Sara De Bellis

Mese: Settembre 2022

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Sono New York e Caserta a dare residenza alle Migliori Pizzerie nel Mondo. Così ha decretato 50 Top Pizza World 2022, classifica che raccoglie le migliori 100 pizzerie della sfera terrestre. Segue Parigi e una doppietta firmata Napoli.

A una settimana dal verdetto le parole di Francesco Martucci, le emozioni e le considerazioni del pluricampione in carica, quattro volte al vertice della classifica 50 Top Pizza Italia e primo ex aequo nell’attesa edizione World.

Quaranta pizzerie italiane, venticinque in Europa, quindici negli Stati Uniti d’America, quindici dell’area Asia – Pacifico, quattro del Sud America e una dell’Africa. Questo il quadro 2022 che fotografa i continenti accomunati dalla parola PIZZA.

Per la prima volta nella storia di 50 TOP, è stata presentata, nelloprestigioso scenario di 50 Top Pizza World, la classifica che raccoglie le migliori 100 pizzerie del mondo.

Una prima edizione di prestigio quella di 50 Top Pizza World svoltasi all’interno del Palazzo Reale di Napoli che, con la sua mole grigia e rossa affacciata su piazza Plebiscito e sul golfo, costituisce una vera e propria porta della città verso il mare, rappresentando per oltre tre secoli Napoli come centro del potere su tutta l’Italia meridionale.

Un’edizione prestigiosa si, summa delle hit-parade di Europa e Mondo, condita da emozione e soddisfazione da tutti i pizzaioli partecipanti e dai tre curatori di 50 Top Pizza World 2022.

È una sfida molto importante. Dopo aver presentato le guide di Europa, USA, Italia, Asia – Pacifico, la selezione del Sud America e quella africana, abbiamo invitato i capi classifica a Napoli e siamo arrivati alla classifica finale per il 2022.

La prima edizione della classifica delle “migliori pizzerie del mondo” – stilata da 50 Top Pizza, la guida online ideata e curata da Barbara Guerra, Albert Sapere e dal giornalista Luciano Pignataro – ha portato in vetta “I Masanielli” di Francesco Martucci di Caserta in ex aequo con “Una Pizza Napoletana” di Anthony Mangieri a New York. Terzo Posto a Parigi per “Peppe Pizzeria” di Giuseppe Cutraro, cui va anche il titolo di Pizza Maker of The Year. Napoli protegge il suo dominio sul tema con i bravissimi Ciro Salvo di “50 Kalò” e Diego Vitagliano di “10 Diego Vitagliano Pizzeria“, rispettivamente in quarta e quinta posizione.

Una guida che nel suo insieme vede presenti tanti stili di pizza diversi, anche se ovviamente a farla da padrone è lo stile napoletano, classico e contemporaneo.

Sesto posto per Simone Paoan e I Tigli, a San Bonifacio (VR), settima la pizzeria di Francesco & Salvatore Salvo a Napoli, ottavo posto per Daniele Seu di Seu Pizza illuminati a Roma, nono posto per La Notizia 94 a Napoli, e chiude la top ten, Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco.

Napoli su tutti, poi New York, Tokyo e San Paolo sono le grandi città della pizza nel mondo, in termini di qualità. Siamo particolarmente soddisfatti, perché questo giro del mondo della pizza ci ha davvero regalato grandi soddisfazioni.

Ho alzato il telefono e, placato il turbinio delle emozioni, ho scambiato considerazioni e riflessioni con Francesco Martucci, instancabile ricercatore con trenta anni di gavetta, sperimentatore, innovatore del classicismo italiano sul tema pizza. Abbiamo parlato delle sue vittorie e dello spirito da mettere in gioco per raggiungere gli obiettivi; abbiamo parlato delle sue prospettive e di questo settore in continua espansione, dei concetti di crescita ed evoluzione, del sacrificio e del severo tempo, unico grande burattinaio; abbiamo parlato di perseveranza e di futuro, non solo quello della sua iconica Marinara.

Francesco Martucci racconta

Francesco Martucci, PluriCampione in carica. 5 titoli per 50 Top Pizza, quattro volte al vertice del podio italiano, ora sulla vetta del mondo. Come ci si sente lì su in cima?

Come ci sente in cima? Non si sente mai in cima chi vuole continuamente arrivare e migliorare, migliorare e arrivare. E’ una questione di mentalizzazione: stare in cima ma non sentirsi in cima, è questo il segreto. (Parlandomi, sorride)

50 Top Pizza ha acceso un faro su un settore in grande evoluzione. Qual è, a tuo avviso, il merito più grande della Guida?

50 top pizza è il premio più ambito per un pizzaiolo. Chi dice il contrario dice una bugia. 50 top pizza sta diventando sempre più importante, sta diventando il motivo per il quale le pizzerie si danno da fare per alzare il livello della propria qualità: locali belli, più cura negli impasti, nelle ricette proposte. Ecco, 50 top pizza ha il grande merito di far alzare continuamente l’asticella a pizzaioli e pizzerie.

È molto comune che le persone viaggino in tutto il mondo per mangiare nei Ristoranti con stelle Michelin, credi che anche la Pizza abbia questa forza attrattiva?

