Sara De Bellis

Mese: Febbraio 2023

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Chef Carlo Cracco ha svelato i nomi dei protagonisti di Dinner Club, mentre Prime Video ha annunciato la data di uscita e condiviso il poster della stagione numero 2. L’innovativo food travelogue di produzione italiana sarà disponibile in esclusiva dal 17 febbraio 2023 con i primi quattro episodi. Ma da chi sarà composta “l’allegra brigata”? Quali saranno le mete italiane di questa seconda stagione? Scopriamolo insieme e guardiamo il primo Trailer.


Lo chef vicentino qualche sera fa durante il programma televisivo “Che Tempo Che fa” ha svelato i protagonisti della seconda serie di DINNER CLUB che andrà in onda su Amazon Prime Video dal 17 febbraio.

E saranno Paola Cortellesi, Marco Giallini, Antonio Albanese e Luca Zingaretti – coadiuvati da Sabrina Ferilli e Luciana Littizzetto in modalità “special guest” – ma tutti coinvolti in un viaggio alla scoperta delle gemme d’Italia e poi riuniti attorno a una tavola.

Il format vedrà, come nella prima serie, l’ex giudice di Masterchef e celebre Chef a condurre lo scanzonato gruppo alla scoperta di alcune regioni italiane. I quattro ospiti dovranno poi cucinare a turno anche per gli altri colleghi e convincere i loro palati con ricette della tradizione italiana.

«Abbiamo scelto per ogni artista un mezzo di locomozione e una regione diversi. Andiamo a conoscere il territorio, i personaggi chiave, poi cuciniamo con i prodotti».

Le puntate saranno 6 in esclusiva su Prime Video dal 17 febbraio 2023 con i primi quattro episodi, seguiti dagli ultimi due il 24 febbraio.

GUARDA il TRAILER CLICCANDO QUI

Le mete italiane della seconda stagione di Dinner Club

Antonio Albanese, Paola Cortellesi, Marco Giallini e Luca Zingaretti viaggeranno ognuno in coppia con Carlo Cracco e, in qualità di nuovi food-travel-logger raggiungeranno la Sila in Calabria, la Romagna, il Sud Tirolo e la Sicilia.

Andranno a scandagliare le regioni d’Italia, raccogliendo prodotti tipici, ricette tradizionali e quelle di famiglia che proporanno ai nuovi e vecchi soci del Dinner Club, mostrando le proprie abilità culinarie e il propiro talento al racconto dei luoghi. Stando alle anticipazioni pubblicate, Giallini andrà in Romagna, Albanese in Sud Tirolo, Paola Cortellesi sulla Sila e Luca Zingaretti nella ‘sua’ Sicilia. Cosa cucineranno? E con quali prodotti? Non resta che scoprirlo.

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Il celebre chef modenese Massimo Bottura durante l’ultima edizione di Identità Golose 2023 ha annunciato l’apertura di un nuovo ristorante entro l’anno.

Con la sua Osteria Francescana ha reso nota la cucina italiana in tutto il mondo conquistando tre stelle Michelin e numerosi altri prestigiosi riconoscimenti, ad esempio la doppietta in qualità di “miglior ristorante al mondo” per The World’s 50 Best Restaurants. E, chiaramente non si ferma, anzi, Massimo Bottura, si prepara a una nuova avventura: l’apertura di un nuovo locale, sempre a Modena.

Così ha dichiarato durante un’intervista rilasciata a TgCom24 nel corso dell’edizione 2023 di Identità Golose:

Nel mio futuro c’è sempre futuro, non riesco ad accontentarmi. Il prossimo ristorante che apriremo a Modena sarà al 100% di proprietà dell’Osteria Francescana, sarà nel 2023 e sarà rivoluzionario ma non posso dire altro.

Un passato come il nostro non va perso e nemmeno vissuto con nostalgia.

