3 Maestri alla terza generazione, 3 stili di Pizza campana, 3 insegne vincenti che vincono in casa e sfidano le trasferte.
3 Maestri alla terza generazione, 3 stili di Pizza campana, 3 insegne vincenti che vincono in casa e sfidano le trasferte.
Figlia legittima della Parola; teatro della mente, luogo dell’immaginazione informata, la Radio, è stata una scoperta rivoluzionaria, un’invenzione che ha cambiato il mondo e che ha realizzato la possibilità di comunicare in voce da un capo all’altro della Terra, abbattendo le distanze.
Dall’esperimento effettuato nella primavera del 1895 a Pontecchio (BO) in cui Marconi raggiunse, inviando il primo segnale radio della storia, una distanza di circa 2 km, ha dato poi l’input alla televisione, per passare indenne, con un sinuoso slalom, attraverso la moltiplicazione di forme e mezzi di comunicazione che avrebbero potuto annientarla, e invece l’hanno resa più forte.
Ben oltre i pronostici, nonostante la novità e l’impatto spettacolare della neonata TV, la radio ha retto grazie agli anni di attività consolidata, al pubblico affezionato e fedele, che apprezza i programmi di svago generale, ma anche grazie agli ascoltatori più esigenti sempre più interessati alla musica, agli ampi temi della società moderna, e allo sviluppo di contenuti verticali via via più specifiche.
Perchè la Radio ha saputo adattarsi, reinventarsi, mescolarsi con i tempi, rimanendo se stessa, sganciata com’è da luoghi com’è, compagna di viaggio e di traffico metropolitano. A conferma della sua popolarità, usabilità e gradimento, il pubblico radiofonico, per fortuna, aumenta ogni anno.
Ma gli anni non sono tutti uguali. E oggi come ieri, la Radio diventa il nostro modo per accorciare le distanze e sentirsi più vicini.
Infatti, tra le tante iniziative targate 2021, MangiaeBevi.it, per celebrare i suoi primi 15 anni (1996 – 2021) con l’entusiasmo di sempre e come prima novità dell’anno, potenzia il suo Brand con uno spin-off radiofonico da bere, mangiare e abbracciare con la mente.
Da martedì 16 marzo 2021, MangiaeBevi On Air sarà il programma radiofonico di MangiaeBevi.it in diretta su Roma e provincia sulle frequenze di Radio NSL – 90 FM, ogni martedì dalle 18 alle 19 e ogni giovedì dalle 14 alle 15.
MangiaeBevi On Air è il nostro modo per entrare in contatto con quei 35 milioni di persone (in continua crescita) che ogni giorno, in tutta Italia, scelgono di nutrire la propria mente attraverso la radio, mantenendo vive le buone abitudini.
Ogni settimana, 2 appuntamenti, di un’ora ciascuno, per affrontare ed approfondire insieme i contenuti più attuali e caldi della ristorazione.
Ogni puntata un tema diverso, che prende spunto dagli argomenti trattati su MangiaeBevi.it, verrà arricchito dalla conduzione spigliata di Massimiliano Bianconcini e dai collegamenti live con la redazione di MangiaeBevi.it – diffusa su tutto il territorio nazionale – per raccontare i tanti volti della bella e buona Italia a tavola.
Parleremo di tematiche culinarie contemporanee, di storie e curiosità, di nuove tendenze e nuovi modelli del food on line con interviste ai grandi chef e produttori, racconti di vino e cantine, ricette d’autore e regole d’abbinamento; e ancora Food Business, Benessere al Naturale, Viaggi, Ospitalità e Itinerari gastronomici.
Prima Puntata in grande stile con la partecipazione di tre Maestri dell’Arte della Pizza: Franco Pepe, Ciro Salvo e Gino Sorbillo, in collegamento telefonico.
Intervistati dalla sottoscritta (Sara De Bellis – Direttore di MangiaeBevi.it), assieme a Massimiliano Bianconcini, parleremo di “Qualità in Trasferta”, approfondiremo filosofie di prodotto e la capacità di replicare format vincenti fuori dalle proprie coordinate con 3 giganti e lungimiranti titolari delle Pizzeria Icona “Pepe in Grani”, “50 Kalò” e “Pizzeria Sorbillo / Antica Pizza Fritta Zia Esterina”.
3 stili di Pizza, 3 pensieri a confronto, 3 luminose insegne che vincono in casa e sfidano le trasferte. Ma come si fa quando cambiano i paradigmi di riferimento? Come si procede quando la scenografia territoriale è diversa, quando le materie prime non sono le stesse, quando ci si rivolge ad una clientela con gusti e abitudini diverse evitando di tradire le aspettative? Quali sono le difficoltà? Quali sono i rischi, quante e quali le soddisfazioni?
Di questo e molto altro parleremo su MangiaeBevi_OnAir. A voi non rimane che sintonizzarvi Martedì 16 Marzo, dalle 18 alle 19, su RADIO NSL – 90 FM per sentire tutto quello che c’è da sapere su “PIZZA & QUALITà in TRASFERTA” con FRANCO PEPE, CIRO SALVO e GINO SORBILLO.
Dalla combinazione di DPCM, Decreto, ordinanze del Ministero della Salute e delle Regioni, esce un’Italia molto vicina a quella di marzo e aprile 2020. Non è un lockdown ufficiale quello firmato da Draghi, ma i connotati sono quelli. Il Consiglio dei Ministri ha infatti varato un provvedimento che modifica in senso restrittivo le misure disposte dal Dpcm del 2 marzo scorso. Vediamo da vicino la questione pasquale, quella legata alle zone rosse automatiche e quelle relative (ma senza buone nuove) alla Ristorazione.
Da lunedì la Lombardia cambia colore tornando rossa, per decisione delle autorità regionali. Zona rossa anche: Bolzano, Trento, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto, Marche. Da lunedì dovrebbero essere arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle d’Aosta. La Sardegna dovrebbe rimanere in zona bianca.
Era quasi scontata la stretta pasquale, con restrizioni forzate per evitare le gite fuori porta e i pranzi familiari. Studiata sul modello natalizio, la Pasqua 2021 si annuncia con le scuole chiuse e didattica a distanza; bar, ristoranti e negozi chiusi; zone rosse automatiche, possibilità di uscire da casa solo per esigenze lavorative o motivi di salute; visite ai parenti si, ma con regole precise.
A certificare il peggioramento della situazione i dati del monitoraggio settimanale, per questo “le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale – viene spiegato – Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.”
Nei medesimi giorni è consentito, in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni, si legge nel Decreto.
Nel testo del decreto si legge: «Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle Regioni nelle quali si applicano le misure stabilite per la zona arancione, è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Lo spostamento di cui al presente comma non è consentito nei territori nei quali si applicano le misure stabilite per la zona rossa».
Inoltre, dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile nelle regioni arancioni “è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno”, tra le 5 e le 22, “e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
“Dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021 – si legge -, nelle regioni i cui territori si collocano in zona gialla si applicano le misure stabilite per la zona arancione”.
Per istituire la zona rossa in una regione con ordinanza del ministro della Salute non si considererà più solo l’Rt (indice di trasmissibilità) superiore a 1,25 nell’ultima rilevazione, ma anche l’incidenza settimanale superiore a 250 casi complessivi su 100mila abitanti. Il cambio di fascia sarà automatico.
Le regioni arancioni potranno individuare aree da portare in zona rossa, quando l’incidenza supera la soglia dei 250 casi per 100 mila abitanti nella settimana oppure quando si riscontra una presenza di varianti tale da dover prevedere misure più restrittive.
In zona rossa rimane sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue: dalle 5.00 alle 18.00 è senza restrizioni; dalle 18.00 alle 22.00 è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande.
La consegna a domicilio rimane consentita senza limiti di orario, nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari.
La vendita dei beni consentiti può avvenire sia negli esercizi “di vicinato” (piccoli negozi) sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche all’interno dei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso esclusivamente agli esercizi o alle parti degli esercizi che vendono i beni consentiti.
Restano ferme le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.
Sono due le porte di accesso della Macelleria Parti, gloriosa insegna norcina, concreto e convinto inno all’arte della lavorazione della carne dal 1970. Luminosa. Colorata. Accogliente. Si varca la soglia. Suona il campanello. Il sorriso è di casa.
Dietro al lungo e snodato bancone, dove si susseguono variazioni di rosso tra tagli pregiati di Fiorentina, selezioni di prêt à cuisiner, salumi, prosciutti e guanciali appesi, c’è Emiliano, il figlio, e Luciana, la mamma. Dietro ancora, sulla parete che introduce al laboratorio retrostante, una fotografia. Erano gli anni ’70. Luciana insegnava, Emiliano imparava l’arte e la metteva da parte.
Cresciuto nel segno di un mestiere che è diventato la sua passione, oggi Emiliano gestisce la Macelleria di famiglia portando avanti la sua idea di macelleria che ascolta i tempi, rinnova l’offerta e non fa sconti sulla qualità.
La macelleria si è evoluta. E noi, con la nostra arte tra le mani, ci siamo evoluti ascoltando i tempi, le persone. Per esempio, il Prosciutto. Si vedeva che le richieste di prosciutto aumentavano e abbiamo fatto il nostro. Ed è diventato un prodotto di punta, abbiamo poi preso le celle di stagionatura per curare da vicino tutta la filiera dei nostri cosci di suini rigorosamente locali. E, da San Donato in Poggio, i nostri Prosciutti sono arrivati fino a Parigi.
Oltre alle lavorazioni norcine, la macelleria è diventata ancora altro. Prima c’era 7-8 metri di banco solamente di carni e tagli, adesso si lavora tanto con i preparati “pronti a cuocere” come arrosti, spezzatini, girelle, tramezzini, polpette, polpettoni. Adesso l’animale da una parte si lavora alla vecchia maniera, dall’altra si trasforma, diventa un preparato di gastronomia. Poi, il forno, che è entrato nel laboratorio, la potenziato ancora l’offerta con le porchette e i prosciutti cotti di nostra produzione.
Tante Macellerie adesso fanno anche ristorazione, che è un modo utile che ampliare l’offerta. Noi non lo facciamo perchè abbiamo la nostra specialità: la lavorazione della carne.
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Alla sua fondazione si trattava di una piccola bottega di macelleria con vendita dedicata esclusivamente alla carne a taglio. Nel tempo l’attività si è ingrandita e articolata nella produzione di una vasta gamma di salumi toscani e nella preparazione di una varietà di prodotti pronti a cuocere e cotti.
La macelleria è stata fondata nel 1970 dai coniugi Parti, Danilo e Luciana, ai tempi giovani sposi. Insieme intrapresero con passione e dedizione l’attività lavorativa che è arrivata fino ad oggi in forma smagliante. Dai primi anni duemila, 2004/2005, la gestione è passata al figlio Emiliano che si è circondato di nuovi esperti collaboratori, ampliando così il team con il cugino Filippo, Èlia e Stefano.
La nostra macelleria ha scelto come allevatore Luigi Carlo Vallino, poiché alleva le due razze da carne più pregiate al mondo: “la piemontese e la garronese” e certifica l’assenza di cortisonici e antibiotici per l’intero periodo di ingrasso e maturazione di ciascun capo, gli ultimi 4 mesi, la fase più importante dello sviluppo.
La sua azienda alimenta i propri vitelloni con materie prime nobili che prepara nel proprio impianto di macinazione e miscelazione, in modo da controllare direttamente che siano di prima qualità e totalmente prive di tossine, garantendo così ai suoi clienti il miglior prodotto possibile.
L’alimentazione di questi animali è composta da Mais, Soia, Orzo, Frumento, Crusca, Polpe di barbabietola, Lino, Fiocchi di fave, Integratori vitaminici, Integratori minerali, Paglia e Fieno a volontà.
