Sara De Bellis

Mese: Marzo 2022

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Che siate all’inizio di una relazione o la stiate navigando da anni, la “festa della donna”, oltre mimose e radici storiche/sociali, è una buona occasione per gratificare le donne della vostra vita.

Per l’8 marzo tanti locali di Roma hanno elaborato una grande varietà di dolci, buone e accattivanti proposte. Ecco dunque una serie di bellissime location capitoline e preziosi consigli da tenere a mente che salveranno ogni occasioni di incontro, dall’ingresso al momento, cruciale, del conto, sperando non siano “rese dei conti”.

Cosa vogliano le donne nell’altro, cosa davvero cerchino in un rapporto, cosa si celi dietro al reticolo di psicologie emotive proprie di ogni essere femminile, non è dato saperlo. Ma qualche assunto trasversale credo si possa rilevare, dai “macro-temi universali” – come il rispetto – ai temi quotidiani, della complicità, reciprocità e intesa, fino ai temi extra-ordinari, quelli che costano una piccola attenzione in più ma sono capaci di generare grandi effetti a lungo rilascio, che fanno bene ad entrambi, a chi li fa quanto a chi li riceve, e rappresentano un twist che fa rima con la capacità di stupire con gesti e modi dedicati, unitamente alla capacità di sapere scegliere il luogo giusto a seconda delle occasioni e di sapersi comportare in ogni contesto.

Anche se il titolo è liberamente ispirato alla famosa commedia americana del 2000, Voi non siete Mel Gibson che si ritrova a saper leggere nel pensiero delle donne, ergo assimilare qualche regoletta su come comportarsi Vi spianerà la strada ad ogni tavola.

Potrebbe apparire noioso e/o borghese, ma non è così. Si tratta di piccole abitudini, le quali, una volta mescolate al vostro modo di fare, saranno decisamente molto più lievi delle figuracce in agguato se vi ostinerete a considerare le buone e belle maniere un territorio nemico.

Quindi, che siate all’inizio di una relazione o la stiate navigando da anni, la “festa della donna“, oltre alle mimose e alle radici storiche, è una buona occasione per gratificare le donne della vostra vita. Una data da cogliere e da vivere dal risveglio alla buonanotte, a patto che ci si sappia comportare. Per l’8 marzo, tanti locali di Roma hanno elaborato una grande varietà di proposte.

Di seguito 10 preziosi consigli da tenere a mente intervallate da una serie di bellissime location per un successo assicurato ad ogni occasione di incontro, dall’ingresso al ristorante al momento, cruciale, del conto.

1 – Ingresso

Il galateo dice che “se la porta del ristorante è chiusa, entrerà per primo chi ha invitato l’altro, precedendo gli altri ospiti. Se invece la porta è aperta, sarà il contrario”. Fatela semplice, fate passare prima la donna, porta aperta o chiusa è un bel gesto. Magari non ve lo dice, ma lo apprezzerà

2 – Prenotazione

Se non avete idea di dove prenotare o su cosa puntare vi basterà prestare attenzione alle Sue preferenze. Pensate bene a quale sia il momento della giornata da sottolineare, quello che ama di più o quello che vi da la possibilità di avere più tempo a disposizione.

Una volta prenotato e riservato il vostro tavolo, ricordate, dopo la porta di scostare la sedia per farla accomodare.

– Dolci Risvegli, Colazioni e Coccole per il palato

La colazione è un momento bellissimo da sottolineare, dal primo caffè a letto alle colazioni pantagrueliche fuori casa, alle torte simbolo dell’8 marzo. Non può infatti mancare la dolce mimosa, con il suo inebriante profumo di crema pasticciera e vaniglia, declinata in versione classica ma anche creativa.

D’Antoni dal 1974

Morbido pan di spagna, dal brillante color giallo dato dalle uova di alte qualità utilizzate nell’impasto, golosa crema pasticcera alla vaniglia arricchita dall’avvolgente crema allo zabaione, arricchita con marsala, e dalla spumosità della panna montata. Questi saranno gli inebrianti sapori che caratterizzeranno la giornata dell’8 marzo da D’Antoni, il laboratorio di pasticceria artigianale a conduzione familiare del quartiere Collatino di Roma. Parola chiave sarà, come sempre, qualità. Negli ingredienti e nelle tecniche utilizzate, finalizzate a un unico scopo: celebrare tutte le donne con una torta dal sapore genuino e autentico delle cose buone, fatte con cura e passione. Ma non finisce qui. Spazio anche all’oggettistica al coccolante fondente, al latte e bianco che omaggia la femminilità con leccornie dalla forma delle collane, degli abiti da donna e delle ballerine e décolleté. E infine, alle praline, di diversi gusti e forme, tra cui quelle all’arancia e al Cointreau o al caramello.

