Sara De Bellis

World Pizza Day 2024: dove festeggiare l’Italia della Pizza e dello Stile Libero

Napoletana, Romana, Tradizionale o Contemporanea, a Canotto e Fritta, Bio, Senza Glutine e al taglio, mentre le evoluzioni del disco di pasta fanno impazzire le “Eat parade d’Italia”, il 17 Gennaio, da Nord a Sud, si festeggia la Pizza con una giornata diventata mondiale. Un’ occasione in più per i nostri Maestri Pizzaioli per portare in tavola proposte inedite e golosi sguardi sul suo futuro.

Acqua, lievito e sale, poi la sapiente attesa e il potere del fuoco. Ingredienti di un prodotto planetario e rigorosamente made in Italy, apprezzato a livello mondiale e che contribuisce alla bilancia commerciale italiana, allo sviluppo di idee e format in terra nostrana e all’export dei nostri prodotti più caratteristici.

Napoletana, Romana, Tradizionale o Contemporanea, a Canotto e Fritta, al Padellino o al Taglio, Bio e Senza Glutine: le evoluzioni di questo disco di pasta fanno impazzire le Eat parade d’Italia. Attraverso Guide, riconoscimenti e attestazioni di qualità che hanno messo al centro dell’attenzione non solo il prodotto finito, ma anche i Meastri pizzaioli, i percorsi, le tecniche, lle cotture e le materie prime e gli accostamenti nei condimenti, la pizza ha moltiplicato i suoi stili e le sue forme.

Ma tutto questo fermento ha una storia, una radice che si è fatta chioma e ha trovato nel 17 gennaio la sua celebrazioni in tutto il mondo: il World Pizza Day. La “Giornata Mondiale della Pizza”, è stata fatta coincidere con la celebrazione di Sant’Antonio Abate, protettore dei fornai e dei pizzaioli. Il legame con il fuoco ha sancito per tradizione, che in questo giorno i napoletani appiccassero per la città dei falò di varie dimensioni, i cosiddetti “cippi”, le cui fiamme avevano il potere di purificare e scacciare via le malattie dall’anno appena iniziato, tant’è che come recita un proverbio: Chi festeggia sant’Antuono, tutto l’anno ‘o pass’ bbuon. Ma nel 2024 come, dove e con quale PIZZA si festeggia il WPD?

MULTISEDE – PIZZIUM celebra in tutta Italia la giornata mondiale della pizza all’insegna di uno stile di vita più sostenibile e con speciale attenzione alle nuove abitudini alimentari

PIZZIUM, la famosa catena di pizzerie che porta in tavola la pizza napoletana con ingredienti regionali selezionati, festeggia il Pizza Day con la “Pizza Speciale Veganuary” e con vantaggi personalizzati per gli affiliati “Pizzium Lovers Card”. Condita con pomodori pelati, copertura di “Pizziumella”, un’alternativa vegana alla mozzarella, e impreziosita da granella di castagne e funghi chiodini, la Pizza Speciale Veganuary è disponibile fino al 31 gennaio in tutti i 45 punti di vendita. La “Pizziumella”, realizzata con solo ingredienti naturali – mandorle, anacardi e fibre – sarà invece inserita stabilmente nel menù in tutta Italia. Due novità che rappresentano un ulteriore impegno di PIZZIUM nel fornire alternative innovative che promuovano uno stile di vita più sostenibile e consapevole, con una speciale attenzione alle nuove abitudini alimentari. www.pizzium.com

MILANO – Da GIOLINA

Giolina, la pizzeria di ispirazione dandy-rock che ha conquistato il cuore dei milanesi con le sue pizze dal cornicione croccante e soffice, preparate con materie prime di eccellenza italiane, festeggia il World Pizza Day con due inedite proposte che vedono protagonista il carciofo, declinandolo in tre consistenze diverse: una pizza al padellino con semi di sesamo, lino e girasole farcita con crema di carciofi, carciofo alla romana e carciofo fritto, pomodori secchi e caciocavallo podolico e la versione Veganuary, che sarà disponibile dal 17 gennaio per un mese, senza caciocavallo e con datterini rossi semi dry, polvere di olive nere caiazzane e prezzemolo. Entrambe sono perfette da abbinare con il vino Trattmann Pinot Noir Riserva della Cantina Girlan, recentemente inserita nella carta di Giolina. www.giolina.it

CHIETI – FERMENTA e la “Quel Matto di Luca” di Luca Cornacchia

Da Fermenta l’identità significa territorio. Ci troviamo a Chieti Scalo in Abruzzo e la pizza di Luca Cornacchia e Giorgia Santuccione significa amore per la propria terra. Una circolarità di ingredienti e sentimenti ben rappresentata dalla pizza napoletana contemporanea QUEL MATTO DI LUCA (MARGHERITA SECONDO LUCA): crema di fior di latte, pera d’Abruzzo (presidio Slow Food), pecorino di Farindola (presidio Slow Food), crema di basilico, olio EVO Barone Cilento DOP. Presente non solo pizza contemporanea ma anche in doppia consistenza, doppio crunch e padellino. QUI per prenotare.