Tutto è curato nei minimi particolari e nel massimo rispetto dell’animale: dall’allevamento, fino al trasporto al macello che avviene prestando molta attenzione a non provocare loro alcuno stress, assicurando così all’animale una vita dignitosa e al cliente un prodotto eccezionale.
La vera bistecca fiorentina si ricava dal lombo, uno dei tagli di carne più pregiati del vitellone (bovino con età compresa dai 14 ai 18 mesi). Il taglio non deve essere inferiore ai 4 centimetri di spessore e la cottura deve essere fatta rigorosamente alla brace, 4-5 minuti per lato con aggiunta di sale e pepe. A cottura ultimata è necessario un filo d’olio extra-vergine di oliva. Il tocco finale è l’accompagnamento con un Chianti leggermente aggressivo per esaltarne il gusto.
Anche noto come finto Tonno del Chianti, il “Tonno del Parti” ripropone in versione toscana una ricetta di tradizione antica popolare che si riallaccia ad un analogo piatto piemontese, chiamato “Tonno di coniglio” e viene realizzato in modo analogo con la polpa bianca e magra del leporide.
Ma qui siamo in Toscana, dove il maiale, oltre al bovino, impera orgoglioso. Sembra infatti che già nell’antichità i contadini del Chianti, non avendo ancora a disposizione frigoriferi e congelatori, conservassero in questo modo le carni dei giovani suini che erano costretti a macellare.
Il nome deriva dal fatto che la carne, in seguito alla cottura nel vino e alla marinatura in olio, assume una consistenza molto simile a quella del tonno, il colore è un nocciola chiaro e il profumo, quanto al sapore, la sorpresa, la lunga lavorazione e la qualità delle materie prime scelte, fanno il resto.
Il Parti lo prepara così: Coscio di suino bollito in vino bianco, sale, pepe, foglie di alloro e spezie. Oltre al “Tonno”, ragù di cinghiale, ragù di lepre, ragù di capriolo e la marinata del Chianti.
L’attività si svolge su 140 m2 dei quali circa 100 destinati alla vendita e alla preparazione di alimenti pronti a cuocere e cotti e i restanti adibiti a laboratorio per la preparazione dei salumi.
Viene ricavato dai cosci di suini rigorosamente locali. Il trattamento del prodotto prevede il metodo di salatura tradizionale. Dopo questo processo che dura 21 giorni, il prosciutto viene lavato e messo ad asciugare in apposite celle. Terminata l’asciugatura il prodotto viene aromatizzato con aglio e pepe e messo a stagionare per non meno di 15 mesi.
La mortadella del Parti. Realizzata con carne di puro suino finemente triturata, mescolata con lardo e leggermente aromatizzata con spezie, insaccata e cotta.
Viene ricavato dalla macinatura dei tagli più pregiati del suino. L’impasto è aromatizzato con una ricetta di spezie e aromi unica e di antica tradizione, successivamente insaccato e messo in apposita cella di stufatura per sette giorni. Dopo questo tempo gli insaccati vengono trasferiti nella cella di stagionatura dove resteranno per non meno di 4 mesi. Il prodotto ottenuto ha caratteristiche uniche nel suo genere!
Ha un procedimento di lavorazione molto simile a quello del salame, cambia solo la macinatura (che è più grossolana) e l’aggiunta dell’aroma di finocchio, selvatico e coltivato nelle locali campagne.
E’ il più antico salume della tradizione contadina del Chianti. Ha gli stessi ingredienti del salame (con l’aggiunta di una piccola quantità di vitellone, per questo “bastardo”), ma la macinatura è quella della finocchiona con una percentuale più abbondante della parte grassa, che rende il prodotto più morbido anche col passare del tempo.
Le nostre salsicce sono perfino citate in un libro. Vengono ricavate dalla macinatura fine delle parti più pregiate dei suini italiani. Il segreto sta nella ricetta di spezie e aromi utilizzata, di antica tradizione ed esclusiva della macelleria.
Si tratta del lombo del maiale che viene completamente sgrassato, messo sotto sale in appositi contenitori per 15 giorni, poi lavato, asciugato in apposite celle e infine aromatizzato e speziato. Dopo una stagionatura di circa 2 mesi, è pronto. Si tratta di un prodotto dal sapore particolare e delicato, distante da quello degli altri salumi.
La parola “rigatino” deriva dalla netta alternanza di fasce grasse e magre ben visibili al momento del taglio e che caratterizzano anche il prodotto finito. Viene ricavato dalla parte centrale della pancia del suino. La salatura dura una settimana, poi il prodotto viene aromatizzato con aglio e pepe e steso a stagionare per non meno di 1 mese.
La preparazione è identica a quella del rigatino e la particolarità di questo prodotto sta nel suo largo utilizzo per ricette di primi piatti della tradizione toscana.
Il prosciutto cotto del Parti. Un salume ottenuto dalla salatura e cottura della coscia del maiale. Si definisce prosciutto cotto unicamente il salume derivato dal taglio anatomico di riferimento, che si chiama infatti prosciutto.
Via Senese, 33/35
50028 San Donato in Poggio (FI)
Tel. 055 8072952
info@macelleriaparti.it / photocredits: www.macelleriaparti.it
Passa in mano della Oetker collection- Masterpiece hotels uno storico pezzo di Capri, un’altra inestimabile porzione d’Italia venduta all’asta. Il primo e più antico albergo della bella Regina di Roccia, (così come la definiva Pablo Neruda), lo storico Hotel La Palma, riaprirà lussuosi battenti in seguito ad una ristrutturazione di alto lignaggio per riportare in vita tutto il suo fascino dimenticato, espressione del legendario lifestyle isolano.
Erano anni che la catena albrghiera di lusso cercava una meta italiana per allargare il proprio portfolio di mete esclusive. Così, il capolavoro architettonico caprese, visti i tempi propizi, ha trovato il modo di entrare a pieno titolo nelle proprietà della prestigiosa “Oetker collection- Masterpiece hotels” che porta avanti una raffinata eredità di Arte dell’ospitalità dal 1870.
Concepito come un rifugio mediterraneo unico, per rilassati viaggiatori attenti ai dettagli di stile, l’Hotel di Capri diventerà ancora una volta l’indirizzo più chic dell’isola.
Il proprietario originale si chiamava Giuseppe Pagano e spesso ospitava viaggiatori nella sua villa situata a pochi passi dalla celebre piazzetta, per il puro piacere di lunghe conversazioni e scambi culturali. I suoi ospiti erano artisti, poeti, scrittori, pittori e musicisti, molti dei quali mostravano la loro gratitudine dipingendo le pareti, scrivendo poesie e canzoni caratterizzando l’atmosfera di quel luogo speciale che nel tempo prese il nome di Hotel degli Artisti.
Ripensato negli “standard fuori standard” dal Gruppo e dalla proprietà Reuben Brothers – diventerà un’esclusiva icona da 50 camere e suites che, a pochi passi dalla celebre Piazzetta; offrirà anche un beach club privato, piscina e SPA, boutique di grandi firme, bar panoramici ed un ristorante la cui cucina è stata affidata alla cura e all’estro mediterraneo dello Chef Gennaro Esposito.
Il grande maestro di cucina italiana, chef due stelle Michelin de La torre del Saracino a Vico Equense, patron di Festa a Vico, premiato dalla Guida Michelin come Chef Mentor 2020 per aver indirizzato generazioni di chef all’alta cucina, torna a Capri in grande stile e la sua filosofia.
Nel mio mestiere dimenticare le proprie origini è un “peccato mortale”,
un gesto di superbia che preclude anche la possibilità di scoperte future.
Ricordiamocelo, ricordatevene.
Grandi Designer e Architetti collaboreranno a rendere questa struttura una grande attrattiva per i tanti che decideranno di trascorrere a Capri le proprie vacanza nel 2022. Agli interni della struttura stanno lavorando due acclamati studi di architetti: Francesco Delogu di Delogu Architects, con sede a Roma, si occuperà della riprogettazione di camere e hall; mentre ristorante, piscina, spa e beach club sono stati affidati allo studio newyorkese Tihany Design – guidato da Adam Tihany e Alessia Genova, uno dei più importanti nel mondo dell’hospitality.
«Insieme ai nostri partner proprietari, Reuben Brothers, trasformeremo e reinventeremo l’Hotel La Palma – sottolinea dai vertici dell’Oetker Collection – Il nostro obiettivo è quello di offrire ancora una volta agli ospiti la stessa calorosa accoglienza italiana quando l’hotel riaprirà le sue porte e dare vita all’ospitalità autentica e senza tempo per la quale Oetker Collection è conosciuta.
Sarà un omaggio a “La Dolce Vita” e all’eredità di questa location iconica, reinventando l’Hotel La Palma per essere ancora una volta l’epicentro della vibrante scena sociale dell’isola. E come per tutti i nostri Masterpiece Hotels, siamo davvero impegnati a creare un senso di ospitalità senza tempo, profondamente radicato nello spirito familiare e nella genuina gentilezza».
In perfetto stile italiano, Hotel La Palma sarà una delizia per i buongustai, con il ristorante, il bar e la terrazza di Gennaro, sotto la direzione dello Chef Gennaro Esposito. Il nome di Esposito nella regione è una garanzia per il palato: gestisce infatti da 23 anni il suo ristorante stellato Torre del Saracino.
Concluso il rapporto di consulenza con il concept culinario di Mammà, Chef Esposito torna sull’Isola riportando le bellezze della cucina mediterranea di alto rango per celebrare lo spirito caprese.
Facendo un semplice ed elegante salto indietro, nella Capri degli anni Cinquanta, Gennaro’s abbraccerà l’intramontabile spirito romantico dell’isola, servendo una cucina italiana nella sua versione più autentica, priva di ostentazioni superflue.
Bianca, nuovo ristorante e bar di tendenza posizionato sul tetto dell’hotel, aperto fino a tardi e con vista mozzafiato sul mare e il villaggio. Un luogo che – sempre sotto l’egida culinaria dello chef Esposito e grazie alla sua capacità di trasportare gli ospiti in altro tempo e luogo – è destinato a diventare il punto di ritrovo più chic dell’isola. Tra le altre novità, l’Hotel La Palma offrirà anche una nuovissima piscina coperta, completa di elegante bar omaggio alla “Capri classica” dell’età dell’oro e di notte beneficerà della vicinanza della leggendaria Taverna Anema e Core.
Il gruppo Oetker Collection hotel management ha il quartier generale in Germania, nella storica località di Baden Baden. Il gruppo cresce con il modello della collezione di alberghi unici nel loro genere, nella storia e nell’atmosfera.
L’attuale portafoglio comprende infatti Le Bristol Paris, Brenners Park-Hotel & Spa a Baden-Baden, il leggendario Hôtel du Cap-Eden-Roc ad Antibes, Château Saint-Martin & Spa a Vence, The Lanesborough London, L’Apogée Courchevel, Eden Rock-St Barths, Jumby Bay Island ad Antigua, Palácio Tangará a San Paolo e oltre 150 ville e proprietà private in tutto il mondo. Ultimo arrivato è The Woodward nel cuore di Ginevra di proprietà di Bastion Holdings, che sarà riaperto in primavera. Secondo alcune indiscrezioni alla collezione potrebbe aggiungersi nel 2023 anche Roma.
Difficile trovare qualcuno che in questi ultimi 12 mesi non si sia cimentato con le gioie dell’arte bianca, sperimentando farine e lievitazioni, osservando lievitare il proprio tesoro, condendo e sfornando pizze da far invidia alla vicina, con gli strumenti di tutti i giorni a disposizione e la voglia di condividere uno scatto per stupire parenti e amici.
