.

Mentre negli anni passati il sito è stato un supporto per veicolare messaggi come “date dell’evento, numero delle aziende presenti, l’acquisto dei biglietti”, quest’anno è stato ripensato come struttura a sè per supportare un’altra sezione della manifestazione, che è proprio BereRosaDigital.

Oltre alle aziende fisicamente presenti, ce ne saranno altre presenti virtualmente. Mi spiego, il panel di degustazione, guidato da Francesco D’Agostino – Direttore di Cucina e Vini, (e che si occupa tutta la parte tecnica e della Guida), ha degustato e selezionato in redazione più di 60 etichette; per ogni di queste aziende selezionate è stata creata una pagina ad hoc dove si può leggere la scheda di degustazione del vino e guardare un video di un minuto in cui il produttore racconta la sua “creatura in rosa.

Il Covid, devo riconoscere, ci ha spinti più in là, a dover riformulare un format ormai consolidato, trovando il modo di abbracciare e potenziare una modalità di racconto anche virtuale.”

Una modalità fino ad quel momento sopita, che ha posto le coordinate per creare un utile vademecum per gli appassionati del “drink pink”, con racconto dell’assaggio e un breve video di presentazione a cura delle stesse cantine inserendo un particolare fondamentale per il pubblico: la possibilità di acquistare le etichette preferite collegandosi con l’e-shop delle aziende vinicole o con delle piattaforme commerciali da queste scelte.

Una sfida – conclude Valentina Venturato – che ha ricevuto subito grande consenso e che chiarisce che il mondo del vino, oltre alla produzione e alla distribuzione – le quali hanno subito un grande contraccolpo su tutta la filiera -, non si è mai fermato, ed è sempre pronto ad essere presente e a voler comunicare al meglio se stesso.”

BereRosa 2020 sarà dunque un’edizione extra-ordinaria, più intima ma comunque coinvolgente e ricca di valore tecnico e qualitativo, sia per le cantine, sia per le selezioni gastronomiche. L’entusiasmo c’è, la risposta del pubblico pure, non aspettiamo altro di incontrarci a Via Filippo Turati 171 il 2 luglio per vivere e degustare una formula diversa ma sicuramente di grandissimo impatto. Di seguito le info utili, Noi ci vediamo lì!

Info utili

BereRosa 2020

Quando: giovedì 2 luglio

Dove: Radisson Blu, Via Filippo Turati 171, Roma

Orari: 16:00 – 18:00 – 20:00

Ingresso: 20 euro

Biglietti

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Il 18 giugno si festeggia l’International #Sushi #Day. Pietanza giapponese entrata a pieno titolo nei vezzi gastronomici degli italiani, viene fedelmente proposto o reinterpretato secondo le diverse inclinazioni di cuochi, format e contaminazioni culinarie rimanendo sempre un ottimo modo per nutrirsi apprezzando cucine diverse dalla nostra. Se poi impariamo anche qualche trucco per farlo a casa con la ricetta dello chef Giuseppe Milana di Umami Trattoria Giapponese, è ancora meglio.

LA STORIA del SUSHI

La sua nascita è legata alla conservazione del pesce crudo che, eviscerato e salato, veniva collocato in grandi contenitori alternato a strati di riso cotto, pressato e conservato per molti mesi (narezushi): il pesce veniva avvolto in un riso salato dove sarebbe rimasto commestibile per mesi grazie alla sua stessa fermentazione. Il riso veniva quindi gettato e veniva consumato solo il pesce.

Nel periodo Muromachi (1333-1573) divenne poi popolare il namanare, ovvero il pesce consumato quasi crudo insieme al riso, in una fase di semi-fermentazione. Nel periodo Edo (1603-1868) si diffuse invece il cosiddetto sushi veloce, hayazushi, caratterizzato dall’aggiunta di aceto di riso che gli conferiva quel tipico sapore acidulo.

Questo fu il passaggio fondamentale, da qui cominciò ad essere considerato non più solo come tecnica di conservazione ma come un alimento da gustare insieme al pesce, in un unico boccone.

Nel 1829 nasceva così il nigiri zushi (nigiri significa “tenere in mano”), il sushi realizzato e modellato a mano, diventato oggi perfino un’icona.

Oggi, reinterpretato, contaminato e declinato sulla base delle diverse culture dei cuochi che lo preparano, è presente ormai in tutto il mondo.

Come celebrare la Giornata internazionale del sushi

Il sushi non è solo pesce e può contenere qualsiasi numero di ingredienti e spesso include porzioni cotte, come nel caso del sushi di granchio. A volte il sushi non contiene affatto proteine ​​della carne ma è invece costituito da una miscela puramente vegetale. La Giornata internazionale del sushi è la tua occasione per esplorare questa cucina e tutto ciò che ha da offrire, e forse scoprire che hai un nuovo cibo preferito preferito!

Prenotare il proprio ristorante di sushi potrebbe essere un buon modo per celebrare l’International Sushi Day, per esempio da UMAMI – Trattoria Giapponese.

Il ristorante propone nella capitale le pietanze tipiche della cucina del Kanto, l’area geografica del centro del Giappone nella quale si trovano Tokyo e Yokohama, rileggendole alla luce delle esigenze del palato italiano e facendo attenzione alla leggerezza e al gusto.

Una scelta precisa che collega le due culture gastronomiche anche nel nome: umami, infatti, la parola giapponese usata per indicare il quinto gusto, quello che in italiano potrebbe essere tradotto con “sapido”, “saporito”.

Come nella più antica tradizione gastronomica del Sol Levante, da Umami tutto fatto in casa, ne sono un esempio i noodles, realizzati dal pastificio del maestro Mauro Secondi secondo una ricetta dello chef Milana e che sono uno dei piatti forti del ristorante, declinati sempre secondo i prodotti stagionali. 

Nascono ispirandosi agli hirata-bun, i tipici paninetti della tradizione culinaria giapponese, i bun ripieni di verdure o maiale e di cui lo chef, oltre a curare il ripieno, prepara anche il pane. Immancabili in ogni stagione i takoyaki, sfere di pastella con cuore di polpo, che risultano incredibilmente saporiti e croccanti. 

Tra le varie proposte di Umami, che comprende anche pietanze più complesse come lo shabu-shabu, l’hibachi japanese bbq – che consente al cliente di cuocere al tavola differenti tagli di carni da gustare con verdure marinate e riso, un cenno particolare va rivolto ai dolci tipici giapponesi come i dorayaki e i mochi.

Umami è un viaggio gastronomico nella cucina popolare del Giappone di ogni giorno. Umami – Trattoria Giapponese, è nata nel 2018, dalla volontà  dell’imprenditore Marco Pucciotti, dello chef Giuseppe Milana e del direttore di sala Davide Frattali

Prepara il tuo ONIGIRI con la ricetta di Giuseppe Milana

Forse non verrà perfettamente a quello che potrebbe realizzare lo chef, ma è sempre divertente provare.

Ingredienti per 4 persone:

    ⁃       300g Riso per sushi o arborio

       ⁃        330g di acqua

       ⁃        50g di sushi su (10g mirin, 20g di aceto di riso, 20g di zucchero e un pezzo di 10 cm di alga kombu in infusione)

       ⁃        100g di salmone fresco

       ⁃        20g di olio di sesamo

       ⁃        qb sale

       ⁃        qb erba cipollina

       ⁃        qb shichimi togarashi

       ⁃        4 strisce di alga Nori 2,5cm per  8cm

Procedimento:

Per prima cosa eliminiamo l’amido in eccesso dal riso sciacquandolo in abbondante acqua corrente per almeno 20 minuti.

Una volta sciacquato il riso, scoliamolo e versiamolo in una pentola antiaderente con l’acqua e mettiamo sul fuoco a minimo di fiamma coperto da un coperchio. Il riso cuocerà per assorbimento e dopo 20 minuti sarà cotto, successivamente facciamolo riposare per 10 minuti col coperchio.

Passati i 10 minuti, rovesciamo il riso su un piano o all’interno di una teglia, facendo attenzione a non versare le parti esterne più bruscate. Quando è ancora caldo versiamoci sopra il sushi su e amalgamiamo bene il composto fino a raffreddamento.

Adesso passiamo al ripieno. Prediamo il salmone e facciamo una tartare grossolana in modo da sentire la texture del pesce e condiamola con sale, shichimi, olio di sesamo ed erba cipollina tritata finemente.

Non ci resta che comporre il nostro Onigiri. Bagnandoci le mani con acqua leggermente salata prendendo all’incirca 60g di riso ricavandone una palla dove al centro creeremo una conca, come per gli arancini siciliani, inserendo il ripieno di salmone e coprendo con altro riso,  chiudendo il nostro Onigiri.

A questo punto lo finiamo dando la tipica forma triangolare e applicando il nastro di alga Nori alla base.

Abbiamo proposto il Nostro Onigiri al salmone ma, essendo molto duttile lo potete provare con altri ripieni sia crudi che cotti.

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Donnalunata, frazione marinara di Scicli – gioiello del Barocco siciliano, incastonata nel cuore della Val di Noto e che a questo stile architettonico deve il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO – accoglie il nuovo progetto ristorativo di Carmelo Chiaramonte. Dopo essere stato per 12 anni un “Cuciniere errante”, sceglie di fermarsi qui, prendere le redini di un’Osteria Rituale, chiamarla CARO MELO e dare nuova forma al suo concetto di libertà. 

La percezione della libertà è diversa per ognuno. Difficile da imbrigliare in una definizione per sua stessa natura. Attrae gli uomini e, nelle sue estremizzazioni, è capace perfino di fondersi con il suo opposto e diventare prigione. La vera libertà vera dovrebbe invece consistere nel sentirsi sempre liberi di riformulare le proprie idee, di sganciarsi dalle credenze, di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, rincorrendo la volontà mettere in atto un’azione sempre orientata al miglioramento. Se, per esempio, per libertà intendiamo la voglia di non mettere radici, è possibile che nella vita di un uomo ad un certo punto le cose cambino, che la voglia di creare un luogo del cuore da riempire e dove far convergere tutte le proprie esperienze creando qualcosa di unico diventi più forte di tutto il resto.

Carmelo Chiaramonte, eclettico cuoco modicano, pur amando profondamente la cucina e il mestiere della ristorazione, per lungo lunghissimo tempo ha deciso di non appendere nessuna insegna presso alcun ristorante definendosi più volte «un cuciniere errante a spasso tra Italia e Mondo». 

Chiaramonte si è fatto lui stesso veicolo gastronomico, portando a spasso la tradizione gastronomica secondo le sfumature aromatiche dei dialetti ed il gusto dei popoli del Mediterraneo, dal 3° secolo a.C. fino ai piatti contemporanei del terzo millennio.

Carmelo cura da 30 anni una lunga ricerca della biodiversità marina e terrestre e realizza i sogni di chi vuol fare Festa con una gastronomia profumata e indimenticabile; senza cotture digitalizzate e cibo seriale. 

Così, dopo essere stato per 12 anni un “Cuciniere errante”, sceglie di fermarsi nel borgo marinaro di Donnalucata, frazione di Scicli, piccolo gioiello del Barocco siciliano, incastonata nel cuore della Val di Noto, che a questo stile architettonico deve il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per prendere le redini di un’Osteria e dare nuova forma al concetto di libertà.  

Dal 12 giugno ha aperto in via Sanremo la sua “Caro Melo – Osteria rituale” per coloro che amano la cucina viscerale, irrequieta, riflessiva, dinamica e intelligente di Chiaramonte e annovera piatti come la “Parmigiana di Fichi”, “l’Arancino con il ragù di polpo” e la “Salsiccia di Tonno”.

«Il mio menù è un messaggio d’amore per quelli che credono all’epidermide, al contatto, alla vita fisica: peccare, mangiare bene, fare bene all’amore, andare al mare, muoversi.

Non Rimane che prendere e partire.

