Arriva il piano nazionale per le riaperture. La Fase 2 sarà operativa dal 4 maggio con mascherine e distanze fino all’atteso vaccino. E sarà una fase delicatissima, perché se verranno commessi errori grossolani, saremo al punto di partenza. Per la ristorazione invece, ancora nessuna nuova, solo tanto Delivery.
“Un piano nazionale che tiene presente delle peculiarità regionali”: così il Premier Conte ha illustrato le prime ipotesi che potrebbero fissare le nuove coordinate delle linee guida da seguire per affrontare e superare anche la famosa Fase 2, che prenderà il via lunedì 4 maggio.
Il Premier ha parlato di “una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali”.
Inevitabile per ripartire, ma cosa si potrà fare concretamente? Il ministro della Salute Roberto Speranza ha spiegato che il Governo sta lavorando perché il 4 maggio “i cittadini possano uscire, sempre che i dati lo consentiranno”.
Per la Ristorazione nulla di nuovo, se non per il Delivery e Consegne a domicilio che non sono sufficienti ad evitare la crisi del settore, che tra l’altro rischia di essere una delle ultime attività a poter ripartire.
Per questo, dopo il primo appello del 2 aprile, il comparto dell’imprenditoria enogastronomica si è nuovamente mobilitato, chiedendo una serie di provvedimenti (ne abbiamo parlato qui)
“Queste azioni sono necessarie nella consapevolezza della centralità che il turismo enogastronomico, l’artigianalità e l’ospitalità rappresentano – sottolineano gli esponenti del comparto – una leva strategica per il rilancio economico del Paese e il principale strumento di valorizzazione del Made in Italy“; appello che però sembra non sia stato ascoltato.
Cosa succederà invece dal 4 Maggio?
Uso di guanti e mascherine
Ogni volta che usciremo di casa, molto probabilmente, dovremo indossare guanti e mascherine, anche se andremo a far visita ai parenti.
Le mascherine e il distanziamento sociale contro l’infezione da Covid sono due misure che dovremo mantenere fino a quando non ci sarà il vaccino da Coronavirus, ha detto il Premier Giuseppe Conte nella sua informativa al Senato.
Distanza di sicurezza
Per quanto riguarda la distanza di sicurezza, regna ancora il caos. Qualcuno nel Governo, così come nella comunità scientifica, parla di 1 metro sufficiente tra una persona e l’altra per evitare il contagio. Altri parlano di 1,80 metri, altri ancora di 2 metri. In alcuni casi particolari, come negli spazi chiusi in cui c’è il rischio di affollamento, la distanza però potrebbe essere ampliata.
Spostamenti e uscite di casa
Molto probabilmente dal 4 maggio si potrà di nuovo uscire di casa anche senza comprovate esigenze lavorative o di salute. Quindi potremo spostarci per fare una passeggiata, ad esempio, o per andare a fare visita ad un parente, o qualche attività sportiva tipo il jogging o la bicicletta.
La passeggiata probabilmente si potrà fare anche lontano da casa, sempre da soli o in compagnia di una sola altra persona. Tutto questo sempre con grande attenzione al mantenimento delle distanze di sicurezza.
Spostamenti da un Comune all’altro
Spostarsi da un Comune all’altro, e da Regione a Regione, sarà di nuovo permesso, anche se forse non da subito. È auspicabile che la curva dei contagi continui a scendere prima di riaprire tutto e favorire il turismo in prospettiva della stagione estiva.
Riapertura dei negozi
Si ipotizzano riaperture e allentamenti delle restrizioni, ma in base alle fasce d’età. Probabilmente chi ha oltre 70 anni o ha patologie dovrà aver a che fare con specifiche restrizioni. Ci saranno ingressi scaglionati e contingentati per entrare nei negozi.
Per alimentari e supermercati, sulla questione orari è ancora tutto da decidere. L’Esecutivo guidato da Conte starebbe valutando sia l’ipotesi di una riduzione dell’orario di apertura per impedire le uscite in tarda serata, ma anche il suo contrario, cioè un’estensione degli orari proprio per diluire le code.
Bar e ristoranti
Per quanto riguarda bar e ristoranti l’attesa potrebbe essere più lunga: la priorità oggi è mettere i locali in sicurezza. Quando saranno garantiti dispositivi di protezione al personale di bar e ristoranti, sarà garantita la distanza di sicurezza tra i clienti (ad esempio con l’installazione di paratie e divisori tra i tavoli, ne abbiamo parlato qui) si procederà con la riapertura.
Intanto, bar e ristoranti potrebbero riprendere tutti la propria attività organizzandosi come molti hanno già fatto in questa fase per consegnare il cibo a casa. Sono già tantissime le attività, anche piccole, che hanno abbracciato il food delivery per non essere costrette a chiudere del tutto.
Parchi e scuole
L’orientamento del Governo riguardo ai bambini sarebbe di allentare “un po’” sulle uscite. Forse i più piccoli si potranno portare al parco? Per ora tutto tace. E, ancora una volta, l’attenzione ai bambini e alle loro famiglie viene messa da parte.
Riguardo alla scuola, quasi impossibile immaginare di mandare bambini e ragazzi in classe prima di settembre, ma nel caso la ministra per le Pari Opportunità Bonetti ha anticipato che “probabilmente sarà necessario per i bambini indossare guanti e mascherine”.
La titolare del ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia si dice comunque favorevole al ritorno a scuola il più possibile anticipato e comunque sempre in sicurezza, ha aggiunto che “se servono le mascherine ci devono essere”.
Palestre e centri fitness
Le palestre potrebbero dover rimanere chiuse, almeno in un primo momento: nessuna data per le riaperture è stata ipotizzata. Per le palestre è probabile vengano introdotte misure più severe, come la continua pulizia e la sanificazione delle attrezzature e delle aree comuni, oltre al distanziamento di un metro, l’uso di mascherine e di guanti e il divieto delle attività e delle lezioni di gruppo.
Parrucchieri e estetiste
Anche qui nulla ancora si sa sulle date di apertura, ma sicuramente per parrucchieri e estetiste sarebbe obbligatorio il rispetto di misure simili a quelle per le palestre: dovranno garantire la sanificazione degli ambienti e la sterilizzazione degli strumenti.
Spiagge
Che estate sarà? Difficile dirlo. Benché siano diversi gli stabilimenti balneari in tutto lo Stivale che provano a immaginarsi soluzioni per il distanziamento sociale, come le paratie in plexiglas o zone delineate e separate, non sappiamo se nella Fase 2 che coinciderà con l’estate potremo andare al mare o comunque in vacanza.
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