FIUMICINO – CLEMENTINA e la Stile Libero della Pizza

In questa Pizzeria di Fiumicino che porta il nome di “Clementina” e la firma di Luca Pezzetta, oltre alla pizza romana tradizionale, sono protagonisti lo spicchio alle alghe di mare fermentate cotto nel padellino, il quadruccio di teglia romana ai cereali, il cornetto salato all’italiana sfogliato a mano e il panettone artigianale, cotto al barbecue. Una delle tonde imperdibili da assaggiare in occasione del World Pizza Day è l’“Alicetta Tonnata e Centopelli”, unacombinazione tra mare e terra, condita con porro bruciato, salsa tonnata, alici marinate, origano, basilico greco, buccia di pomodoro e trippa fritta. Un classico in carta è la Marinara del Futuro, con pomodoro Migliarese, capperi, olive, origano, alici di Fiumicino, pomodori confit e aglio nero fermentato. Nel menu invernale spiccano, infine, tre Scrocchiarelle, pensate anche per la condivisione al tavolo: la vegana con cicoria ripassata, pomodorini confit e olive, la Scrocchia-Della, ripiena con mortadella, lattuga e yogurt agli agrumi e la Scrocchiarella all’aragosta, con sugo al fondo di aragosta/astice, polpa di aragosta/astice, capperi, olive, pomodorini confit e origano. CLEMENTINA

ROMA – ALLEGRIO

Da Allegrío, di nome di fatto, al civico 114 dell’iconica via della “Dolce Vita” – Via Veneto – convivono due anime: quella della pizza napoletana, verace e autentica di Ivano Veccia e Peppe Aiello e l’anima della cucina italiana che strizza l’occhio alla modernità a cura dello Chef Daniele Creti. A pochi mesi dall’apertura vanta il premio One to Watch 2023 Fedegroup Award di 50 Top Pizza. Il menu propone grande varietà di tradizioni e gusti accomunati da impasti leggeri e da materie prime selezionate:

  • Carciofi d’Italia, un omaggio alla romanità con il carciofo in varie consistenze;
  • Zucca, tartufo e amaretti, una pizza aromatica e con dolci sentori di bosco;
  • Matta Margherita, cotta in pala e che rievoca ricordi ischitani.

ROMA e la 180grammi Pizzeria Romana

Una visione sempre aggiornata e golosa della pizza quella di Jacopo Mercuro cui fanno capo, idee, sapori e progetti di “180g“, la pizza romana del futuro: “Back to the pizza”, prendendo ispirazione dal film “Ritorno al futuro” del 1985, è l’impostazione di pensiero tra fritti e pizze croccanti che attinge e gioca con il patrimonio di pizza diventato mondiale e con le ridefinizioni più capitoline. Per il WPD Vi consigliamo la “Pepperoni tutta la vita” anche detta la “𝙋𝙚𝙥𝙥𝙚𝙧𝙤𝙣𝙞 𝙥𝙞𝙯𝙯𝙖” (in foto) con pomodoro azienda agricola Migliarese, fior di latte Alveti e Camusi, salame piccante, Parmigiano Reggiano vacche rosse, origano bianco di Sicilia e olio al peperoncino. E, se non l’avete ancora assaggiati il “𝙎𝙖𝙢𝙥𝙞𝙚𝙩𝙧𝙞𝙣𝙤® 𝙨𝙥𝙖𝙜𝙝𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙬𝙞𝙩𝙝 𝙢𝙚𝙖𝙩𝙗𝙖𝙡𝙡𝙨”: spaghetti quadrati, salsa marinara, polpette di manzo e Parmigiano Reggiano Vacche Rosse (in foto).