Nel mio futuro c’è sempre futuro, non riesco ad accontentarmi. La nostra cucina ha già preso una direzione straordinaria, non si è mai mangiato così bene come nell’ultimo decennio perché c’è stata una crescita e una formazione dei cuochi e al tempo stesso i giovani sono stati straordinari – spiega lo chef, sottolinenando – però dobbiamo migliorare il modo di comunicare l’Italia, dobbiamo usare le ‘e’ e non le ‘o’, dobbiamo dire ‘Bologna e Modena, la Ferrari e la Lamborghini, non una o l’altra. ù

E questo perché il nostro Paese, che ha saputo creare angoli di alta cucina in ogni parte della penisola, è amato sempre più dagli stranieri che dagli italiani stessi. 

 l’Italia non sia un Paese “da rivoluzione ma da evoluzione”.

MAssimo Bottura

L’anno appena iniziato si preannuncia dunque intenso per Bottura, che ha anche intenzione di portare il suo “Torno subito”, il ristorante aperto a Dubai nel 2019 (e premiato con la sua prima stella Michelin nel 2022), a Miami, sul tetto di Julia & Henry’s, uno spazio di sette piani dedicato alla gastronomia e all’intrattenimento che dovrebbe aprire al pubblico in primavera.

Nel febbraio febbraio 2020 lo chef aveva aperto anche la sua Gucci Osteria nel cuore di Beverly Hills, al terzo piano dell’edificio che ospita lo store di Gucci a Rodeo Drive, ricevendo una stella nella Guida Michelin California. Sempre dalla collaborazione tra Gucci e lo chef modenese nasce il bistrot Osteria Gucci in piazza della Signoria a Firenze. Ma davvero pochi sono dettagli emersi sul nuovo ristorante che Bottura ha intenzione di aprire a Modena.

Io voglio creare sempre nuovi progetti per i ragazzi, lo faccio per loro perché i giovani sono scintille di novità, sono il nostro futuro. Sono loro che mi danno forza ed energia e, certo, hanno bisogno di un leader che li guidi. Ma l’importante è costruire per loro un futuro visibile, farli sentire responsabilizzati, dargli stimoli culturali. Questo fa la differenza. 

Ha aperto la sua Osteria Francescana nel 1995 – 12 tavoli in via Stella, nel cuore del centro storico di Modena – dopo avere iniziato la sua carriera con l’acquisizione della Trattoria del Campazzo, appena fuori Modena. La sua cucina, nota e apprezzata in tutto il mondo, basata su piatti della tradizione regionale e formazione francese classica, perfezionata grazie all’esperienza al fianco di Alain Ducasse al Louis XV, a Montecarlo – e che annovera piatti come Tagliatelle al ragù, Tortellini in crema di parmigiano e Cinque stagionature di parmigiano reggiano in diverse consistenze e temperature – si basa sulla capacità di saper analizzare il nostro passato in “chiave critica” e “non nostalgica” perché questo è il modo per migliorarsi.

Sono cresciuto sotto il tavolo della cucina, sulle ginocchia di mia nonna Ancella. È qui che inizia l’appetito per me – racconta lo stesso chef – L’ispirazione viene dal mondo che oggi mi circonda: dall’arte, dalla musica, dallo slow food e dalle auto veloci.

Per fare un esempio cita la Ferrari, altro mito italiano nel mondo basato a Modena. “Una Ferrari del 1965, 250 GTO, che vince Le Mans non la butto, ma prendo il meglio del passato, e cioè le forme delle GTO degli anni ’60 con tecnologia e motore contemporaneo: questo è il modo di evolvere la nostra storia”. In ogni ambito, cucine comprese.

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Il grande bancone all’ingresso, le pareti di bollicine, la cantina dei vini, l’accurata selezione di prodotti di gastronomia e all’ampio orario di apertura fanno di questo luogo un poliedrico avamposto del gusto da vivere in diversi orari della giornata, ognuno con un proprio sapore. Grande Porchetta, formaggi e salumi nostrani, Cucina regionale e 400 etichette: si chiama Porchetta e Bollicine ed è la nuova scoperta del Tuscolano District.