Caro Melo, Osteria Rituale – via Sanremo 7- Donnalucata, Scicli (RG)

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Alle 18 di martedì 16 Giugno il Maritozzo Rosso debutta a Centocelle in collaborazione con la storica EnotecaSfuso. Tanti i #maritozzi da gustare, dai classici ai più golosi come quelli con baccalà mantecato, caponatina in salsa agrodolce, burrata e alici, mousse di mortadella e pollo alla romana, a qualche ricetta a sorpresa.


Una nuova avventura si sta per affiancare al Bistrot trasteverino vocato alla produzione di maritozzi in vesti insolite, il Maritozzo Rosso raddoppia a Centocelle, nuovo quartiere enogastronomico della Capitale.

La nuova avventura inizia martedì 16 giugno con un “evento lancio” su prenotazione che permetterà di degustare i maritozzi de Il Maritozzo Rosso insieme ad un buon bicchiere di vino #sfuso o ad una birra alla spina, nel dehor dalle 18:00 a mezzanotte.

I posti all’aperto saranno 40, tutti in via dei Castani 266/268, e fanno parte di un progetto che vede una fruttuosa collaborazione tra il Maritozzo Rosso e l’Enoteca Sfuso di Centocelle dove sarà possibile degustare i maritozzi più amati del laboratorio di vicolo del Cedro (trastevere) in un giardino rilassante nella zona centrale del quartiere Centocelle, e lì dove la distanza di sicurezza potrà essere garantita con serenità.

IL MARITOZZO ROSSO

Il primo e unico format dedicato alla cucina e al maritozzo salato di Roma è a Trastevere (ora anche a Centocelle) ed è il punto di riferimento per appassionati e curiosi della scena gastronomica capitolina.

Il Maritozzo Rosso propone maritozzi farciti di ricette gourmet dolci e salate, ma anche con golose proposte volte a sottolineare il concept gastronomico del bistrot trasteverino.

Perchè proprio la cucina è l’anima del Bistrot che ha preso forma in uno dei vicoli più belli di Trastevere e si sviluppa intorno al concetto di “ingrediente” che, lavorato in diversi modi, può essere assaporato all’interno del maritozzo passeggiando per le suggestive vie del centro storico.

ABOUT SFUSO

L’enoteca nasce a Roma nel 1948 a Centocelle grazie al nonno Aurelio che tutti i giorni parte da Velletri con la sua bicicletta portando con sé 2 caratelli di buon vino sfuso da vendere al dettaglio.

Erano anni duri quelli del dopoguerra, ma il visionario nonno Aurelio una pedalata dopo l’altra riesce a cavarsela alla grande, così dopo qualche anno quella bottega di vino sfuso di Roma diviene un punto di riferimento a Centocelle, la vecchia osteria di quartiere fatta di vino sfuso, di bottiglie, di storie di amici e di spuntini, di aperitivi, di figli che crescono e prendono il posto dei genitori.

Oggi il testimone passa ai nipoti, Roberto e Aurelio, con Andrea Cormaci appassionato professionista enogastronomico master sommelier, nato e cresciuto a Centocelle. Tocca a loro portare avanti la tradizione di vinai a Centocelle trasformando l’enoteca nella versione 2.0, dove è possibile avvicinarsi al vino di qualità anche attraverso lo “sfuso”, dove si può acquistare qualunque bottiglia già fredda da portare a cena o da bere al tavolo.

  • Via dei Castani, 266/268

In copertina @AlbaEsteve Ruiz per il Maritozzo Rosso / http://www.ilmaritozzorosso.com/maritozzi/

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Mettete il ritorno al valore della cucina primordiale, il gusto per la territorialità, la scoperta di un luogo al naturale capace di stimolare una nuova connessione con la propria dimensione spirituale. Aggiungete una cucina di esaltazione, la tutela della tradizione, la valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti attraverso la guida di un grande Chef come Sandro Serva (La Trota di Rivodutri – 2 Stelle Michelin). Sono questi gli ingredienti dei Pomeriggi d’estate alla Tenuta Due Laghi, la green food experience chiamata “CANTICO del GUSTO”.

Pensato come un’esperienza a tutto tondo, come momento di avvicinamento ad una cucina di ricerca dell’equilibrio del gusto in armonia con la storia e la suggestiva incontaminata natura, Cantico del Gusto è la proposta di una dimensione bucolica vibrante, armonicamente e sapientemente strutturata in brevi appuntamenti formativo-degustativi per gli ospiti della struttura.

In cima ad una collina panoramica, dove sorgono la villa e il ristorante, la Tenuta due Laghi domina la pianura reatina e la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e di Ripasottile. Siamo proprio nel cuore della Valla Santa e del Cammino di Francesco, dove la storia e le tracce del Santo d’Assisi si fondono con una natura rigogliosa e generosa.

“La villa, l’agriturismo, l’azienda agricola sono la mia casa. Una casa sempre aperta a chi vuole trascorrere un momento naturale nei tempi, nel modo di mangiare, nello spazio vitale. Anche se intorno c’è tanto spazio, la Tenuta Due Laghi è un luogo intimo. Ecco perché penso sempre che chiunque scelga la Tenuta per mangiare, per un week-end di relax o per celebrare un grande evento sia più un ospite che un cliente.” Così la descrive la proprietaria Marinella Tosoni Vincenti Mareri

Ogni lunedì e martedì gli ospiti della struttura avranno la possibilità di disporre di due mezze giornate (mattina e pomeriggio dello stesso giorno o due pomeriggi) per realizzare piatti ispirati al ricco territorio circostante, che dagli Appennini ai laghi passando per la pianura, e che offre una varietà notevole di eccellenze enogastronomiche interpretate dallo chef Sandro Serva (la trota dal ’63 – 2 stelle Michelin) e delegato Euro-Toques per la Regione Lazio.

Brevi appuntamenti formativo-degustativi che consistono nella rara possibilità di passare delle mezze giornate a tu per tu con lo chef bistellato in cucina.

I fortunati avventori avranno dunque la possibilità di arricchire le proprie conoscenze di cucina al costo totale di 500 euro da aggiungere ai 90 del pernottamento della camera matrimoniale con prima colazione.

Le ricette tematiche che lo chef Sandro Serva realizzerà saranno dedicate agli scritti di San Francesco. Quattro le tematiche: l’acqua dolce, la terra, il sole, la luna. questo perchè Tenuta Due Laghi è ubicata proprio nel mezzo del cammino di San Francesco, è una tappa intermedia dalla quale si possono ammirare tutti i santuari. Da qui il nome “Cantico del Gusto”.

Per Maggiori informazioni: Tenuta Due Laghi / località Campigliano, 29 / 02010 Rivodutri (Rieti) Mobile: +39 347.7705131 email: info@tenutaduelaghi.net

Tenuta Due Laghi
Lontano dai ritmi cittadini e dalla routine, a una decina di minuti di auto da Rieti, a poco più di un’ora da Roma e a 20 km da Terni. La tenuta è sulla cima di una collina panoramica, dove sorgono la villa e il ristorante. Il tutto domina la pianuta reatina e la Riserva Naturale dei Laghi Lungo e di Ripasottile.

Sandro e Maurizio Serva Chef/Patron – La trota dal ’63 – 2 Stelle Michelin
Sandro e Maurizio Serva prediligono la ricerca dei prodotti migliori del territorio, utilizzati e riletti in chiave moderna. Entrambi sono soci Euro-Toques. Sandro Serva è delegato Euro-Toques per la regione Lazio.

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Play Pisana, in via dei Matteini a Roma, non è solo il Circolo Sportivo gestito da Max Giusti, è anche la location del nuovo progetto estivo di “Ristorazione Sicura” che lo vede insieme ad Alessandro Roscioli e Luca Issa, dare forma alla una nuova meta del gusto dell’estate italiana 2020 declinata su 3 magnifiche parole: “Trattoria, Pizza e Piscina”, anche dette ROSCIOLINO.

Dal 3 giugno 2020 Roscioli apre all’aperto, in una grande area a bordo piscina, circondata da campi da tennis, padel e calcetto. Si chiama ROSCIOLINO, ed è la trattoria con pizzeria dove da ieri è possibile accogliere una numerosa clientela, mantenerla ben distanziata e contestualmente proporre una versione all’aperto e piena di sole di Roscioli, il bancone con ristorazione delle eccellenze enogastronomiche di via dei Giubbonari a Roma.

L’idea di Rosciolino

L’idea è nata da Alessandro Roscioli, insieme a Max Giusti, Daniele Aprile, Matteo Murzilli e Stefano Spezia. Una sfida in vista dell’estate per sperimentare nuove modalità di “ristorazione sicura” nel rispetto di tutte le misure anti-Covid19.

«Quasi 3 anni fa – spiega Max Giusti – insieme ai miei soci Daniele Aprile, Matteo Murzilli e Stefano Spezia, mi sono lanciato nell’avventura ristorazione. Oggi sono felice di iniziare a collaborare con Alessandro, su questo progetto unico. Faccio l’attore, non voglio fare il ristoratore, ma in un’avventura come questa, fatta di speranza, coesione, rinascita, sono in prima fila. Aprire un nuovo ristorante in questa fase può sembrare folle, ma per me è soprattutto un segnale di ripresa lavorativa per tutti i ragazzi del mio staff e un messaggio positivo per i romani».

180 “s-coperti” intorno alla piscina del Circolo, circondata a sua volta da campi sportivi, una location di respiro, tra il verde e riflessi d’azzurro, con posti “stra-distanziati” e un format volutamente studiato per rivolgersi a tutti, “modulato” sulla base di orario e calendario.

Il Chiosco bordo piscina, tutti i giorni, dalle 10 alle 18, propone una Carta di piccoli piatti e snack,e dalle 18 alle 23.30 diventa Cocktail Bar con i drink del barman Tommaso Borghi (link QUI)

si prosegue con il “Bancone di Roscioli”, dove si scegliere dall’ampio menu (link QUI) dalla burrata Igp con pomodorini semisecchi al Jamon Iberico de Bellota 48 mesi tagliato a mano, dalla selezione di salumi della tradizione italiana alla ricca scelta di formaggi e molto altro.

Si passa poi agli antipasti, con sgombro marinato all’aneto, misticanza e aspretto all’ananas nonché carpaccio di manzo americano affumicato e salsa tonnata o nigiri di panzanella, capocollo di Martina Franca, cipollotto e maionese alle acciughe e così via.

In Carta anche insalate gourmet e “classici” della tradizione romana, come cacio e pepe, amatriciana, gricia, carbonara. Si aggiunge anche una selezione di ricette creative, tra primi e secondi, carne e pesce, dalle tagliatelle fatte in casa con puttanesca di mare bianca, nocciole tostate, briciole di pane al finocchietto selvatico fino alle polpette della tradizione romana al pomodoro con polentina di castagne e ricotta salata affumicata. Non mancano i dolci.

Ma è la pizza ad essere tra i grandi protagonisti dell’offerta di ROSCIOLINO.

A prepararla non sarà Luca Issa, pizzaiolo e proprietario della Pizzeria “Piccolo Buco” di via del Lavatore, scrigno del buono e della vera qualità in un disco lievitato a due passi da fontana di Trevi. in carta Pizze Bianche, Rosse, Gialle, Focacce e Oli abbinati come la Napoli
Passata di pomodoro Prunil, Fiordilatte, Basilico fresco, alici del Cantabrico Margherita con Passata di pomodoro Prunil, Fiordilatte, Basilico fresco, Olio abbinato: Intosso (Azienda: Trappeto di Caprafico, Varietà: Intosso); e poi ancora “Pesto, giallo e Parmigiano”, “Tonno e Cipolla” con Tonno del mar cantabrico, Cipolla di Tropea, Pomodorino Confit fatto in casa cotta a bassa temperatura da pomodorino Pugliese e Origano dell’Etna e Olio abbinato: Lei.

Per le “Gialle”: 4 formaggi Gialla con Passata di pomodorino Giallo Pugliese, Fiordilatte Grattugiato di 2 pecorini, Blu di pecora, Fonduta di Parmigiano Reggiano vacche rosse 46 mesi, Crema di Montebore e noce moscata Olio abbinato; chiudono l’offerta le FOCACCE tra cui “Nduja, Confit, Ricotta” e/o “Burrata, Mortadella e Parmigiano”.