ROMA + MULTISEDE – BERBERÈ

Berberè (www.berberepizza.it) il brand di pizzerie artigianali dei fratelli Aloe, è fra le migliori pizzerie in Italia e al 5° posto della classifica mondiale della guida 50 Top Pizza. Seguendo l’identità del brand, la pizzeria propone impasti da farine biologiche e macinate a pietra, fermentati con solo lievito madre vivo per 24 ore. Le pizze vengono poi condite con farciture stagionali e servite già tagliate in 8 fette, in nome della condivisione. Il menù è stagionale e propone a prezzi accessibili 16 scelte che spaziano dai gusti classici alle proposte vegetariane:

  • Salsiccia e Friarielli (friarielli conditi, salsiccia di Mora Romagnola, provola affumicata, ricotta affumicata grattuggiata);
  • Spinaci (spinaci saltati, fiordilatte, olive nere, taleggio, scaglie di parmigiano reggiano 24 mesi, salvia, pepe nero e scorza di limone);
  • Zucca e Funghi (zucca in crema, fiordilatte, taleggio, funghi misti saltati, prezzemolo, olio al rosmarino)

ROMA – SBANCO e Un’estate Fa

Sicuramente uno dei punti di riferimento del quartiere Appio Latino a Roma, SBANCO, tank bar, craft beer & champagne, è soprattutto una Pizzeria con forno a legna e un debole per le gioie della friggitoria! Mentre il forno rimane ben in vista dall’esterno e invoglia l’ingresso, varcata la soglia potrere scegliere tra tavoli classici o lungo bancone (entrambi perfetti) per sorseggiare ottime birre artigianali accompagnate da fritti dalla panatura croccante, ripieni voluttuosi e generosi condimenti come il Supplì al ragù della Domenica e quello alla Genovese; la Mozzarella in carrozza (in foto); la montanara romana con pollo alla cacciatora. Oltre alll’ampio menu che annovera pizze, secondi e dolci, per il WPD Sbanco sforna un’inedito dal titolo sforna “Un’estate fa”, ovvero una rivisitazione di “prosciutto e melone” in versione invernale con Fiordilatte, Melone Bianco Invernale, Mandorle, Lardo di Patanegra (in foto). Se ancora non conoscete questo indirizzo, questa è l’occasione giusta per provarlo! SBANCO (anche in foto di copertina)

SEU PIZZA ILLUMINATI

Seu Pizza Illuminati è la pizzeria di Pier Daniele Seu e della moglie Valeria Zuppardo, aperta il 7 marzo 2018 nello storico quartiere romano di Porta Portese. La pizza di Seu parla una lingua nuova, moderna ma con un forte legame con il passato ma con lo sguardo rivolto al futuro, al mondo, alle contaminazioni. Una pizza contemporanea, nella forma e nel sapore che racconta molto sui nuovi stili della pizza, così come il trancio di pizza cotto al ruoto con il pastrami o quello pollo e peperoni (in foto). Un menu ampio e divertente, che offre percorsi degustazione in equilibrio tra “classicismi” e nuove dolci sperimentazioni a tu per tu con le evoluzioni della pasticceria. Per il menu completo cliccare QUI.

ROMA – CASA CONSORTI

Casa Consorti è un progetto familiare nato nel 2020 in Via di Boccea. Mattia Consorti, 28 anni, ha le mani in pasta quasi da sempre e con la sua pizza vuole accogliere tutti i gusti e le richieste dei clienti. Nascono così le quattro versioni della pizza di Casa Consorti, sempre con farine del Mulino Paolo Mariani:

  • Contemporanea (pre fermento in biga e idratazione all’80%) servita farcita e spicchiata;
  • Padellino (impasto biga e idratazione al 90%) è la tonda, alta e soffice servita già tagliata a metà e farcita;
  • Romana (impasto con autolisi al 63% e maturazione di oltre 24 ore) sottile con bordo croccante, farcita su tutta la superficie;
  • Baciata (impasto con autolisi al 63% e maturazione di oltre 24 ore) è una pizza ripiena farcita.

