Sara De Bellis

Autore: Sara

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Chiusura in grande stile per VitignoItalia 2022: 14.000 appassionati hanno riempito le stanze di Castel dell’Ovo, entusiasti i Buyers internazionali, Sold Out le degustazioni orizzontali e verticali; le Cantine Ceraudo, Bonavita e Leone De Castris sul podio per la Premiazione di 50 Top Italy Rosé.

La sedicesima edizione di VitignoItalia chiude i battenti con numeri importanti che confermano ancora una volta l’appropriatezza del format e la voglia crescente di tornare a vivere gli eventi sentendosi parte integrante di qualcosa di bello.

Sono infatti stati oltre 14.000 i visitatori che hanno popolato la suggestiva location di Castel dell’Ovo da domenica 5 a martedì 7 giugno, e che hanno degustato oltre 2500 vini delle 250 Cantine provenienti da tutta la penisola, con un particolare focus sulla filiera del “Vitigno Campania”.

Siamo estremamente soddisfatti – commenta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – dei risultati ottenuti, che credo siano il giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto. La prima giornata, ma ancor più quelle di lunedì e martedì, hanno dato ottimi riscontri in termini di affluenza di pubblico, sia italiano che internazionale”.

Le Degustazioni orizzontali e verticali

Grande entusiasmo e partecipazione anche per i seminari e workshop, tutti sold out, utili tanto per gli appassionati quanto per gli operatori del comparto: un palinsesto ricchissimo di iniziative e grandi etichette.

Domenica 5 giugno, è andato in scena Umani Ronchi e le sue interpretazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi, con una ricca degustazione guidata che ha incantato un pubblico estremamente partecipativo. A seguire, sempre domenica, la straordinaria verticale dell’iconico Tenuta Luce di Frescobaldi, tra le firme più prestigiose della manifestazione, che ha ottenuto un riscontro più che di successo.

Nella seconda giornata, lunedì 6 giugno, tutto esaurito per la verticale di Fiorduva, tra le etichette di punta della cantina campana Marisa Cuomo, che ha celebrato l’incredibile biodiversità dei terroir locali.

Ad illuminare la serata di lunedì sono state le 13 aziende de “Le Famiglie Storiche” dell’Amarone, ovvero l’unione di storiche cantine della Valpolicella che da generazioni rimangono il riferimento per il Mondo dell’Amarone e che hanno incantato gli ospiti di VitignoItalia con un’eccezionale orizzontale dedicata alla memorabile annata 2011.

Il territorio delle Famiglie Storiche, la Valpolicella, in provincia di Verona – suddiviso in Valpolicella Classica, Valpolicella Valpantena e Valpolicella Orientale – gode di un microclima con temperature miti sia in inverno che in estate, che favorisce la produzione di grandi vini che ne hanno determinato successo e diffusione sia in Italia si all’estero.

Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato: nei bicchieri rubini, confettura, more, mirtilli, frutti cfroccanti, aromi intensi, spezie pepate, tabacco, cuoio, sensazioni floreali; all’assaggio la potenza, la morbidezza, la mineralità, la persistenza, il carattere di ciascuna Cantina, di ciascuna annata, di ciascuna filosofia tradotta da un prezioso calice. Di seguito le parole di Giuseppe Rizzardi, Vice Presidente de “Le Famiglie Storiche”.

I nostri Amaroni sono di stile classico, ma dinamici, espressione dell’appassimento naturale con selezione attenta delle uve, che poi danno vini dalla personalità ben definita in ogni annata. Cerchiamo di esaltare la diversità dei luoghi e dell’età dei vigneti, del sistema dei allevamento e degli stessi vitigni.

Ultima giornata di VitignoItalia, martedì 7 giugno, che ha visto protagonista Passopisciaro, azienda produttrice siciliana che ha guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio sull’Etna attraverso le innumerevoli sfaccettature dei vini vulcanici. A chiudere la lunga serie di incontri tematici e degustazioni, Feudi di San Gregorio, altra azienda del campano che ha sorpreso i partecipanti con una selezione di vini sperimentali, testimoniando ulteriormente la vivacità della filiera del “Vitigno Campania”.

La sedicesima edizione di VitignoItalia ha saputo amalgamare i molteplici territori e le numerosissime sfaccettature del panorama vitivinicolo campano e di tutta la Penisola, riunendo a sua volta un pubblico estremamente eterogeneo in un clima di entusiasmo e, soprattutto, di ripartenza.

