Per il giorno dell’Epifania non esiste un vero e proprio menù tradizionale, semmai una serie di ricette regionali rituali e di buon auspicio. Scopriamo quali!
L’Epifania, si sa, tutte le feste si porta via. Ma non la voglia di stare a tavola, anzi. Mentre i bambini ricevono doni, dolciumi in calza o carbone, le mamme operose si ritrovano in cucina alle prese con manicaretti e ricette del buon auspicio. Ma cosa si trova sulla “Tavola della Befana italiana”? Quali sono i piatti tipici? Come accade sempre in Italia, le specialità sono regionali.
Per il giorno dell’Epifania, si cucinano piatti elaborati e stuzzicanti. Ci sono sicuramente tanti dolci, ma non mancano le ricette salate tra primi piatti, secondi di carne o di pesce e fritti.
Iniziamo dalla Puglia dove si preparano le pettole, delle piccole nuvole di pasta lievitata e fritta, che possono essere dolci, accompagnate da miele o zucchero, ma anche salate, da gustare come antipasto. Il ripieno può essere di olive nere e verdi, di olive e acciughe, di olive e baccalà. Oppure si possono lasciare senza ripieno e accompagnarle, una volta cotte, con della salsa di pomodoro
Tradizionalmente in tavola, per il giorno della Befana, non può mancare un primo piatto importante. Che di solito è una lasagna. Ecco perché tra le ricette tipiche, dalla Liguria, per il 6 gennaio c’è la lasagna bianca, gianca in dialetto genovese, che viene condita con il classico “tocco”, il sugo di carne, oppure con il pesto. Qui, infatti, una volta il giorno della Befana era chiamato Pasquèta e da qui nasce il proverbio A Pasquèta, ‘na bonn-a lasagnata a l’è consueta. Lasagna che diventa, a volte, una pasta al forno, come succede per esempio a Napoli, per omaggiare il giorno di festa.
I secondi piatti di carne: il cappone ripieno
Oltre la carne, ci sono ancora il baccalà e il capitone. Sempre il Liguria si porta in tavola il cappon magro, mentre a Milano il cappone è proprio d’obbligo! Lo scriveva anche Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi: allevare “quater capun” in vista del Natale era una tradizione consolidata. I capponi dovevano essere 4 perché uno era per Sant’Ambrogio, uno per Natale, uno per Capodanno e uno per l’Epifania. La ricetta classica lo vuole farcitodi carne di vitello o salsiccia, pane, latte e spezie come pepe, noce moscata, rosmarino, aglio, salvia e prezzemolo. E, per buon auspicio, servito in tavola guarnito da chicchi di melograno.
I secondi piatti di pesce: o broro ‘e purpo
A Napoli, invece, domina la tradizione del polpo, che viene preparato in brodo e si chiama “o broro ‘e purpo“. Un piatto che risale all’antichità ed è uno dei piatti da strada più antichi della storia della città. Si dice che abbia origini nella cultura greca e appare per le strade partenopee intorno al XIV secolo, con la sua ricetta originale ancora oggi tramandata di famiglia in famiglia. Durante la notte dell’Epifania, anche se ormai sempre più raramente, si conserva l’usanza di berlo in strada camminando per le zone della città.
I contorni: l’insalata di rinforzo
Un altro piatto, infine, che segue tutte le festività natalizie e che merita di essere ricordato è l’insalata di rinforzo. È un contorno tipico della cucina napoletana e tradizionalmente durava da Natale all’Epifania. Era, cioè, sempre la stessa insalata, arricchita ogni giorno con qualche nuovo ingrediente. L’insalata di rinforzo si prepara con cavolfiore lessato, olive verdi, cetriolini, cipolline, giardiniera, peperoni dolci o piccanti sottaceto e acciughe. L’origine del suo nome potrebbe essere legata proprio a questo aggiungere ogni giorno altri ingredienti, tanto quanto al fatto che si tratta di un piatto davvero sostanzioso!
I dolci
Sono soprattutto i dolci i piatti forti della tavola della Befana, un modo per consolarsi delle fine delle feste. Tra questi, vi abbiamo già segnalato la tradizione della Fugassa d’la Befana, una focaccia dolce dall’impasto morbido e dalla forma di fiore con i petali che viene preparata in Piemonte, in particolare in provincia di Cuneo. Viene farcita con i canditi e al suo interno viene nascosta una fava, chi la troverà sarà fortunato durante l’anno. Una tradizione che riprende quella francese della Galette des Rois. Secondo un’altra usanza, all’interno della focaccia vengono nascoste due fave, una bianca e una nera. Chi trova la bianca deve pagare le spese della focaccia, mentre chi trova la nera deve pagare da bere.