«In due giorni hanno provato oltre duecento pizze con grande gioia di maestri e manutentori del circolo che hanno potuto mangiarle – aggiunge Giusti – è tutto attentamente studiato. Penso che l’offerta unisca il meglio della cucina romana, proponendolo in chiave più easy. Ci siamo basati sul piacere che si prova d’estate a stare a tavola fuori. Sono sincero, da giugno in poi, amo mangiare fuori. Il bello è che all’aperto, anche se i tavoli sono distanti, si finisce per conoscersi, fare chiacchiere da tavolo a tavolo. Credo che sia una vera opportunità per riappropriarci della nostra vita».

Poi, conclude: «State tranquilli, sappiate che in questo ristorante, oltre a mettere insieme le persone, non farò niente, perché, lo confesso in tutti i ristoranti aperti dagli attori ho mangiato sempre male».
 

ROSCIOLINO è aperto dal lunedì al venerdì solo a cena, mentre sabato e domenica a pranzo e cena. Si accettano solo prenotazioni telefoniche al 06 66165068 per garantirvi al meglio sicurezza e distanziamenti.

Il Chiosco bordo piscina è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 23:30 / Il Chiosco dalle 18 alle 23:30 diventa Cocktail Bar / La Trattoria con Pizza è aperta dal Lunedì al Venerdì dalle 19:30 alle 23:30 / Il Sabato e la Domenica dalle 12:30 alle 16:30 e dalle 19:30 alle 23:30 / Prenotazioni 06 66165068 (dalle 11 alle 23:00) Via dei Matteini 35, Roma / Zona Pisana, a 15 minuti dal centro

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Tanta è la voglia di uscire, ancora di più quella di tornare al ristorante per ritrovare luoghi, cocktail e piatti del cuore, molti saranno i cambiamenti e molte le novità che i locali di Roma si preparano ad offrire: alcuni propongono menu ripensati, altri continuano ad affiancare il servizio di delivery e take away, altri ancora hanno allestito e potenziato spazi esterni, ma tutti nel rispetto delle norme e di un servizio che, complice la piacevolezza di un’inoltrata primavera, si svolgerà in spazi più ampi, con tavoli distanziati, nuove precauzioni sanitarie e l’accoglienza di sempre. Anzi, forse di più.

Finalmente, dopo oltre due mesi, l’Italia si può nuovamente sedere a tavola e tutti possono darsi un appuntamento, con le dovute attenzioni, per mangiare e bere nei ristoranti del proprio cuore.Le tempistiche di riapertura sono elastiche: qualcuno è partito puntualissimo il 18 maggio, altri lo faranno più avanti, a fine maggio/ giugno, ma tutti saranno pronti a tornare con rinnovata energia, alcuni con una saggia e ritrovata grande attenzione per le materie prime italiane per offrire un prodotto finale di altissima qualità, nato sotto il segno del #mangiaebeviitaliano.

Ristoranti Stellati

Imàgo all’Hassler – 1 Stella Michelin – Chef Andrea Antonini

Il ristorante di Trinità dei Monti, con un panorama unico su Roma, torna il 16 giugno ad accogliere i suoi clienti con le proposte del nuovo menu dello chef Andrea Antonini: un’offerta culinaria di ricerca ma legata alla purezza dei sapori e ai prodotti locali, caratterizzata da cotture espresse e dall’essenzialità della tradizione i sapori della tradizione italiana e i prodotti locali e di nicchia, sinonimo di qualità ed eccellenza.

In occasione della riapertura Roberto Wirth, proprietario e General Manager dell’Hassler, annuncia una novità assoluta: Per la bella stagione alle porte i nostri clienti troveranno una nuova location unica ed esclusiva dove cenare. Apriremo, per la prima volta nella nostra storia ultracentenaria, il terrazzo panoramico del settimo piano (fino a ora, destinato ad accogliere una suite). In questo riservato angolo del palazzo, tempo permettendo, si potrà mangiare in due turni, alle ore 19 e alle ore 21. I tavoli saranno pochi ed esclusivi e la cucina avrà un sapore più che mai italiano, che parla di eccellenza, di ricerca e di immediatezza.

 Su questa consapevolezza e sulla magnifica e invidiabile vista sulla Città Eterna e sulla Scalinata di piazza di Spagna, si basa la visione straordinaria di Imàgo, ristorante stellato che guarda al domani, con la forza di un luogo che vanta una storia prodigiosa e unica. Infatti, era il 1956 quando Oscar Wirth, padre di Roberto, aprì il primo ristorante gourmet in Europa su una terrazza panoramica, dando il via all’inarrestabile fenomeno internazionale di usare i rooftop come location d’eccezione nella ristorazione.

“Ho creato Imàgo 12 anni fa per essere il luogo in cui assaggiare il futuro. – continua Wirth – E chi meglio di uno chef giovane ed entusiasta, alla guida di una brigata di ragazzi che non superano i trent’anni a testa, può raccontare la cucina che verrà?”.

In carta, oltre alle tante ‘new entry’, sarà possibile ritrovare anche i piatti iconici di Imàgo, artefici della riconferma della stella nella Guida Michelin 2020. Tra questi, la Triglia con panzanella e limone – che ha fatto conquistare il Premio Creatività ad Antonini quando lavorava nel tristellato iberico Celler de Can Roca – ma anche la Capasanta all’italiana e, ancora, il Pollo con peperoni in raviolo e il Piccione e camomilla 2.0.

Lo chef Antonini, oggi 28enne, ha trascorso diversi anni in alcune tra le cucine più importanti del Vecchio Continente – come i tristellati Quique Dacosta e El Celler de Can Roca, facendo sue le tecniche sofisticate e le lunghe cotture sottovuoto. Dal momento del suo arrivo alla guida di Imàgo le confina nel passato affidandosi esclusivamente a padelle e casseruole, per lavorare e cuocere i prodotti solo sul momento, ne abbiamo parlato QUI.

Il fuoco è infatti il principe della sua cucina: “Il sapore e il gusto – racconta Antonini – che si ottiene con cotture brevi e vivaci sono inarrivabili rispetto a qualsiasi altra tecnica: gli umori sigillati e mantenuti all’interno di carni, pesci, verdure, permette di non perdere idratazione, valori nutritivi e profumi. La mia cucina è concepita per esprimere puro piacere: un piacere forte, sorprendente, equilibrato ma anche terribilmente spinto verso sapori affilati e dalla grande personalità. È una visione originale e potente, con cui spero di colpire al cuore i nostri ospiti: si innamoreranno ancora una volta dei piatti di Imàgo!”

I suoi piatti parlano italiano ad una clientela per lo più internazionale, e lo fanno usando il linguaggio rassicurante dei sapori della cucina mediterranea, riproposti con piglio creativo e un guizzo contemporaneo. Leggendo i menu firmati Antonini si ha la sensazione di una tavola patriottica e radicale, fatta di eccellenza e di artigianalità.

Come spiega lo chef: “Il cliente che viene all’Imàgo arriva da tutto il mondo, osserva la bellezza di Roma e vuole mangiare l’Italia, vuole la pasta, vuole le nostre cotture, vuole il crudo. La mia filosofia culinaria è quella classica del Belpaese. La tecnica non ci manca – lo dimostrano il percorso fatto da me e dalla mia brigata, tornato ai gesti della cucina italiana, togliendo il sottovuoto, il roner, le basse temperature – ma resto italiano. Preferisco usare le padelle e lavorare una materia prima eccellente che reperisco facendo un grande lavoro di ricerca tra i piccoli produttori. Con Roberto Wirth ci siamo trovati subito in accordo: vogliamo tutto il meglio solo per noi!”.

Così, Antonini, dopo tre mesi, torna al timone del team di giovani e talentuosi professionisti della cucina dell’Imàgo onorando per la tavola i piccoli gesti, che vanno dal pane preparato e poi tagliato in sala per ogni tavolo alla pasta impastata e stesa a mano, dai fondi di cottura preparati quattro volte alla settimana alla scelta rigorosa di pesce e crostacei per taglia, dimensione e colore.

“I ragazzi fanno la linea da capo tutti i giorni. Il ristorante ha una stella ma la cucina pensa come se ne avesse tre”, racconta Andrea, che, con i suoi piatti, narra l’Italia e Roma con parole appassionate. Perché la Città eterna è casa sua ed è il posto più bello del mondo. Tanto che è fiero di aver raggiunto un traguardo proprio in questa città, in questo paese: “mi sono sempre ripetuto che se un giorno avessi ottenuto un risultato, avrei voluto fosse a Roma, non a New York, non a Singapore, a Londra o a Dubai. Aver ricevuto da Roberto Wirth la responsabilità di guidare Imàgo è stata la più bella conquista: sono qui per vincere a casa mia!”, racconta Antonini, che ora lavora con il collega e amico Matteo Taccini, suo sous-chef, e con Marco Amato, alla guida della grande brigata di sala e vero hassleriano, in hotel da oltre 20 anni.

Enoteca La Torre – 1*Michelin – Chef Domenico Stile


Da Venerdì 22 maggio, la cucina stellata guidata dal giovane e brillante chef Domenico Stile ha riacceso il motore del sapore all’interno della splendida Villa Laetitia, proprietà di Anna Fendi Venturini.

Lo scenario è di pura eleganza, i soffitti, i pavimenti, la grande vetrata che separa la sala dal giardino esterno, e la tavola. Ogni dettaglio è il risultato di una lunga e meticolosa ricerca volta a sublimare una forma ideale. La cucina di Domenico Stile fa il resto, arricchendo la tavola con portate di grande grazia e contenuto.

Il Restaurant Manager Rudy Travagli completa l’esperienza guidando la bellissima sala con un servizio impeccabile sia a pranzo che a cena.
In questo periodo di riapertura propongono 3 menu degustazione: QUELLO CHE DESIDERI – Percorso degustazione di 3 portate a tua scelta a €75 / MENU ESCURSIONE – Percorso degustazione di cinque portate a sorpresa €110 / UN VIAGGIO A OCCHI CHIUSI – Percorso degustazione di sette portate a sorpresa €135

press@aromicreativi.com Tel. +39 06 45668304 E-Mail: ristorante@enotecalatorre.group

Per Me 1*Michelin – Chef Giulio Terrinoni

L’apertura è stata puntulissima: 18 Maggio. “Siamo emozionati come la prima volta che abbiamo aperto le porte del Per Me Giulio Terrinoni. Torniamo più forti di prima, riprendiamo i nostri spazi e non vediamo l’ora di condividerli con voi. Un menu ricco di novità, le eccellenti proposte gastronomiche stagionali da assaporare in totale sicurezza grazie agli impeccabili accorgimenti che abbiamo adottato sia nelle sale interne che nel nostro street garden. Vi aspettiamo per farvi rivivere un’esperienza unica nella splendida cornice di Vicolo del Malpasso.”

Per Me è il riassunto professionale delle esperienze e del vissuto dello Chef Giulio Terrinoni, concentrato in un nuovo concept interamente ricamato sull’ospite. La filosofia è incentrata sulla ricerca costante di un’eccellente materia prima e la valorizzazione del pescato selvaggio: un’attitudine culinaria espressa e quotidiana, sempre attenta alla sostenibilità.

Un format innovativo, “materico” a partire dall’ambiente, studiato ed arredato per trasferire una sobria ma raggiungibile eleganza, con il comfort di casa. “Per Me” contempla un’offerta dinamica ed eclettica tipica di una grande capitale europea: piatti di pesce e di carne, fruibili a pranzo e a cena. Un locale in continuo divenire, modellato sulle esigenze del cliente, conservando professionalità in chiave puntuale ed informale. “Per Me” è la cucina di Giulio Terrinoni, modulata esclusivamente “Per Voi”.