E’ per questo che AVPN (Associazione Verace Pizza Napoletana), constatata la Pizza-Mania che imperato nel 2020, ha lanciato il “Vera Pizza Contest”: una sfida a preparare la migliore pizza possibile nell’ambito delle mura domestiche.
Un’iniziativa salutata da uno straordinario successo, come testimoniano i numeri della prima edizione: 800 le pizze in gara, provenienti da 38 Paesi e con un seguito social degno di un top influencer.
“E così abbiamo deciso di concedere il bis – spiega con un sorriso Antonio Pace, Presidente AVPN – e siamo pronti a lanciare la seconda edizione con le stesse identiche regole e mettendo ancora una volta in palio i nostri ambitissimi corsi professionali per pizzaioli”.
Le regole di ingaggio, in realtà, sono assai semplici. Il contest è gratuito e aperto a tutti, amatori e professionisti. Le regole di riferimento sono quelle disciplinare internazionale AVPN e ai partecipanti viene offerta ampia possibilità nella scelta della tipologia di pizza che vorranno proporre: potrà essere una marinara, una margherita o una qualsiasi variante creativa. Unico requisito inderogabile è l’utilizzo di un forno elettrico di tipo domestico.
La gara si divide in due fasi. La prima, che va dal 25 febbraio al 25 marzo 2021, prevede l’invio da parte dei concorrenti, via messenger e al profilo Facebook AVPN @verapizzanapoletana, della foto della pizza proposta e del forno di casa utilizzato. Le foto saranno pubblicate nell’album “Vera Pizza Contest” inserito nella pagina Facebook dell’associazione e potranno essere votate da tutti con un semplice like/mi piace.
La seconda fase, che andrà dal 26 al 29 marzo, prevede la valutazione, da parte di una giuria composta da 10 maestri pizzaioli, delle 20 pizze più votate. Un panel di caratura assolutamente internazionale con giudici provenienti da Brasile, Australia, Egitto e Italia che terranno conto di elementi come forma, cottura, appetibilità e farcitura. La votazione determinerà i 3 vincitori che potranno usufruire, a seconda della loro posizione sul podio, di tre diversi livelli di corsi per pizzaioli “firmati” AVPN.
Il 1° classificato vincerà un corso professionale base di 9 giorni da svolgere presso l’AVPN School di Napoli o in alternativa un corso on line professionale base di 5 giorni;
Il 2° avrà diritto a un corso professionale avanzato di 3 giorni da svolgere presso l’AVPN School di Napoli o in alternativa un corso on line avanzato di 3 giorni;
Al 3° classificato andrà un corso amatoriale di 4 ore da svolgere presso l’AVPN School di Napoli o, in alternativa, un corso amatoriale on line da 2 ore;
A tutto questo vanno aggiunti i premi speciali messi a disposizione dai partner dell’iniziativa, dagli strumenti “tecnici” fino ai kit di prodotti, vere e proprie eccellenze.
E, a proposito di prodotti, va certamente segnalata la nuova iniziativa messa in campo da AVPN: si tratta di “Recommended for Domestic Use”, una linea di prodotti che l’associazione “firma”, garantendone la qualità proprio sul fronte della pizza fatta in casa.
“La pizza sta diventando sempre più una sorta di fil rouge che unisce popoli e culture – conclude Pace – E’ ovvio che per noi il luogo deputato alla preparazione e al consumo della pizza rimane la pizzeria ma è bello giocare con centinaia di appassionati in tutto il mondo che si cimentano, nello loro cucine, con questo prodotto tanto amato. Ma, proprio per il rispetto che dobbiamo alla pizza, noi di AVPN ci sentiamo in dovere di consigliare non solo le tecniche e le modalità di preparazione ma anche la qualità dei prodotti da utilizzare”.
Il “Vera Pizza Contest” vede la partecipazione di: Molino Casillo, La Fiammante, Ooni, Latteria Sorrentina, Primotaglio, GiMetal, Agorass e Italiana Assicurazioni. https://www.pizzanapoletana.org
Che le mode del momento non siano tutte da stigmatizzare, è una lezione che stiamo apprendendo dalle “Bollicine italiane”. L’Italia infatti, forte di un patrimonio ampelografico unico al mondo, annovera circa 400 vitigni autoctoni distribuiti in tutta la penisola, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, offre un potenziale ancora inesplorato di radici antiche, terre, territori e vitigni con caratteristiche estremamente peculiari.
Così, oltre alle zone e denominazioni vocate come Franciacorta Docg, Trento Doc, Oltrepò Pavese Docg e Alta Langa Docg, l’offerta in cantina si moltiplica velocemente in molte regioni che custodiscono uve autoctone con una buona predisposizione alla spumantizzazione e che affiancano alla loro offerta “classica” i vini con brio forti di una contemporanea sperimentazione e pensiero applicato che vuole mettere in luce le potenzialità di “uve dimenticate” con risultati davvero apprezzabili.
In questa grande biodiversità, il Caprettone, vitigno autoctono del Vesuvio, da sempre molto apprezzato e noto tra i contadini, ma poco conosciuto negli alti ranghi, è sicuramente tra quelli dalle grandi potenzialità non ancora totalmente espresse.
Casa Setaro ce lo fa scoprire ed apprezzare in un calice di Spumante Metodo classico “Dosage Zéro”, ovvero “non dosato”, (ovvero senza alcuna aggiunta di quella misteriosa miscela chiamata “liqueur d’expedition / dosage” prima della tappatura definitiva, che determina la tipologia di spumante e lo classifica in base al residuo zuccherino in Extra brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi sec), facendo emergere il carattere e le qualità del vino-base, con un gusto particolarmente secco e deciso.
Prese le redini dell’azienda di famiglia nel 2004, la scelta istintiva e lungimirante di Massimo Setaro, è stata da subito orientata alla vinificazione in purezza di questo vitigno: il suo Munazei bianco Lacryma Christi del Vesuvio Doc come il Pietrafumante Metodo Classico, nonchè il suo progetto in anfora Aryete Vesuvio Doc, prevedono tutti l’utilizzo di questo monovitigno.
Già il padre di Massimo, “don Vincenzo”, aveva condotto una viticoltura di salvaguardia del Caprettone, che in passato è stato sempre confuso con il Coda di Volpe e usato perlopiù come uva per tagliare la Falanghina. Un taglio adoperato da molti per dar vita al Lacryma Christi del Vesuvio Doc.
Una sfida ad ampio raggio dunque quella di Casa Setaro, che si traduce oggi in un Metodo classico che riposa 48 mesi sui lieviti e nasce da uva a bacca bianca autoctona del Vesuvio, riconosciuta ufficialmente nel registro nazionale delle varietà della vite come vitigno da vino solo nel 2014.
Oggi, Massimo, si fa pioniere della spumantizzazione con Metodo Classico sul Vesuvio: un modo per mostrare, nel tempo e con il tempo, il comportamento del Caprettone, raccontarne le sfaccettature e le potenzialità. Raccoglie le uve nutrite da radici vulcaniche tra pietre fumanti, e le lavora secondo i dettami del metodo champenoise.
“E’ un’ uva difficile da lavorare ma una volta capita, regala grandissima soddisfazione – spiega Massimo Setaro al battesimo del primo Dosaggio Zero mai presentato in terra vesuviana -, offrendo sapidità, profondità e verticalità inaspettate.
Ad ogni sorso, Pietrafumante ci ricorda di essere nato su un vulcano, ma non solo: le vecchie vigne, a piede franco e molte prefillossera, risalgono ai terreni di famiglia, sabbiosi e identitari, nelle contrade di Bosco del Monaco e Tirone della Guardia, aree già testimoni dell’antica memoria vignaiola del piccolo comune di Trecase.
La mia azienda poggia saldamente sulla mia filosofia. Uno dei cardini è stata la riscoperta e valorizzazione di questo vitigno. Ho voluto puntare con tutte le mie forze la viticultura storica, partendo da vigne prefillossera ripopolando le viti con lo stesso corredo genetico attraverso talee del nostro vivaio.
Questo vuol dire che tutte le nostre vigne sono a piede franco. Ed io vado sempre più maturando questa idea: anche io mi sento a piede franco. Ho la piena consapevolezza che le mie radici affondino veramente in questa terra vulcanica, nutrite da questo sole e da questo territorio meraviglioso che è il Vesuvio.
Sono soddisfatto al 100% e lontano al 100%. Perchè è un progetto che ho voluto fortemente, che ho portato avanti con ulteriore caparbietà oltre ogni scetticismo. Un progetto che mi ha poi arricchito di esperienze ripagandomi di tutti gli sforzi sostenuti e confermando la mia scelta lungimirante.
L’obiettivo però è di nuovo lontano, perchè è la natura che cambia, così come cambia il clima, le tendenze, i gusti delle persone. Quindi è un continuo studiare, guardarsi indietro e portarsi avanti, perchè ogni punto di arrivo non è mai un arrivo, ma un nuovo punto di partenza.
Questo Dosage Zéro coinvolge l’olfatto con profumi agrumati che ritornano coerentemente al palato per avvolgerlo e invogliarlo a sorseggiare nuovamente. Freschezza verticale e intensi accenti salati, ne fanno un piccolo gioiello vesuviano.
La presentazione di questa ambiziosa bollicina si è tenuta a Terrazza Calabritto, ristorante partenopeo affacciato su piazza Vittoria con sfondo di mare e aria di Napoli. Guidato da Enzo Politelli, ha proposto un percorso di 4 portate pensate per accompagnare questo esclusivo prodotto e mostrarne le potenzialità di abbinamento.
Ad introdurre e raccontare i concetti fermentati in bottiglia di Casa Setaro nel suo “Pietrafumante” Brut Nature millesimato 2016, il giornalista e critico enogastronomico Luciano Pignataro, che ha ammirato il lavoro svolto negli anni da Massimo Setaro, osservando come abbia raggiunto una maturità enologica nel tempo, con costanza e determinazione.
“Quando parliamo di spumantizzare, la mente volge subito ad altre aree della Penisola – osserva Pignataro in apertura -, e ci sorprendiamo quando un produttore riesce a dimostrare che si può fare un prodotto del genere anche qui, a Sud, sul Vesuvio. Un plauso alla caparbietà di Massimo e alla continua ricerca per migliorarsi”.
L’Edizione zero, come riportato nel suo collarino, è possibile acquistarla in cantina (45€ con cassetta di legno) o attraverso il wine shop Casa Setaro (www.casasetaro.it).
Il Metodo Classico è un sistema di spumantizzazione che si basa sul principio della rifermentazione in bottiglia. Il metodo classico è nato in Francia, nella regione nota come Champagne e famosa per il vino frizzante che porta il suo nome. La tradizione vuole che alla fine del 1600 l’abate Pierre Pérignon del monastero di Hautvillers (più noto come Dom Perignon) abbia scoperto il metodo della rifermentazione del vino in bottiglia durante un pellegrinaggio a Limoux, nella regione del Languedoc-Roussillon. Sul come Dom Perignon abbia sviluppato il metodo di spumantizzazione che resta legato al suo nome le fonti storiche sono piuttosto confuse.
Alcuni dicono che lo Champagne fu scoperto grazie ad un errore durante la preparazione di alcuni vini bianchi nel monastero. L’esplosione di alcune bottiglie fece intuire al monaco la presenza di gas disciolto nel vino. Secondo un’altra versione sembra che Pérignon aggiungesse zucchero prima dell’imbottigliamento dei vini, per farli rifermentare e renderli frizzanti. Pérignon capì comunque il ruolo della seconda fermentazione e lavorò per affinare la tecnica, creando il metodo di spumantizzazione che si diffuse nel mondo come “Metodo Champenoise“.