In Toscana, invece, soprattutto a Pisa e Livorno ma anche a Lucca e Viareggio, vengono preparati i Befanini, tipici biscotti base di pasta frolla, agrumi e rum, ricoperti di granella colorata. Mentre a Siena si servono in tavola i tipici Cavallucci, biscotti morbidi a base di farina, lievito, acqua, zucchero, miele, canditi e noci.
La bontà non si misura, il torrone sì! A Camerino l’Epifania si festeggia così, con una lunghissima mattonella di mandorle e miele che, dagli spazi del Sottocorte Village, aspetta di tornare agli antichi splendori, snodarsi tra i vicoli della città ducale e stabilire un nuovo Guinness World Records.
Miele, zucchero, mandorle tostate. Ingredienti mescolati assieme con maestria nel calore di una caldaia di rame. Una squisita amalgama che, posta negli stampi di legno, compressa con morsetti a vite e pressata da rulli di metallo, segue ancora oggi tempi e gesti di un’antica ricetta.
Un ritualità segreta, pressochè rimasta invariata e ancora gelosamente custodita da Paolo Attili, pasticcere presso la dolce corte di Severino Francucci il quale, nel 1946, ricevette dal Principe del Piemonte stemma e “Brevetto della Real Casa”. La famiglia Francucci continuò a produrre torroni fino al 1983, anno in cui Paolo Attili rilevò l’azienda e, con essa, una tradizione che oggi conta più di cento anni.
Quando ho rilevato il laboratorio si produceva un solo tipo di torrone, il biondo di Camerino classico: ora siamo arrivati a produrre venti tipi di torrone, da quelli morbidi con copertura al cioccolato a quelli aromatizzati al fico, al caffè, all’anice, allo zenzero. Senza dimenticare quello originale, che abbiamo chiamato “C’era una volta” e che si fa senza chiara d’uovo, proprio come un tempo, perché fino a metà del Novecento la gente qui era povera e non ci si poteva permettere il lusso di sprecare un uovo per fare un dolce.
Paolo Attili – Casa Francucci dal 1980
La storia che stiamo raccontando è quella del Torrone di Camerino che, come la gente delle Marche montane, non si lascia vincere senza difesa, ma sa sciogliersi al momento opportuno. La parola “torrone” sembra derivi appunto dal latino “torreo”, verbo che significa “abbrustolire”, con riferimento alla tostatura delle mandorle, baluardo di resistenza e icona di croccantezza tenuta stretta da strati di dolcezza del miele millefiori di queste terre.
Il “Torrone classico di Camerino” – si distingue appunto per il suo corpo dorato, caratterizzato dall’abbondanza di mandorle tostate che ne determinano la distintiva friabilità che apre la via al suo sapore avvolgente, pulito, elegante.
Eleganza che racconta di un tempo antico; un tempo in cui Camerino era la Capitale della Signoria dei Da Varano che segnò il massimo splendore della città. Tra torri, bastioni, cittadelle e maestose fortezze, molteplici sono ancora oggi le rocche visitabili che caratterizzano Camerino e il territorio circostante: la Rocca Borgesca (Camerino), la Rocca Varano, oggi museo (loc. Sfercia di Camerino) la Rocca d’Aiello (Camerino), il Castello di Lanciano, oggi museo (Castelraimondo) e Beldiletto (Pievebovigliana).
La nobile città ducale di Camerino (MC) famosa per la sua Università – colpita otto anni fa da un violento sisma e gradualmente alla rinconquista della sua identità – non si lascia abbattere dagli eventi, resiste e non rincuncia alle sue tradizioni e feste più caratteriche. Tra queste la Festa del Torrone di Camerino.
Uso ancora il sistema tradizionale, pulisco le mandorle manualmente prima di tostarle: solo così ti puoi rendere conto della loro qualità. È un lavoro duro, meticoloso, ma non c’è altro modo se si vuole un prodotto fuori dal comune come il nostro.
E l’Epifania a Camerino si misura così, nel modo più dolce, con la lunga mattonella di mandorle e miele di Casa Francucci che, dagli spazi del Sottocorte Village, aspetta di snodarsi tra i vicoli della città ducale, di tornare agli antichi splendori e stabilire un nuovo Guinness World Records.
Si perchè nel 2007 tutta questa maestria è confluita nel riconoscimento per il “torrone più lungo del mondo” certificato dai giudici internazionali del Guinness World Records. La dolce opera di Attili quell’anno misurava 408,61 metri; record che nel 2009 è stato nuovamente da lui superato e portato alla misura di 576,80 metri. Nel 2012 il torrone ha raggiunto poi la significativa lunghezza di 767,27 metri! Cosa succederà quest’anno?
Festa del Torrone per le vie di Camerino prima del sismaSottocorte Village
Camerino c’è e vive. Noi riprenderemo tutte le tradizioni, assolutamente tutte.