Consistenze diverse risolte in una sorprendente armonia gustativa.
Il ristorante è aperto tutti i giorni, sia a pranzo che a cena. È possibile riservare un tavolo direttamente sul sito: https://bit.ly/RiservaUnTavolo

www.giulioterrinoni.it Reservations: m. perme@giulioterrinoni.it
t. +39 06 6877365

Pipero Roma 1* Michelin – Aperti dal 20 maggio – Chef Ciro Scamardella

Diciannove persone, felici, romane, vestite bene. Io mi sono messo la cravatta, Achille era elegante, Ciro non conteneva la gioia; a fine servizio un panino, di notte, e la “ routine “ e’ tornata. E comunque, erano 2 mesi che non sapevo di Cipolla!” Queste le parole di Alessandro Pipero, un fermo immagine della “prima sera”, una sera tanto attesa che ha visto finalmente, nuovamente aperte le porte di Pipero Roma e spalancato quelle dell’accoglienza, del sorriso, dell’entusiasmo con la voglia di ripartire e quella di fa vivere momenti unici arricchiti da grandi attenzioni.

Continua lo Chef Ciro Scamardella: é stata una serata bellissima, sembrava il primo giorno di scuola, ansia, nervosismo, emozione indescrivibile. é andato tutto benissimo, abbiamo aperto con un menu arricchito e diversi piatti nuovi e la stessa Emozione, Semplicità, Attenzione, Ricerca, Passione.

Ristorante aperto a Pranzo da Martedì a Venerdì dalle 12:30 alle 14:30
Cena da Lunedì al Sabato dalle 19:30 alle 22:30

https://www.piperoroma.it Delivery ed Asporto: Tutti Giorni – A pranzo e a cenahttps://www.piperoroma.it/portfolio-item/menu-piperhome/

Il Convivio Troiani 1* Michelin

“Carta rinnovata in termini di prodotti, stagionalità, pensieri e tecniche, come ad esempio la “fermentazione”, figlia di questa quarantena, in cui ci siamo tutti sentiti tappati dentro un barattolo ma ne siamo usciti arricchiti da nuove voglie e impegno.” Questo mi racconta il bravo e sempre solerte Angelo Troiani, che mette in carta “Formaggi e Verdure fermentati” dedicandolo al lungo momento appena trascorso e propone 3 menu degustazione (da 8 portate a 110€, da 6 portate a 90€ e 4 portate a 70€) e mantiene fuori carta i piatti tradizionali (2 antipasti, 2 primi, 2 secondi e 2 dolci) con la connessa possibilità di sostituire i piatti del percorso scelto.

I coperti sono in tutto 25 ben distribuiti nelle 4 sale tematiche quanto suggestive. Il delivery e l’ asporto rimangono operativi, “per noi non è stato un progetto temporaneo, è stato la messa in opera di un pensiero sulle abitudini che stanno cambiando; non un ripiego ma un novo modo di fare ristorazione perchè penso che farà parte di un nuovo modo di vivere la ristorazione in futuro per ordinare prodotti di qualità, e poi rigenerarli, costruirli, gratinarli e via dicendo.”

Moma 1* Michelin – Bar e Bistrot dal 18 maggio / Ristorante dal 4 giugno

Lo chef Andrea Pasqualucci racconta le trasformazioni del locale: “Il comforte la sicurezza del cliente avrà la massima priorità. La cosa migliore sarà formare un grande team di lavoro attraverso una puntuale condivisione etica e culturale da parte di tutti i collaboratori. Organizzeremo tutti gli spazi operativi: cucina, spogliatoi, servizi igienici, magazzini con i criteri richiesti per garantire la massima sicurezza sul lavoro. La volontà di riaprire è forte, ma è auspicabile per tutti un concreto supporto da parte dello Stato. Stiamo lavorando per la proposta Delivery valutando attentamente questa tipologia di servizio.

Abbiamo inoltre aderito alla formula Dining bond per agevolare la clientela in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo. La ristorazione del futuro dovrà dare ai clienti segnali di grand esicurezza e soprattutto di competenza.” Per i servizi delivery e take away c’è un Menu bistrot dedicato.

Tra i piatti del menu si possono trovare insalate, mozzarella di bufala, verdure, paste fredde, timballo di anelletti, ravioli, tortino di riso, polpette, manzo e pollo, insalata di polpo e tagliate di frutta. E ancora panini e lievitati di pasticceria, cestini di frolla e muffins. Delivery e take away per il bistrot: ordine minimo 15€

Ristoranti Gourmet

Barrique by Oliver Glowig

Si prepara a riaprire le sue porte anche Barrique by Oliver Glowig, il ristorante gourmet situato al piano inferiore dell’Enoteca Poggio Le Volpi a Monte Porzio Catone. Mercoledì 10 giugno il ristorante guidato dallo chef originario del länder della Sassonia-Anhalt, accoglierà nuovamente gli ospiti tra botti in legno, metalli preziosi e arredi di design, nel totale rispetto delle norme anti Covid, per una vera e propria esperienza immersiva difficile da dimenticare.

Un vero e proprio hub del gusto, circondato da ettari di vigneti e verdi colline della campagna romana, dove a farla da padrone sono le straordinarie proposte gastronomiche di chef Oliver Glowig, rigorosamente realizzate con prodotti di stagione, freschi e prevalentemente del territorio.

Gusto, colore e allegria saranno alla base dei piatti studiati dallo Chef per questa nuova ed entusiasmante stagione estiva.

In menu si potranno infatti trovare il Fegato Grasso all’acqua di mare con alghe e acciughe, le Alici con Ricotta di Bufala con caponatina di melanzane o le Animelle di Agnello con asparagi e spugnole in salsa Sherry. E ancora gli Spaghetti alle erbe di campo con anguilla affumicata o il Risotto al Limone con crudo di mare. Tra i secondi, Coda di Astice allo zafferano con insalata di zucchine e pesche o il Piccione con crema di cipolla bianca e scalogno alla pancetta.

Dulcis in fundo la Sfera al Limone con pesto al basilico e la Spuma di Caprino con fragoline di bosco e sorbetto allo yogurt.

Giulia Restaurant – aperto dal 4 giugno

L’ingresso è su Lungotevere de Tebaldi, ma la vista dalle grandi vetrate interne, è tutto sulla bella via Giulia.

La palazzina, curata dall’architetto Marcello Piacentini, si mostra subito raffinata e originale, tra poltrone colorate e mobili in legno, lampadari in stile d’epoca e richiami industriali, dove i coperti si sviluppano su più livelli e in diversi ambienti.

Oltre ad una romantica terrazza affacciata sul Tevere e Ponte Sisto, la palazzina cielo terra ospita inoltre ai piani superiori tre splendide camere, tra cui una suite quadrupla e varie terrazze.

La cucina è curata da Pierluigi Gallo, talentuoso chef con il pallino per la panificazione, materia nella quale si distingue (il suo cestino dei pani ve ne darà subito conferma) e prosegue con convincenti espressioni di sapori netti, puliti, mediterranei con piglio contemporaneo, connessi al bagaglio classico, ma rilanciati con l’ausilio intelligente ed equilibrato di tecniche moderne nobilitando materie prime di qualità che inneggiano alla cultura del territorio, restando sempre legate alla tradizione.

Le nuove disposizioni prevedono dal 4 giugno l’apertura (dalle 18 – giorno di chiusura il martedì) delle due terrazze e delle due sale, di cui una privata. Il menu della cucina sarà quello distintivo di Giulia, tra cui “Senza” Spaghetti alle Vongole, Baccalà, Spuma di Ventricina, Bufala e Lattuga, e piatti più veloci da servire in terrazza.

Wine Bar e Cocktail Bar, Gianluca Storchi, propone una vasta selezione di cocktail ben miscelati e distillati ricercati. Altre novità a partire da metà giugno. Per il momento un nuovo progetto vede la possibilità di asporto con una “selezione di gnocchi” di Giulia.

Prenotazione necessaria +39 0695552086 Lungotevere dei Tebaldi, 4a 00186 Roma RM

Casina Valadier riparte en plen air da sabato 30 maggio

Da sabato 30 maggio il “gioiello” di Villa Borghese torna ad accogliere i suoi ospiti con nuove proposte gastronomiche all’aria aperta: dai piatti gourmet del ristorante Vista, sulla fantastica terrazza panoramica, alla proposta “week-end” del Caffè del Pincio, dall’asporto ai box pic-nic, tutto racconta l’arrivo della bella stagione nella totale sicurezza dei luoghi.

Qui a Casina Valadier – racconta il Direttore Massimo Gallo – desideriamo rendere sempre più coinvolgente l’esperienza dei nostri ospiti: uscire e venire a trovarci deve essere una vera emozione per tutti coloro che, in questo momento in maniera particolare, hanno desiderio di “riconquistare” Roma e viverla al massimo.”

LA PROPOSTA GASTRONOMICA a cura dello Chef Massimo D’innocenzi

Il Caffè del Pincio aprirà inizialmente solo il sabato e la domenica e, rispetto all’offerta abituale, proporrà un menu più ricco, che andrà dagli appetizer alle insalate (es. caprese, vegana, Caesar Salad con pollo cotto a bassa temperatura), dai panini gourmet (es. panino ai cereali con carne chianina, valeriana, avocado, stracchino) alla pinsa romana (es. pinsa tricolore, rucola, pomodorini e stracchino), con una selezione di primi che cambiano ogni giorno (es. Ravioli ricotta e spinaci con vellutata di pomodoro, Tagliolini al pesto con burrata e pomodorino fresco) o secondi classici come un filetto di manzo alla griglia.

Dal pomeriggio fino a sera sarà infatti disponibile l’aperitivo alla carta, con una vasta scelta di cocktail accompagnati da piccoli piatti dello chef.
Il Caffè, per la prima volta, proporrà il “take away”, che renderà “asportabili” tutti i piatti in carta.

Ma la vera novità della stagione estiva è però la “formula Pic-nic”. Ogni giorno infatti, solo su prenotazione, saranno disponibili box da asporto da consumare passeggiando tra le bellezze di Villa Borghese o comodamente seduti sul prato, riparati all’ombra degli alberi sempre verdi del parco. Il box per due persone, contiene Mini-bread con salmone affumicato, valeriana e limone, Culaccia di Parma e perle di melone e kiwi, Insalata caprese con ciliegine di bufala, Frittata di spaghetti “amatriciana”, Caesar salad, Cannoli farciti con ricotta e visciole e Spiedini di frutta fresca.
Un format fresco e innovativo, ideale per chi vuole passare una giornata all’aria aperta a contatto con la natura, pur rimanendo nel centro città.

Con la riapertura, il ristorante Vista, fiore all’occhiello di Casina Valadier, si trasferisce dall’ultimo piano del palazzetto alla splendida terrazza affacciata sul panorama mozzafiato di Roma, che va dall’Altare della Patria alla Cupola di San Pietro fino a Monte Mario.

Qui, dal martedì alla domenica si può cenare circondati dalle bellezze della Città Eterna lasciandosi coccolare dalle proposte gastronomiche dello chef Massimo D’Innocenti, realizzate con materie prime d’eccellenza e prodotti di stagione, in un perfetto equilibro tra tradizione e contemporaneità. Il ristorante Vista apre le sue porte anche a pranzo, ma solo il sabato e la domenica, regalando anche in pieno giorno emozioni gastronomiche indimenticabili.

Andiamo incontro alla bella stagione – spiega Massimo – quindi per la mia cucina, fortemente ispirata al territorio, ho pensato a un menu ricco di prodotti del mediterraneo, dal pesce alla carne, ma anche a piatti della tradizione romanesca, come ad esempio gli gnocchi ripieni di pollo alla romana, conditi con burro e alici di Cetara oppure al coniglio grigio di Carmagnola con peperoni in agrodolce e salsa ischitana. O, ancora, un piatto estivo di pesce, la scaloppa di spigola con panzanella di mare, condita con cipolla rossa, pomodoro, frutti di mare, calamari e gamberi”.