D’Antoni, via Dino Penazzzato 83, 00177 Roma. Per informazioni www.dantoni1974.it.

Gruè

La celebre e stimata pasticceria di Marta Boccanera e Felice Venanzi omaggia tutte le donne con un’offerta di deliziose gelatine a forma di fiore dai primaverili gusti di mimosa, rosa, fior di aranci, fior di limone e violetta. Un caleidoscopio di colori e sapori ad accompagnare la monoporzione dedicata alla festa della donna composta da una base di pan di spagna basso con pralinato croccante, mousse al cioccolato bianco e vaniglia e un cuore fi fragola, lampone e mango . Immancabile la classica mimosa nelle due versioni, pan di spagna, chantilly alla vaniglia, frutti rossi oppure gocce di cioccolato fondente.

Pasticceria Gruè, Viale Regina Margherita, 95, 00198 Roma. Per informazioni www.gruepasticceria.it tel. 06 8412220

Madeleine Salon De Gastronomie

Da Madeleine, il bistrot alla francese del quartiere Prati di Roma, la mimosa si tingerà di rosa in occasione della festa della donna! L’8 marzo, il dessert più iconico di questa ricorrenza sarà in monoporzione, avrà un cuore di fragola e lime e sarà avvolto da una golosa crema al latte profumata alla rosa. Alla base un soffice pan di Spagna leggermente imbevuto con una bagna all’aroma di vaniglia e mandorla. Un vero e proprio omaggio alle donne, dunque, fatto da una donna: Francesca Minnella, la giovane e talentuosa pastry chef di Madeleine.

Madeleine, via Monte Santo 64, Roma. Per informazioni www.madeleinerome.com

Casa Manfredi

Su Viale Aventino, Casa Manfredi è un posto dove stare bene nato e cresciuto dall’amore tra Giorgia Proia e Daniele Antonelli, unitamente alla volontà di creare insieme qualcosa di speciale. Un posto in cui si riflettono sogni dolci e lievitati, in uno spazio dove potersi sentire sempre parte di una grande famiglia, proprio come a casa. Laboratorio di pasticceria artigianale, dove poter abbinare un caffè di primissima qualità, per la festa della Donna potrete assaporare “la Zhinka” che significa donna in ucraino, un omaggio alle donne ucraine con una base di Pan di Spagna, alla Mandorla, Lemon curd, Gel alla mora e una baverese di champagne Pinot noir.

Casa Manfredi, Viale Aventino 91/93, 00153 Roma RM,

Grezzo

Il dolce iconico di questo giorno speciale è sicuramente la Mimosa Crudista, che Grezzo propone in versione torta e monoporzione. Pan di Spagna sì, ma crudista, quindi senza cottura o lievitazione; con soli ingredienti vegetali, integrali e ottenuto attraverso un metodo innovativo di lavorazione a freddo, come avviene per tutti i dolci di Grezzo Raw Chocolate. Il cuore della Mimosa Crudista racchiude una crema al limone ed è ricoperto da una glassa di cioccolato bianco crudista, mentre il colore giallo è opera della curcuma. C’è poi una torta a forma di cuore, è “la Luminosa, rappresentazione che Grezzo vuole dare alla speranza, ricordandoci che il mondo può migliorare, che la situazione delle donne può migliorare” – parole del CEO di Grezzo Raw ChocolateNicola Salvi.

Contesto Urbano

Tutti i giorni dalle 07:00 del mattino alle 00:00 della notte. Contesto Urbano con la sua formula “all day long”, vi aspetta ogni mattina con una linea di pasticceria e cornetteria non convenzionale fatta di plumcake, torte ai cereali, Pancake allo sciroppo d’acero e una raffinata selezione tra le migliori miscele di caffè, rigorosamente servita secondo il metodo tradizionale di macinatura espressa. Sempre bella musica di sottofondo, atmosfere raccolte e un servizio cordiale ed accogliente. Si prosegue con apertici, pranzi, cene che spaziano dalla cucina tradizionale in chiave creativa ad una invitante Carta dei Burgers.