Chiusura in grande stile con l’attesa programmazione dei vincitori della classifica stilata da 50 Top Italy Rosé curata da Chiara Giorleo e Adele Granieri in collaborazione con Antonella Amodio, Teresa Mincione e Raffaele Mosca. La classifica ha visto sul podio L’azienda Ceraudo (Calabria), seguita da Bonavita (Sicilia) e Leone De Castris (Puglia).

Abbiamo attraversato anni duri – conclude Teti – e questa edizione non è stata certo semplice da organizzare, tra tutte le complicazioni che il nostro comparto ha dovuto affrontare. Ma proprio per questo siamo ancora più soddisfatti e orgogliosi della felice riuscita di VitignoItalia, Abbiamo ricevuto complimenti dagli appassionati, ma soprattutto ci ha fatto piacere il grande apprezzamento ricevuto dai buyers internazionali per l’iniziativa e per la possibilità di confronti costruttivi. Credo che questo sia un ulteriore passo nel percorso verso la completa ripresa del settore”. 

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Dedicato agli amanti delle atmosfere jungle, Ju-Manji all’Infernetto, tra l’Eur e Ostia, accoglie suoi ospiti in un’articolata scenografia naturale di palme, bambù e ruscello, un “wood carpet” per sentirsi in passerella e una sceneggiatura di crudi di pesce, carne alla brace, cucina mediterranea che dialoga con tacos caraibici, drink e cocktails. In cucina, lo chef Roberto Dell’Uomo. Al bancone, Jessica Buccinnà. Alla regia, di Massimiliano Di Paolo.

Una manciata di km da Roma e ancora meno dal litorale laziale. Parliamo di Ju-Manji, ristorante dal sapore wild dedicato alle cotture/non cotture di carne e pesce con annesso bancone e cocktail bar, in un interessante mix di ambientazioni naturali.

L’ingresso è decisamente originale, con le tre automobili da collezione “stile Starsky & Hutch” (serie televisiva degli anni settanta) parcheggiate e che offrono perfette ambientazioni per foto, storie o reel su Instagram; poi, il lungo “wood carpet” che conduce verso il ristorante passandpo tra palme e boschetti di bambù. Oltre il ruscello, c’è il grande banco del cocktail bar, divanetti e poltrone che creano spazi d’ombra naturale ideali per godere di un aperitivo o una cena nel dehor pavimentato con il forno a legna a vista.

Da qui si accede anche alla sala del ristorante, ampia e ispirata al mondo naturale con mobili e complementi d’arredo di legno, tra piante e fibre naturali intrecciate.

Aperto sei giorni su sette, con chiusura settimanale il mercoledì. Complessivamente Ju-Manji ha una capacità massima di 400 persone e può soddisfare dall’aperitivo al dopocena, grazie alla sua offerta molto varia.

L’aperitivo, con i drink realizzati dalla brava Jessica, prevede una formula con assaggi di cucina, carne o pesce, sfizi fritti, alici, tartare e verdure in tempura.

Lo chef e la proposta gastronomica

La cucina dello chef Roberto Dell’Uomo può esser definita di sostanza e trasversale, che spazia dai Tacos con Tartare di pesce, avocado e pistacchi allo Spaghettone Mancini con aglio, olio, peperoncino, gamberi e lime; dai Ravioli ripieni di pollo alla cacciatora al Broccolo in tre consistenze con base di crema di broccolo, punte e cimette di broccolo ripassate, scaglie di broccolo crudo marinato con olio, sale e limone oltre ai crostini di pane aromatizzati al timo.

Partiamo da materie prime di qualità con l’obiettivo di valorizzarne ed esaltarne il gusto, senza eccedere nelle lavorazioni. – racconta lo chef – Abbiamo dei fornitori di cui ci fidiamo molto e ai quali soprattutto ci affidiamo.

I secondi sono il regno di Ju-Manji: si può scegliere tra il pescato del giorno e le carni danesi, da fare alla griglia o alla brace, ma anche in umido o in guazzetto, Filetto al lardo e frutti di bosco o Polpo rosticciato con crema di patate viola e mandorle tostate.

I dolci, rigorosamente fatti in casa, vanno dall’immortale Tiramisù fino alla più elaborata e golosa Tartelletta al limone con meringa all’italiana flambata, e poi la freschissima Tagliata di frutta di stagione e, per gli amanti del cioccolato, il Lingotto Ju-Manji che viene servito accompagnato da mousse al cioccolato caramellato e dischi di caramello su biscotto friabile Streusel.