Delfina Benedetti, Presidente ProLoco di Camerino
Focus sulla Storia della Festa del Torrone
Tra le tante specialità enogastronomiche del territorio, la città di Camerino ha infatti eletto a suo simbolo il dolce di miele e mandorle tostate le cui origini vanno ricercate nel primo documento ufficiale del 1793, anno al quale risale un atto depositato presso il notaio camerte Stefano Ricci che lo cita, appunto, il torrone quale goloso dolce natalizio.
L’iniziativa della Festa del Torrone (Comune di Camerino, Associazione turistica “Pro Camerino” e varie associazioni cittadine) è resa possibile dalla disponibilità e dall’abilità di questo maestro pasticcere. La festa mira a valorizzare l’antica tradizione del torrone di Camerino che ebbe vari riconoscimenti nell’Ottocento anche dai re d’Italia (Real Casa Savoia)! Il torrone di Camerino era già molto conosciuto nell’Ottocento, un’antica tradizione di pasticceria molto ‘sentita’ nel territorio di Camerino; erano due le storiche ditte che si contendevano il primato di bontà: “Torrone Francucci” e “Torrone Bettacchi”. Ancor oggi, nel territorio camerinese, come un tempo, molte sono le famiglie che realizzano torroni in casa. Negli ultimi anni la fama del torrone di Camerino ha varcato i confini nazionali e il maestro pasticcere Attili del Torrone Francucci ha ricevuto richieste dal Giappone e dall’America.
Da ben 21 anni, infatti, nel giorno dell’Epifania il calendario degli appuntamenti del Natale camerte si chiude con la Festa del Torrone che, fino al 2016, s’incentrava sull’approntamento di un lunghissimo nastro goloso, un maxitorrone prodotto artigianalmente da “Casa Francucci”, che si sviluppava nelle vie del centro storico. Una volta misurato e registratane la lunghezza, veniva sporzionato ed offerto in degustazione ad una moltitudine di ghiottoni accorsi da ogni dove. Dopo i tristemente noti eventi sismici, attualmente la manifestazione si tiene negli spazi del nuovo quartiere “Sottocorte Village”.
Il programma dell’iniziativa, organizzata dall’Amministrazione comunale di Camerino in collaborazione con la locale Pro Loco, quest’anno prevede tanti altri eventi legati alle festività natalizie, tra i quali: spettacoli musicali, l’arrivo della Befana, il concerto dell’Epifania della Banda Città di Camerino e la parata visionaria itinerante dei “Wonderwalkers”, due sorprendenti creature impegnate in un’esibizione caratterizzata da straordinari effetti realizzati con bolle di sapone. on la Festa del Torrone, Camerino è sede della tappa conclusiva del Grand Tour delle Marche 2023, il circuito di eventi promosso da Tipicità ed ANCI Marche.
Locarno, Hassler, Rome Cavalieri, Grand Hotel Flora, Sofitel Rome Villa Borghese, Jacopa, Il Marchese, Madeleine, Sapore di Mare, Moma e Clementina. Tradizione italiana, gusto francese, respiro internazionale per la conclusiva tavola delle feste da onorare e condividere con amici o parenti. Scopriamo dove trascorre un’epifania romana con i fiocchi.
“L’Epifania tutte le feste si porta via”. Infatti oltre ad essere l’ultimo appuntamento del calendario festivo invernale è anche, come molti sanno, la ricorrenza di Roma per eccellenza e porta in sé una lunga tradizione popolare che risale al culto dell’Antica Roma precristiana e pagana che vedeva nel manifestarsi (Epifania’ o ‘Manifestazione’, poi successivamente divenuta ‘Bifanìa’ e ‘Befanìa’) della dea della caccia, delle coltivazioni e dei cicli lunari -Diana- il simbolo di una buona ripresa del raccolto con l’inizio dell’anno. Nell’800 si assiste poi ad una ripresa del culto legato a questa festività che staccandosi dal paganesimo si incentra ora su quel rito detto del “Pupo dell’Ara Coeli”, o bambinello, che proprio durante la giornata del 6 gennaio veniva portato nel presepe della basilica che sorge sul colle del Campidoglio.
Il simbolo dell’anno passato
Un’altra tradizione della Befana è quella di considerare la vecchietta che “arriva di notte con le scarpe tutte rotte” sulla sua scopa come un simbolo dell’anno appena concluso. Una sorta di chiusura del vecchio che apre al nuovo, un rito di passaggio importante non solo per la cristianità.