Contesto Urbano, Via Gallia 51/53, 00183 Roma

Gelateria Giuffrè

Giuffrè, gelateria e pasticceria. Un luogo dove l’arte del gelato e dei dolci è quella di una volta. Come la passione. Una passione lunga tre generazioni e che tramanda un’attenzione per le cose fatte bene tutti i giorni. “Venere” è la loro Torta speciale dedicata alla giornata di questo 8 marzo 2022; ed è composta da Frolla sablee alla mandorla, cremoso al cioccolato al latte, gelée al mandarino, crema chantilly allo zabaione, pralinato alla nocciola, meringa all’italiana e savoiardo. Disponibile anche su Cosaporto.

Giuffrè, Viale Trastevere,  255 00153 Roma

EATALY

Dal 7 al 13 marzo 2022 in tutti i ristoranti di Eataly Roma e al Bar Illy, situato al piano terra, sarà in vendita il dolce mimosa. Per ogni dolce venduto saranno devoluti 2 euro a Komen Italia per la lotta ai tumori al seno. Un’altra iniziativa si terrà nel ristorante Pizza & Cucina con una serata esclusiva e un menu ideato dalla chef del ristorante, Elettra Rampa. Anche in questo caso, una parte del ricavato sarà devoluta in favore dei progetti di Komen Italia.

Eataly Roma, Piazzale 12 Ottobre 1492, 00154 Roma

Divino il Cioccolato degli Dei

Anche per questo 8 marzo Valerio Esposito e Jennifer Boero, patron di Divino, la rinomata cioccolateria artigianale di Aprilia, dedicano alle donne una linea di sculture in cioccolato incentrata su uno degli accessori più amati: le borsette e le décolleté, must have dei guardaroba per la prossima stagione primavera/estate e simbolo per eccellenza dell’emancipazione femminile. Per l’occasione, la calzatura sarà realizzata interamente in cioccolato a latte, bianco o fondente e declinata in diverse colorazioni, finalizzate ad accontentare tutti i gusti, abbinate ai volti di tre grandi figure iconiche dello scorso secolo: Frida Kahlo, Audrey Hepburn e Marilyn Monroe.

Divino il cioccolato degli dei, via dei Lauri 57, 04011 Aprilia (LT). Per informazioni www.divinocioccolato.it.

3 – Al tavolo

Al ristorante, una volta accomodati, aprire il tovagliolo sulle gambe e solo dopo sfogliare il menu. Un cameriere va sempre rispettato, ma anche il contesto fa la differenza e vi suggerisce il modo. Quindi, se siete in un luogo dal tono informale, rivolgetevi al personale con naturalezza, se invece siete in un ristorante con la R maiuscola o in un’ambita meta gourmet, è buona norma dare sempre del lei e mai del tu.

– Location da “Sogni con Vista”

Hassler Bistrot

All’Hassler Bistrot dell’esclusivo Hassler Roma creato da Roberto E. Wirth, omaggio alle donne all’insegna della tradizione con il classico dessert Mimosa dell’Executive chef Marcello Romano che delizierà la clientela femminile con questo dulcis in fundo già a partire dalla colazione, per proseguire a pranzo, all’ora del tè e a cena. Ai tavoli de Il Palazzetto, lo scenografico locale dell’Hassler Hotel che affaccia sulla scalinata di Trinità dei monti, si potrà degustare il cocktail “Sweet Temptation” a base di vodka, succo di ananas, succo di lime e sciroppo di banana, da sorseggiare insieme a una selezione di assaggi salati. Per informazioni: Hassler Hotel, piazza della Trinità dei Monti 6, Roma.

HasslerBistrot, email: bar@hotelhassler.it o tel. +39 06 699340. Il Palazzetto: vicolo del Bottino 8. Per prenotazioni Ristorante: Tel. +39 342 150 72 15 – Fax. +39 06 6789199; email: events@ilpalazzettoroma.com.

Adele Mixology Lounge

Inebriarsi con il profumo delle mimose, omaggio per tutte le donne, perdersi nel cielo di Roma avvolti dalla calda atmosfera della terrazza coperta di Adèle Mixology Lounge sorseggiando un fresco cocktail dedicato alle donne: Rossella O’Hara, un twist a base di Cointreau, succo di arancia, bianco d’uovo, essenza di limone e Franciacorta. Per tutte le donne, e non solo, che vorranno farsi coccolare nella terrazza più cool della capitale.

Adèle Mixology Lounge, Via di Porta Pinciana 14, 00187 Roma. Per informazioni www.mirabelle.it tel. 06 4216838

Settimo Roman Cuisine & Terrace

Apertivo al tramonto, con vista sui tetti e sulle cupole della Città Eterna. Questa sarà la serata esclusiva che Settimo, il ristorante panoramico dell’Hotel Sofitel Villa Borghese, riserverà a tutte le donne. Un momento di convivialità e relax in un luogo incantato e lussureggiante, tra piante verdi e comode sedute in velluto impreziosite dal cangiante colore del cielo di Roma. Lo chef Giuseppe D’Alessio proporrà, in accompagnamento a cocktail e agli ottimi vini della cantina, un trittico di finger food studiati ad hoc per rendere ancora più speciale la serata. Per chi deciderà poi di rimanere anche a cena, sarà riservato inoltre uno sconto del 10%.