I drink

A dirigere il cocktail bar di Ju-Manji è Jessica Buccinnà. Preparata ed energica, la barlady mette nella sua drink list tanti cocktail in grado di soddisfare tutti i gusti e tutte le preferenze.

Tra i suoi cavalli di battaglia c’è sicuramente il Ju-Manji Mule, rivisitazione del classico drink allo zenzero, che in questo caso viene realizzato con estratto di mango e peperone giallo preparato direttamente da Jessica partendo da frutta e verdura fresca. Il drink viene servito nel classico bicchiere del Moscow Mule con una coppetta di ghiaccio e pezzettini di mango in superfice. Scenografico è poi l’Amortensia, rivisitazione del Negroni e preparato con vermouth bianco e fiori tailandesi che, lasciati in infusione, donano al drink un colore viola. Simile a una pozione magica, viene servito in un’ampolla con del fumo aromatizzato ai frutti rossi che evapora all’apertura.

JU-MANJI

Via Torcegno, 108 – 00124 Roma | Tel. 0687880185 | Orari: aperto dal lunedì alla domenica dalle 17:00 all’1:00 | Mercoledì chiuso

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Un grande uomo, un imprenditore illuminato, un esempio di vita. Roberto E. Wirth, sordo profondo dalla nascita e profondamente appassionato alla vita, uomo di grande stile ed eleganza, proprietario e General Manager dell’Hassler di Roma, ci ha lasciato ieri a 72 anni, lasciando a noi grandi riflessioni e un motto da tenere a mente: “never give up”.

“L’Hassler è la donna della mia vita, una donna da accudire, trattare con i guanti di velluto e amare con tutto il cuore” .

Sono parole che amava ripetere Roberto E. Wirth, imprenditore lucido e illuminato che, con il suo impegno, la passione l’ospitalità di classe, la sua dedizione, ha permesso all’Hassler di mantenere il suo iconico stile in perfetto equilibrio sulla sommità della scalinata di piazza di Spagna.

Ieri, domenica 5 giugno, improvvisamente, ci ha lasciati. Aveva 72 anni Roberto Wirth, e, andando via, aveva salutato il suo staff raccomandando a tutti “di riposare”. Era un grande uomo. Classe, dignità ed eleganza innate, orgoglioso portavoce della quinta generazione di una famiglia di albergatori svizzeri. Era sordo profondo dalla nascita e un infaticabile guerriero nei confronti dei limiti imposti dalla vita stessa.

Da bambino, nonostante il silenzio fosse il suo compagno di giochi, aveva un sogno che gli risuonava nitido in mente: riuscire a gestire in assoluta autonomia un hotel e di diventare un grande albergatore.

E l’Hassler – uno dei luoghi più suggestivi e panoramici della Capitale, sulla vetta di Trinità dei Monti, che rappresenta una delle più importanti realtà alberghiere nel mondo – è stata la sua sfida personale, la sua passione appassionata, la sua casa.

Una casa che oggi è ancora punto di riferimento d’eccellenza per il turismo d’elite a livello internazionale e che, nel corso della su celebre storia, ha avuto il privilegio di accogliere la famiglia Kennedy, il Principe Ranieri di Monaco e Grace Kelly, Gabriel Garcia Marquez, Pablo Picasso, Steve Jobs, Tom Cruise, Nicole Kidman, Madonna, Bill Gates, Melanie Griffith, Antonio Banderas, Hugh Grant e George Clooney, solo per citarne alcuni di coloro hanno soggiornato nelle sue 91 camere, suite e terrazze, godendo di panorami unici su cupole, cortili e tetti della città eterna.

Roberto Wirth, con il suo motto “Never give up” (non mollare mai), è riuscito nel corso degli anni ad espandere e sviluppare l’azienda di famiglia e ad ampliare il suo portfolio: Il Palazzetto, Parco del Principe in Toscana, Borgo Bastia Creti in Umbria e Hotel Vannucci a Città della Pieve che chiamava “i miei 5 gioielli”.

Il miglior modo per onorare la sua memoria è far tesoro dell’esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore.
Sarà il grande compito dei suoi figli, Veruschka e Roberto Jr. Portare avanti con orgoglio l’eredità del papà.