La storia della Befana e dei Re Magi
Un’altra storia sulla Befana si interseca con la tradizione cristiana e lega la figura dei tre Magi a quella della vecchina dispensatrice di doni. Si dice infatti che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, andando verso Betlemme, incontrarono una vecchina e le chiesero la strada. Avuta la risposta, le dissero di unirsi a loro, ma la vecchietta rifiutò. Pentitasi della sua scelta, la vecchietta riempi un sacco di dolci e si mise a bussare porta a porta, sperando di ritrovare i Magi e distribuendo dolci ai bambini che aprivano la porta, sperando di incontrare Gesù Bambino.
Qualunque sia la vostra credenza, per festeggiare il 6 gennaio ristoranti e hotel capitolini propongono dolci, piatti e menu a tema per brindare a questa celebre ricorrenza, mentre a Piazza Navona torna la Festa della Befana che accompagnerà romani e turisti, grandi e piccini, tutto il giorno con tanti eventi speciali.
Hotel Locarno
Hotel Locarno, un elegante indirizzo di charme con un’originale proposta gastronomica all day long, arricchita dallo speciale Bloody Brunch pensato dello chef Domenico Smargiassi in combo con i cocktail del bartender Nicholas Pinna. L’originale formula del weekend Vi attende anche il 6 gennaio con eleganti coccole nella bellezza a 5 stelle a pochi (strategici) passi da Piazza del Popolo. L’Hotel Locarno, luogo di bellezza e cultura, istituzione d’ospitalità capitolina con alle spalle quasi cento anni di storia che ha incantato artisti di ogni epoca, con il suo stile unico e originale, è al contempo caloroso e familiare. Una linea fortemente voluta e perseguita dalla proprietaria Caterina Valente, che ha declinato ogni aspetto dell’albergo secondo la filosofia della grande accoglienza. Nel fine settimana l’offerta è ancora più ricca e variegata, e si caratterizza per la sua doppia natura: da una parte una proposta internazionale, dall’altra i classici della tradizione italiana che va dalle Eggs Benedict (anche in una versione Deluxe, con tartufo e salsa al parmigiano), alle Uova alla Fiorentina e al Tegamino, dal Maritozzo ripieno di Scrambled Eggs con pancetta e funghi agli Hamburger (anche vegani), Fish and Chips, Cordon Bleu (preparato seguendo la tradizione francese); dal Carciofo fritto alle Pappardelle al ragù “come una volta” o Amatriciana, dall’Agnello panato, al Tiramisù. Ad accompagnare questa ricca offerta la collezione di Bloody Mary che comprende il classico Bloody Mary, il Red snapper (preparato con il gin), l'”One Bloody at time“, e una terza proposta che varia ogni settimana. Chissà quale sarà quello della Befana. Meglio prenotare QUI. Hotel Locarno Via della Penna 22 tel. 06 3610 841 www.hotellocarno.com
Hotel Hassler
Passeggiare tra le vie del centro di Roma è una delle consuetudini dell’Epifania dei romani. Per questo 2024 l’Hotel Hassler, icona di raffinatezza ed eleganza, è il luogo ideale per chi, nel cuore di Roma, è alla ricerca di un pranzo gustoso ma leggero in un’atmosfera confortevole e ricca di charme. Tra sontuosi velluti, poltrone, stucchi e decorazioni sfarzose, Salone Eva, situato al piano terra dell’iconico Hotel, accoglierà i propri ospiti nel suo salotto per trascorrere una giornata di festa che profuma di famiglia con i piatti realizzati dall’Executive Chef Marcello Romano. Tra questi la Crema di patate e funghi con camembert e crostini al rosmarino e il Filetto di salmone arrostito, glassato agli agrumi con indivia e spinaci. Il tocco di dolcezza sarà poi riservato alla delicata mano di Martina Emili, abile e talentuosa pastry chef autrice dello straordinario dessert “Foliage” con pralinato alle nocciole e mandarino. Piazza della Trinità dei Monti, 6, 00187 Roma RM – www.hotelhasslerroma.com
All RIghts Reserved www.albertoblasetti.com
Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel
Volge al termine un anno importante per il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel Inaugurato nel 1963, l’hotel icona dell’ospitalità di lusso ha compiuto il suo 60° anniversario e si accinge a chiudere le feste del momento più magico dell’anno ed aprirsi alle novità del 2024. Nella generosa atmosfera, ricce di gioia e di sorprese, tra le prelibatezze, sapori dolci e salati tipicamente italiani, il tripudio di bontà è affidato al Brunch della Befana del Ristorante Uliveto sabato 6 gennaio pensato da Fabio Boschero e della sua brigata, accompagnati dai dolci tradizionali e dai dessert di Dario Nuti, musica dal vivo e con il consueto intrattenimento per bambini che fanno di ogni brunch del Rome Cavalieri un evento conviviale e raffinato in una location unica con un’ampia panoramica su Roma. Per Info www.romecavalieri.com
Flora Restaurant e Flora RoofTop Terrace
Tra le bellezze senza tempo di Roma, nell’elegante via Veneto, il Rome Marriott Grand Hotel Flora si preapara ad accogliere i propri ospiti per le festività invernali tra storia, lusso raffinato e buona tavola. Dopo il Natale e il Capodanno i festeggiamenti continueranno anche nel giorno dell’Epifania con un pranzo straordinario con vista sulla Città Eterna. Il 6 gennaio si potrà trascorrere piacevoli ore a tavola nelle sale esclusive del Flora Restaurant con i piatti a base di pesce realizzati dello chef Massimo Piccolo e dalla sua brigata. Per cominciare, imperdibile il Polpo rosticciato su crema di cavolfiore, lime e pomodori confit, Paccheri allo scorfano serviti con tarallo napoletano sbriciolato e pesto agli agrumi, e la dolce chiusura, per tutti quelli che quest’anno sono stati buoni, con la Delizia al limone Sorrentina, un tuffo nei profumi e nei sapori del mare della Costiera.