Settimo Roman Cuisine & Terrace, via Lombardia 47, 00187 Roma. Per informazioni www.settimoristorante.it.

4 – Maledetto Smartphone

Nuovi tempi, nuove regole, ma troppa tecnologia a tavola non è ben vista, dal momento che la circostanza dovrebbe indurci alla convivialità e alla condivisione di cibo e valori. Infatti capita sempre più spesso di osservare a tavola coppie o gruppi di amici/che con le facce infilate nei cellulari, intente nella consultazione ossessiva del proprio smartphone.

Per favore, sappiate riconoscere i momenti, a dar loro valore. Altrimenti avrete solo fotografie e mai ricordi veri. Se siete a colazione, a pranzo, a cena con una persona che amate, utilizzatelo solo in caso di necessità. Se proprio dovete, cercate un luogo appartato per una rapida conversazione.

5 – Mangiare fuori

Che al ristorante si vada per mangiare è lapalissiano: si mangia, ma non come se si fosse a casa propria. E non si tratta solamente di citare il buon galateo, piuttosto di buonsenso.

Se la vostra donna mostra una predilezione per ristoranti gourmet e atmosfere speciali Roma, come abbiamo visto, offre veramente tanto, lo stesso dicasi per derive fusion, di jazz e di mare.

– Suggestioni Fusion, di Musica e di Mare

Taki Ristorante Giapponese

Una Festa della donna nelle accoglienti atmosfere zen del Sol Levante da Taki, il ristorante dell’autentica cucina tradizionale giapponese nel quartiere romano di Prati. Per l’occasione, il locale di proprietà di Yukari Vitti (originaria di Kyoto) propone i piatti del menu à la carte, dove non manca una eccellente offerta di carne Hida Wagyu, la migliore del mondo e, dulcis in fundo, offre alle sue affezionate clienti una torta mimosa come da tradizione!

Taki, Ristorante giapponese, via Marianna Dionigi 56/60, 00193 Roma. Per informazioni: www.taki.it

Cantera Parioli

Primo ristorante “fusion meat” della Capitale con una proposta di sushi di carne e melting pot di sapori e mescolanze di profumi con tagli wagyu serviti in stile tataki, tartare, tacos ed altre ispirazioni dal mondo. Location moderna e arredamento minimal giapponese con pezzi d’autore fanno da cornice ed una cucina contemporanea e dinamica, divertente, creativa e colorata. Il format nel frattempo ha aperto a Mykonos, è da poco sbarcato a Milano.

Cantera Parioli, Via Ruggero Fauro, 2, 00197 Roma

Giulia Restaurant

Si celebrerà l’8 marzo anche da Giulia Restaurant, l’incantevole ristorante di ricerca situato all’interno di uno storico palazzetto affacciato sul “biondo” Tevere. Tra arredi di design, colori pastello e un’atmosfera di grande charme, la Festa della Donna sarà all’insegna della mimosa, dolce tipico di questa ricorrenza, riproposta dallo chef Alessandro Borgo e dalla pastry chef Erika Torres in versione 2.0. Una svolta dal tocco moderno per un dolce simbolo di questa giornata e della primavera in arrivo che si rispecchia perfettamente in quella che è la filosofia che abbraccia tutta la cucina di Giulia: identità, dinamismo e contemporaneità.

Giulia Restaurant, lungotevere dei Tebaldi 4. Per informazioni: www.giuliarestaurant.it.

Le Carré Français

Per la Festa della donna Le Carré Français omaggia con due menu, di cui uno “veg”, altrettante icone della femminilità italo-francese: Caterina de’ Medici, originaria di Firenze e celebre in quanto regina consorte di Francia come moglie di Enrico II, e Dalida, cantante e attrice italiana ma naturalizzata francese, e famosa per essere stata la prima donna a vincere nel 1964 il disco di platino (con oltre 10 milioni di dischi venduti). Un anno che la vide anche seguire il Tour de France interpretando più di 2000 canzoni lungo i 2900 km percorsi. Due figure che, con il loro carisma e la loro storia, hanno avuto una grande influenza nella cultura dei cugini transalpini, seppur in epoche e ambiti diversi. Due menu, entrambi al costo di 28 euro a persona bevande escluse.