Le parole di Andrea Antonini, Chef dell’Imàgo – 1*Michelin

Al sesto piano troneggia il ristorante panoramico stellato Imàgo, abilmente condotto dallo Chef Andrea Antonini, che da Wirth ha ricevuto la grande opportunità di cucinare guardando Roma dall’alto e che, egregiamente, ha interpretato il desiderio di una linea italiana riletta con energia e immaginazione. Andrea, dopo la sfida vinta della conferma della stella Michelin, mi aveva raccontato il loro primo incontro (al link), l’emozione, la scelta del primo menu e l’approvazione di Wirth:

“Scrivere un menu, anche di prova, da presentare a Roberto Wirth per diventare Chef dell’Imàgo non è cosa da poco; perché sulla carta si può scrivere di tutto per impressionare, ma poi devi realizzare ed essere convincente – riprende con enfasi Antonini – Sono rimasto chiuso nella cucina del Palazzetto per tre giorni, nessuno sapeva né doveva sapere chi fossi. Il clima era tesissimo. Respiravo pressione e dovevo mostrare sicurezza. Finalmente arriva il momento tanto atteso: Wirth si fa mettere un tavolo in cucina, per lui e per i suoi figli. Tre giorni di preparazione per una cena che mostrasse chi fossi. Ho scelto piatti semplici, una Battuta di Fassona con puntarelle e alici, molto bella esteticamente, dei Tajerin all’uovo, un Carciofo confit con mandorle; una cucina italiana classica fatta in modo perfetto. Alla fine della cena Wirth si alza e mi dice: ‘Bene, lei è il nuovo Chef di Imàgo’.”


Ieri, colpito da una profonda tristezza, con la sua nota riservatezza e misura, mi ha detto:

Per me se ne è andato un uomo che era come un padre, un punto di riferimento, una colonna. Farò di tutto per stare vicino alla famiglia e per tentare di portare a compimento i sogni che aveva. Onore a lui.

Formazione e la Fondazione CABSS

L’educazione di Roberto E. Wirth, e le sue esperienze formative a Milano, alla Scuola alberghiera di Stresa ed infine alla Cornell University sono state le basi del grande uomo e imprenditore. Brillante, attento, lungimirante non ha mai smesso di impegnarsi in prima persona sia per la sua città di Roma, dove come Presidente dell’Associazione di via Sistina-via F. Crispi si è sempre battuto per la riqualificazione e il decoro del centro storico, e per la sua Onlus CABSS.
Infatti, dal 2004 con la sua fondazione CABSS, ha supportato i bambini sordi e sordociechi da 0 a 6 anni e le loro famiglie, raccontando e facendo conoscere le tappe della sua vita anche attraverso la sua biografia “Il silenzio è stato il mio primo compagno di giochi” ha portato avanti il suo messaggio: “guardare sempre avanti con determinazione e fiducia.

Nella vita tutto è possibile e, con impegno, tutti possono farcela. Noi sordi possiamo fare tutto, tranne sentire.”

Nel 1992 ha istituito una borsa di studio “Fulbright – Roberto Wirth” dando la possibilità a giovani laureati sordi e udenti la possibilità di specializzarsi presso la Gallaudet University, Washington D.C. (USA), in un’area che apporti beneficio ai bambini sordi e sordociechi italiani. Gallaudet University è l’unico ateneo al mondo bilingue (American Sign Language e Inglese), accessibile anche agli studenti sordi e sordastri.


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Circa 250 aziende, oltre 1500 etichette, 25 buyers internazionali e un pubblico di appassionati si ritroveranno nelle stanze dello straordinario Castel dell’Ovo a Napoli, da Domenica 5 a Martedì 7 giugno 2022.

Intenso il piano delle Degustazioni, dei Convegni e dei Focus per la più importante manifestazione enologica del Centro-Sud. Di seguito il programma dettagliato di VitignoItalia 2022, la XVI edizione del Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani.

Sull’antico Isolotto di Megaride sorge il Castel dell’Ovo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nelle segrete del castello e che garantirebbe protezione alla città di Napoli.

Ma, ben oltre le leggende, il suo è un fascino senza tempo. Un fascino da toccare, che si affaccia fiero e commovente sul golfo di Partenope e che, dalla sua posizione di imponenza e immanenza, concede a chi varca la sua soglia di percepire un brivido sulla pelle, segno della magica aura che avvolge questa straordinaria città di mare.

Con il patrocinio del Comune Napoli, la collaborazione di Regione Campania, FEAMP, ICE, Camera di Commercio Avellino, Camera di Commercio Benevento, tre saranno i giorni di VitignoItalia 2022 con un fitto programma di incontri, degustazioni, presentazioni e workshop che include anche la cerimonia di presentazione e annullo filatelico, ovvero un timbro, un sigillo che ricorda e celebra un evento particolare o un personaggio che si intende commemorare.

