Si terrà a Melpignano (LE) il 27 agosto 2022. Parliamo del Concertone de “La notte della Taranta“, festival dedicato alla valorizzazione delle tradizioni e della musica popolare salentina fusa al rock, al jazz e alla musica sinfonica.
Ogni anno conta circa centocinquantamila spettatori e, come da tradizione, un Maestro Concertatore è chiamato a reinterpretare i “classici” della tradizione musicale locale con musicisti salentini e grandi ospiti.
Per la sua 25esima edizione sarà Dario Faini, in arte Dardust, ad accompagnare grandi ospiti come Elodie e Marco Mengoni, Stromae, Samuele Bersani e Massimo Pericolo con L’orchestra Popolare della Taranta. Ma quali sono le sue origini della “Taranta”? E quali sono i cibi votivi della Grecia Salentina? Scopriamolo insieme.
Le Origini della Taranta
Il battito cardiaco del Salento? E’ scandito a ritmo di Pizzica e Taranta, ovvero quell’insieme di musiche e balli forsennati, scatenati dal velenoso morso della tarantola, potente ragno con la fama di pizzicare le donne sotto le vesti d’estate, durante il periodo della mietitura del grano in queste misteriose terre-ponte tra Oriente ed Occidente.
Castagnette, tamburelli di pelle di capra, fisarmoniche e cimbali di latta battono il tempo frenetico di una danza in trance, un ballo convulso, in preda agli spasmi epilettici che marcano i tratti distintivi della Pizzica, intensa e affascinante variante salentina delle tarantelle, comune denomitare musicale delle tradizioni popolari del Sud Italia.
La cura per le “tarantate” – che, negli strati più profondi, rappresentavano l’emblema della frustrazione psichica e sociale della donna salentina di quei tempi – era rappresentata dalla Musica e dal suo potere coreutico-catartico: il ritmo incalzante di una danza sfrenata era la terapia che dettava il tempo per smaltire il veleno e/o quello di liberarsi dalle proprie angoscie e oppressioni simulando le movenze dell’animale fino allo sfinimento, fino a liberarsene.
Esorcismo in Musica tra fascino, leggenda e realtà
Non a caso, tale fenomeno fu anche definitoesorcismo musicale
, in quanto il loro stato di coscienza, già alterato, era esasperato dalla danza continuata per ore e ore. Secondo la leggenda, l’esorcismo ha inizio quando ai primi sintomi venivano chiamati i musicisti affinché questi suonassero la famosa pizzica. In base ai movimenti della tarantolata era possibile comprendere quale animale l’avesse morsa in base alle reazione agli stimoli sonori. Per far morire la tarantola era necessario mimarne le movenze, ballarci insieme e, anzi, personificare il ragno mentre danza, in funzione di un’assimilazione che diviene catarsi e liberazione.
La Notte della Taranta
La Notte della Taranta
è un evento di musica folklorica che nasce nel 1998 per volere dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina. La coinvolgente e coinvolta kermesse celebra e valorizza, con cadenza annuale, la cultura e le tradizioni del Salento allo scopo di recuperare e non disperdere dialetto, sapori, costumi e musiche di queste intense terre.
Accorrono in Salento da ogni parte d’Italia per ascoltare e ballare nella Notte della Taranta i ritmi forsennati di pizziche e tarantelle. Il festival si svolge nel mese di agosto e culmina in un concerto presso Melpignano, in provincia di Lecce.
Il simbolo che campeggia sul palco è un ragno dalle zampe arcuate, che richiama il tarantismo, fenomeno ormai pressoché scomparso e tipico della Grecía salentina, ossia di quei territori nel sud dell’Italia dove, migliaia di anni fa, i greci fondarono diverse colonie.
L’evento si tiene nel mese di agosto e fa tappa a Corigliano d’Otranto, Sogliano Cavour, Zollino, Cursi, Sternatia, Martignano, Carpignano Salentino, Calimera, Soleto, Alessano, Galatina, Cutrofiano, Martano e Melpignano dove si tiene il Concertone che ogni anno vede salire sul palco artisti di fama nazionale e internazionale che danno vita a un evento unico nel suo genere, al contempo ancestrale e moderno.
Il Concertone della 25esima edizione
“Venticinque anni è inevitabilmente un’età di bilanci, a cui, in fondo, è anche giusto non sottrarsi, ha detto
Luigi Chiriatti, direttore artistico del Festival Itinerante.
In particolare in un territorio come il Salento, questo periodo è stato caratterizzato da un fortissimo impulso turistico e culturale, di cui la “Notte della Taranta” è indiscussa protagonista, per quanto riguarda la diretta ricaduta sul territorio, ma anche per aver portato oltre qualsiasi confine i suoni e i ritmi, che venticinque anni fa potevamo dire “nostri” ma che oggi appartengono a un immaginario collettivo condiviso. Parole come pizzica e taranta sono oggi universalmente riconosciute.