Info utili: Rome Marriott Grand Hotel Flora Via Vittorio Veneto, 191, 00187 Roma RM, 06 4899 2642 – www.florarestaurant.it
Sofitel Rome Villa Borghese
Una giornata da “re” in occasione dell’Epifania: rooftop con vista su Roma, scenografia naturale con la cupola di San Pietro sullo sfondo, stile, design e gusto che celebrano il connubio tra Italia e Francia per il brunch del Sofitel Rome Villa Borghese, in centro città, che chiude il periodo festivo.
Sabato 6 gennaio è dedicato alla famiglia con una proposta gastronomica creata dallo chef Giuseppe D’Alessio, per godere di una pausa di gusto in un luogo magico come Settimo Roman Cuisine & Terrace: in onore dei Re Magi doni per i bambini e la tradizionale Gallette de Rois per tutti, il tradizionale dolce francese, che decreta re della giornata chi trova la sorpresa al suo interno.
Per il brunch lo chef intavola pani lievitati, focacce e croissant salati, pizze farcite, salumi e formaggi, varietà di insalate, carpaccio di manzo, insalata di polpo, uova, fritti romani e non solo, con un angolo dedicato ai dolci, dalla Gallette du Roi alla crostata di ricotta e visciole, dai cornetti ai waffle, dai french toast ai pancake (per informazioni e prenotazioni 06.478021 booking.settimo@sofitel.com – costo €75 a persona esclusi vini e menù à la carte disponibile per i bambini).
Sofitel Rome Villa Borghese, Via Lombardia 47, 00187 Roma
Il Marchese
All’insegna della tradizione gastronomica capitolina sarà invece il pranzo dell’Epifania per chi sceglierà di trascorrerlo nelle incantevoli sale de Il Marchese in via di Ripetta. Per l’occasione, lo chef Daniele Roppo ha pensato a dei piatti special da proporre come il Crostone bufala affumicata e puntarelle alla romana, le Fettuccine con ragù di anatra al coltello, fichi secchi, crumble rosmarino arancia e sale maldon e crunch di pecorino e il Rollè di faraona ripieno di pomodori secchi e castagne su vellutata di zucca e polvere di liquirizia. In serata si potrà brindare come sempre con i cocktail della drink list originale del bar manager Fabrizio Valeriani, in grado di giocare con le amarezze e le dolcezze dei più di 500 amari presenti nell’amaro bar. Via di Ripetta 162, Roma – 06 9021 8872 – www.ilmarcheseroma.it
Il Marchese RomaDaniele RoppoSapore di MareSapore di Mare
Sapore di Mare
Nel magico contesto di Piazza Navona, tra immense opere architettoniche e bancarelle colme di leccornie, il ristorante Sapore di Mare, con le sue finestre su questo tradizionale spettacolo natalizio, offre un’esperienza gastronomica che unisce la tradizione partenopea alla raffinatezza della cucina di pesce. Tra i piatti proposti, antipasti che sfoggiano la freschezza nei crudi e la grande tecnica delle frollature come la Mozzarella ripiena con tartare di tonno, capperi di Pantelleria, pomodoro di Sorrento, sale maldon e basilico, ma anche primi piatti che catturano l’anima della tradizione come le Linguine allo scoglio 3.0, e secondi che esaltano la bontà del pescato locale. Tutto preparato con maestria per portare in tavola il gusto autentico del mare in un connubio di eleganza e leggerezza. Via della Posta Vecchia, 4, 00186 Roma RM – Tel. 06 8639 8801 – www.saporedimareroma.com
Madeleine
Le tradizioni d’Oltralpe costituiscono un modo originale per celebrare l’Epifania nel bistrot di ispirazione parigina Medeleine, a Prati. Protagonista della giornata del 6 gennaio, presso il ristorante di Giancarlo Battafarano e Daniele Quattrini, è la Galette des Rois, la celebre “Torta dei Re”. Già in voga alla corte di Carlo Magno, nonché uno dei dolci più attesi delle festività bretoni, la speciale torta viene realizzata con due strati di croccante pasta sfoglia caramellati, contenenti una gustosa crema frangipane di mandorle, profumata alla vaniglia e al limone. Amatissima da grandi e piccoli, la Galette des Rois mette subito allegria in tavola grazie a la “fève”, letteralmente “fava secca”, elemento nascosto al suo interno, che ha il potere di rendere “re della giornata” il fortunato che lo troverà nella sua fetta. Il goloso dolce si potrà ordinare da asporto, oppure a completamento di un pranzo o una cena in onore della giornata della Befana. Via Monte Santo, 64, 00195 Roma. Tel: 06 372 8537; www.madeleineroma.com