Oltre 250 le aziende presenti, provenienti dai più interessanti territori vitivinicoli nazionali, con un focus speciale dedicato alla produzione campana. Circa 1500 etichette in assaggio attendono i visitatori che affolleranno i bellissimi spazi di Castel dell’Ovo, uno dei più importanti monumenti italiani, suggestivo simbolo di Napoli città di mare.

Da domenica 5 a martedì 7 giugno: queste le date della XVI edizione di VitignoItalia, il Salone dei Vini e dei Territori Vitivinicoli Italiani. Un appuntamento imperdibile per i winelovers non solo italiani, visto che la manifestazione è ormai da diversi anni meta anche di appassionati provenienti da vari Paesi, ai quali, oltre alla possibilità di degustare l’ampia selezione di vini delle cantine espositrici, verrà offerta anche l’opportunità di partecipare agli incontri previsti da un calendario mai così fitto e interessante e che annvera degustazioni che vedranno protagonisti vini e cantine che appartengono di diritto al gotha del panorama vitivinicolo:

  • Umani Ronchi e le sue magiche interpretazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi (domenica 16.30);
  • Frescobaldi con una selezione di annate dell’iconico Tenuta Luce (domenica 18.30);
  • Marisa Cuomo con una straordinaria verticale di Fiorduva (lunedì 15.30);
  • le 13 aziende delle Famiglie Storiche con un’orizzontale di Amarone dedicata al 2011 (lunedì 17.30);
  • un viaggio sulle pendici dell’Etna con gli inconfondibili vini di Passopisciaro (martedì 15.30);
  • una degustazione di vini sperimentali presentata dai Feudi di San Gregorio (martedì 17.15).

Focus sul “Vigneto Campania”

Una felice combinazione, questa della XVI edizione, tra alcuni dei grandi nomi della viticoltura italiana e un’ampia selezione di territori ed etichette del sempre più interessante al Vigneto Campania. Frutto quest’ultimo dell’intenso lavoro messo in campo dall’Assessorato all’Agricoltura regionale.

“La Campania del vino – spiega l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo – sarà protagonista con oltre 200 etichette, in rappresentanza di 110 cantine regionali, espressione di molteplici microcosmi territoriali e di una filiera vitivinicola estremamente vivace e in costante crescita.

Una opportunità straordinaria per rilanciare il settore a livello nazionale e internazionale, nel segno della direzione tracciata dal presidente De Luca e del programma per la valorizzazione del settore sviluppato con la Cabina di regia del vino.

Stiamo lavorando sulla razionalizzazione delle denominazioni per mettere in risalto l’unicità delle produzioni consolidate e contemporaneamente avviare un’importante campagna di branding, anche al fine di sviluppare nuovi percorsi enoturistici in grado di coniugare la conoscenza dei sapori con quella dei luoghi di produzione, testimonianza di autenticità e bellezza.

La Campania ha ancora enormi potenzialità e anche il nostro vino deve diventare ambasciatore dell’unicità del nostro territorio nel mondo”.

Ma VitignoItalia conferma anche la sua natura di “contenitore” ospitando situazioni di assoluto livello. Come la premiazione di 50 Top Rosè, iniziativa di successo del brand 50Top, attesa con curiosità dai sempre più numerosi appassionati del bere rosato. 

Nella giornata del lunedì l’Ais organizzerà il concorso e la premiazione del “Miglior Sommelier Ais Campania”, inoltre saranno presenti “Eccellenze Italiane” con banchi d’assaggio di Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia. 

Focus Olio EVO

E per la prima volta si aprono le porte al mondo dell’extravergine, con un convegno che approfondirà i temi legati all’oro verde di qualità (martedì 7 giugno, ore 17.30, presso Hotel Vesuvio). Un incontro per definire criticità e opportunità legate a un prodotto che sembra finalmente pronto a nuovi percorsi in termini di marketing e comunicazione.

Spazio al “business-to-business”

Ma ovviamente VitignoItalia vivrà di moltissimi momenti, non ultimo quello legato all’aspetto business che, soprattutto negli ultimi anni, è diventata una delle carte vincenti della manifestazione partenopea.

“Ospiteremo, come ormai da diversi anni a questa parte, un nutrito gruppo di buyers e giornalisti internazionali, in collaborazione con ICE – sottolinea Maurizio Teti, Direttore di VitignoItaliaprovenienti da Paesi in grado di esprimere mercati interessanti per il nostro comparto (Inghilterra, Bosnia, Spagna, Ungheria, Croazia, Israele, Belgio, Francia, Svezia e Svizzera).