In seguito a diversi contenziosi legali si arrivò alla fine dello scorso secolo alla tutela del marchio del vino Champagne e del metodo per la sua produzione. Il suo metodo di produzione, se applicato al di fuori della zona di origine non poté più fare riferimento allo Champagne e fu ribattezzato “Metodo Classico“. Gli spumanti metodo classico prodotti in Francia al di fuori dello Champagne vengono chiamati “Crémant“, in riferimento alle note vanigliate impresse dai lieviti al profumo di questi vini.
La storia dice che nel 1956 Augusto e Mariarosa Corsini, sposi intraprendenti e lungimiranti, aprono un piccolo negozio di lavorazione artigianale del caffè con il motto “la più piccola torrefazione, il miglior caffè”. L’apprezzamento nel tempo fu così condiviso da spingere il trasferimento nel 1992 in uno stabilimento a Brescia dotato di ogni macchinario all’avanguardia dove la Famiglia Corsini porta avanti i principi di una filosofia prima di tutto “umana”, basata sul rispetto per le persone e l’ambiente, sull’amore e la cura artigianale per il buon caffè.
Questo impegno continua ad orienta le scelte che guardano ad un futuro migliore, scelte che oggi si concretizzano in una realtà industriale che utilizza esclusivamente energia al 100% rinnovabile, sia nella scelta di packaging a basso impatto ambientale, sia nella decisione di utilizzare capsule solo compostabili e di selezionare solo piantagioni di caffè in cui il lavoro è gestito in modo responsabile, e nel progetto LifeGate. Un impegno che è dimostrato non solo dalla continua crescita dell’azienda (che oggi esporta in tutto il mondo), ma anche dalle certificazioni ottenute: Fairtrade, Impatto Zero e Biologico Ue.
C’è una continua ricerca del punto di equilibrio tra gli opposti; tra esigenze del lavoro e piacere della famiglia, tra profitto e soddisfazione personale, tra leggi di mercato e sostenibilità di ogni azione. Cerco sempre di pensare alle conseguenze di ogni mia azione, anche piccola; racconta Marco Corsini.
Le linee di Agust racchiudono tutti i valori che da sempre contraddistinguono il loro approccio alla produzione come la tracciabilità e la sostenibilità, avvalendosi della tecnologia di ultima generazione, per individuare e creare profili di tostatura precisi e costanti.
TRACCIABILITÀ: tutti i prodotti hanno specificata in etichetta la singola piantagione da cui provengono, le caratteristiche organolettiche e i dettagli per la conoscenza mirata del prodotto;
TECNOLOGIA: di ultima generazione, per profili di tostatura precisi e costanti;
TOSTATURA: ogni caffè necessita di uno studio specifico nella fase di tostatura con parametri completamente diversi in base alla provenienza, processazione, umidità e altitudine;
SELEZIONE: in prima persona delle migliori varietà di caffè, in base alle caratteristiche e i processi dopo la raccolta;
CONOSCENZA: lavorano Specialty coffee da 25 anni con oltre 60 anni di esperienza nel settore che permette loro di conoscere i caffè e saperli lavorare al meglio;
EQUITÀ: ai coltivatori e ai produttori di ogni varietà garantiscono un maggiore compenso economico, equo e sostenibile, che preservi la comunità e assicuri un futuro a tutti i lavoratori e le loro famiglie;
TRASPARENZA: ogni singola origine dei caffè, l’area e la specifica piantagione in cui è stato raccolto viene comunicata sull’etichetta;
FORMAZIONE: non un concetto, ma un impegno in cui AGUST crede fortemente per dare sostegno a un’intera categoria di professionisti e addetti ai lavori.
Le produzioni di AGUST spaziano disinvolte dal caffè in grani alle miscele di caffè monorigine, specialty e caffè di singola piantagione, dal macinato per moka alle cialde e filtri, fino ai prodotti corollari e per la colazione.
Il 10 febbraio 2021, in occasione della presentazione ufficiale di Agust EVO, la nuova linea dedicata agli specialty coffee e ai monorigine. Durante la lezione dedicata alla “moka Perfetta”, Fabio Dotti ci ha svelato i segreti e fornito tutte le istruzioni per realizzare a casa un ottimo caffè.
La moka è riconosciuta in tutto il mondo come icona del Made in Italy.
Questo prodotto è frutto dell’ingegno e della creatività di Alfonso Bialetti (1888 – 1970), uno dei più grandi imprenditori italiani della storia.
È il 1933 quando Alfonso Bialetti guarda la moglie mentre fa il bucato e pensa che lo stesso sistema potrebbe essere usato per fare il caffè. La Moka Express Bialetti nasce proprio in questo modo, per la geniale intuizione
del suo inventore. Il giovane Bialetti era emigrato in Francia dove aveva lavorato come fonditore in una fabbrica di alluminio.
Nel 1918 rientra a casa sua, in Piemonte, per l’esattezza a Crusinallo di Omegna, sul Lago d’Orta. Al tempo per lavare i panni si usava la “lisciveuse”, ovvero un pentolone dotato di un tubo cavo con la parte superiore forata dove si mettevano assieme acqua, la biancheria da lavare e la liscivia (il detersivo di allora). Quando l’acqua bolliva saliva lungo il tubo per poi ridiscendere sul bucato sfruttando bene la liscivia e imbibendolo in modo uniforme. Al tempo, l’intuizione di Bialetti si poteva realizzare solo grazie all’alluminio e così nel 1933 comincia la produzione della caffettiera a base ottagonale rivoluzionando il modo e le abitudini di consumare caffè.
Come dico sempre durante i corsi di formazione presso l’Agust Coffee Academy, per realizzare una moka a casa di qualità bisogna partire, innanzitutto, da una moka sempre pulita e possibilmente in acciaio (qualora fosse in alluminio si raccomanda di non lavarla in lavastoviglie, ma con appositi detergenti).
Il caffè, che sia già macinato o in grani, dev’essere composto da varietà pregiate, altamente selezionato e tostato sapientemente per il metodo moka. L’acqua dev’essere presa dalla bottiglia e deve rispettare le seguenti caratteristiche: Total Dissolved Solid (TDS) a 180°C 50-175mg/l, Alcalinità 40mg/l-75mg/l, pH 6.5-8.0 Durezza Totale 50- 175ppm.
La ricetta che consiglio di utilizzare è: 1g di caffè per ogni 10g di acqua. Per prima cosa dobbiamo pre-riscaldare l’acqua, preferibilmente oligominerale, per evitare che l’aroma del caffè venga alterato nel gusto, tramite un pentolino/bollitore fino a raggiungere la temperatura tra i 45 e i 55°C, successivamente versarla nella caldaietta sottostante, pesandola, fino a raggiungere il limite sotto la valvola.
(Esempio: nella moka da 3 tazze pesiamo 150g di acqua). Qualora lo vogliate macinare voi a casa con l’ausilio di un macinino manuale, impostare la ghiera al fine di ottenere la granulometria del particolato tra i 400-500 micron, ovvero una macinatura intermedia tra il caffè filtrato e il caffè espresso.
Macinare istantaneamente i chicchi di caffè, disporre il macinato nel filtro, senza pressarlo né creando la montagnetta, ma bensì livellandolo. Inserire il filtro nella caldaietta, avvitare il recipiente di raccolta della bevanda, tenere il coperchio alzato e infine mettere la moka sulla fiamma al massimo, ma senza che superi il diametro della caldaietta.
Non appena dal camino l’erogazione si velocizza creando bolle e assumendo una colorazione più chiara rispetto alla prima parte, chiudere il coperchio, togliere immediatamente dal fornello la moka, così da evitare che siano presenti le note amare. Infine mescolare la bevanda ottenuta con un cucchiaino e servire.
Fabio Dotti
Nel Gennaio 2020 si è aggiudicato il Campionato italiano di Cup Tasters, assicurandosi anche l’accesso al World Cup Tasters Championship, dopo essere già stato campione mondiale all’Espresso Italiano Champion e vicecampione italiano al Gran Premio della Caffetteria. Trainer autorizzato Aicaf, riconosciuto a livello internazionale da SCA (Speciality Coffee Association), Black Examiner sulla Latte Art grazie al sistema Latte Art Grading System e Assaggiatore IIAC.
Tema spesso sottovalutato, ma di grande importanza, come per tutti i bicchieri pensavi per il consumo di una bevanda ad hoc, la tazzina di porcellana molto spessa mantiene per più tempo il caffè caldo rispetto ad una tazza in vetro che disperde il calore molto più velocemente. Quindi a seconda della temperatura con cui vi piace bere il caffè scegliere la tazzina adatta. Naturalmente cercate di non lavare le tazze con detersivi che lasciano un odore molto forte, questo influirà inevitabilmente sul gusto.
Annosa questione tra “il piacere del caffè e la vita già troppo amara” il caffè andrebbe bevuto senza zucchero per apprezzare e valutare il suo vero sapore, gli aromi, le persistenze. Lo zucchero, si sa, altera inevitabilmente il gusto.
Prendetevi il giusto tempo, il vostro tempo per gustare il caffè. Sceglietelo, preparatelo con calma, aspettate il crescente brontolio, sorseggiatelo piano, godetevi la compagnia della moka senza il timore di essere soli perchè, come ha scritto Erri De Luca, “a riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco“.
via Allegri, 127 – Brescia – Italy – Sito QUI
Tel. (+39) 030 2310681
Fax (+39) 030 2310723
Romantiche Staycation
Per festeggiare il giorno più romantico dell’anno l’Hotel Splendide Royale propone la sua speciale staycation in uno dei luoghi più ambiti della Capitale. In occasione del 14 febbraio sarà possibile prenotare un pacchetto promozionale, riservato ai romani, valido esclusivamente in questa data con cena degustazione e, a discrezione dell’ospite, anche pernottamento presso una delle splendide camere dell’hotel sanificate seconde le vigenti norme sanitarie. Una indimenticabile fuga da Mille e una Notte al prezzo straordinario di 550 euro a coppia (bevande escluse), comprensiva di cena, pernottamente e colazione con check-out alle ore 12:00. La staycation include una cena romantica e suggestiva sulla terrazza mozzafiato del Mirabelle, ristorante panoramico al settimo piano dell’edificio, sulla Guida Michelin 2021 con la menzione speciale del “Piatto”. Lo chef Stefano Marzetti, coccolerà gli ospiti con un menu degustazione dedicato a San Valentino, tutto a base di pesce, creando sapori afrodisiaci.
Ad aprire le danze un Tacos di ostrica con cavolo viola con burro affumicato e gel di mandarino; uscirà poi un pregiato Crudo di tonno con frutto della passione e spuma di burrata insieme a un Gambero croccante ai cereali con guacamole e zenzero candito. A sostanziare il percorso Spaghetti alla chitarra con broccoletti, nduja, astice blu e pomodorini arrostiti. Si prosegue con il secondo a base di Black cod glassato alla birra con purea di topinambur e wok di verdure. Come predessert Cupa cupa cioccolato bianco lamponi e Campari e dolce conclusione con un sorprendente Cuore_Misù.
Lo stesso menu sarà, inoltre, proposto in degustazione per il pranzo di domenica 14 febbraio al costo di 150 euro a persona (bevande escluse). Per tutto il mese di febbraio, l’hotel continua ad aprire le sue porte a chi volesse concedersi un momento di evasione dallo stress cittadino con la staycation, la ormai classica offerta lanciata dalla proprietà lo scorso autunno: 300 euro a coppia, cena e pernottamento, escluse bevande.
Mirabelle – Hotel Splendide Royal Via di Porta Pinciana 14 – 00187 Roma Telefono: 06 42168838 Sito web: https://www.mirabelle.it/
Il San Valentino al Sofitel Rome Villa Borghese è nel pieno mood staycation con lo speciale menu di Settimo – Roman Cuisine & Terrace che valorizza ancora di più la romantica notte da trascorrere in questo 5 stelle lusso.