Porchetta e Bollicine. Due parole, due grandi appeal, con rimandi opposti per certi versi, per altri invece un connubio perfetto se riunito dalla magica parola “qualità”.

Esattamente quello che accade da Porchetta e Bollicine in via Vestricio Spurinna 109 a Roma, recente apertura del sempre più attivo Tuscolano District, dove la qualità della Porchetta è quella firmata da Vitaliano Bernabei – talentuoso erede di una storica norcineria di Marino Laziale (RM) – mentre quella di Bollicine e Vini è scrupolosamente selezionata da Michela Irione, appassionata sommelier.

Vitaliano e Michela, sono solo due dei soci di una compagine di sognatori tra cui Lavinia Pacitti, Anna Maria Flavi, Maria Cristina Cicerchia, David Capitani e Umberto Calamari i quali, condividendo professionalità e amore per una ristorazione che abbia come ingredienti principali ricerca, sapore, sorriso e accoglienza, hanno disegnato un luogo che si distingue dal coro.

Tutto iniziò in giovane età – racconta Michela Irione – preparando i pranzi della domenica per amici e familiari. Non amo l’approssimazione, quindi mi impegnavo per offrire il massimo, al punto che le aspettative dei miei “ospiti” continuavano a crescere in modo esponenziale. In quelle prime occasioni iniziai a sperimentarmi in cucina, approfondendo sempre più la mie conoscenze su tecniche e prodotti. Quasi contemporaneamente venivo travolta da una grande passione per il mondo del vino; quindi il corso da sommelier e subito la voglia di sperimentarmi sul campo.


Il grande bancone all’ingresso, le pareti di bollicine, la cantina dei vini, l’accurata selezione di prodotti di gastronomia e all’ampio orario di apertura fanno di questo luogo un poliedrico avamposto del gusto da vivere in diverse fasi della giornata, ognuna con un proprio sapore. Ingrediente segreto? Lo staff di sala e cucina: giovane, capace, energico e motivato.

Accoglienza e convivialità sono gli ingredienti che fanno di questo locale un punto di riferimento importante per gli amanti della qualità nel piatto e nel calice. I tavoli ben distanziati costeggiano le pareti, mentre la cucina a vista luminosa apre una finestra sul lavoro appassionato di uno staff animato da una grande volglia di fare bene e meglio per 33 coperti, che diventano circa 50 nel dehors con la complicità della bella stagione.

Ho cercato di combinare la mia carriera di architetto con una prima attività di ristorazione, un’enoteca con cucina a Grottaferrata. In tutto questo non ho mai perso la voglia di imparare e tutt’ora mi avventuro in lunghi viaggi alla ricerca di cantine italiane, integrando di continuo il mio assortimento di etichette.


Il nome Porchetta e Bollicine è già una dichiarazione programmatica d’intenti che fonde tra loro i sapori strong e l’eleganza del perlage.

Il Bistrot e il Menu

Interessante e insolito il menu che proprone piatti di estrazione regionale. Messo a punto dallo chef Siriano Fidanza, la brigata di cucina è adesso composta da Luigi Basile e Giorgio Vanni, rispettivamente classe ’93 e 2001.

I piatti sono ben realizzati, i sapori tutti al loro posto. Buona la focaccia e i Tortelli ripieni di Porchetta, che sono già un’icona del locale e ripropongono in chiave creativa i sapori di “pane e porchetta”. A tal proposito, ricordate di sbriciolare voi la cialda di pane croccante che, oltre a verticalizzare il piatto ha una sua funzione specifica (ecco un suggerimento, oltre la “vela” meglio un “crumble di pane” per dare ad ogni boccone la propria completezza). Gustose le Pallotte Cacio e Ova, ricetta tipica della cucina abbruzzese piuttosto rara da trovare sul terriotorio romano; così come i Tonnarelli, cacio, pepe e pere, che riassumo nel piatto un detto contadino (“al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”) e che donano all’accordo classico di “cacio e pepe” un twist di calibrata, insolita dolcezza. Poi c’è il Tonno del Chianti con misticanza di campo – nome prprio di ricetta toscana – che ha a sua volta i propri avi in Piemonte – che deriva dal fatto che la carne di maiale in seguito ad una lunga marinatura e cottura assume una consistenza simile a quella del tonno un colore nocciola chiaro, che accompagnata dalle note amare della misticanza. Anche la carne, lavorata in Tartare o servita in modalità Filetto rosmarino e senape, è di notevole spessore, nonchè cotta (al sangue) a mestiere con grande plauso dei carnivori.