Vista Ristorante – dal martedì al venerdì aperto a cena/ sabato e domenica aperto a pranzo e cena – Caffe del Pincio – Bar/ Cocktail bar – sabato e domenica aperto dalle 11.00 a sera
P.zza Bucarest – Villa Borghese www.casinavaladier.com

Il Palazzetto – Trinità de Monti – 1 giugno 2020

In cima alla Scalinata di Trinità dei Monti, Il Palazzetto ideato da Roberto E. Wirth, Proprietario e Direttore Generale dell’Hotel Hassler, è una delle terrazze più spettacolari nel cuore di Roma. Il Palazzetto è stato per molti anni luogo di ritiro di una nobile famiglia romana che preferiva soggiornare qui anziché nel loro palazzo storico in Piazza Mignanelli, proprio per l’unicità e il prestigio dell’edificio, un gioiello architettonico di rara bellezza e valore storico.

Nel 1999 Roberto E. Wirth ha acquistato Il Palazzetto con l’intenzione di espandere il marchio dello storico hotel situato sulla Piazza Trinità dei Monti.

Il Palazzetto racchiude tra le sue storiche mura due terrazze panoramiche che ospitano il Wine Bar, quattro camere d’albergo oltre che ad un meraviglioso spazio per eventi privati di grande stile. Sulla sua terrazza guardando la scalinata su Piazza di Spagna si possono degustare ottimi cocktail per un aperitivo di grande stile.

Chinappi

Riparte anche Chinappi Roma, meta sicura per gli amanti del pesce freschissimo del litorale pontino, a pranzo e a cena.

Perchè Chinappi è una storia familiare, fatta di tradizioni e di amore per il pescato e la Cucina marinara dove i profumi del mare arrivano in tavola: il prodotto ittico che viene offerto proviene in particolare dal basso Mar Tirreno e soprattutto Formia è il fulcro della scelta per le materie prime, lì dove sono le radici della famiglia Chinappi.

Lo spirito del luogo si manifesta nell’immediatezza dei sapori ritrovati, negli accostamenti dettati dalla tradizione, nella difficile impresa di fare della cucina una cosa semplice e vera.

Dal menu antipasti crudi e cotti, le ricette della tradizione come il Polpo verace secondo tradizione Chinappi o il Soutè di cannolicchi, le cozze di Gaeta alla marinara, e la pasta con la sua cottura è preferibilmente “al chiodo”, come il Maquadro “Verrigni“ al nero di seppia con calamaretti e menta, lo Spaghettone “Felicetti“ con vongole veraci e lupini, gli Gnocchi con granseola di Ponza e pomodorino.

Sempre attivi con il servizio di consegna a domicilio e la possibilità di ritiro dell’asporto presso il locale, gli orari per sedersi da Chinappi vanno dal Martedi alla Domenica, 12.00-15.00; 19.00-23.00 / Per ordini e prenotazioni potete telefonare al numero 360 615219.

Antico Arco – da Mercoledì 20 maggio

Riapre l’Antico Arco, inossidabile presidio di bellezza e bontà in quel del Gianicolo. Fundim Gjepali, Chef e co-titolare del Ristorante, Vi aspetta per rendere omaggio ai piatti della tradizione riletti con creatività, estro tecnico e gusto degli abbinamenti e della presentazione.

Il sogno che abbiamo da sempre coltivato è quello di vivere un luogo che fosse un’isola felice per noi che ci lavoriamo e per chi ci viene a trovare. La scelta dei nostri prodotti è basata su un’etica che faccia particolare attenzione ad alimenti fondamentali, rigorosamente biologici, come pomodori, olio, farine, carni, accertandone il giusto processo di filiera. Il tutto unito ad un ridotto consumo di plastica. Questi siamo noi. Non cambieremo il mondo, non da soli, ma intanto questo è il nostro piccolo contributo.”

Dal menu piatti come Cacio e pepe con spaghetti e fiori di zucca croccanti, Carbonara con mezze maniche e tartufo nero e Tortello di coda alla vaccinara; Battuta di carne cruda piemontese, foie gras affumicato e polvere di capperi, Maialino arrosto albicocche bruciacchiate e liquirizia o Tonno rosolato con funghi cardoncelli e foglie di mizuna.

Antico Arco, Piazzale Aurelio, 7 00152 Roma – Per informazioni e/o prenotazioni: +39 06 581 5274info@anticoarco.it

47 Circus Roof Garden – Aperti da giovedì 21 maggio

Aperta tutte le sere, il sabato e la domenica anche a pranzo. La terrazza è una delle più belle e panoramiche di Roma. La vista spazia da Santa Maria in Cosmedin al Teatro Marcello ed oltre. Lo Chef Antonio Gentile, bravo e campano, vi aspetta con due menu degustazione ispirati al mare, uno a 55€ dove ci si affida al suo estro e l’atro a 75€ di 7 portate, un percorso articolato di gran gusto che si muove agile tra proposte di terra e di mare con citazioni dei cavalli di battaglia dello chef tra cui i Tortelli alla genovese e i Capellini in brodo di canocchie, tartare di ricciola e peperone arrosto, e nuove proposte come il Polpo con scapece di zucchine e crema di pomodori secchi.

Aperitivo in terrazza tutti i giorni dalle 18:00 con fingers dalla cucina di Gentile e i cocktail di Beatrice Oliviero: Passion Sour Gin dry con sciroppo passion fruit e lamponi, succo di limone e albume, Apricot Sour Gin dry, purea di albicocca, sciroppo di zucchero, succo di limone e albume Orange flavor con Grand marnier, Campari, marmellata di arancia, succo di limone, Orange bitters, si prosegue con la cena con vista dalle 20 alle 23.

Il Tuo Vissani – Aperto dal 21 Maggio 2020

Il ristorante offre un menu dedicato con Sfizi per iniziare, come la Caesar Salad, taglieri di salumi e formaggi, Parmigiana di melanzane ai pomodori arrosto e curry, crudo di mare e fritti. Tra i primi piatti si possono trovare Cannoncini di ricotta e spinaci al pomodoro fresco, Lasagnetta al ragù di chianina e vacca rossa o le Linguine al pesto con crudo di gamberi, zenzero e patate crude. Immancabili i piatti romani come carbonara e cacio e pepe.  Tra i secondi si può scegliere l’Orata alla pescatora Mediterraneo o la trippa alla romana o ancora la Sogliola allo champagne, cime di rapa e pomodorini gratinati. Per concludere Tiramisù, Zuppa inglese o tagliata di frutta.  A breve partirà il servizio take away e delivery.

Osteria Fernanda – aperti da giovedì 22 maggio

Dopo una lunga attesa, l’affiatato team di Osteria Fernanda capitanato da Chef Davide Del Duca e Andrea Marini, scelgono di comunicare la prossima apertura con la stessa immagine che avevano usato per la chiusura causata dal lockdown. “L’abbiamo fatto nella speranza che sia stato un cerchio che si chiude per non riaprirsi più, l’abbiamo fatto perchè rappresenta la nostra gioia di stare insieme, tra noi e con voi. L’abbiamo fatto perchè esprime la felicità di tornare al nostro mestiere, alla nostra passione, alla nostra vita
Aperti a cena da giovedì a domenica (compresa), dalle 19e30 in poi / attivi anche asporto e delivery.

Livello 1 – chef Mirko Di Mattia

Dal 22 maggio ha riaperto anche Livello 1 sia a pranzo che a cena e tornano sulla tavole ben distanziate i creativi piatti della cucina salutista firmata dallo chef Mirko Di Mattia, che valorizza una preziosa materia prima e la selezione di ingredienti di altissima qualità dagli antipasti ai secondi passando per primi e crudi freschissimi.

Ristorante di pesce con annessa pescheria il pesce, freschissimo, arriva dai mari laziali di Anzio, Gaeta, Formia e Terracina. Dagli impasti fatti in casa alla selezione di oli extra vergine d’oliva di alta qualità , il locale, dagli arredi moderni e ricercati, è il primo fish&cocktail della capitale.

Emilia Branciani e tutta la squadra di Ristorante Livello1 essendo sempre in prima linea in tema di qualità e sicurezza, per potenziare spazi ed occasioni, sarà possibile tornare a mangiare nel dehors della Pescatoria di Livello 1, per una pausa pranzo a base del miglior pescato del nostro mare e deliziosi piatti pronti. 06 5033999 – Via Duccio di Buoninsegna, 23 /25

Zia Restaurant

Ristorante dello Chef Antonio Ziantoni e di Ida Proietti, Zia restaurant nel cuore di Trastevere, riapre mercoledì 3 giugno, dal lunedì al sabato solo per il servizio della cena, dalle 19.30 alle 22.00. Chiusura domenicale.


Lo staff sarà dotato di mascherina e assicurerà, come sempre fatto dopo ogni servizio, il ricambio della mise en place, implementando la sanificazione di tavoli e sedie. In sala il maître Marco Pagliaroli, insieme a Stefan Balgos, riaccompagneranno con passione i clienti alla scoperta della cucina di Zia. Il numero dei coperti sarà ridotto, nonostante i tavoli fossero già distanziati e rispettassero le misure di sicurezza ancora prima della chiusura di marzo.

Da 30 si scenderà a 20 coperti, distribuiti in 180 mq tra la sala al piano terra e la sala inferiore, a favore di una maggiore privacy.
Il menu continuerà a essere cartaceo e sostituito a ogni servizio se il cliente non lo dovesse portare via come ricordo, mentre la carta dei vini sarà consultabile su un tablet, igienizzato a ogni utilizzo. La sommelier Valentina Bivona sarà sempre a disposizione degli ospiti per consigliare e condividere nuovi abbinamenti per un perfetto tasting con il continuo innovarsi delle proposte dello chef.

Si continuerà a dare spazio ai piccoli produttori e alle realtà di nicchia che venivano valorizzate prima sia in cantina che in cucina. Per garantire la massima sicurezza, si accederà attraverso la prenotazione online al seguente link http://www.ziarestaurant.com/#contatti o tramite e-mail con almeno 24 ore di anticipo info@ziarestaurant.com. In caso di prenotazioni last minute, sarà opportuno verificare la disponibilità telefonando al numero 06 23488093.

Rimarrà sempre attivo il recente servizio delivery e asporto di DOOR TO DOOR – ZIA PASTICCERIA. Dalle monoporzioni alle torte, dalle proposte per la prima colazione al gelato, dalla biscotteria ai pralinati fino alle boxes componibili a scelta: in Via Luigi Santini 7a, lo chef Antonio Ziantoni continuerà a condividere con la clientela la passione verso il dessert con una proposta di qualità realizzata dal pastry chef di Zia restaurant, Christian Marasca: pochi ingredienti espressi al massimo delle loro potenzialità e diverse combinazioni di gusto, contrasti e sapori.

Cucina Ricercata e del Territorio

Filodolio – Cucina Napoletana

Gli appassionati di Olio Evo, gli amanti della buona tavola e gli inguaribili nostalgici delle gioie della cucina partenopea avranno il loro indirizzo, perchè da Filodolio – Cucina Napoletana, la proposta gastronomica attinge alla rigorosa tradizione napoletana e l’abbinamento di ciascun piatto ad un diverso olio extra-vergine di oliva, è il plus sui cui gioca l’idea del locale.

I piatti in menu vengono narrati con passione e professionalità, l’ambiente ha subito qualche modifica per abbracciare tutte le norme Covid-19, potenziando lo spazio esterno e riducendo i coperti all’interno, ma rimane intatto nella sua sostanze e nella sua piacevole atmosfera.

Servizio di Delivery attivo per la cena con consegna a domicilio gratuita nel raggio di 3 km e, per ordini superiori ai 50 euro, ti regala una bottiglia di Falanghina o di Aglianico Cantine Iovine.

Via Tripolitania, 147 Roma – 00199 Phone: +39 06.86212938 Email: info@filodolioroma.it

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Luciano – Cucina Italiana

Aperti dal 18 maggio nel pieno rispetto dello norme, Luciano Cucina Italiana è un progetto inclusivo e vive di democratizzazione della cucina di qualità, affinché non debba essere accessibile solo a un esiguo numero di persone.

La proposta di Luciano Monosilio – chef di tenacia e talento con idee ed obiettivi precisi addolciti da una costante voglia di autenticità e di connessione profonda con le persone – desidera colmare il gap tra alta cucina, di cui recupera le tecniche, e cucina popolare, di cui codifica le ricette eliminandone i difetti. Equilibrio di sapori familiari in una veste elegantemente contemporanea.