L’offerta comprende: soggiorno di una notte in camera superior o deluxe e una cena degustazione per due persone presso il ristorante panoramico Settimo. L’arrivo in camera sarà accompagnato da alcune delizie di benvenuto mentre l’indomani la prima colazione verrà servita, a scelta, sulla terrazza di Settimo o nella privacy della propria camera.
L’offerta è valida per le notti di sabato 13 e domenica 14 febbraio (per un minimo di due persone) al costo di 190 euro a persona in camera superior a notte oppure 225 euro in camera deluxe.
Lo chef Giuseppe D’Alessio ha ideato 2 diversi menu degustazione: classico, di terra e mare o vegetariano. Il menu di terra e mare prevede Amuse bouche dello chef, calice di Bellini, un antipasto con Tartare di gamberi rossi di Mazara del Vallo straccetti di burrata e trombo lotto, il primo Tortelli ripieni di cacio e pepe stracotto di carciofi e un secondo a scelta tra Variazione di astice in salsa agrodolce oppure Filetto di manzo in crosta di pistacchio crema di patate al burro. Come dolce il Fondente caldo al cioccolato salsa al caramello e si conclude con le Coccole finali.
Altresì, il menu di pesce ha lo stesso numero di portate conAmusebouche dello chef e Calice di Bellini, segue l’antipasto a base di Carpaccio di zucchine arrosto petali di pomodoro straccetti di burrata e trombolotto. Come unico primo Tortelli ripieni di cacio e pepe stracotto di carciofie dopo una Millefoglie di sedano rapa e melanzane vellutata di ceci al rosmarino. Anche qui sublime conclusione con il Fondente caldo al cioccolato salsa al caramello e Coccole finali prima di tornare in stanza. Entrambi i menu saranno disponibili anche per gli ospiti esterni che sceglieranno di pranzare da Settimo domenica 14 febbraio.
Settimo – Sofitel Hotel Via Lombardia, 47 – 00187 Roma Telefono: 06478021 Sito web: https://sofitel.accor.com/italia
Lo chef Fabio Ciervo, la cui cucina coniuga benessere e gusto valorizzando l’ingrediente, propone un raffinato menù disponibile a pranzo e a cena sia in versione delivery e take away, che presso Il Giardino Ristorante (aperto a pranzo per gli esterni).
Il menù prevede come antipasto Tartare di gamberi rossi Siciliani con mela verde e per primo Tortelli ripieni di ceci serviti con calamari arrostiti. Il secondo è un pregiato Filetto di branzino con mille foglie di patata e tartufo nero, mentre per dessert lo chef propone Mascarpone di fiori e sambuco.
Per chi desidera regalarsi un’esperienza completa, in occasione della festa degli innamorati il pacchetto “Fuga Romantica” di Hotel Eden è prenotabile anche per una sola notte e include la cena di San Valentino presso Il Giardino Ristorante.
Presso The Eden Spa, la spa di Hotel Eden, è inoltre disponibile il rituale Gua Sha Love Adononis&Aphrodite per due persone, un’esperienza da vivere in coppia. Il rituale viene eseguito con pietre naturali come la giada, il quarzo rosa e la pietra di bian.
**The Eden Spa è al momento una delle poche spa aperte a Roma e garantisce la massima sicurezza in quanto non ci sono aree comuni e le spa suite hanno doccia e spogliatoio interamente privati.**
***Il costo del menù di San Valentino presso Il Giardino Ristorante è di 145€ a persona, bevande escluse.
Il costo del menù in versione take away e delivery disponibile, oltre che tramite Hotel Eden, anche su Cosaporto, è di 200€ per due persone, bevande escluse. 275€ con bottiglia di Franciacorta, Cuvée Prestige, Ca’ del Bosco Extra Brut.Il menù deve essere prenotato entro sabato 13 febbraio alle 18:00. Il costo di partenza per il pacchetto “Fuga Romantica” è di 600€ a notte e include la cena per due persone.
Il costo del rituale Gua Sha Love Adononis&Aphrodite è di 390€ per 60 minuti, 650€ per 120 minuti.
Per maggiori informazioni e prenotazioni cliccare QUI
Approfittando delle stanze dell’albergo, Enoteca la Torre – Villa Laetitia, propone una Staycation da sogno. Il menu è un percorso degustativo di 5 portate a sorpresa che si chiama Escursione di cui citeremo solo il dolce: Parfait alla mandorla amara, pera alle spezie e sorbetto di ibisco.
Il Prezzo Staycation di 280€ prevede pernottamento, prima colazione e Cena con Menu Escursione. Bevande escluse.
Znche ora che le limitazioni non permettono un’esperienza presso il magnifico centro, non manca di proporre attività entusiasmanti in vista di San Valentino e lancia una divertente gara online: il San Valentino Dance Contest, che si svolgerà sulla pagina instagram https://www.instagram.com/cavalierigrandspa/?hl=it.
Tra l’8 e il 13 febbraio, le coppie di innamorati potranno postare un video di loro che ballano, taggando @cavalierigrandspa con gli hashtag #RitmoRomantico e #SanValentino . Una giuria di esperti sceglierà le tre coppie più abili nella danza, che vinceranno un massaggio per due persone, un Sunday Brunch o un soggiorno per due al Rome Cavalieri.
Se invece il desiderio è di dedicarsi a pratiche più mistiche, nel giorno degli innamorati sono disponibili, sempre online, sessioni di Yoga da svolgere in coppia con focus sullo scambio energetico interpersonale. A guidare gli innamorati in questo percorso sarà la master Yoga Puran Kaur, insegnante di Kundalini Yoga e Filosofia Orientale.
Un pernottamento romantico in suite, per dedicarsi interamente al proprio partner e rifugiarsi in una bolla di qualità ed eleganza, con una mini vacanza nella propria città. Ad accogliere la coppia di innamorati ci sarà una stupenda suite allestita per l’occasione.
All’interno bollicine per brindare. Poi una cena speciale a lume di candela sarà servita in camera o presso il ristorante dell’albergo per avere il massimo del confort, della sicurezza e del calore. La mattina vi attende un’ottima colazione prima di lasciare l’Hotel.
Il menù è un omaggio al rosso, il colore per eccellenza dell’amore, partendo da uno squisito antipasto di capesante, rape rosse, puntarelle e zenzero, passando per dei buonissimi tortelli gamberi rossi con burrata e guanciale. Dulcis in fundo, non può mancare un dessert afrodisiaco a base di frutto della passione e fondente.
Per coronare al meglio questa giornata dedicata all’amore l’Hotel ha pensato ad una splendida passeggiata per la città eterna visitandone i luoghi più romantici.
Per gli amanti della Mixology i festeggiamenti cominciano invece il 13 febbraio con l’appuntamento Ready Set Toast di San Valentino, che vedrà il Bartender Lorenzo Politano in una selezione di cocktail romantici ed afrodisiaci, tra cui il drink “Moulin Rouge” a base di Vodka, Coientrau, lime e lamponi. Pacchetti di San Valentino a partire da Eur 360 iva inclusa (2 pax). Per maggiori info: https://alephrome.com/it/sanvalentino
Il ristorante a Trastevere di Daniele Frontoni per San Valentino ha proposto una STAYCATION con menu ad hoc. Lo Chef Piero Drago ha ideato un menu di 5 portate di pesce. Con Benvenuto dello chef, Tartare di Spigola, mandarino, salvia e polvere di olive; Polpo arrosto, carciofi, primo sale e mentuccia; Ravioli di gamberi, burrata e pomodori del piennolo; il Rombo alla mugnaia, capperi, finocchietto e cardoncelli arrosto. Il nuovo pasticcere Luca Andrea Ercoli ha voluto giocare con il cocco e il lampone per concludere con dolcezza la Festa dell’Amore. “Cocco, Lampone e…” è una dacquoise al cocco, con ganache montata al cocco e cioccolato bianco, gel di lamponi, Frizzy Pazzy, sponge al lampone, crema di mascarpone e gelatina di lampone
Per godersi la cena dello chef Piero Drago e il dolce di San Valentino è possibile prenotare la STAYCATION ideata ad hoc per l’occasione su https://www.jacopa.it/ o chiamando il numero 06 5809075
La Camera Matrimoniale con Cena di San Valentino ha un costo di €80 a persona, a cui si può aggiungere un Aperitivo composto da un drink e una selezione di salumi e formaggi per €15 a persona e un Massaggio da 50 minuti per €75 a persona Il Pacchetto di San Valentino è disponibile le sere del 13 e 14 Febbraio
Mangiare & Bere
In occasione del giorno degli innamorati, il Pagliaccio regala l’emozione di poter vivere nell’intimità di casa un’esperienze gourmet firmata dallo Chef Anthony Genovese. La Box, pensata per due persone e abbinata a una bottiglia di Champagne Laurent-Perrier Cuvée Rosé, due calici e candela profumata hand made, è prenotabile fino al giorno 12 febbraio e sarà consegnata durante la giornata del 14 febbraio all’indirizzo desiderato; oppure sarà possibile ritirarla presso il ristorante in via dei Banchi Vecchi 129/a, anche in questo caso soltanto il giorno di San Valentino. Consegne in tutta Roma (contattare il ristorante per eventuali consegne in altri comuni). Info e prenotazioni al sito https://www.ristoranteilpagliaccio.com/san-valentino-home-experience/
Il ristorante sarà anche aperto a pranzo il 14 febbraio. Per maggiori informazioni clicca qui.
Ha riaperto lunedì 8 febbraio il ristorante Moma di Gastone Pierini, un indirizzo moderno e poliedrico dove la linea gourmet guidata dal giovane chef romano Andrea Pasqualucci merita “la fermata” e si alterna con l’informale gastronomia del piano terra.
Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, le due anime di Moma saranno operative dalla prima colazione al light lunch, dal pranzo gourmet all’aperitivo anticipato entro le ore 17:00.
Sebbene il servizio sia momentaneamente sospeso nel weekend, ci sarà un romantico strappo alla regola domenica 14 febbraio per celebrare la festa degli innamorati.
Lo speciale pranzo realizzato per l’occasione si fonda sempre sugli stessi principi etici: selezione di un’ottima materia prima direttamente da piccoli allevatori, coltivatori, pescatori del territorio italiano, in base alla stagionalità e valorizzazione degli ingredienti che vengono lavorati il meno possibile per preservare i loro sapori originari.
Sarà infatti un pranzo tutto da ricordare con un menu degustazione proposto a 90 euro a persona composto da: Granatina di frutti rossi e Franciacorta; Cocktail di gamberi; Capesante marinate al miso, carciofi, salsa alle mandorle e aceto di lamponi; Bottoni ripieni di patate al fumo, caviale e panna acida; Filetto di manzo razza “Marango”, radicchio, scalogno e mosto d’uva; Tart al fondente “Abinao”, composta di arance e peperoncino. A valorizzare i piatti una cantina che rappresenta le migliori zone vinicole italiane, dedica grande attenzione alle produzioni artigianali, con vini unici che raccontano il territorio e la laboriosità dei vignaioli senza far mancare il giusto tributo alla Francia.
Possibilità di wine pairing – 4 calici in abbinamento al costo extra di 50 euro: Champagne Blanc de Noir Brut Cuveè de Reserve Gallimard Pere et Fils, Sauvignon Blanc Vulcaia Fumè Inama 2018, Barolo Cannubi Francesco Rinaldi 2015, Cannellino di Frascati Poggio Le Volpi 2011.