Da queste considerazioni nasce l’edizione 2022 del Festival Itinerante La Notte della Taranta; dopo un viaggio lungo venticinque anni, guardarsi indietro e trovare degli amici, quelli che un tempo erano giovani riproposte della musica popolare salentina, oggi sono realtà affermate, che insieme con l’Orchestra Popolare, sono diventati ambasciatori di questa musica nel mondo. Una festa della pizzica pizzica allora, in un momento storico e culturale cruciale, per gli eventi noti, ma anche per quanto appena trascorso, ballare ritrova il suo valore catartico”.
400 artisti coinvolti, 100 ore di live show, per festeggiare il ritorno del pubblico nelle piazze. Un fetsival partito il 4 agosto a Corigliano d’Otranto, e che come una ragnatela ha toccato il 5 agosto San Vito dei Normanni, 6 agosto Nardò, 7 agosto Sogliano Cavour, 8 agosto Nociglia, 9 agosto Cursi, 10 agosto Galatone, 11 agosto Carpignano Salentino, 12 agosto Alessano, 13 agosto Racale, 14 agosto Lecce, 16 agosto Ugento, 17 agosto Zollino, 18 agosto Galatina, 19 agosto Castrignano de’ Greci, 20 agosto Cutrofiano, 21 agosto, fa tappa a Calimera.
Prosegue il 22 agosto a Martignano, il 23 agosto a Soleto, il 24 agosto a Sternatia, il 25 agosto Martano e il chiude in grandezza 27 con l’atteso Concertone di Melpignano.
“E’ sempre un orgoglio collettivo riuscire ad organizzare una manifestazione di questo livello che interessa 21 comuni del Salento per poi concludersi a Melpignano. La ricchezza del progetto partendo dalle origini, dalle fonti è la ricerca, ha evidenziato
Valentina Avantaggiato sindaca di Melpignano
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I Super Ospiti 2022
Un ritmo identitario ma aperto al dialogo, al confronto, alla contaminazione, alla moltitudine dei linguaggi espressivi. La Notte della Taranta ha aperto i confini della cultura popolare salentina fino al 1998 considerata subalterna, ha reso possibile l’affermazione di numerosi musicisti e gruppi di riproposta che grazie alla Notte della Taranta hanno collaborato con centinaia di artisti italiani e internazionali.
La notte della Taranta 2022 andrà in onda su Rai 1, in diretta, il 27 agosto 2022.
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La fondazione che organizza ogni anno l’appuntamento – quest’anno il maestro concertatore sarà Dardust – aveva già annunciato grandi nomi per il concertone: primo tra tutti la star internazionale Stromae, ma anche Samuele Bersani che interpreterà un brano simbolo della tradizione, Lu ruciu de lu mare, e proporrà una versione pizzicata di Chicco e Spillo. E poi sul palco salirà pure il rapper Massimo Pericolo. Insomma, una commistione di generi differenti che per l’occasione saranno legati dai ritmi della taranta, ai quali si aggiungerà il pop trascinante di Marco Mengoni e Elodie nelle duplici vesti di cantante e danzatrice insieme al Corpo di Ballo della Taranta diretto da Irma di Paola per la “Pizzica di San Vito”.
Lo Scèblasti: un pane da sballo che parla griko
Affonda le sue radici nell’antichità. Sa di mediterraneo e sole caldo del sud. Si presenta come una sorta di focaccia bassa, rossastra e senza forma precisa, che lascia intravedere olive e ortaggi; nasce come pane votivo offerto durante le cerimonie del culto di Demetra, divinità della semina e della campagna, da parte dei contadini per augurarsi un buon raccolto.
Lo scèblasti è un pan-focaccia che racchiude tutto il gusto della genuinità di questa terra di sole, mare e vento. A Zollino, storica località della Grecìa Salentina, la sua ricetta originale è segreta e si tramanda di generazione in generazione.
Nonostante questo pane sia stato inserito nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), non sono tantissimi i forni di Zollino che ancora oggi producono il tradizionale scèblasti.
La Notte della Taranta
e il suo tour itinerante rappresentano un’ottima occasione per assaporare e assimilare le antichissime tradizioni di questo misterioso tratto di costa d’Italia, crocevia di popoli e misteri, storie e culture.
Se non avete in programma un viaggio in Salento potete facilmente preaparalo a casa cliccando QUI. Anche se il nostro consigli, come sempre e appena potete, è quello di mettetevi in viaggio!
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