Possiamo dire che per tre giorni Napoli accoglierà professionisti che nei loro Paesi determinano il mercato del vino. Un plus per VitignoItalia, una bella occasione per le nostre aziende che mostrano di apprezzare sempre più questa opportunità”.

IL PROGRAMMA

Domenica 5 Giugno ore 16:30 | UMANI RONCHII VITIGNI BIANCHI DELLA COSTA ADRIATICA – Dai Castelli di Jesi all’Abruzzo

In degustazione:

  • VECCHIE VIGNE 2020 – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (BIOLOGIO)
  • VECCHIE VIGNE 2016 – Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (BIOLOGIO)
  • PLENIO 2020 – Castelli di Jesi Verdicchio DOCG Classico Riserva
  • PLENIO 2010 – Castelli di Jesi Verdicchio DOCG Classico Riserva
  • CENTOVIE 2020 – Colli Aprutini Igt Pecorino (BIOLOGICO)

ore 18:30 | FRESCOBALDI – “Da quell’incontro, Luce fu”

Erano gli anni Settanta, quando il Merlot fece il suo ingresso a Montalcino per mano della Famiglia Frescobaldi. Così, quando a metà anni Novanta, Vittorio Frescobaldi incontra Robert Mondavi è anche grazie a quell’esperienza pionieristica che si dà inizio a un nuovo capitolo nella storia dei grandi rossi toscani. Entreremo in questo fantastico progetto realizzato attraverso una verticale di Tentua Luce, 2011 – 2013 – 2019.

Lunedì 6 Giugno  ore 15:30 | MARISA CUOMO – VERTICALE FIORDUVA 2007 – 2009 – 2015 – 2017 – 2019 – 2020

“Un vino appassionato che sa di roccia e di mare” – L. Veronelli
conduce: Luciano Pignataro

ore 17:30 | LE FAMIGLIE STORICHE – L’Amarone 2011

Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi,Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio,Tommasi, Torre d’Orti, Venturini, Zenato.
conduce: Luciano Pignataro

ore 19:00 | FEAMP: Degustazione con abbinamento ai prodotti ittici e presentazione della guida aziende vitivinicole campane a cura dell’Assessorato Agricoltura e Ais Campania

Martedì 7 Giugno | ore 15:30 | ETNA – PASSOPISCIARO:  

  • Passobianco 2019
  • Passorosso 2019
  • Contrada C 2019
  • Contrada G 2019

ore 17:15 | FEUDI DI SAN GREGORIO: PRESENTAZIONE PROGETTO GREASE: TECNOLOGIE 4.0 PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEL VIGNETO E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEL VINO GRECO.  DEGUSTAZIONE DEI VINI SPERIMENTALI OTTENUTI.

ore 18:30 | LA FALANGHINA – Regina bianca della Campania:

  • Azienda Agricola Nugnes – Falerno del Massico bianco doc “Tacito”
  • Azienda Agricola I Mustilli – VIGNA SEGRETA FALANGHINA DEL SANNIO – SANT’AGATA DEI GOTI DOC 
  • Azienda Salvatore Martusciello – FALANGHINA DOC CAMPI FLEGREI “SETTEVULCANI “
  • Azienda Terredora di Paolo – Campania Falanghina IGT
  • Azienda Albamarina – Falanghina del Cilento

CONVEGNI 

Lunedì 6 Giugno ore 14:00 / 19:00 – HOTEL VESUVIO (Sala Mascagni) Concorso Miglior Sommelier della Campania.  A cura di AIS CAMPANIA

Martedì 7 Giugno ore 17:30  – HOTEL VESUVIO (Sala Mascagni) EXTRA VERGINE – UN FUTURO SOSTENIBILE. BRANDING – TRACCIABILITA’ – TRADIZIONE – TURISMO
Introduzione: RAFFAELE AMORE – Presidente Comitato Promotore Olio Campania I.G.P.
Intervengono: TERESA DEL GIUDICE – Ordinaria di Economia Agraria Federico II Napoli; GIUSEPPE FESTA – Direttore del Corso “Wine Business”, Università di Salerno; LUCA MARTUSCELLI – Presidente Associazione Unisapori, Università di Salerno; Conclusioni: NICOLA CAPUTO – Assessore all’Agricoltura Regione Campania; Modera: ITALO SANTANGELO – Agronomo Pubblicista

ore 19:00 Castel dell’Ovo (Terrazza) | Premiazioni: 50 Top Italy Rosé – Guida ai Migliori Rosati d’Italia 2022