Moma Via di San Basilio 42,43 – 00187 Roma Telefono: 06 4201 1798 https://www.ristorantemoma.it/it/ Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 17:00
Nel quartiere romano di Prati Taki, ristorante giapponese di cucina autentica e tradizionale, è regolarmente aperto a pranzo con servizio al tavolo, dal martedì al venerdì, dalle 12:30 alle 15:00; negli stessi orari e a cena anche in modalità di asporto e di consegna a domicilio. Taki è il luogo ideale per coloro che vogliono provare un’esperienza immersiva e originale nella cultura giapponese partendo proprio dal cibo.
A tutte le coppie che sceglieranno questo luogo per trascorrere il loro pranzo di San Valentino sarà offerta una bavarese alle fragole a forma di cuore: una torta rigorosamente artigianale, delicata e raffinata, perfetta come dolce e romantica conclusione al cucchiaio.
L’ultima novità sul menu sono le nuove bento box decliante in diverse composizioni, una sfiziosa idea da condividere anche sul divano di casa insieme alla persona amata proprio nel giorno di San Valentino. Tra le varie schiscette giapponesi Tonkatsu Bento con filetto di maiale in panatura croccante, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e verza; Shake Teri Bento a base di salmonealla griglia in salsa teriyaki, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Beef Shioyaki Bento bistecca di manzo con salsa giapponese, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Shake Sio Bento con salmone alla griglia al sale, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Buta Shogayaki bento maiale condito con salsa di soia e zenzero, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata.
Dal loro menu à la carte è possibile scegliere piatti caldi e freddi della cucina, tra ricette tradizionali e qualche eccezione fusion. Naturalmente anche la Hida Wagyu Exclusive, carne sceltissima di razza bovina, certificata e importata direttamente dalla città di Hida nella prefettura giapponese di Gifu. Dal menu si potranno scegliere, in formula take away o delivery, i migliori signature di Taki da richiedere in modalità d’asporto o con la consegna a domicilio su Kiwi Five (entro tutto il raccordo anulare), poi Deliveroo.
Taki ristorante giapponese Via Marianna Dionigi 54-56 – 00193 Roma Telefono: 063201750 Sito web:https://taki.it/
Aperto 7 giorni su 7, Il Marchese continua a essere un punto di riferimento per chi è in cerca dell’autentica cucina romana in pieno centro a Roma. Questo è un luogo senza tempo dove si concentra tutto il bello della Capitale, “giocando” anche tavola sul fascino della nobiltà e la veracità del popolo, che sono un po’ le due anime con cui Davide Solari e Lorenzo Renzi, i propripietari e gli ideatori del format, hanno caratterizzano la filosofia del primo amaro bar d’Europa, già nella sua insegna.
Nel giorno di San Valentino per deliziare gli avventori a mezzodì, il cuoco Daniele Roppo ha sviluppato un menu elegante e profumato: salmone marinato al mandarino e timo con puntarelle; risotto al profumo di arancia e battuta di tonno con pistacchi; ombrina al panko alle erbe e coulis di frutti rossi; cioccolato bianco e fruit passion. La degustazione completa ha il costo di 55 euro a persona (vini esclusi) mentre per chi volesse o solo il primo o solo il secondo si scende a 45 euro (sempre vini esclusi). A parte, la carta dei cocktail, recentemente riformulata, per pasteggiare a cocktail scegliendo tra Signature, menu Spritz, menu Americano.
Il cocktail bar è guidato da Fabrizio Valeriani, con una carta che annovera più di 600 amari, tra le selezioni più grandi al mondo, sempre con un’attenzione alle materie prime e all’ecosostenibilità degli ingredienti.
Il Marchese Via di Ripetta 162 – 00186 Roma Telefono: 0690218872 Sito web: http://www.ilmarcheseroma.it/
Enoteca La Torre per la festa degli innamorati, ha deciso di giocare su due fronti. Per chi preferisce festeggiare in casa è pronta un’ampia scelta delle Eat Me Box, le scatole golose che stanno letteralmente impazzando nella Capitale. Per chi invece volesse vivere un’esperienza totale, potrà cenare, pernottare e fare colazione nella meravigliosa Location firmata Famiglia Fendi. La descrizione, la trovate scorrendo l’articolo, tra le Staycation più belle di Roma per il San Valentino 2021. Clicca qui per maggiori info.
Il ristorante di pesce della famiglia Chinappi, famoso per i crudi di mare, una materia prima eccellente e la vasta selezione di etichette e bollicine propone un menu degustazione per la festa degli innamorati. Chinappi sarà aperto a pranzo il 14; il menu è disponibile anche in modalità asporto e delivery cliccando qui.
Il ristorante di pesce nel quartiere EUR sarà aperto a pranzo il 14 febbraio e, per l’occasione proporrà un menu degustazione pensato per San Valentino: 6 portate dello chef Mirko di Mattia a 140 euro a coppia. A questo si aggiunge una proposta da 155 euro a coppia con bottiglia di Franciacorta Franca Contea “Primus” – Brut Cuvèe, una selezione di antipasti crudi e cotti, un primo, un secondo e un dolce. Il menu è disponibile anche d’asporto e delivery. Info e prenotazioni sito web
06 5033999 – Via Duccio di Buoninsegna, 23 /25 – EUR- Roma
Per la festa degli innamorati, lo chef Emanuele Paoloni di Aqualuane Bistrot è pronto a deliziare i suo clienti con un menù speciale da gustare a pranzo al bistrot e la sera comodamente a casa con il servizio delivery e take away. San Valentino al bistrot (pranzo): Benvenuto dello Chef e Rossini |Degustazione di olio Quinta Luna con pane fatto in casa e tour di sali dal mondo; Ostriche in tempura con confettura di cipolla rossa, lamponi e crispy mayo al Bacon; Vellutata di cavolfiore con cozze e croccante di pane alla senape; Tortelli con baccalà mantecato, latte di cocco e lime; Sandwich di triglia al panko con provola affumicata, indivia e mayo al passionfruit; Pre dessert; Dolce luna|euro 65 a persona San Valentino delivery e Take away per la cena, stesso menu |euro 58 a personaDettagli | Possibilità di wine pairing su richiesta. Tutti i piatti sono da terminare a casa con le indicazioni fornite dallo Chef |Il menu è disponibile sia per il Take Away che per il Delivery il ritiro e la consegna sono previsti il 14 febbraio entro le 18:00. La prenotazione del menu dovrà avvenire entro sabato 13 febbraio chiamando il numero 328 6532886. Per garantire la qualità del servizio di delivery, la consegna è limitata in Prati e zone limitrofe. |
Alfredo alla Scrofa, da quel di via di Ripetta, propone per San Valentino la box “Alfredo a casa tua” con un menu studiato dallo chef Mirko Moglioni e una sorpresa per la colazione. La box contiene: Insalata di totanetti con broccoli, crostini di polenta e salsa all’arrabbiata; Spaghettoni con crema di porri aromatizzata all’anice stellato, gamberi rossi e polvere di barbabietole; Astice alla catalana dello chef; Red velvet; Per la colazione del giorno dopo: Red Muffin allo yogurt. La box include: Bottiglia di Trento doc metodo classico e un voucher sconto per una cena al ristorante | Costo: 140 per due persone | Menu disponibile Delivery e take away | Ordinazione entro le 18:00 del 13 febbraio | Consegna gratuita entro i 5 km. Maggiori info qui.
Le Carré Français propone la sua Box di San Valentino all’insegna dei sapori parigini, la città più romantica del mondo. Il menu francese ideato dalla chef Letizia Tognelli per la Festa degli innamorati, disponibile nelle formule delivery e da asporto, è un viaggio gastronomico tra le quattro mura domestiche, ispirato ai prodotti più iconici della tavola nella Ville Lumière. <<A consegnare la box sarà un driver “Made in Carré”, e cioè uno del team interno al locale. Non stupitevi, quindi, se vedrete alla porta un vero e proprio “Valentino francese”, con tanto di freccia di Cupido>>, spiega il titolare Jildaz Mahé, il quale ricorda che, il 14 febbraio a pranzo, Le Carré Français accoglierà le coppie all’interno del locale, con le proposte à la carte e con il menu di San Valentino creato anche per il delivery e l’asporto. Ai tavoli, eccezionalmente, il servizio sarà continuo fino alle ore 18 per chi vuole sedersi con comodo e tirare fino a tardi.
Il menu di San Valentino della box e ai tavoli: Amuse bouche a base di foie gras; un antipasto a scelta tra un Polpo cotto a bassa temperatura su patate montate all’olio evo e rapa rossa, con pesto di dragoncello, oppure un Bonbon di boeuf bourguignon su fonduta di Brie de Meaux ; Calamaro farcito “alla provenzale” con purea di piselli e coulis di pomodoro ciliegino e un Coniglio, tapenade, asparagi e cavolo nero; pani speciali della Boulangerie artigianale de Le Carré, burro salato; e ancora una selezione di quattro formaggi Beillevaire e confetture fatte in casa. Chiude il dessert del pastry chef Giancarlo Bruno, pensato a forma di cuore per la coppia: una mousse con un biscuit a base di caffè e arancia, o di tè alla vaniglia e frutti rossi.
Prezzo della Box di San Valentino per due: 55 euro a persona (vino escluso). Le Carrè Français propone per l’occasione una bottiglia di Champagne in promozione: il Besserat di Bellefon cuvée de Moines a 45 euro. Le Carré Français: www.carrefrancais.it – Via Vittoria Colonna 30, Roma Prenotazioni: www.thefork.i Ordina: www.deliveroo.it Telefono: 06 6476 0625 Orari asporto: dalle ore 8 alle ore 21 | Orari delivery: dalle ore 10 fino alle ore 22
Il pranzo di San Valentino al Ristorante Terra | 38 € APERTURA STRAORDINARIA Solo il 14 febbraio e per un unico giorno, riapre TERRA in occasione della giornata più romantica dell’anno e lo fa con un menu speciale, per il pranzo del 14 febbraio: Carpaccio di polpo con olio piccante ed erba cipollina – Alici fritte e zucca arrosto – Totani tiepidi e pane bruscato – Risotto con pomodoro, basilico e crudo di seppie – Tonno speziato alla brace con carciofi e menta – Ricotta, pere e cioccolato
Il menu d’asporto da ritirare il 13 febbraio o il 14 febbraio | 29 € La special box di San Valentino si prenota entro giovedì 11 febbraio.
e si ritira sabato 13 o domenica 14 febbraio, dalle 10.00 alle 20.00 in Gastronomia. Con 2 box, in regalo una bottiglia di vino dell’Enoteca di Eataly. Le proposte firmate da Roberto Cotugno, Executive Chef di Eataly Roma sono: Carpaccio di polpo con limone, peperoncino ed erba cipollina – Tartare di tonno pinne gialle, puntarelle e olio alle alici – Insalata di totani, gamberi e verdure croccanti – Ravioli di baccalà del Pastificio Secondi con crema di patate di Avezzano e – carciofi scottati – Fondant al cioccolato con salsa ai lamponi
Il menu di San Valentino su Glovo e Deliveroo | 25 Se non potete raggiungere Eataly prenota la tua cena con Glovo o Deliveroo. Il menu da ordinare dal 12 al 14 febbraio, sia a pranzo che a cena: – Supplì alla ‘Nduja – Insalata di polpo e patate – Pizza con mozzarella di latte di bufala, carciofi, guanciale e pecorino romano – Tiramisù Eataly
Contro per il San Valentino 2021 ha pensato ad una box in edizione limitata con tutte preparazioni completamente inedite a firma ed opera dello Chef Daniel Celso e del Pastry Chef Andrea Fiori.
Il numero delle box è limitato e, pertanto, sarà possibile prenotarle fino a venerdì 12 febbraio. Il dolce monoporzione è una bavarese al cioccolato bianco e vaniglia bourbon, gelèe al frutto della passione e biscuit al cocco. Chablonage al cioccolato bianco e marshmallow alla fragola
Preferiamo sottolineare che le due monoporzioni (bavarese e macaron) saranno entrambe disponibili il weekend di san valentino per chiunque vorrà andare a pranzo da Contro Bistrot, mentre nella box di San Valentino (quella della cena) ci sarà solo la bavarese. Maggiori Info? Clicca QUI!