Jacopa
Trastevere. Siamo in via Jacopa de’ Settesoli, 7, qui dove Vi attende il Ristorante Jacopa e la sua cucina sempre pensata nel dettaglio da Daniele Frontoni e dall’affiatato team. Per il pranzo del 6 gennaio hanno pensato a due menù, uno di carne e uno vegetariano (entrambi a €48, bevande escluse). Potrete indicare le vostre preferenze prenotando qui: https://jacopa.superbexperience.com/ La sera Vi attende l’aperitivo e cena con menù a la carte. Via Jacopa de’ Settesoli, 7 Roma – Trastevere 06 580 9075www.jacopa.it
Aventina
Per un’Epifania di sostanza e di qualità la calza della befana di Aventina si fa ricca di dolcezze della bottega e del banco del pane, selezionate appositamente per l’occasione. A deliziare i molti golosi buongustai ci pensano dunque i biscotti Lunardi arancia e cioccolato, i tartufini di Guido Castagna alla gianduia o croccanti, le crostatine di visciole del panificio Le bontà del fornaio di Genzano (RM), le confetture dell’Az. Agricola Si.Gi. ai gusti ribes rosso/uva spina/giuggiole, le mandorle pralinate di Donna Francesca e in fine il tipico dolce delle feste da tradizione romana, il Pangiallo ricco di frutta secca sempre del Panificio Le bontà del fornaio. Per brindare, inoltre, il 6 gennaio si propone nella calza di Aventina anche la prestigiosa bottiglia di passito siciliano di zibibbo, Firriato l’Ecrù. Aventina sarà aperta regolarmente sia a pranzo che a cena con menù alla carta, con orario continuato per la bottega. Via della Piramide Cestia 9, Roma – Tel 06 6659 4151 – www.aventinaroma.com
Moma – 1 Stella Michelin
Un ultimo dono prezioso è senza dubbio una romantica cena al ristorante Moma. Cura per i dettagli, atmosfera elegante ma allo stesso tempo giovane e dinamica, una carta vini intrigante e di ricerca sono il corollario di una serata all’insegna della cucina accogliente e sofisticata dello chef Andrea Pasqualucci. La straordinaria carta del Moma presenta una carrellata di creazioni in cui l’alternanza cromatica degli elementi, l’estetica dei particolari e la tecnica culinaria sono gli strumenti al servizio del sapore e della cura per l’ospite che rendono questa esperienza unica. Tra le tante tentazioni si può optare per l’avvolgenza delle ostriche con composta di scalogno e salsa allo champagne, l’intensità dei sapori della terra dei Rigatoni alla rapa rossa, erborinato, aglio nero e pimpinella, mentre per un momento di intensa condivisione il Piccione in crosta con foie gras, tartufo nero e castagne, piatto concepito per essere degustato in due. Immancabile nota dolce di questa particolare calza della Befana sono i Raviolini di zucca, castagne all’Armagnac, caramello salato e gelato al cioccolato, che chiudono queste festività con un dolce abbraccio di sapori invernali. Via di San Basilio 42/43 – www.ristorantemoma.it
Clementina – Fiumicino
Sabato 6 gennaio la Befana arriva al mare da Pizzeria Clementina di Fiumicino (RM), che rimarrà aperta a pranzo e cena. Per la festa della Befana il pizzaiolo e lievitista Luca Pezzetta accoglierà i clienti proponendo cinque impasti in menu, tra cui la sua pizza romana tradizionale, stesa a mattarello e cotta nel forno a legna, il cornetto salato all’italiana e il suo panettone artigianale. In carta da Clementina è presente la Caramella di astice blu (o aragosta) della piccola pesca locale, ricoperta da mandorle di Maccarese. Da non perdere il Panettone BBQ, uno degli ultimi antipasti di Pezzetta: panettone artigianale a lievitazione naturale, lardo di maiale e salume di mare autoprodotto. Tra le nuove pizze spicca, infine, l’Alicetta Tonnata e Centopelli: una tonda romana che rappresenta una combinazione tra mare e terra, condita con porro bruciato, salsa tonnata, alici marinate, origano, basilico greco, buccia di pomodoro e trippa fritta. Via della Torre Clementina, 158, 00054 Fiumicino (RM) Tel: 328 818 1651 Aperta tutti i giorni a cena dalle 17:30 Aperta a pranzo solo la domenica www.pizzeriaclementina.it
Venerdì 5 gennaio 2023 al Salsedine Expò di Fiumicino (RM) una festa enogastronomica dedicata alla conoscenza e valorizzazione dei prodotti agricoli e ittici di questo lembo di litorale romano con degustazioni gratuite.