Il menu propone poi gli immancabili fritti, dai tradizionali a quelli più fantasiosi. Mattia qui investe tanta passione ma anche studio e grande ricerca delle materie prime di qualità con cui guarnire le pizze. www.casaconsorti.it

ROMA – A ROTA PIZZERIA e la Pizza a Mattarello di Sami

Tra i regni capitolini della Pizza Romana c’è sicuramente Pizzeria a Rota che porta l’impronta di Sami El Sabawi che a colpi di mattarello ha portato avanti e sostenuto con orgoglio la rinascita della pizza romana tradizionale. In zona di Tor Pignattara, l’ambiente è informale pur con grande attenzione alle materie prime che, a partire dagli impasti, offrono la famosa base “scrocchiarella” per accogliere tradizione e modernità. Un articolato percorso che va dalla Pizza con “Mozzarella di Bufala, Puntarelle alla romana, Alici di Cetara e Gel di Arancia Rossa” fino alle dolci derive ispirate alla “torta della nonna” con crema e pinoli. Per il WPD ha pensato ad una new entry che, tra due strati fragranti, recita così: Fonduta di Parmigiano Reggiano, Susianella di Viterbo (presidio SlowFood), Finocchi al Burro, Chips di Parmigiano (in foto); la quale molto probabilmente (come si dice a Roma) “Vi manderà a Rota“! Qui per prenotare.

ANGELO PEZZELLA, la Pizzeria con Cucina e Amore per la Tradizione

“Fai di un’idea la tua vita” è questo il motto di Angelo Pezzela che con origini napoletane si sposta nella Capitale (in zona Capannelle) per importare le coordinate dela sapore e della migliore tradizione partenopea. Nell’ampio menù troverete infatti pizze napoletane classiche – la Margherita, la Marinara e la Verace con pomodoro, mozzarella di bufala campana Dop tagliata a fette, basilico e olio evo a crudo – e le proposte di una cucina partenopea di terra e di mare accompagnate da fritti e dall’immancabile mozzarella di bufala rigorosamente campana. Un viaggio tra i sapori della mia terra. Dalle classiche alle integrali, dalle pizze fritte al “panuozz” ciascuna di loro suscita l’emozione di assaporare il gusto della classica pizzeria napoletana. Nel menù nuove sempre pizze che omaggiano i amici e colleghi pizzaioli napoletani nonché la città di Roma. QUI per conoscere il menu e prenotare.

NAPOLI – Salvo e la Cosacca con celebrazione della tradizione napoletana

Le due pizzerie di Francesco e Salvatore Salvo, a San Giorgio Cremano e a Napoli, festeggiano il World Pizza Day e la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli, con una delle pizze simbolo della tradizione napoletana: la Cosacca. Composta da pochi ingredienti – pomodorino di Corbara, pecorino bagnolese, olio extravergine d’oliva Itran’s di Madonna dell’Olivo e basilico – il sapiente utilizzo del fuoco diventa indispensabile per preparare la Cosacca, visto il rischio di sciogliere il formaggio grattugiato con le alte temperature. Così i due fratelli guidati dal Santo protettore dei pizzaioli, sono maestri nell’utilizzo del fuoco, senza l’ausilio di termometri: guardano i colori e le sfumature, e posizionano la pizza nel forno sempre in modo strategico per trovare il perfetto equilibrio di sapore e croccantezza. www.pizzeriasalvo.it   

NAPOLI ( + POZZUOLI, ROMA, DOHA) – 10 DIEGO VITAGLIANO, e la sua Margherita storica

E’ la pizza preferita di Diego Vitagliano e forse anche quella dei veri pizza lovers. Parliamo della Margherita, Regina delle Pizze in tutti i sensi. Riletta nella contemporaneità napoletana, nelle sue pizzerie è con il cornicione ben pronunciato, l’impasto scioglievole che non riununcia a quel tocco di croccantezza. Un classico che fa capire tanto sulla qualità dell’impasto, dei prodotti e della pizzeria stessa ai vertici delle classifiche. Quindi, se ancora non l’avete fatto, per il WPD, il consiglio è quello sua è una MARGHERITA STORICA: Pomodoro San Marzano DOP, fiordilatte di Napoli, Grana Padano, basilico riccio napoletano, olio extra vergine d’oliva fruttato intenso. www.diegovitagliano.it

CASERTA – I MASANIELLI di Francesco Martucci e l’infinito viaggio nell’avanguardia

Non servono presentazioni per questa Pizzeria che ha riscritto la storia della Pizza reimpostandone regole e percezioni. I Masanielli di Francesco Martucci non solo è una Pizzeria pluripremitata, è un luogo di ricerca e sperimentazione in equilibrio con il doveroso rispetto della migliore tradizione. Dall’ambiente alla tavola passando per materie prime e accostamenti qui l’esperienza è a 360 gradi. Un percorso di avanguadia in continua evoluzione, che regala sfumature sempre nuove, per questo non c’è bisogno del World Pizza Day per fare sfornare novità e trovare “Pizze per i vostri denti”. www.pizzeriaimasanielli.it