Il Banco Gastronomia e l’Enoteca

Che sia per una spesa di qualità, un regalo enogastronomico, un pranzo veloce, un apertitivo, una cena, evento o degustazionie, l’obiettivo è quello di avvicinare il produttore ai clienti attraverso la narrazione del prodotto, così da offrire un’esperienza completa all’ospite, che riporterà a casa un valore aggiunto con sé.

I prodotti del Lazio sono i protagonisti del locale, da sua maestà la Porchetta di Vitaliano Bernabei – croccante, saporita, succosa, una delle migliori porchette italiane – ai formaggi e salumi artigianali di Grottaferrata e Bracciano, icone di sapore del territorio e portavoce di grande geniunità.

Ma l’intento del locale è doppio quanto esplicito a partire dal nome, ovvero portare avanti un interesse per la spumantistica, da quella tradizionale a quella sperimentale, valorizzando anche i metodi classici laziali, senza tralasciare le grandi denominazioni italiane e internazionali.

Nella grande parete di vini sarà possibile trovare vini locali, nazionali e distillati. E’ per questa strada che Porchetta e Bollicine si va affermando come punto di riferimento per i cultori del vino della zona e per chi ami trovare o portare icone di qualità.

Ma perché gli spumanti sono così ottimi con il cibo? Molto semplicemente perché mancano di tannino e hanno un’elevata acidità che “pulisce” il palato.

La Selezione di Cantina

La proposta enologica di Porchetta e Bollicine si basa su una selezione fatta con consapevolezza e accuratezza – racconta Valentina De Angelis, Direttore di Porchetta e Bollicine – con l’obiettivo di garantire una scelta ampia e completa al cliente e raccontare il patrimonio vinicolo nazionale e regionale, con alcune proposte estere.

Il focus della scelta delle etichette è l’onesta e il rispetto nei confronti della produzione in vigna e in cantina, per questo ci teniamo a degustarle personalmente. Spesso ci rechiamo direttamente presso le aziende per conoscere la loro storia, così da trasmetterla poi al cliente.

Oggi in scaffale contiamo circa 400 referenze, una selezione in via di sviluppo, con l’intento di turnarle. Non a caso l’assenza della wine list dà la possibilità all’ospite di passeggiare tra le etichette scoprendo territori e realtà d’eccellenza, scegliendo il vino più adatto per quella serata e per quei piatti, al prezzo di enoteca e non di ristorante.

Tutto questo accompagnato dalla nostra capacità di consigliare con entusiasmo, sia l’appassionato che il cliente più esperto, per garantire un percorso cibo-vino equilibrato, curato nel servizio e nella scelta del calice.

Gli Eventi

Tanti gli eventi in calendario. Tra i prossimi un percorso alla scoperta del barolo “il Re dei Vini e Il Vino dei Re” e Giovedì 15 febbraio, la “Divina Degustazione”: 2 tipologie di Super Porchetta a confronto, quella di Vitaliano Bernabei di Marino Laziale (RM) e quella di Roberto Cedrone a Casalvieri (FR) accompagnate da 4 Bollicine inedite, quelle di Marco Marrocco, Gabriele Magno, Cantina Morihcelli e Azienda Schiavella.

Porchetta e Bollicine

Via Vestricio Spurinna, 109 – Tel: 360-3058558

Aperto dal lunedì al sabato in orario 16-24. Chiuso la domenica

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