VITIGNOITALIA, XVI Salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani Castel dell’Ovo, via Eldorado 3, Napoli |

Domenica 5, lunedì 6 e martedì 7 giugno 2022 – Dalle ore 15.00 alle ore 22.00 | Prezzi: domenica € 35, lunedì e martedì € 30 | www.vitignoitalia.it

Tel. 0814104533 – segreteria@vitignoitalia.eu

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Nemi, Domenica 5 giugno, per la sagra delle fragole e la mostra dei fiori, il borgo si veste a festa e Maurizio Battista sarà il protagonista del taglio del nastro. Poi, l’apertura gratuita e le visite alle sue meraviglie nascoste di questa piccola città sul lago: L’Emissario e il Museo Delle Navi Romane. E ancora, il video di Piero Angela e la sua Cittadinanza onoraria.

Torna l’evento più atteso la Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori che arriva all’89esima edizione che punta sulla cultura e sull’importante patrimonio archeologico e naturalistico di Memi.

Fragole gratis e molto di più perchè durante l’evento l’amministrazione Bertucci – in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione Regionale dei Musei del Lazio diretta Stefano Petrocchi e il Museo delle Navi Romane diretto dalla dott.ssa De Angelis, i sotterranei di Roma di Marco Placidi – ha organizzato visite gratuite al museo che custodisce il Famoso mosaico di Caligola e la Testa di Leone, nonché “il viaggio nel centro della Terra” nell’emissario, che rappresenta un Unicum a livello archeologico in Italia, in Europa e probabilmente nel mondo intero.

L’emissario di Nemi risale al IV secolo a.C., ed è situato nel tratto che va dal lago fino alla sorgente sotterranea (oltre sono necessari gli stivali). Un percorso nel cuore dei castelli durante il quale si potrà tornare al tempo della realizzazione di quest’opera straordinaria.

Per questa prima edizione senza restrizioni il Sindaco Alberto Bertucci ha pensato di scrivere una pagina storica per Nemi donando anche la cittadinanza onoraria a Piero Angela, una figura di altissimo livello culturale e storica di questo Paese per la divulgazione scientifica che ha fatto crescere l’intera Nazione e i cittadini italiani.

Piero Angela ha accettato con entusiasmo l’iniziativa dell’Amministrazione Bertucci e ha voluto promuovere l’evento del 5 giugno con un video che verrà caricato sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Nemi volto a divulgare ad un pubblico più vasto possibile le peculiarità storiche, archeologiche, culturali e della tradizione di Nemi.

Da un secolo a questa parte gli abitanti di questa bellissima cittadina dei Castelli Romani portano avanti questa tradizione, protagoniste della sagra come ogni anno saranno le bellissime “Fragolare” che sfileranno in corteo per l’intero paese indossando il costume tradizionale: gonna rossa, bustino nero, camicetta bianca e mandrucella di pizzo in testa.

Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci assicura che il calendario sarà ricco di appuntamenti:

«L’edizione di quest’anno propone un cartellone ricco di appuntamenti che cerca di andare incontro a tutte le esigenze e i gusti dei tantissimi partecipanti tra i turisti, i visitatori, i numerosissimi castellani che affollano ogni anno il piccolo borgo, gli appassionati d’arte e di storia e ovviamente, i più piccoli. Inoltre per tutta la prima settimana di giugno si potranno gustare le due varietà tipiche della zona: le famose fragoline e i fragoloni, passando poi per le marmellate, i liquori, lo spumante fragolino e molto atro.

Programma Sagra delle Fragole e Mostra dei Fiori

Domenica 05.06.22 : ore 10:00 Santa Messa di ringraziamento presso la Parrocchia di Santa Maria del Pozzo

  • ore 10:00 visita guidata al Museo delle Navi a cura del G.A.A.L.N.A. ;
  • ore 11,00 Inaugurazione della Mostra dei Fiori via salita della chiesa;
  • ore 11:15 Storica sfilata delle Fragolare con il gruppo folkloristico;
  • “Terra Nemorense” accompagnata dalla Corpo Musicale Compatrum di Montecompatri – maestro Massimo Caturelli;
  • ore 16:00 visita guidata al borgo a cura del G.A.A.L.N.A.;
  • ore 16:30 sfilata delle Fragolare con il gruppo folkloristico “Terra Nemorense”;
  • ore 19:00 piazza Roma Distribuzione Gratuita delle fragole a tutti i turisti presenti;
  • ore 20:00 piazza Umberto I Esibizione dell’eccezionale Gruppo Musicale DEE Radio;
  • ore 23:00 Eccezionale Spettacolo pirotecnico.