Il menu rende omaggio a Roma con le ricette locali, la cacio e pepe classica, l’amatriciana delicata e naturalmente la celebre carbonara, ma non dimentica di valorizzare le ricchezze di tutto il nostro territorio, da nord a sud, dal vitello tonnato alla parmigiana di melanzane, selezionando le migliori materie. 3 turni a pranzo / 3 turni a cena.

Prenotazione obbligatoria – Piazza del Teatro di Pompeo, 18 – 00186 Roma / 06-51531465 / info@lucianocucinaitaliana.com

Epos – Poggio Le Volpi – 22 maggio 2020

“La cosa che ci è mancata maggiormente – spiega Rossella Macchia – è il contatto con il cliente, con l’ospite, con il pubblico. Il sorriso da dare e condividere con i nostri clienti, con tutte quelle persone che decidono di venire a farci visita. Il poter condividere con loro i nostri menu, i nostri piatti, l’estro dello chef. Il 22 ripartiremo con Epos, successivamente toccherà a Barrique. Saremo operativi in ottemperanza a tutte quelle che sono le normative, seguendo le linee guida del governo e della regione. È iniziata la bella stagione quindi, oltre ai tavoli all’interno, potremo sfruttare il dehor. Abbiamo la fortuna di avere una grande terrazza, che affaccia sul vigneto di Poggio Le Volpi, dove è possibile ammirare un fantastico tramonto.”

Il ristorante offre posti interni ed esterni con capienza a seconda del numero di prenotazioni giornaliero e relativo distanziamento. Il menu proposto è primaverile con la scelta delle materie prime di stagione. Tra le portate troviamo Tartare di branzino con avocado, mela verde e maionese agli agrumi, Fiori di zucca fritti ripieni di mozzarella e alici in salsa puttanesca, Ravioli caprese ripieni di caciotta e maggiorana in salsa di pomodorini, Fusilloni al ferro con pesto alla genovese e seppie e ancora Risotto con cozze e pecorino.

Tra i secondi Baccalà fritto con insalata di scarola riccia, olive di Gaeta e pomodorini, Polpette di vitello al limone con purea di patate e rucola fritta. Immancabili i tagli di carne con frollatura, dalla Chianina al Black Angus, all’irlandese, al Kobe. Tra i dolci il Maritozzo con visciole e panna e il Semifreddo con vaniglia caramellata con composta di rabarbaro e fragole.

Il Marchese – aperto 22 maggio 2020

Si apre questo venerdì a pranzo e cena con un menu primaverile tutto italiano e locale ideato dallo chef Daniele Roppo, all’insegna della romanità: “L’estate è alle porte e questo ci spinge a proporre piatti semplici ed essenziali ma sempre golosi e di qualità. Per esempio, oltre ai classici del Marchese come i Saltimbocca, la Carbonara e le Crocchette di bollito, abbiamo introdotto, per esempio, una Tartare di Manzo, pesca, lime e menta, Burro, alici e pane profumato, una Coda di manzo alla cacciatora in bianco, una Cheesecake ai fichi. A pranzo, offriremo anche la possibilità di gustare la vera Pinsa romana. Siamo pronti: Davide Solari e Lorenzo Renzi, i proprietari, e io vi aspettiamo.”

Pro Loco Pinciano – Aperto dal 18 maggio 2020

Servizio al tavolo. Take away e delivery direttamente dal ristorante. Per il servizio delivery e asporto si possono trovare fritti di ogni genere, come crocchette di patate e supplì, pizze rosse e bianche come Margherita, capricciosa, focacce e calzoni e ancora lasagne e polpette.

Camillo B – Aperto dal 18 Maggio 2020

Camillo B apre con un menu che prevede piatti dalla cucina e dalla pizzeria, semplice e immediato, con grande spazio dato alla pizza, agli aperitivi, ai dolci fatti in casa. I prodotti sono sempre italiani di grande qualità.Viene offerto anche il servizio di delivery e di take away. Il delivery viene offerto contattando direttamente il ristorante o sulle piattaforme Glovo, Uber Eats, JustEat e Deliveroo. Ha un menù dedicato con piccole chicche di ricerca come le pizze crispy, quelle a impasto integrale o i più tradizionali (ma ottimi!) cannelloni.

In più si possono trovare i fritti come i supplì e le alette di pollo, i burger di carne e vegani, le altre pizze artigianali, le lasagne, le polpette, la parmigiana, i dolci fatti espressi. A tutto questo si aggiunge una piccola carta di vini ( bianco o rosso, bollicine e soft drink) che si possono ordinare insieme. Il servizio delivery si effettua con una spesa minima di 20€ e prevede la consegna gratuita zone centro – Prati e Parioli.

Taverna Cestia – Aperti da mercoledì 20 maggio

Torna in pista anche la Taverna Cestia che ha rimodulato i suoi spazi interni ed esterni per mantenere le distanze di sicurezza e ripensato una mise en place a prova di ipocondriaco. L’unica cosa a non aver subito cambiamenti è il menu, inno alla cucina del ricordo con una spiccata vocazione per quella romana. L’Amatriciana qui è una seria questione di famiglia, per non parlare delle fettuccine ai funghi porcini, del fritto di animelle, cervello e carciofi, sautè di cozze salentine, pesce fresco, carni selezionate e pizza rigorosamente romana. Ampia selezione di etichette e vini naturali. Tavoli all’aperto con vista sulla Piramide Cestia.

Osteria Fratelli Mori – Aperti da mercoledì 20 maggio

Tutti i giorni a pranzo e a cena nel rispetto della norme di sicurezza. Sabato aperti solo a cena. Sarà possibile ritirare il menu della cucina anche nella versione take away. Il delivery sarà disponibile solo a cena nella zona intorno al ristorante e sarà possibile ordinare anche la pizza.
Per prenotazioni: 331.3234399 / Via dei Conciatori, 10

Eufrosino Osteria – aperti da giovedì 21 maggio

Finalmente riapre i battenti anche Eufrosino, l’Osteria di quartiere con il pallino per la cucina regionale, in via di Torpignattara 188, lì dove la cucina popolare non è mai passata di moda e nei vicoli si respira ancora l’odore degli arrosti, delle lasagne appena sfornate, dei sughi sul fuoco da ore, dalle crostate lasciate a far freddare sui davanzali. Ai fornelli troverete chef Paolo D’Ercole con un menu che cambia mensilmente e genera momenti di conviviale benessere con ricette di impronta territoriale, alleggerite nella struttura e nelle preparazioni, ma piene sempre di storia e sapori, in piatti come Fegatelli di maiale nella rete e bombette pugliesi alla brace, Polpette di borragine con maionese d’acciughe, Gnocchi fatti in casa alla vignarola romanesca e coniglio alla stimpirata (ricetta siciliana).

Attivi da stasera, sono aperte le telefonate per prenotare il vostro tavolo a partire dalla cena di oggi. Aperti dal martedì alla domenica dalle 19.30 alle 23; domenica aperti anche a pranzo. Prenotazione consigliata allo 348 588 3932 / Attivi con l’asporto

Bistrot e Cucina creativa

Casa Coppelle giovedì 4 giugno ha riaperto le sue porte al pubblico e lo ha fatto con un’importante novità: Casa Coppelle Bistrot.
Un nuovo spazio, accogliente, luminoso e dagli arredi eleganti e lussuosi, con un menu dedicato alla gastronomia francese; un’opportunità per i cittadini romani di avvicinarsi ai piatti dei bistrot parigini rimanendo nel centro storico.


La carta del bistrot è un armonioso susseguirsi di piatti dalle forti suggestioni francesi come la soupe d’oignons gratinata, il foie gras fatto in casa, il tournedos di filetto di manzo e pietanze di carattere italiano. Presente anche una piccola carta di pizze fritte dai condimenti classici con materie prime eccellenti ed alcuni primi piatti della tradizione romana come elogio alla città eterna; a rimanere invariata sarà la grandissima attenzione alla pasticceria che avrà come sempre ampio spazio nel menu. 
A completare la divertente esperienza nel bistrot parigino ci sarà una ricca carta dei vini con etichette provenienti da tutto il mondo.


Il Bistrot è aperto dalle ore 18 per l’aperitivo con una carta dedicata ai cocktail e un’offerta con finger sempre diversi, con i quali divertirsi.
Le nicchie e la sala interna al ristorante, realizzate dall’archistar Jacque Garcia, rimangono lo spazio di Casa Coppelle dedicato alla cucina gourmet con caratteristiche francesi. Il menu, degustazione o a la carte, è stato ideato per sorprendere mescolando l’eternità di Roma e la raffinatezza di Parigi. 

Casa Coppelle, Piazza delle Coppelle, 49 00186 Roma / T. 06 6889 1707 / M. info@casacoppelle.com / Chiuso il martedì Dom 12:30- 15:00 | 18:00 – 23:30 / Lun- Sab 18:00 – 23:30

Roscioli – Eccellenze enogastronomiche dal 1824

La Salumeria Roscioli è Ristorante Gastronomia Salumeria. Nata dall’azienda di famiglia, l’Antico Forno Roscioli, la Salumeria racconta tutta la passione e la ricerca di Alessandro Roscioli, proprietario e anima del locale. Oggi la Salumeria Roscioli propone una cucina romana e di territorio, pura, intensa, fondata sul prodotto e su materie prime eccellenti.

Ogni ingrediente proviene da realtà locali, da piccoli e medi produttori capaci di creare materie prime e prodotti unici. Nel banco della Salumeria si alternano a rotazione oltre 300 formaggi e 200 varietà di salumi: il meglio dell’arte casearia e norcina nazionale e non solo. Sugli scaffali, oltre a una vasta selezione di olii, aceti, conserve, confetture, mieli, sali, spezie, biscotti e dolci, è possibile trovare una nutrita selezione di distillati ed amari. La cantina dei vini della Salumeria Roscioli oggi conta oltre 2800 etichette e spazia nel meglio della produzione vitivinicola nazionale e del mondo.

II Ristorante di via dei Giubbonari 21 è aperto sia a pranzo che a cena. Per riuscire ad organizzare al meglio la sala e il distanziamento richiesto dal DPCM per il Coronavirus accettano solo prenotazioni telefoniche al numero o6 6875287 / Per Delivery Speciale e Menu Sito

Epiro

In molti hanno atteso questo giorno. Perchè Epiro è un luogo di buona cucina e buon vino, un luogo rilassato, senza pretese, che ha da poco rimodulato la propria identità gastronomica alleggerendola e diventanto uno dei punti di riferimento della buona ristorazione di San Giovanni.

In questa fase 2.1 saranno dimezzati i posti in sala e quelli nel dehor, ma la voglia di genuina accoglienza basterà compensare gli spazi. Restano attivi anche asporto e delivery nelle zone limitrofe all’Appio Latino / San Giovanni (ordinando dal martedi alla domenica alle 17).

Ercoli dal 1928 – Parioli

Bottega di quartiere e crocevia di romantici palati, cacciatori di nuovi sapori, viandanti affamati, passanti curiosi e clienti affezionati. Durante questo periodo è stato sponsor di un format innovativo di food entertainement che proporre eleganti cene gourmet multisensoriali in
ambienti multimediali, legate al piacere del gusto (immersiveshowdinner.com)

Entrare per fare la spesa è una vera immersione tra piccoli e grandi produttori del Belpaese e una importante selezione di salumi e
formaggi. La proposta di Ercoli, che si è duplicato anche su Viale Parioli, oltre al negozio si completa con il ristorante-bistrot e il cocktail bar con servizio in sala a partire dalla mattina alle 8.30 a mezzanotte. La bottega di Prati, invece, resta aperta per la spesa. Si consiglia caldamente di prenotare il tavolo chiamando al numero 06.8080084

Aqualunae Bistrot – Aperto dal 18 maggio

Un nuovo menu tutto da scoprire preparato nella cucina a vista e nel rispetto della normativa vigente. Aperto a colazione, pranzo, aperitivo e cena con tavoli anche all’aperto. Attivo anche il servizio take away box. Per info e prenotazioni: 328.6532886 / Piazza dei Quiriti, 20

La Dispensa dei Mellini – Aperti dal 18 maggio

Una finestrella di buona cucina italiana sul lungotevere, servizio sorridente e tanto amore nei piatti. Susanna Sipione e Lorenzo Biancolella riaprono le porte de La Dispensa dei Mellini per continuare il loro progetto di un ristorante dove si torna a cucinare per davvero e si fa quello che si faceva una volta nelle osterie o anche a casa di nonna, si mangiava e si stava bene insieme. Lungotevere dei Mellini 31 – Info e prenotazioni 333 29 41 675
Aperta tutti i giorni a pranzo e cena. 12.00 – 15.00 / 19.00 – 23.00
Asporto e delivery sempre attivi

Condominio Marconi – aperti dal 18 maggio

Pinse romane e cucina di casa in un locale moderno con ampio dehor dove rilassarsi a cena o per un aperitivo. Aperto dal martedi alla domenica a cena. Ordini 348 012 7024 / Via Enrico dal Pozzo 5

Tiberino (riapertura pranzo – cena da mercoledì 20 maggio DEHORS).