Credo che la pizzeria sia in forte crescita ed espansione. E lo dico da gourmand, da appassionato di Ristoranti Stellati. Ma è sempre più comune che le persone viaggino per andare in pizzeria, grazie alla qualità e personalità sempre maggiori. Al contrario ogni giorno da “I Masanielli” puoi incontrare gente da ogni dove: America, Asia, Africa e Nord Europa. Ed è bellissimo che sia così.

Secondo numerosi sondaggi la pizza più amata e ordinata in Italia è la Margherita. Qual è quella in vetta alla classifica de I Masanielli?

Sicuramente le iconiche, ovvero il Futuro di marinara su tutte con le sue 3 cotture e l’evoluzione di un classico, è la pizza simbolo de I Masanielli; poi Mani di Velluto e Futuro di Margherita poi diventata Doc. Ma ogni menu che esce, le persone sono sempre più curiose. Per esempio “la parte croccante della parmigiana” questa’estate ha spopolato, ha vinto con la sua semplicità di crema di pomodoro arrosto, melanzana fritta, fiordilatte, parmigiano di vacca bianca modenese e chiusura croccante.

Sappiamo che sei orientato verso un continuo miglioramento, fatto di riflessione, studio e ricerca. Che hai la “fissazione di piacere sempre di più, ma non quella di piacere per forza”, che hai innovato quel disco di pasta in tutte le direzioni. Cosa prevede il tuo domani?

Io ho cerato semplicemente di fare il mio lavoro e cerco ancora di farlo nel miglire dei modi. Il mio futuro, per adesso, prevede di continuare a pensare e fare le mie pizze, e di insegnare il mestiere ai ragazzi, non le scorciatoie. Insegnare l’arte della pizza, questo vedo nel mio futuro.


Qual è stata la prima cosa alla quale hai pensato al momento della tua proclamazione?

Ero molto sereno fino a quelche minuto prima, nelle ultime batturte della premiazione ho iniziato ad emozionarmi. Sai, 1 volta è fantastico, due volte sensazionale, 3 volte è impossibile, 4 volte è sulla luna, 5 volte è cosa che non è mai successa. Era impensabile anche per me riuscirci. Eppure è accaduto.

Cosa cosa ho pensato? Ho pensato “Tu vinci perchè lotti e lotti tutti i giorni dalla mattina alla sera e lotti, lotti e, comunque vada, non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta”.

A chi dedichi questo premio?

Dedico questo premio ai miei 3 figli, Lorenzo, Giulia e Paolo, l’ultimo di casa, perchè per raggiungere certi risultati, per fare il mio lavoro a questo livello sacrifichi tanto, perdi il tempo, che non torna e che nessuno ti ridà più indietro.

Quindi lo dedico a loro, e spero che un giorno mi perdoneranno per la mia assenza.

I premi Speciali di 50 Top Pizza World 2022

A condurre la serata è stato Federico Quaranta, volto noto di Rai Uno, coadiuvato da Vittoria Dell’Anna, capo panel dell’area Asia – Pacifico. C’è stata grande attesa per i Premi Speciali, che hanno messo in luce aspetti diversi del mondo pizza, riconoscendo meriti ai pizzaioli e alle pizzerie che si sono distinte nel 2022 oltre al “disco pizza”.

• Giuseppe Cutraro, di Peppe Pizzeria a Parigi, è il Pizza Maker of the Year – Ferrarelle Award;

• Ciro Salvo di 50 Kalò, a Napoli e a Londra, si aggiudica Performance of the Year – Goeldin Award, per essere l’unico ad avere due pizzerie presenti in classifica;

• Tony Gemignani, di Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, si aggiudica Source of Inspiration – Latteria Sorrentina Award;

• Alla pizzeria I Tigli, di Simone Padoan a San Bonifacio, va il Consistent Quality – Robo Award;

Con i premi speciali – continuano Barbara Guerra, Albert Sapere e Luciano Pignataro – abbiamo voluto dare risalto ad alcuni pizzaioli e pizzerie che si sono messi in luce per il loro lavoro, ed è davvero bello vedere tutti e cinque i continenti rappresentati anche in questi premi”.

• Fratelli Figurato, a Madrid, si aggiudica Made in Italy – Pastificio Di Martino Award;

• 48h Pizza e Gnocchi Bar, a Melbourne, si aggiudica il Best Wine Advocate – Prosecco DOC Award;

• The Pizza Bar on 38th, di Tokyo, conquista il Best Customer Welcome 2022 – Solania Award;

• Sartoria Panatieri, a Barcellona, si aggiudica il Best Format 2022 – Birrificio Fratelli Perrella Award;

• A Ti Amo, Buenos Aires, va One to Watch – Mammafiore Award;

• What the Crust, al Cairo, si aggiudica il Pioneer in Field Award 2022.

Questa classifica è frutto del lavoro annuale degli ispettori che collaborano a questo progetto e che hanno esaminato un enorme numero di pizzerie in tutto il mondo, rispettando sempre la forma dell’anonimato così come da policy della guida.

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