Un interessante convegno, degustazioni gratuite, vendita al dettaglio di prodotti a Km Zero. Si chiama “Terra e Mare” ed è l’atteso evento marinaro a Fiumicino, previsto dalle 9,30 con tanto di Convegno, Mercatino e Degustazioni fino alle 18:00.
Si terrà venerdì 5 gennaio e promette di essere un momento indimenticabile per tutti gli amanti del cibo salubre e della tradizione marinara perchè “Terra e Mare” sarà una vera e propria esplorazione dei sapori autentici e delle specialità culinarie del territorio. I visitatori avranno l’opportunità unica di acquistare prodotti freschi e di alta qualità direttamente dai produttori locali al fine di valorizzare i prodotti agricoli e ittici di questo generoso lembo di litorale romano.
Come è organizzato l’evento?
La giornata – organizzata dagli assessorati alle Attività Produttive e a Pesca e Agricoltura del Comune di Fiumicino, con il contributo di Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’agricoltura nel Lazio) – inizierà con un convegno al quale parteciperanno la VicePresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, il VicePresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi e l’Assessore Regione a Pesca e Agricoltura, Giancarlo Righini. A fare gli onori di casa il Sindaco Mario Baccini, affiancato dal Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini, dagli assessori Stefano Costa e Raffaello Biselli, e dai Presidenti di Commissione Mario Balletta e Francesca De Pascali per un confronto sulle politiche di sostenibilità marina, sulla gestione intelligente dei nostri mari e sulle risorse di costa.
Highlight dell’Evento:
Convegno Terra e Mare: Stakeholder e Politica Regionale e Comunale a confronto su sviluppo e sostenibilità;
Mercatino dei produttori locali: una vasta gamma di prodotti a km 0, tra cui frutta, verdura, formaggi, e specialità ittiche;
Degustazioni gratuite: sessioni di assaggio con piatti preparati utilizzando i prodotti del mercatino.
L’obiettivo di “Terra e Mare” è duplice: da un lato, si intende sostenere e promuovere la produzione locale, dall’altro, educare il pubblico sull’importanza di una filiera alimentare sostenibile e di qualità e al contempo creare occasioni di incontro tra produttori e ristoratori.
Ricordiamo che l’appuntamento della Festa Enogastronomica di “Terra e Mare” è fissato per venerdì 5 gennaio 2023 al Salsedine Expò, via della Scafa 143 (Isola Sacra). Dalle 9,30 alle 12,30 ci sarà il Convegno, a seguire degustazioni e mercatino fino alle ore 18:00.
Per soddisfare tutto l’anno la voglia di atmosfere “Buone e Sane” pur rimanendo in città, scopriamo quali sono le SPA URBANE per regalarsi relax, nutrirsi di benessere e vivere meglio!
Oli di mandorla, oli essenziali alla cannella e arancia; esclusive creme al caviale; wellness lunch e champagne a bordo piscina: sono le speciali Urban SPA di Roma. Vere e proprie oasi del benessere, spesso all’interno di meravigliosi alberghi, ideali per dedicarsi tempo e regalare/si momenti di benessere e relax attraverso rituali opportunemnete pensati per nutritre il corpo e ritemprare lo spirito in forme diverse. Scopriamo quali e dove.
ALEPH ROME HOTEL – Le Caveau by Narducci Hair & SPA
In un edificio storico, un tempo sede di una banca, a 10 minuti di cammino da Fontana di Trewvi, dalla scalinata di Trinità dei Monti e da Villa Borghese, l’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, nasconde la sua SPA nel vecchio caveau. All’interno troverete un hammam, una sauna finlandese, una vasca idromassaggio, una sala fitness e cabine massaggi (come quello con le pietre calde) e trattamenti personalizzati.