Due le proposte: la prima è quella dell’asporto e del delivery (con consegna gratuita entro un raggio di 4 km dal locale); la seconda invece prevede il pranzo di domenica 14. In entrambi i casi il menu è semplicemente delizioso e assolutamente “abbordabile”. Ostrica aperta su sale ghiacciato; Tartare di pescato del giorno, maionese di colatura di alici allo zenzero e crucifere al miso km 0; Cannelloni ripieni di rombo, carciofi e tartufo nero pregiato, bechamelle alla bisque e sesamo tostato; CatalanAtlas di mazzancolle e rana pescatrice; Il Bacio | Prezzo: euro 55,00 a persona, escluse bevande. Maggiori info? Cliccate QUI.
“L’amore e l’arte culinaria, intersecandosi, possono dare vita a piatti deliziosi capaci di solleticare non solo i nostri sensi, ma anche la nostra immaginazione” racconta la celebre scrittrice peruviana e così, giocando sul connubio cibo e amore, nasce il divertente e stuzzicante percorso degustativo ‘Afrodita’ realizzato dal ristorante romano Proloco Trastevere per San Valentino: Entrée Giochi amorosi, Foglia dopo foglia, Un bacio dopo l’altro accompagnati da un cocktail creato per l’occasione. L’appetito avanza con la Zuppetta di vongole, l’Animella in bisque di gamberi, il Sospiro di carciofi, il Cocktail di cannocchie e la Vichyssoise, una zuppa fredda a base di porri, cipolle, patate, panna e brodo di pollo; Fregola, bottarga di muggine e vongole, Bourguignonne di Casa Proloco e Charlotte degli Amanti, un dolce a base di afrodisiaci naturali: cioccolato, noci, caffè, uova. Il menù Afrodita (40 euro) è disponibile in degustazione da Proloco Trastevere il giorno di San Valentino a pranzo, mentre la sera è possibile richiedere la versione delivery e take away, al costo si 30 euro. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero: 347 7428371 o cliccate QUI.
La celebre salumeria con cucina Roscioli per San Valentino ha ideato un menu di 4 portate da ordinare per l’asporto o delivery. Si inizia con uno Spiedino di capesante panato ai tre pepi con agrumi misti e gelèe di mandarino all’aceto di mele; a seguire Lasagna di calamari con burrata con prosciutto di San Daniele e polvere di lamponi essiccati; Medaglione di filetto di maialino con gamberoni marinati al tè verde e zenzero accompagnato da gratin di patate. A conclusione del tutto il dolce di Rodrigo Bernoni, direttamente da Roscioli Caffè. “Passione Mango”, una monoporzione con mousse di mango, peperoncino e fava di tonka con cremoso al cioccolato fondente, gelèe di cetriolo e pepe rosa, biscotto alla mandorla e glassa a specchio rossa.
Il tutto a 60,00€ senza vino a persona, oppure a 75,00€ a persona a cui aggiungere a scelta una bottiglia di Prosecco Rustico Nino Franco, di Umbria Bianco 2019 Le Corgne o di Sangiovese 2017 Tenimenti d’Alessandro
TAKE AWAY e DELIVERY E’ possibile ordinare direttamente da Roscioli in Via dei Giubbonari, chiamare il numero 06 6875287 o via whatsapp al 342 0417492 Oppure l’intero menu su cosaporto.it – https://cosaporto.it/prodotto/il-menu-di-san-valentino-di-roscioli-con-senza-vino/
Il Pastificio Secondi e l’Osteria dell’Orologio realizzano una proposta esclusiva per San Valentino da degustare a casa. Il Maestro Mauro Secondi e lo chef Marco Claroni realizzano a 4 mani un Menù speciale per il pranzo o la cena di San Valentino: Aperitivo per due persone (40 Euro) Maritozzo con alice e stracciatella – Cornettino di pasta sfoglia con palamita – Pan brioche con salmone affumicato e caprino – Bottoncino con pastrami di tonno, salsa tartara e giardiniera – Focaccia con speck di ricciola e chutney di cachi | possibilità vini in abbinamento Menu San Valentino (50 euro a persona) Pane, burro e alici – Tartare di tonno e passion fruit con crumble di mandorle ed erbe amare – Carciofo ripieno di baccalà mantecato con salsa verde alla menta – Tortellino fatto a mano ripieno di mazzancolle con crema di scampi (La nostra versione di: “Il tortellino con la panna”) Zuppa di pesce in vaso – Bisquit al cioccolato con mousse al caramello e cioccolato bianco, croccante alle nocciole e lamponi Vini in Abbinamento Per i Vini e le Prenotazioni entro le ore 12.00 del 12 febbraio.È possibile ritirare l’ ordine presso il laboratorio di Pastificio Secondi in via delle Alzavole n. 47/49 (ROMA) o riceverlo con la consegna a domicilio (spese di consegna 3 euro). La consegna avverrà durante la giornata del 14 febbraio in due fasce orarie (9 -12 e 14-17).Si può pagare alla consegna (in contanti o con carta di credito/bancomat) o tramite bonifico bancario. Per gli ordini inviare una mail a: info@pastificiosecondi.it oppure chiamare ai numeri:+39 0623288319 | +39 3383305755 I +39 3475179051 |
Lo chef Emanuele Paoloni dalla sua pescheria gastronomica di Prati, propone per San Valentino una cocotte per due da condividere con chi si ama con Brodetto alla vastese con tutto il meglio dei nostri mari: gallinella, scorfano, le cozze, vongole, scampi, gamberoni, gamberi rossi e calamari. Prezzo a partire da 65 euro con la Cocotte di Coccio inclusa nel prezzo. Dettagli per la consegna e il ritiro | La prenotazione della cocotte dovrà avvenire entro le ore 18:00 di venerdì 12 febbraio chiamando il numero 328 6532886. Il take away e il delivery sono previsti il 13 febbraio entro le ore 18:00. Per garantire la qualità del servizio di delivery, la consegna è limitata in Prati e zone limitrofe.
Una Dolce sorpresa per gli amanti dei sapori del Sol Levante: il menu di San Valentino di Dao Chinese Restaurant sorprende gli innamorati con le specialità cinesi lavorate con grande maestria e il dolce stellato della Chef Iside De Cesare. Maggiori info QUI. |
Tentazioni
Le terrazzate de Il Palazzetto sono una location davvero unica per celebrare l’amore nella Capitale, una delle città più romantiche del mondo. Con Roma ai propri piedi e vista privilegiata su Trinità dei Monti, domenica 14 febbraio il bartender del wine & cocktail bar incastonato nell’incantevole edificio ottocentesco che affaccia sulla Scalinata di Piazza di Spagna, diletterà gli ospiti sulle profumate note di un San Valentino Passion, esclusivo cocktail a base di liquore di passoa, liquore al caramello, zenzero e Prosecco.
Un long drink pieno di personalità che sprigiona sentori esotici grazie alla presenza del frutto della passione, conquistando rapidamente gli amanti del bere miscelato per il suo colore rosso sensuale che rivela sapori estrosi e dolci rinfrescati dalla nota pungente, quasi piccante, dello zenzero, radice dal delicato potere afrodisiaco.
Il Palazzetto Vicolo del Bottino 8 – 00187 Roma Telefono: 0663934560 Email: info@ilpalazzettoroma.com
San Valentino non è solo il giorno più romantico dell’anno ma per Marta Boccanera e Felice Venanzi è anche il più dolce e goloso! Nel laboratorio di Grué hanno perfezionato dei fantastici soggetti di cioccolato interamente realizzati a mano, come alcuni vasetti che simulano quelli veri in terracotta. Così, il terriccio è replicato con una finissima grué di cioccolato in cui è “piantata” una rosa, fiore simbolo dell’amore, composta da stelo e foglie completamente edibili e le praline di cioccolato a forma di cuore da regalare nella confezione multipla o all’intero di una preziosa scatolina singola per suggellare una promessa d’amore o suscitare uno stupefacente effetto sorpresa.
A queste referenze si aggiungono le tavolette di cioccolato ottenute dall’unione di due mezzi cuori bicolore (bianco, ruby o fondente), mentre per chi volesse condividere questo magico giorno con le persone amate ci sono delle raffinatissime torte signature come la Grué o l’Essenza. I meno romantici potranno comunque impreziosire questo giorno anche con dei semplici e soffici muffin, gusto vaniglia o cioccolato, dai sentori vanigliati che ricordano le famosissime cupcake anche qui decorate con una crema al burro alla vaniglia.
Grué featuring Fiorani. Da una speciale e fortunata collaborazione con Fabrizio Fiorani, miglior pasticcere dell’Asia per Asia’s 50 Best Restaurants 2019, vero e proprio guro nel mondo dolce nonchè grande estimatore di Marta e Felice, è nata una collezione d’autore sempre dedicata al San Valentino. Tra i prodotti realizzati durante le sessioni in laboratorio, il Lingotto, un morbido tortino di cioccolato Guanaya 70% e cubetti di arancia candita e gocce di cioccolato fondente nell’impasto, il tutto ricoperto da un croccante strato di cioccolato al latte e nocciola; poi, alcune Praline in edizione limitata ripiene di cremino alla nocciola e sottilissime sfoglie di biscotto caramellato con il disegno realizzato in modo certosino direttamente sul cioccolato, come i soggetti della Disney. Infine, una preziosa Tavoletta che si presenta di colore rosso: esternamente un sottile guscio di cioccolato bianco ripieno di cremino alle arachidi salate, mentre nel cuore caramello mou e uno strato di frolla.
Pasticceria Grué Viale Regina Margherita 95/97/99 – 00198 Roma Telefono: 068412220 Sito web: https://www.gruepasticceria.it/ dal martedì alla domenica è operativa con servizio al tavolo dalle 7.30 alle 18; dopo le 18 in modalità take away fino alle 19:30 (venerdì e sabato fino alle 20:00). Per il servizio di delivery (tramite piattaforma Cosaporto)
Per il loro secondo San Valentino, Valerio Esposito e Jennifer Boero della cioccolateria Divino ad Aprilia hanno alzato ancora di più l’asticella con diverse creazioni dedicate alla festa degli innamorati. In limited edition 3 tipologie di praline a forma di cuore, riconoscibili dal colore e disponibili in eleganti e raffinate confezioni. Il packaging che le conterrà proviene direttamente dal Belgio, anch’esso è a forma di cuore per una capienza complessiva dai 6 ai 20 pezzi. La prima pralina è rossa e si presenta con una finissima camicia esterna di cioccolato bianco allo yuzu e una ganache al pistacchio di Stigliano (la stessa crema spalmabile disponibile anche in negozio). La seconda è, invece, rosa ed è ottenuta da cioccolato al latte caramellato che racchiude al suo interno un esotico gusto al fruit passion. Infine c’è quella nera in cui è stato utilizzato del fondente monorigine Perù realizzando un’afrodisiaca ganache gianduia e peperoncino. Per la soggettistica si sono ispirati al film de La Bella e La Bestia e alla rosa incantata, da sempre simbolo di un amore maturo, gentile e sensibile. Quella di Divino è alta circa 12 cm e realizzata artigianalmente in un vasetto di cioccolato con all’interno un cremino al pralinato di nocciole, un crumble di pasta frolla al cacao che riproduce il terriccio. Infine ci sono i suoi petali, di un rosso sgargiante, così realistici da confondersi con il vero fiore. Sempre di grande effetto, sono i cuori grandi di cioccolato con varie areografie che li vanno a caratterizzare con ad esempio la stilizzazione del battito cardiaco, il profilo degli uccellini o la scritta “I love you”, quest’ultima per trasmettere un messaggio di amore universale.