Le Carré Français, Via Vittoria Colonna, 30, 00193 Roma RM 

Elegance Cafè

Musica, mixology e buona tavola. Questi gli ingredienti principali della serata dell’8 marzo in programma da Elegance Cafè, il jazz club romano situato nel cuore del quartiere Ostiense. Ad accompagnare gli ospiti nel corso della degustazione con menu alla carta ci sarà infatti il concerto live di un fantastico trio tutto al femminile: All Women Trio, una formazzione guidata da Raquel Silva Joly alla voce e alla chitarra, accompagnata da Flavia Ostini al contrabbasso e da Francesca Avolio alla batteria. Una serata dedicata alle donne e fatta da donne, dunque, per festeggiare al meglio questa importante ricorrenza. Il concerto è incluso con un menu di 2 portate a scelta tra antipasto, primo e secondo.

Elegance Cafè, via Francesco Carletti 5, 00154 Roma. Per informazioni www.elegancecafe.it

Livello 1

Nel giorno dedicato alle donne il salotto di Emilia Branciani nel cuore dell’Eur, frutto del cuore e dal lavoro di una donna volitiva, apre le sue porte a tutte coloro che avranno voglia di festeggiare o semplicemente regalarsi una serata dedicata. Cucina raffinata, materia prima d’eccellenza, una ricca carta vini e una drink list ricercata:  questi gli ingredienti base del ristorante di pesce Livello 1  che per l’occasione accompagnerà il menu a la carte con le magiche e sofisticate atmosfere create dalle  note suonate da Andy the Sax.

Ristorante Livello 1, Via Duccio Buoninsegna 25, 00144 Roma (Rm). Per informazioni www.ristorantelivello1.it  tel. 065033999

Lux Restaurant & Lounge

Per brindare alle donne cullati dal profumo inebriante dello iodio e dal suono delle onde che si infrangono sulla banchina, Lux Rerstaurant & Lounge a Ostia propone un percorso degustazione studiato ad hoc per esaltare il mare e i suoi prodotti d’eccellenza. Accompagnati dalle note live del Maestro Alberto Laurenti, gli ospiti, accolti con un flute di benvenuto Rosè, potranno gustare il Polpo alla catalana seguito dal Sautè di cozze e dai Paccheri con calamari e carciofi in doppia consistenza. Il Filetto di branzino in crosta dorata completerà il menu aprendo le porte all’immancabile dessert: il Tiramisù. Il costo della serata è di 45 euro a persona, acqua e bottiglia di vino (ogni 4 persone) incluse.

Lux Restaurant & Lounge, Lungomare Duca degli Abruzzi 84 D, 00121 Ostia. Per informazioni www.luxexperience.it.

6 – Come placare l’appetito

Lo so, lo so. Grissini, focacce e pane, soprattutto se ben realizzati, sono una tentazione difficile da arginare. Anche se il galateo raccomanderebbe di non avventarsi sul cestino anche se si ha molta fame, la grande ricerca e attenzione in materia di panificazione da parte di Chef e Ristoratori hanno ormai eletto il pane parte integrante (o integrale) dell’esperienza a tavola, quindi assaggiate pure, magari con un buon Olio EVO, ma con garbo. Severamente vietato inforchettare il pane per avvicinarlo a Voi o di sbriciolare oltre modo sulla tavola.

Buona norma invece è versare per primi l’acqua e/o il vino al vostro ospite: una forma di cura e premura molto molto apprezzata.

7 - Postura e primo approccio al cibo

Ricordiamo ai più che “non è la testa che si avvicina al cibo, ma la forchetta che si avvicina alla bocca”. No, non sto dicendo di tenere i libri sotto le braccia o sentirvi RoboCop, ma non piegatevi sul vostro piatto stile mangiatoia. Per iniziare a mangiare aspettate che siano stati serviti i vostri ospiti. Non soffiate sulle pietanze per raffreddarle, aspettare che si intiepidiscano da sole, altrimenti cibi freddi o Sushi!

8 – Una serie di imperativi categorici

Repetita iuvant, dicevano i latini. Visto che siamo in tema, anche se siamo sicuri che non serva ricordalo, lo facciamo lo stesso.

No alla forchetta stile zappa, No al mignolo alzato mentre bevete; Non ci si tocca ripetutamente i capelli; Non si usano gli stuzzicadenti; Non si parla a voce troppo alta, nè con la bocca piena.