Le Caveau by Narducci Hair & SPA, offre infatti un vero e proprio rifugio di bellezza e tranquillità, dove la piscina interna e il rituale dell’Hammam orientale permettono di ritemprare il corpo e lo spirito. Molti i trattamenti adatti a questo periodo dell’anno sono a disposizione degli ospiti, tra questi ricordiamo il trattamento corpo a base di olio di mandorla e oli essenziali di cannella e arancia dolce, in una miscela avvolgente che crea un’atmosfera che cattura l’essenza stessa delle atmosfere delle feste d’inverno. Dopo la SPA è possbile scegliere come ritemprare il corpo tra il Ristorante 1930s, la Cognac Room e il Lobby bar. Per maggiori informazioni Cliccare QUI.
ROME CAVALIERI – La Cavalieri Grand Spa Club
Con i suoi oltre duemila metri quadrati La Cavalieri Grand Spa Club tra marmi, colonne e mosaici, si conferma una delle location più belle della Capitale anche grazie all’area benessere che citano l’antica Roma. Costruita negli anni Sessanta mantiene intatto un fascino che si snoda tra bagno turco con piscina ghiacciata, nella vasca idromassaggio e nelle saune in legno pregiato. Fiore all’occhiello, la piscina indoor con cascata, vasca idromassaggio e caminetto sempre acceso, che si affaccia sullo splendido parco mediterraneo di sei ettari che circonda l’hotel. Tra vetrate e pareti non solo coccole per la pelle con i trattamenti La Prairie, ma anche benessere da respirare con le fragranze dei prodotti di Aromatherapy Associates.
E dato che il periodo delle festività, come abbiamo detto, è anche l’occasione per dedicare tempo al benessere e al relax, e il Cavalieri Grand Spa Club ha selezionato dei trattamenti ideali per il periodo invernale. Tra questi il Caviar Lifting And Firming Facial de La Prairie, ridefinisce e rassoda la pelle in un’esperienza di lusso allo stato puro grazie alle perle di caviale che, insieme al massaggio, donano un incarnato raggiante e luminoso. Allo stesso tempo, Skin Caviar Harmony l’Extrait aiuta a ripristinare l’armonia della giovinezza rafforzando e ridensificando i pilastri verticali della pelle.
Per un momento di relax su misura, invece, l’ideale è il trattamento Natura Bissé Mediterranean Journey, in cui si potrà scegliere la tipolgia di massaggio in base al proprio stato d’animo, grazie alla scelta dell’olio più appropriato per un effetto rinvigorente, rinfrescante, tonificante o rilassante. Il tutto, abbinato ad un trattamento viso rassodante e antiossidante. Dopo tante cure e pacchetti (da consultare QUI) Vi consigliamo di chiudere il cerchio del benessere con un pranzo o una cena al Ristorante Uliveto, al Tiepolo Bar o a La Pergola, il 3 stelle Michelin di Roma firmato Heinz Beck.
HOTEL VILLA PAMPHILI – V-SPA Experience
Nella pace del Parco di Villa Pamphili, alle porte della città c’è un’insospettabile oasi verde. È quella che circonda l’Hotel Villa Pamphili, un rifugio a 4 stelle in stile moderno, originale, rilassante. Un luogo che inebria e distende, mentre intorno verdeggia la rigogliosa natura dei Parchi della Capitale.
La struttura, premiata con il prestigioso Readers’ Choice Awards di Condé Nast – riconoscimento globale che elegge le eccellenze nel mondo dell’hotellerie – la V-SPA di Villa Pamphili è suddivisa in tre aree: percorso SPA e area realx, cabine massaggi, suite per rituali di coppia e palestra.
Nella zona umida ci sono piscina con 8 cascate cervicali, idromassaggi e getti d’acqua. Un’intrigante zona relax con tisane e infusi naturali. Un bagno turco con aromaterapia, una sauna, una biosauna, docce emozionali con aromaterapia. Sette cabine massaggi e una suite per rituali di coppia, sono i luoghi in cui vengono offerti i più avanzati trattamenti viso e corpo, esaltati da prodotti ricercati e completamente naturali.
La V-Spa, abilmente gestita da Sabrina Andriaccio – SPA Manager, e il suo competente staff sapranno offrirvi una rosa di esperienze personalizzabili da vivere da soli o in coppia. A disposizione degli ospiti le experinece con il food, lo spa time luxury. (a parteire da €45, €85 a coppia, e lusso €120?), i voucher con le diverse soluzioni super esclusive per regalare benessere e la possibilità di privatizzare la SPA (tutti i giorni, sempre su richiesta e prenotazione), per eventi personalizzati, dj set, meeting di lavoro, presentazioni, feste e ricorrenze con servizio speciale food & beverage e accesso in SPA che comprende zona umida e vasca, zona relax (acqua tisane), kit spa, welcome drink di benvenuto. Per maggiori informazioni cliccare QUI.
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