Dall’invenzione nel 1872 dei fratelli spanoli Camp all’età d’oro del secolo scorso, sono 151 gli anni di Matusalem, distillato che continua a stupire per qualità e creatività, nate entrambe sotto il cielo di Santiago de Cuba. Ma qual è il suo metodo di produzione? Perchè la sua icona è una rondine? Perchè si chiama Matusalem? Parafrasando Battisti, “lo scoprirete solo leggendo”.
All’inizio del XX secolo Santiago de Cuba in America Latina, ero luogo perfetto per chi, in possesso di idee, know how e capacità d’investimento, avesse il piglio dell’imprenditore lungimirante. I visionari e i coraggiosi infatti, fiutata l’opportunità di questa generosa terra, ne fecero casa e meta per fondare aziende di lungo futuro. Tra i tanti scenari possibili, Santiago de Cuba, offriva anche l’ecosistema perfetto per produrre ottimo Rum, alzare l’asticella della sua qualità e diventare lo spirito raffinato e versatile che conosciamo oggi.
Ma perchè Matusalem?
Nell’anno 1872, i fondatori di Matusalem crearono un marchio con uno scopo preciso: trovare un gusto così indimenticabile che potesse sfuggire alle mode passeggere e al contempo suggerire un’idea di “invecchiamento”; in un’unica espressione, divenire un “Rum senza tempo”.
Fu per questa ragione che Benjamín ed Eduardo Camp, insieme a Evaristo Álvarez, diedero al rum il nome di Matusalemme, ispirandosi ad uno dei patriarchi antidiluviani dell’Antico Testamento, divenuto proverbiale per la sua longevità che, nella narrazione biblica, ammonta a ben 969 anni.
Perchè la sua icona è una rondine?
Subito dopo aver costruito il primo stabilimento di produzione del Matusalem Rum, stormi di rondini lo sorvolarono e addirittura vi nidificarono. I fondatori affascinati dalla presenza di questo spirito libero, simbolo di protezione, vita, speranza e buona compagnia, pensarono bene che fosse il miglior rappresentante del marchio. Per dare legittimità al prodotto, hanno raffigurato la rondine con un cartiglio nel becco che riporta la data di nascita del Matusalem: 1872.
L’epoca d’oro di Santiago di Cuba e la produzione dello “Spirito dell’Isola”
Il fascino dell’isola, la vivace vita notturna, il clima, la natura e l’architettura Art Déco fecero di Cuba la Parigi delle Americhe. Tra gli anni ’30 e ’50, il proibizionismo negli USA ne fece la meta perfetta per gli americani (Ernest Hemingway, ad esempio) la scelsero come dimensione per vivere.
Seguendo una formula da loro ideata e conservata segretamente per la produzione di Rum, nel 1872 i fratelli Camp unirono le loro capacità di distillatori con i principi del sistema Solera, una tecnica originariamente sviluppata in Spagna per creare l’omonimo vino, sherry e brandy, creando un prodotto più morbido e di alta qualità.
Durante quella che è stata definita l’età dell’oro, Matusalem divenne il Rum più popolare e partner perfetto per godersi lo “spirito dell’isola”.
Negli anni ‘50 la famiglia fu costretta a lasciare il paese e si trasferì a Miami. Negli anni ‘90, Claudio Alvarez, quarta generazione della famiglia, ha riacquistato tutte le azioni dell0azienda, seguendo il suo sogno di riavviare il marchio. “Ron Matusalem” è stato poi rilanciato in Repubblica Dominicana, dove le condizioni climatiche e del suolo sono molto simili a quelle di Cuba. Conosciuto come il “cognac dei rum”, Ron Matusalem è prodotto utilizzando l’originale e segreta ricetta, invariata fino alla quinta generazione della famiglia, secondo gli stessi esigenti standard stabiliti dai fondatori del marchio 151 anni fa.
Top di Produzione
La tecnica di invecchiamento Solera, un sistema creato per invecchiare il vino nel sud della Spagna durante l’ultima parte del XVIII secolo, è stata utilizzata per creare il rum Matusalem sin dal suo inizio. Il sistema garantisce una certa omogeneità tra le diverse annate per quello che è anche noto come il “cognac dei rum”, poiché viene ancora prodotto utilizzando la ricetta originale e segreta. Alcune delle espressioni includono:
Matusalem Gran Reserva 15: noto per le sue note aromatiche legnose, secche e burrose. La sua complessità e morbidezza lo rendono perfetto da gustare liscio e ideale per audaci abbinamenti. Ha un basso contenuto di zucchero; solo 5,7 grammi per litro.
Matusalem Gran Reserva 18: una miscela esclusiva di rum invecchiati in botti di rovere ex-Bourbon americano. Le sue sfumature ramate restituiscono un’esperienza esotica, tra sofisticati aromi legnosi, con cioccolato e frutta secca.
Matusalem Gran Reserva 23: amato per la sua morbidezza è ben bilanciato con sfumature di miele, vaniglia e melassa, con un finale speziato e duraturo. Ha vinto sette premi per la sua innovazione ed eccellenza. Rum invecchiato più adatto a palati sofisticati.
L’industria del rum premium è certamente in crescita, poiché l’innovazione dei prodotti e il marketing mirato hanno aumentato il potenziale degli alcolici. Storicamente servito miscelato, la percezione del distillato si sta evolvendo, e il rum sta pian piano diventando un distillato da sorseggiare o miscelare, tendenza che sta indubbiamente contribuendo alla sua crescita e al suo futuro sempre giovane. Così come è stato ampiamente dimostrato presso l’Hoxton Hotel di Roma in occasione del Bar Show2023 con la partecipazione di Hektor Monroy, Global Head of Experience di Ron Matusalem Global che ha preparato quattro cocktails con l’utilizzo dei 3 principali prodotti premium iconici di Matusalem, ovvero Golondrina, Spicy Daiquiry, Cuba Libre Royal e l’iconico Old Fashion. Ogni cocktail è stato associato ad una degustazione di “fingers” a cura dell’Head Chef Alessandro Stefoni , sviluppata attraverso la Food Pairing Analysis di Ron Matusalem.
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