9 - Il Conto

Gesto annoverato tra gli ultimi, e sempre più rari, atti di cavalleria, lasciar pagare ad un uomo non toglierà nulla alla vostra indipendenza di donna, prima di percepirlo come tale, provate ad apprezzare la bellezza di un gesto che rappresenta la voglia di prendersi cura dell’altro.

Può accadere però che una delle due parti resista e insista per pagare. Beh, in quel caso bisogna stare attenti a non mettersi troppo in contrasto, rischiando di incrinare l’armonia.

10 – La mancia

Si, in Italia non è obbligatoria. Ma a meno che non siate in una pizzeria al taglio o in un take away, è sempre opportuno lasciare una mancia.

Sempre se la qualità del servizio vi ha convinto, ovvero se vi hanno servito bene, con gentilezza e competenza. Ma chi la deve lasciare e di quanto? Il fatto di pagare con carte di credito spesso diventa una scusa per non lasciare la mancia al cameriere. La mancia va lasciata sempre e con disinvoltura, e qualora si paghi con la carta di credito, la mancia va data in contanti, a parte, nel momento in cui il cameriere riconsegna la carta. Alternativa? Potrebbe lasciare la mancia chi non sta pagando il conto.

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Ha avuto luogo oggi a Roma l’incontro presso la sede della Stampa Estera di Istituto Grandi Marchi – Nomisma Wine Monitor. Si è parlato di Sostenibilità, Autoctonia, Denominazione e Brand, nell’ambito di una ricerca speciale in tutti i settori, che ha approfondito temi e tendenze dal pre-Covid al presente, mettendo l’accento sul futuro.

Lo studio si è posto come obiettivo principale quello di rilevare le tendenze nel consumo outdoor dei Fine Wine confrontando due diverse fasi temporali – ottobre 2020 e settembre 2021 – che, a distanza di un anno, ha evidenziato sostanziali differenze nelle occasioni di consumo del Vino Fuori Casa.

L’indagine, commissionata da IGM (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor, ha l’obiettivo di valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase post-pandemica.

Il primo dato che emerge, in questa doppia indagine, è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food&wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con una decisa impennata nei confronti del 2020 che aveva fatto registrare un volume valutabile intorno ai 54 miliardi. Numeri che confermano le cifre emerse dalla ricerca IGM-Wine Monitor: se nell’ottobre del 2020 il 52% degli intervistati dichiarava di aver abbassato il consumo del vino outdoor, un anno dopo questa percentuale è scesa al 43%. La tipologia di locale che ha fronteggiato meglio questa contrazione è il ristorante (-41% dei consumatori di vino outdoor ha diminuito la spesa su questo canale, contro il -46% di winebar, enoteche, pub e bar).

“Soprattutto per i fine wine, che è la fascia sulla quale operiamo noi di Istituto Grandi Marchi – ha commentato Piero Mastroberardino, Presidente IGM – la ristorazione rappresenta un canale di importanza strategica non solo dal punto di vista business, ma anche culturale.

Non è certo un caso che il nostro gruppo, nella fase più dura della pandemia, abbia dimostrato in tutti i modi possibili la propria vicinanza al settore ristorativo, con iniziative dedicate alla promozione di questa grande risorsa della socio-economia nazionale”. 

Sulle modalità e le scelte di consumo al tavolo del ristorante emergono informazioni interessanti. Pur sempre nell’ottica di un calo generale, dovuto soprattutto alle restrizioni, a reggere meglio sono stati i vini consumati al calice, dato incoraggiante anche per quello che concerne un approccio sempre più moderato e in qualche modo ‘’colto’’ nell’approccio alla degustazione dei vini.

Le occasioni migliori sono quelle “speciali” (feste e compleanni) mentre hanno sofferto maggiormente quelle “formali” (pranzi e cene di lavoro).

In linea generale la contrazione dei consumi outdoor rilevata nelle interviste dell’ottobre del 2020 è superiore a quella certificata nel settembre del 2021: -27% la differenza tra chi evidenzia un aumento della spesa per vino fuori casa rispetto a chi dichiara una diminuzione nel 2020 contro un più incoraggiante -19% nel 2021, frutto di un rallentamento nelle restrizioni ma anche di una maggiore attenzione nella qualità dei vini ordinati.

“Dopo due anni di convivenza con il coronavirus – ha sottolineato Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor – la nostra ricerca evidenzia prospettive di crescita per l’anno in corso, trainate da un maggior desiderio degli Italiani di cenare al ristorante. Il tutto contraddistinto da una sempre maggiore attenzione nei confronti di vini di alta qualità e di fascia premium che trovano nel canale della ristorazione il loro habitat naturale”.