Per Divino febbraio è sicuramente il mese dell’amore ma anche Valerio e Jennifer non amano mai prendersi troppo sul serio, specialmente sotto Carnevale. Per la festa più colorata e scherzosa dell’anno si sono lasciati ispirare dalle maschere veneziane mettendo a punto una mascherina di cioccolato in cui sono state lavorate tutte e tre le tipologie (fondente, latte e bianco).
Alla base del progetto di Divino il criterio di eticità e di qualità della materia prima. Le fave di cacao che vengono lavorate nel loro laboratorio arrivano da ogni parte del mondo: Valerio riesce a controllare l’intera filiera nel rispetto dell’ambiente e del contadino, trattando solo coltivazioni non intensive, spesso in regime agroforestale, capaci di garantire un tipo di fava monorigine che vive in un ambiente più naturale ed è quindi meno stressata.
Divino Via dei Lauri 57 – 04011 Aprilia (LT) Telefono: 348 696 0986
Per festeggiare l’amore Beppe ha portato dal caseificio di famiglia – Giovale Formaggi – di Giaveno un formaggio a forma di cuore. Un idea legata a San Valentino ideale per chi ama i prodotti artigianali e di qualità, prodotto dalla famiglia Giovale, seguendo le antiche ricette di lavorazione e usando solo il latte crudo proveniente dai propri animali che pascolano in campo aperto, nel rispetto dei principi della biodiversità, in Val di Susa in Piemonte, al confine tra Italia e Francia.
Il formaggio a forma di cuore è una lattica di capra, delicata e persistente, da abbinare a una delle etichette della cantina della formaggeria del Ghetto ebraico di Roma, come la Malvazija di Fon, il vino istriano da vigne dai 30 ai 60 anni.
Il Caffè Pasticceria Roscioli propone per San Valentino due monoporzioni create appositamente per l’occasione, delle praline al lampone e i dragées a vari gusti. 4 idee fra cui scegliere per festeggiare l’amore insieme alla propria metà.
VENERE E MARTE – Finanziere al pistacchio, gelèe al lampone senza zucchero, mousse al cioccolato bianco e fava tonca
PASSIONE MANGO – una monoporzione con mousse di mango, peperoncino e fava di tonka con cremoso al cioccolato fondente, gelèe di cetriolo e pepe rosa, biscotto alla mandorla e glassa a specchio rossa.
PRALINE AL LAMPONE – DRAGèES Mandorla fondente, Mandorla dulcey e Nocciola al latte e cereali copertura al lampone inspiration Valrhona
TAKE AWAY e DELIVERY E’ possibile ordinare direttamente al Caffè allo 06 89165330 o inviando una mail a info@rosciolicaffe.it Oppure andare su cosaporto.it
Il Maestro Gelatiere che ha portato il suo gelato artigianale dall’Alto Adige fino a Roma aprendo tre punti vendita nel cuore della Capitale, propone un irresistibile gusto dedicato a tutti gli innamorati: Amore Caldo, al cioccolato bianco e confettura di lamponi fatta in casa, accompagnato da biscottini al cioccolato a forma di cuore per ingolosire coni e coppette (i biscotti saranno disponibili anche in graziose confezioni regalo).
Il PANE. Parola immensa. Sacra e di tutti. Vera grande invenzione di cui solo l’uomo conosce il segreto e che traccia, nella sua storia, il passaggio dalla dimensione selvatica a quella agricola e quindi, evoluta. Simbolo della civilizzazione e definizione dell’identità, è proprio il pane che differenzia l’uomo dall’animale in quanto essere vivente che non si limita a consumare i cibi disponibili in natura -siano questi carni o erbe- ma è capace di costruire i propri alimenti: mangia pane e beve vino.
Il pane, frutto di pianificazioni e sapienti attese – come ci spiega il grande storico dell’alimentazione Massimo Montanari – è culmine di un raffinato processo tecnologico e di un ciclo produttivo che è testimone di una conquistata cultura alimentare, di una civiltà che ha imparato a controllare, a coltivare e rendere produttiva la natura attorno.
Terra, seme, spiga, chicco, mietitura, macinatura, farina. Poi acqua, attesa, cottura, nutrimento, vita.
Dal pane ai pani. Dal cibo di base a simbolo capace di mettere l’uomo in contatto con Dio, alle visioni contemporanee e tecniche e filosofie più disparate, che lo hanno reso un alimento di lusso, rimane sempre fedele impronta della terra in cui nasce, del periodo storico che affronta e della mano che lo ha prodotto.
La Campania felix, madre della Pizza e grande interprete della parola Pane, è tra le regioni italiane che meglio hanno saputo declinare i cereali nelle preparazioni più disparate, facendo addirittura entrare il grano in uno dei suoi dolci più tipici: la pastiera.
Celebrata già dai latini per la sua fertilità, accanto a pani e pizze, la gastronomia si è arricchita nel tempo di focacce, taralli, panzarotti, pani tipici e conditi, quello con i ciccioli, quello del pescatore; e ancora quello di grano Saragolla, di Padula e quello inimitabile “cafone“.
Diego Vitagliano. Grande pizzaiolo, tenace, positivo, sempre proattivo, capace quanto coraggioso e lungimirante imprenditore, non si è lasciato abbattere dai tempi duri. Ha investito il suo tempo in studio e ricerca con la volontà e il grande ottimismo che lo contraddistinguono.
Così, dopo il grande lavoro compiuto sulla pizza e le due pizzerie di Napoli e Bagnoli, decide di innovare un altro prodotto sacro per Napoli: il Pane, quello con la P maiuscola.
10 Bakery è il laboratorio di idee e panificazione di Diego, il suo atelier d’artista tra lievitazioni naturali, farine macinate a pietra, miscugli di grani cotture e temperature, dove godere del gusto della semplicità e ritrovare il sapore del pane. Gli ho fatto qualche domanda sulla genesi di questa nuova apertura, quelle che seguono, le sue (belle) risposte.
Il pane per me rappresenta il senso della vita. Un prodotto così povero ma esageratamente nobile, che, come la pizza, mette d’accordo tutti: popoli, religioni, culture. Insomma, un vero atto d’amore. Per questo nel pane sto cercando di mettere tutta la mia passione ma soprattutto il rispetto che ho verso il cibo in generale.”
Da tempo sentivo l’esigenza di realizzare un grande progetto sulla panificazione e credo che questo sia il momento giusto; in un periodo di grandi cambiamenti è importante guardare sempre avanti, aprirsi alle novità e seguire i propri sogni. Mai lasciarsi abbattere. Il Pane come simbolo di volontà e resilienza.
Avere una buona farina è alla base, sto cercando di caratterizzare il mio pane con semi particolari per dare ancora più gusto e profumo, cercare di realizzare un prodotto ancora più identitario, ambasciatore del sapore di un territorio: secondo me questo è il vero segreto.”
Il pane cafone è un pane storico. Nel XIX secolo era il pane dei contadini, dei braccianti e dei carrettieri. Veniva preparato esclusivamente con il grano di Volla. Detto anche Pane dei Camaldoli, è senza dubbio uno dei simboli di Napoli. Il segreto per riuscire a mantenere per giorni intatti sapore e fragranza, che è la caratteristica che lo ha reso così celebre, è legato alla sua lievitazione che ancora oggi avviene in maniera naturale grazie al criscito, una pasta di riporto da precedenti lavorazioni. Nonostante questo, qualche innovazione gli farà sicuramente bene, come ormai avviene per ogni cosa. Voglio renderlo più leggero e croccante possibile. Più digeribile e ancora più conservabile.
Per quanto riguarda il mio concetto di contemporaneità applicata, con me “sfondi una porta aperta”, sono sempre attento, aggiornato, attivo in questo senso. Punto a dare un prodotto di grande genuinità, tramite tecniche di lavorazione innovative, tanto studio e ricerca, usando farine biologiche ma soprattutto lievitazioni giuste, con l’intento di educare il palato del cliente finale, in modo che sappia distinguere un pane buono da uno meno buono.
Tra la pizza e il pane ci sono milioni di anni luce, forse io sono un po’ avvantaggiato perché per la mia pizza uso da anni tecniche di panificazione, come la Biga ad esempio. Prodotti lontani ma vicini, che ora credo sia il momento giusto di far correre vicini e paralleli. Due rette vie che ogni tanto si incontreranno arricchendosi a vicenda, mantenendo le loro identità sempre ben distinte.
Per lo studio del pane, la farina, ovviamente, è stato il punto di partenza. Per questo progetto ho fatto un percorso con i tecnici del Molino Grassi (Carlo di Cristo, Cristian Zaghini, Nicola Ascani, Pierluigi Sapiente).
Sto puntando all’eccellenza degli impasti e della lievitazione, per questo in questo progetto sono affiancato da Carmine Pellone – che già ha lavorato con me nelle pizzerie – e Nicola Doria, panettiere napoletano.
Dopo aver sdoganato la Napoletana e aver fatto un gran lavoro sul senza glutine, ho in mente di fare lo stesso con il pane: voglio che il pane buono e ben fatto entri davvero nella quotidianità dei napoletani (e non solo).
Pane e prodotti da forno: lo studio e la ricerca sono sempre la base di tutto, con un lavoro costante sull’evoluzione degli impasti sto cercando sempre di fare meglio, con tecniche innovative e materie prima eccellenti. Un lavoro, un progetto come questo, è rarissimo per la nostra città e spero che possa diffondere in fretta una vera cultura del pane buono.
L’impasto del pane è tutto realizzato con lievito madre all’80% di idratazione, che conferisce al prodotto finale quel pizzico di acidità che è sintomo di qualità, con lunghe lievitazioni e quindi grande
digeribilità e massima conservazione.
Sicuramente il prodotto che sta facendo furore e il Pane Multicereali. (foto di copertina) . Croccante, fragrante con una mollica umida e gustosa.
Pane cafone e multicereali, ciabatte, baguette, bun, pizza in teglia e alla pala, croissant (dolci e salati), brioche, muffin, pizze ripiene (come quella con la scarola), casatiello, muffin, ciambelle e un po’ di rosticceria, dove spiccano arancine, fritatttine, crocchè e zeppole. Non mancano poi le pizze tonde, quelle famose di 10 Pizzeria, presenti nel menu per asporto e delivery in una selezione ristretta (circa 20 pizze, tutte grandi classici, come margherita, capricciosa, diavola, ecc…).
I prodotti ai quali Diego tiene molto sono il pane multicereali bio – dal profumo intenso, realizzato con farina tipo 1 e una percentuale di 00, segale, orzo tostato, riso, avena e semi di lino – e le ciabatte, che si candidano a buon diritto ad essere le più croccanti d’Italia. Degno di nota anche il packaging per l’asporto e il delivery, bello, curato e funzionale, che garantisce una lunga conservazione del prodotto mantenendone tutte le proprietà. Completa l’offerta un angolo dedicato a tutti i prodotti a marchio 10 Diego Vitagliano, come confetture, olio, conserve e molto altro.
Gli interni sono in stile post-industrial, così come le pizzerie 10 Diego Vitagliano già esistenti che ne caratterizzano lo stile. Un grande laboratorio (circa 100 mq) e uno spazio di 30 mq dedicato alla vendita dove primeggia il bancone, come nelle migliori panetterie.
Il servizio è con vendita ad asporto e delivery (per tutti i prodotti, tramite l’app Diego Vitagliano + Uber Eats), entrambi fino a mezzanotte.
10 BAKERY DIEGO VITAGLIANO
via Bagnoli 478 – 80124 Napoli / aperto 7 giorni su 7 / orario: 8.00 – 00.00
T. 08118022848
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