Lo storico ristorante nel cuore dell’Isola Tiberina, da cui ne riprende nome e tradizioni, tornerà a servire il meglio della cucina romana nell’incantevole dehors su Piazza di San Bartolomeo all’Isola a partire da mercoledì 20 maggio, sia a pranzo che a cena, nell’assoluto rispetto di tutte le norme e le regole stabilite. A disposizione dei clienti anche i servizi delivery e take away.

Cucina Etnica

Umami Trattoria Giapponese – da martedì 19 maggio

Umami torna a raccontarsi attraverso i piatti della cucina Giapponese osservado tutte le regole previste, cartelli informativi sulle misure di prevenzione, prodotti igienizzanti per le mani, obbligo di 1 metro di distanziamento tra clienti di tavoli diversi, personale di servizio con mascherine, così come i clienti, che dovranno indossarla ogni volta che non sono seduti al tavolo, quindi all’ingresso, in cassa ai servizi. Pagamenti meglio elettronici e prenotazioni meglio se telefoniche. Oltre questo la piacevolezza polpette di pollo takoyaki con katsuobushi, yakitori di pollo grigliato, bun con pulled pork, gamberi in tempura, ravioli gyoza, tataki di tonno, ramen e numerosi cibi iconici del Sol Levante da assaporare con selezioni di sakè e whisky. Nel week end, come di consueto, adotteremo il doppio turno servire tutti nel rispetto delle norme igieniche. I turni: dalle 19:30 alla 21:30 e dalle 21:30 alle 23:30

Taki – aperto dal 19 maggio – effettua anche servizio di delivery e take away

Massimo Viglietti (1* Michelin) Guest Star (entro 1 giugno) . Chiuso il lunedì.Si apre con un menu più contenuto nei numeri ma non nella bontà con un’ampia scelta di piatti, che possono variare a seconda della disponibilità della materia prima, come Shake shio bento, zuppe, nigiri, e la HIDA WAGYU EXCLUSIVE, Carne Sceltissima di Razza Bovina, Certificata e importata diretto dal Giappone, direttamente da Hida, nella prefettura di Gifu. La particolarità di questo allevamento, nelle Alpi Giapponesi, sta nella possibilità di degustarne una carne più ossigenata e di una qualità più elevata. Il miglior modo di degustare la Wagyu è alla griglia: le venature si sciolgono leggermente rendendo ogni boccone di una consistenza incomparabile.

Per il servizio delivery (tramite piattaforma Deliveroo) c’è inoltre un menù di miso, California maki in tante varianti, temaki, tartare di salmone, osomaki, gunkan, nigiri e ravioli fritti. Per il servizio di take away ci sono delle box che cambiano ogni giorno e vanno richieste contattando direttamente il ristorante per conoscere quelle disponibili quel giorno.

Finger’s Roma – Aperto dal 18 maggio

In Via Francesco Carrara 15, a 2 passi da Piazza del Popolo, Finger’s si prepara a tornare alla normalità spalancando le porte del suo ristorante romano agli amanti di nigiri, gunkan, sushi&sashimi, uramaki, special maki, tempura e delle altre delizie fusion giapponesi-brasiliane.

Tra antipasti, primi e secondi c’è tanto spazio per proposte fusion, crudi all’italiana, carpacci e carpacci okabe, i buonissimi dolci preparati dalla pastry chef Wathsala Kuruppu Arachchi e una eccellente carta dei vini curata dal responsabile della cantina Andrea Pirandello. Aperto da lunedì a sabato a cena, dalle 20 alle 24, rimangono sempre attivi i servizi di asporto e delivery. Asporto dalle 19 alle 23 al numero 06 323 4453 / Delivery attivo ogni giorno.

Dao Restaurant – La riapertura prevista per il 1 giugno

Nuovi menu e tante sorprese mantenendo le attività di delivery e take away. Prosegue intanto il delivery e il take away di Dao, disponibile ogni venerdì, sabato e domenica, dalle ore 18 alle ore 22 nelle zone adiacenti a Viale Ionio.
L’ordine si effettua  24 ore prima della consegna  chiamando il numero  351. 84 98 922 (tutti i giorni a partire dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00) / Viale Jonio, 328/330

Insegne storiche

Camponeschi – Ristorante e Wine Bar

Uno splendido palazzo del ‘500 in Piazza Farnese ospita il ristorante Camponeschi: sempre elegante, inossidabile insegna nel cuore di Roma, punto d’incontro del jet set internazionale e della Capitale. La passione per il buon cibo e il desiderio di condividerlo è nel DNA di Alessandro Camponeschi, terza generazione di una famiglia che ha lasciato il segno nel campo dell’alta cucina, del buon vino e soprattutto dell’accoglienza raffinata e discreta.

Che sia una cena a lume di candela, un lungo aperitivo, una cena tra amici o di lavoro, non fa alcuna differenza. Il carattere poliedrico delle sale del Camponeschi è in grado di rendere unico e distintivo il loro aspetto per ogni esigenza.

Che sia cucina tradizionale romanesca, carne o pesce non fa differenza, ogni piatto del menu viene portato ai massimi livelli mediante l’impiego di prodotti e materie prime di grande qualità.

Per una sosta più smart c’è il Wine Bar Camponeschi, con ingresso indipendente dal ristorante, pronto ad accoglierti per una serata spensierata e affacciata su Piazza Farnese con cocktail, bollicine e tutte le distanze di sicurezza.

Camponeschi Ristorante – Prenotazione necessaria / Piazza Farnese, 50-50a – Roma +39 06 6874927

Armando al Pantheon

Insostituibile punto di riferimento per gli amanti della cucina tipica romana e delle atmosfere di uno dei luoghi più belli di Roma: il Pantheon, con la sua cupola in muratura, la più grande di tutta la storia dell’architettura e che è stata l’opera dell’antichità più copiata ed imitata.Luogo leggendario, si narra che il fondatore di Roma, Romolo, alla sua morte qui fu afferrato da un’aquila e portato in cielo fra gli dei.

A noi rimangono le bellezze e le specialità della cucina romana eseguite nella loro pura ed essenziale forma e supportata da materie di prima qualità, e il sorriso di Claudio Gargioli, maestro di vera accoglienza. In cucina, insieme a Claudio c’è suo fratello Fabrizio, i segreti del mestiere e le ricette di famiglia, proseguono in mani sicure portando avanti quella tradizione e quella voglia di fare le cose fatte bene che è datata 1961.

In sala Fabiana, figlia di Claudio, sommelier professionista e responsabile della cantina che gestisce con passione e cura, offre all’ospite una scelta varia grazie a una selezione che si aggira intorno alle 400 etichette.

Tanti in cambiamenti per affrontare questa fase particolare, ancora di più la voglia e l’emozione di tornare a lavoro ed offrire una cartolina gastronomica di Roma che non sbiadisce, ma rimane sempre vivida nel sapore e nel contenuto.

Alfredo alla Scrofa – work in progress

Sta lavorando a nuovi progetti per dare ancora più comfort e massima sicurezza ai suoi clienti. Con l’apertura prevista nei primi di giugno, ci saranno tante novità tra cui una nuova cucina ancora più tecnologica.
Per info: customercare@alfredoallascrofa.com / Via della Scrofa, 104

L’Archeologia – da Mercoledì 20 maggio

Ampi spazi immersi nel fascino dei resti archeologi romani originali con 400 mq di sale interne e giardini riscaldati. Menu di Davide Del Duca che propone una cucina contemporanea senza rinunciare ai sapori più tradizionali. Via Appia Antica 139 – Mercoledì – Lunedì19.30 – 23.00
Sabato e Domenica 12:00 – 15:00 / 19:30 – 23:00 – martedì chiusi per riposo settimanale.

Pizzerie

TREETOOPizzeria Ristorante Cocktail Bar a Ponte Milvio

Il TreeToo di Ponte Milvio ha riaperto il forno, la sala e l’ampio dehors da pochi giorni e sono già molti i clienti affezionati che sono tornati a gustare le pizze di Alessandro Angelieri.

“La situazione non è semplice, ma vi garantiamo il massimo relax e grande attenzione alle vostre esigenzeGrazie all’ampia sala interna (170 mq), abbiamo potuto distanziare i tavoli e stiamo lavorando molto bene e in sicurezza nel nostro colorato cortile esterno (50 mq). Per rimodularci al meglio e far star bene tutti, abbiamo riorganizzato non solo il servizio in sala e l’igienizzazione degli spazi, ma anche il menu”, assicura Livia Mucchi, una delle titolari.

La lista delle Pizze (8/12), preparate con le farine bio dell’Antico Molino Rosso e dalla lunga lievitazione, conta ora tutti i grandi classici più alcuni fuori menu a base di verdure di giornata: Margherita, Marinara, Regina, Fiori e Alici, 4 Stagioni, 3 Caci e Pepe, Asparagi e Guanciale, Napoli, Stracciatella e Alici, Zucchine Fiori e Grana.

Oltre al tipo base, prodotto con farina semi-integrale tipo 1 macinata a pietra, proponiamo i nostri impasti alternativi. Con rotazione settimanale si possono gustare varianti a base di farro, segale, multicereali e canapa. Gli ingredienti sono di prima qualità come la passata Contadina biologica, le alici del Cantabrico, le verdure dell’azienda agricola Treefarm e di altre aziende della zona di Tuscania. Oltre alla pizzeria, dalla cucina escono piatti della tradizione e sfizi proposti dallo chef Roberto Desantis: Parmigiana di melanzane, Fettuccine agli asparagi, Polpo e patate, Wok di pollo, Hamburger, Supplì, Caciocavallo panato, Chips e verdure di stagione. I dolci sono fatti in casa e al momento in lista troviamo Key Lime Pie, Mousse fondente,  Tiramisù alle fragole, Torta di mele della nonna.

La novità che si sta lanciando proprio in questi giorni arriva dal cocktail corner del Treetoo e sono i nuovi cocktail imbottigliati HOME COCKTAIL, preparati dal barman Francesco Saverio Verrico. Al  momento sono tre, il Moskow Mule, il Negroni e il Whiskey Sour, in mini bottigliette di vetro che vengono abbinate al take away oppure al delivery con le maggiori piattaforme. Chi le acquista per il take away viene invitato a smaltire sempre il vetro negli appositi raccoglitori oppure a sfruttare la proposta del vuoto a rendere: ogni 10 vuoti riportati al Treetoo, un nuovo cocktail take away in omaggio.

Treetoo / Via Prati della Farnesina, 76 (Ponte Milvio) / Tel. 335 5875245 – 06 52723038 / Aperto dal martedì alla domenica dalle 18:30 alle 22:30 / Chiuso lunedì

Sbanco, aperta dal 20 maggio

Sbanco, la pizzeria con forno a legna e lungo bancone per le birre artigianali, ha riaperto le sue porte a golosi e curiosi.
Si torna pian piano alla frenetica (a)normalità, tra impasti pirotecnici, condimenti che non temono conteggi calorici, fritti senza limiti come quelli del nuovo menu dove torna la “Mozzarella in Carrozza con Nduja di Spilinga” e, tra le pizze “il Rosettone con la frittata”.