Il sentiment che emerge dallo studio, soprattutto relativamente alle interviste del settembre 2021, lascia quindi intravedere un futuro a tinte decisamente più rosee, con un 35% dei consumatori che prevede una crescita della spesa per vino outdoor per questo 2022. 

Ma quali saranno i driver di scelta? Il consumo al ristorante privilegerà in primis vini a denominazione e brand noti, con una maggiore attenzione alla provenienza locale o da vitigni autoctoni e con una contestuale ricerca di etichette che soddisfino la richiesta di sostenibilità (il 64% degli intervistati dichiara massima attenzione per ambiente e salute).  

“Tutti elementi che connotano il profilo imprenditoriale delle famiglie del vino che fanno parte dell’Istituto Grandi Marchi – ha concluso Piero Mastroberardino – e che confermano la bontà della strada intrapresa sin dal momento della fondazione del gruppo.

Anche le ricerche da noi commissionate a Nomisma Wine Monitor vanno nella direzione di una strategia volta a migliorare, ogni giorno di più, la qualità della nostra proposta, sia con riferimento alle singole aziende, sia come progetto corale di promozione del vino italiano nel mondo”.

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Si chiama Roland, è il neo-bistrot di Spazio Field, luxury location d’arte e d’eventi all’interno di Palazzo Brancaccio che abbraccia a sé i caratteri della definizione del sapore eclettico e dell’eleganza in una armoniosa continuità con l’arte classica.

Un’esperienza sensoriale eterogenea, coinvolgente e di grande gusto. Linee curve, andamenti sinuosi, spazi che legano pittura, scultura, stucchi, specchi, ampie stanze, marmi, affreschi: un’esuberanza decorativa che si accomoda a tavola su poltrone di velluto e assapora una cucina di matrice mediterranea con interessanti citazioni orientali.

Non capita spesso di varcare i grandi portoni di Roma. Di quelli che spalancano scenari d’altri tempi, che aprono nuove quanto antiche prospettive generate da ampie e nobili scale di liscio marmo.

Luoghi di Roma segreta, che destano meraviglia e stupore, che mescolano visioni contemporanee ben condite da canoni classici, varcando soglie di aristocratiche stanze, aprendo porte su livelli di realtà ricchi di fascino e di identità storiche in cui è piacevole lasciarsi sedurre.

Palazzo Brancaccio è l’ultimo Palazzo del Patriziato Romano costruito nel 1880 nel cuore della città eterna dalla volontà del Principe Salvatore Brancaccio, esponente di una delle più antiche ed illustri famiglie del patriziato napoletano, e della propria consorte Mary Elisabeth Field, ricca ereditiera americana.

Oggi si chiama SPAZIO FIELD, ed è il polo culturale e artistico di Palazzo Brancaccio, in Via Merulana 248, che omaggia Mary Elisabeth ed evidenzia il richiamo storico alle origini.

Il brand vuole imporsi come sinonimo di arte, cultura e intrattenimento istruttivo: un luogo in cui ospitare eventi dal prestigioso valore sociale e intellettuale, che contribuiscano allo sviluppo urbano e ad accrescere – quantitativamente e qualitativamente – l’offerta esperienziale della capitale italiana.

Oltre 1800 metri quadri di superficie, divisi in varie sale (tra loro eterogenee sotto il profilo artistico e architettonico) e uno spazio esterno adornato da un parco secolare e da un ninfeo realizzato dall’architetto Francesco Gai ad inizi Novecento.

ROLAND: Il Bistrot di Spazio Field

Il nome è un omaggio alla storia della famiglia Brancaccio. Roland, infatti, era il nipote di Salvatore Brancaccio e Mary Elisabeth; anch’egli principe della nobile famiglia.

A lui è ispirato il nuovo ristorante di SPAZIO FIELD: un luogo raffinato ideale per abbinare l’esperienza intellettuale degli eventi artistici e culturali a quella culinaria rimanendo all’interno del polo di Via Merulana 248.

Anche ROLAND si ispira, a suo personalissimo modo, all’abbinamento tra elementi della tradizione, tocchi creativi e rivisitazioni in chiave moderna.

Pilastro del menù è la tradizione mediterranea, contaminata da qualche ingrediente di matrice orientale, che citano il precedente Museo d’Arte Orientale di Roma (che abitava nelle stesse stanze) e così legano ai ricordi nuovi connubi di rimandi tra sapori.

Dall’arte alla cucina, dalla cucina alle forme d’arte tutt’intorno. Sostanza, equilibri e sicurezza espressiva vissuta nell’ampiezza delle sale, nei sapidi respiri del sole del sud e del Sol Levante, sotto soffitti di grande pregio artistico in una casa aristocratica di Roma che si rende accessibile a tutti.

50 coperti totali. Lo Chef si chiama Carlo Alberto D’Audino (ne parleremo più avanti) il quale, ben padroneggiando la grammatica dei sapori, ha composto un menu eterogeneo e ben pensato che spazia dal Pan Brioche, uovo strapazzato e tartufo al Carciofo, pecorino, menta e saba, davvero un buon piatto, dalla Fettuccia di seppia alla romana alla Battuta di manzo extramezzata, jus alle erbe e salsa tartara. Tra i Primi Piatti gli Spaghetti senatore cappelli, burro di manteca, alici e katsuobushi, intenso e avvolgente, semplice e vibrante. Nel Menu incuriosicono anche i Pasta di Gragnano, passatina di ceci, baccalà e agrumi e i Tortelli di patate, cime di rapa e brodo di prosciutto reatino; così come tra i Secondi la Triglia alla beccafico, julienne di cavolo viola e salsa scapece, il Bollito di manzo alla picchiapò e il Secreto iberico alla salsa teriyaki.
La carta dei vini presenta un’accurata selezione a partire dalle bollicine come gli spumanti metodo classico, i Franciacorta e Champagne fino ad arrivare ai rossi più importanti come Barbaresco Gaia e Solaia Antinori passando per rosati e bianchi nazionali ed esteri. 

La lista dei drink racchiude i più classici cocktail realizzati con ingredienti di livello premium, un corner dedicato esclusivamente al Gin con oltre 50 etichette. Tra i signature realizzati dal barman Andrea Roccini troviamo:

il ROLAND MULE, con Vodka, lime, soda e cognac allo zenzero, cetriolo e lamponi; immancabile l’ELIZABETH’s DRINK, con Rum, Grand Marnier, bitter all’arancia, brandy all`albicocca e Lime fresco, e la variazione sul tema VICCHIO’s MARTINI, con Vodka fatta in casa allo zafferano, finto bitter all’acqua di riso e ceci, agrumi freschi e grand Marnier.

SPAZIO FIELD: La Location

La descrizione degli elementi essenziali che compongono gli spazi esterni ed interni di SPAZIO FIELD introduce i visitatori alla sua seconda qualità fondamentale: il suo valore artistico. All’interno del salone espositivo di Palazzo Brancaccio, arte moderna e arte contemporanea si fondono in un connubio sensoriale di raffinato valore storico e culturale.

Dall’elegante camino in legno alle mattonelle in terracotta, dai soffitti affrescati agli arazzi d’arredamento plurisecolari: tutto concorre a rendere SPAZIO FIELD il luogo migliore per ospitare un grande evento culturale, poiché – essendo già di per sé uno spazio dal valore artistico evidente – impreziosisce le opere in esso esposte. Questa considerazione, lungi dal ricoprire la funzione di mero artificio narrativo, è testimoniata dal fatto che SPAZIO FIELD è stata, fino al 2017, la casa del prestigioso Museo Nazionale d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci”.

In ultimo, ma non di secondario interesse, è da considerare la posizione centrale di SPAZIO FIELD come un ulteriore valore aggiunto nella riuscita di ogni evento di successo. A due passi dal Colosseo, nel centro di Colle Oppio e nel cuore di Palazzo Brancaccio, SPAZIO FIELD è collocato in pieno centro nel panorama attrattivo di Roma. Tale elemento rappresenta un considerevole punto di forza nell’organizzazione di un evento artistico e culturale, che se ospitato a SPAZIO FIELD avrà la massima visibilità e la facilità di raggiungimento che esso merita.

Il Calendario Artistico di SPAZIO FIELD: ART OR SOUND

Il calendario culturale di SPAZIO FIELD si concretizza nel suo progetto di punta, ART OR SOUND. Un programma ricco di appuntamenti, all’interno dei quali le suggestioni musicali proposte da realtà d’eccellenza si accompagnano alle esposizioni artistiche di vario genere, per fornire ai suoi visitatori ispirazioni diverse eppure affini.

In corso la mostra da poco inaugurata dal titolo “Fiume Affatato” di Gioacchino Pontrelli, a cura di Claudio Libero Pisano. Le opere sono dedicate alla città di Roma e alla sua arte, unite nell’immaginario dal fiume Tevere.

SPAZIO FIELD

Via Merulana, 248 / 00184 – Roma
+39 06 4873177 +39 392 9937487

info@spaziofield.com www.spaziofield.com

Immagine di Copertina: CarloMariaViola.ph

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