Rimane attivo anche il servizio da asporto con lo sconto del 10% sul menu.

Pre cenare è consigliabile prenotare, nel frattempo questi i nuovi orari: dal Martedi alla Domenica dalle 19:00 alle 23:00 / Nel week end doppio turno
dalle 19:30 alla 21:30 e dalle 21:30 alle 23:30

La Gatta Mangiona – aperti dal 19 maggio

Presidio della pizza napoletana a Monteverde, la Gatta Mangiona torna in pista con un numero ridotto di coperti ma con la stessa voglia di sempre di sfornare momenti di gioia condivisa e lievitata.

Ma l’offerta non si limita alla pizza, anzi. Nel menu abbondano sfizi, antipasti, crostini, succulenti sformati, carni e tortini con grandi materie prime. Anche qui è gradita la prenotazione e qualche accortezza per il momento: solo conviventi per tavoli oltre le 2 persone. Per il resto via libera alle coppie di fatto e quelle future in tutte le forme.

Piccolo Buco

Ha riaperto venerdì 22 maggio la pizzeria gourmet con cucina romana di Fontana di Trevi con il pallino per la qualità delle materie prime dentro e sopra l’impasto. Un viaggio tra produzioni locali, territori e tradizioni che trovano spazio su un disco soffice e croccante, dove si incontrano, dopo 48 ore i lievitazione cotto a mestiere, estro e sperimentazione a partire dalla Marinara che diventa ai 3 pomodori e tant o di Olio Evo abbinato: Passata di pomodoro Prunil (Az. Agr. Paglione), Pomodorino pugliese (Az. Agr. Paglione), Pomodorino Giallo (Az. Agr. Paglione), Crema fatta in casa di aglio nero di Caraglio (Massimo) Presidio Slow Food, Origano dell’Etna (Az. Agr. Viola) e Basilico fresco (Az. Agr. BIO D’Alesio) Olio abbinato: Alterego (Az. Agr. Marsicani, Varietà: Picholine)

Il forno, centenario, risale infatti al 1916 e veniva usato per cuocere castagnaccio e dolci, e conserva oggi intatte tutte le caratteristiche che fanno della pizza di Piccolo Buco un prodotto incentrato sulla qualità, la cura e la ricerca della materia prima, con un’attenzione particolare per i presidi slow food e le eccellenze regionali.

Come da decreto è obbligatorio prenotare. Le prenotazioni si possono effettuare: -Chiamando il numero della pizzeria+390669380163 (su questo numero le prenotazioni saranno attive dal giorno dell’apertura). -Tramite un messaggio su whatsapp al n. +393490675719. (Attivo da subito) -Scrivendo alla nostra email: pizzeriapiccolobuco@gmail.com (Attivo da subito). Oppure tramite i canali social FACEBOOK & INSTAGRAM (Attivo da subito).

Le prenotazione saranno confermate solo quando il cliente avrà ricevuto in risposta il link dove potrà scaricare il menu. I ritardi superiori a 15 min cancelleranno automaticamente là prenotazioni. Per garantire tutte le norme del nuovo decreto i clienti potranno prenotare la loro cena scegliendo tra 3 turni di orario 19/20:30/22

Seu – Pizza Illuminati

Da stasera riapre Seu Pizza illuminati, senza retorica, senza preavviso, senza compromessi. “Ci siamo rifatti il look per farvi stare al sicuro” scrivono sulla pagina facebook, e Pier Daniele Seu, in questo lungo periodo, oltre a pensare a quando sarebbe stato il grande giorno, ha affilato un menu completamente nuovo per rendere l’esperienza ancora più intensa.

Perchè credere nella pizza è la loro unica filosofia. Credere nell’altissima qualità delle materie prime, dare attenzione ai processi di maturazione dell’impasto, alla ricerca costante di cantine e produttori per cucire una proposta di vini e birre rendendo l’esperienza del cliente il più possibile completa, è la loro missione quotidiana che trova posto a tavola da oggi.

Il locale, nel rione Trastevere, moderno, giocato sui toni del grigio e curato nei minimi dettagli con il neon a Parete che recita “In Pizza We Trust” è pronto per accogliervi dalle 19. Rimane l’asporto (sempre su prenotazione) per chi ancora preferisce mangiare in tranquillità a casa.

Per prenotare https://booking.resdiary.com/…/St…/SeuPizzaIlluminati/11502… / 06.5883384 dalle 17 in poi – Via Angelo Bargoni, 10 – Roma / sito

A Rota Pizzeria Romanesca

Tra le zone più vivaci e veraci di Roma, tra Tor Pignattara, Pigneto, Quadraro e Tuscolana ha riaperto anche A Rota, meta indiscussa di tutti gli amanti della pizza romana, quella bassa, scrocchiarella, leggera e stesa al mattarello.

Infatti il progetto nasce dalla volontà dell’imprenditore Marco Pucciotti di realizzare una casa per la Pizza Romana, un luogo che parli romano, anzi romanesco, nel senso più semplice e diretto del termine.

Ecco perchè si chiama “A Rota”, che in romanesco vuol dire perdere la testa per qualcosa e non poterne più fare a meno. Se anche voi avete un debole per la pizza romana, siate pronti ad “andare a rota” di Pizza e sviluppare una dipendenza in Via di Tor Pignattara 190.

– Consegne attive dalle 19 alle 22.30 –

Info utili: Nei quartieri di Tᴏʀᴘɪɢɴᴀᴛᴛᴀʀᴀ, Qᴜᴀᴅʀᴀʀᴏ, Aʟᴇssᴀɴᴅʀɪɴᴏ ᴇ Pɪɢɴᴇᴛᴏè attivo il servizio di consegne dirette, chiamando al locale arriveremo direttamente noi con la vostra cena.

Chiamate lo 348 588 3932 dalle 16 per prenotare la vostra consegne. Per le altre consegne ci trovate su Uber Eats e Foodys.it Photo credit: Alberto Blasetti x Cookinc — presso A Rota Pizzeria

Pub, Banconi & Cocktail Bar

In Salotto al Vilòn

Atmosfera cozy e charmant per il cocktail bar più “segreto” della Capitale che da giovedì 11 giugno giovedì lancia un nuovo appuntamento: il PURA VIDA! Ogni settimana un tema miscelato diverso E poi via verso l’estate, lontani da ogni malinconia con il Vilòn Charming Sound, che spazia dal jazz alla bossa nova in un patio dall’atmosfera jungle.

All’interno divani, un bancone di rovere e ottone, una splendida bottigliera con oltre 40 rum, tequila, mezcal, tanti gin artigianali. Grandi classici e rivisitazioni firmati dalla talentuosa bartender costaricense Magdalena Rodriguez. Giovedì 11 giugno si comincia con tanti tipi di margarita: Tommy’s, Paloma, Gavilan, Chiguagua, Mangorita. Ed è Pura Vida miscelata in un drink!

Il suo è uno stile di mixology che trasporta verso atmosfere tropicali, soprattutto nel patio un po’ esotico, tra felci e filodendri. A cominciare dai profumi e gli aromi delle acque aromatizzate che Magdalena prepara ogni giorno diverse. Così come tutti gli sciroppi e le decorazioni facendo un grande uso di spezie, erbe aromatiche, fiori. Boccioli di rosa, fiori di malva e di lavanda, cannella.

Molto amati i rhum (più di 40 tipi), la tequila, i mezcal. Molte anche le varietà di gin, anche una selezione di piccole case artigianali. Una carta con 18 cocktailsche includono dai classici dimenticati riproposti, come l’Hemingway Daiquiri per esempio o l’Hanky Panky o l’Old Pal, alle molte ricette vintage e i Signature Vilòn: Lady Bird, Luxurious Spritz, Via dell’Arancio. Ottobrata Romana è tra i più amati, dove è il Blue Curacao a ricordare quei grandiosi pezzi di cielo romano appena fuori di lì.

Ad accompagnare i drink, per l’aperitivo dalla cucina arrivano finger ogni volta diversi a scelta dello Chef, Gabriele Muro.

In Salotto al Vilòn, dalle 18.00 – prenotazione 06/878187 / Via dell’Arancio 69, Roma

Queen Makeda Gran Pub- Aperto dal 18 maggio

Formula take away e delivery. Tutti i giorni dalle 18.00 alle 22.30 e il sabato e la domenica anche dalle 12.00 alle 15.00. La riapertura è prevista per mercoledì 20 maggio (apertura del locale, take away e delivery) con i seguenti orari: tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 19 alle 22.30 e il sabato e la domenica dalle 19 all’1.00.
Per info: 349.1245080 / via di San Saba, 11

Il Maritozzo Rosso

Numero dei tavoli ridotto e distanza di 1,20 mt per il presidio del maritozzo salato nel cuore di Trastevere che mantiene anche qualche posto al bancone grazie all’installazione di una vetrata con vista sulla cucina. Il menu sarà accessibile www.ilmaritozzorosso.com/menu. Per prenotare: 06.5817363 o whatsApp 380.7562525.

Bar del FICO da venerdì 22 maggio

Riapre le porte il Bar dello storico “Bar” nel cuore di Roma eterna dalle 18.00 alle 02.00. Affascinante, accogliente, retrò; cosmopolita quanto internazionale, da lunedì 25 maggio tornerà operativo con i nuovi orari, dalle 12.00 alle 02.00, per concedersi l’esclusiva semplicità di un pranzo, di un aperitivo, di una cena o di un dopocena.
Per info e prenotazioni: 066889137

Gastronomie, Boulangerie e Pasticcerie

Casa Manfredi

Pasticceria, gelateria artigianale, caffetteria. Materie prime di qualità, prodotti saporiti ed estremamente curati nella presentazione.

Atmosfera deliziosa, da boulangerie francese, con i tavoli all’esterno, sostare qui è un piacere che ci si può concedere spesso.

Volevamo un posto dove sia la pasticceria che la caffetteria, l’una di sostegno all’altra, fossero di alto livello. Casa Manfredi non poteva essere diversa da quella che è.” Raccontano così Daniele e Giorgia, che hanno fortemente voluto questo luogo del bello e del buono, e non smettono mai di credere nel loro sogno.

Attivi anche con il servizio di Delivery. Tutte le info qui / Indirizzo: Viale Aventino, 91/93, 00153 Roma RM

Beppe e i suoi Formaggi – Aperti dal 18 maggio

La formaggeria nel cuore del Ghetto Ebraico dove è possibile acquistare il meglio della produzione enogastronomica e casearia italiana e d’oltralpe e degustare prelibati piatti della cucina piemontese e della tradizione francese che seguono rigorosamente la stagionalità della loro produzione osserverà questo orario Lunedì – mercoledì > solo pranzo. Cucina aperta fino alla 15.30. Aperto il locale fino alle 19.30 per spese e aperitivo con vini / formaggi e salumi Dal giovedì al sabato

Pasticceria Gruè – Aperti dal 18 maggio

Con servizio bar, pasticceria, delivery e take away Il locale riapre con tavoli interni ed esterni. Per il servizio di delivery (tramite piattaforma Cosaporto) si possono ordinare le torte Gruè o Inspiration oppure tiramisù e pastiera napoletana e ancora box di macarons, tartufi o praline di cioccolato e gelato artigianale. Per il servizio take away bisogna contattare direttamente la pasticceria per le disponibilità su whatsapp al numero 331.966 0452 Aperti anche a cena fino dalle 19.00 alle 23 Sempre possibile fare spese e prendersi un bicchiere con salumi e formaggi.

Le Levain – Aperti dal 18 maggio

La boulangerie di Piazza San Cosimato aggiunge anche il servizio al banco nel rispetto delle norme di sicurezza. Prosegue l’attività di delivery e take away. Per info: 06.47543834 / via Luigi Santini 22/23

In copertina: Baccalà, Spuma di Ventricina, Bufala e Lattuga” – Chef Pierluigi Gallo / Giulia Restaurant

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