Per informazioni e prenotazioni sul Museo delle Navi Romane e L’Emissario Sotterranei di Roma 347.3811874

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La Puglia in Primavera è meravigliosa. Il “lungo ponte” del 2 giugno offre la possibilità conoscere nuove terre godendo di insospettabili ricchezze. Conversano, in provincia di Bari, è un luogo strategico per nutrirsi di bellezze e bontà pugliesi. Fino al 5 (e oltre) la città sarà un “Borgo in Fiore” con un programma ricco di attività per innamorarsi ancora di più di questa terra.

Un viaggio nel viaggio nella storia di questo tratto di Italia, attraverso attività che coinvolgono gli abitanti del borgo pensate e realizzate dall’associazione culturale SensAzioni del Sud con la collaborazione dell’Assessore alla cultura Katia Sportelli nell’ambito di Borgo in Fiore, il contenitore di eventi ideato dal Comune di Conversano e realizzato con il supporto del GAL Sud-Est Barese.

Imponenti ulivi, scorci e grandi panorami, vicoli, strade lastricate, castelli, conventi e nuovi spazi per l’arte. Un’esperienza intensa, appagante, stimolante per tornare a casa più ricchi e innamorati della Puglia.

Chi vuole avrà la possibilità di non sentirsi un turista, ma un “abitante a tempo determinato”; avrà occasione di sentirsi parte attiva di una terra ricca e antica, accompagnando il viaggio alle bontà della tavola percorrendo vie di arte, architettura e storia.

BORGO IN FIORE & il Festival delle Luci

Ritorna nella splendida cornice di Conversano, Città d’Arte nel cuore del sud est barese l’innovativo contenitore culturale di Borgo in Fiore, ideato dall’Amministrazione Comunale. Un format che unisce natura, artigianato, musica, design attraverso decine di iniziative che accompagnano la nuova stagione. Borgo in Fiore si svolge in collaborazione con fioristi, vivaisti, artisti locali, artigiani e associazioni e punta a far conoscere al pubblico gli angoli più suggestivi del
Centro Storico di Conversano attraverso la creazione di percorsi d’arte e decorazioni floreali su finestre, balconi, portoni.

Il Programma dal 1 al 5 giugno 2022

A partire dal Lumen Spring Festival, che è sempre accessibile, senza limiti di orari fino al 5 giugno, il Festival della Luce è un percorso itinerante nel centro storico e in villa Garibaldi fra installazioni luminose e creature fantastiche.

Dal 1 al 5 giugno la città di Conversano della mostra finale dei tre contest fotografici “Foto in Fiore”, “Balconi in fiore” e “Vetrine in fiore” a cura della Pro Loco di Conversano, e proprio il 2 giugno l’evento “Fashion on the Road”, shooting fotografici nel centro storico ispirati alla moda contemporanea a cura dell’Associazione Four Seasons.

Inoltre, il 3 giugno la Società Astronomica Pugliese presenterà nella Sala Convegni del Castello di Conversano la Conferenza sul tema astronomico. Il 4 giugno appuntamento invece con la natura e precisamente con l’evento “Tra natura e cultura, giornate di primavera”, in un itinerario che permetterà la scoperta di antiche cisterne di Terra Rossa passando per la Chiesa di Santa Caterina e tante strade rurali. L’escursione naturalistica è a cura dell’Associazione Natura Viva con la collaborazione del Consiglio Comunale dei Ragazzi.

Si svolgeranno invece dal 1 al 3 giugno i Laboratori di lettura creativa del I Circolo Didattico G. Falcone, dalle ore 9.00 alle 11.00 nel Chiostro di San Benedetto.

Inoltre, dal 2 al 5 giugno il centro storico farà da cornice alla Festa della Ciliegia, che prevede un ricco programma di iniziative in onore dell’oro rosso della città. Una festa che si rinnova grazie all’impegno congiunto delle associazioni Sapori in Conversano con i suoi associati Acli, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, FederAgrie e con l’associazione Kruger.

E il 5 giugno da non perdere “Castiglione nel medioevo”, la rievocazione storica proposta dall’Associazione SensAzioni del Sud e del Gruppo Storico Città di Conversano dalle ore 10.00 presso la Torre di Castiglione.

Sempre il 5 giugno, infine, ricordiamo gli appuntamenti con “I tour nella città dei Conti, Conversano tra storie e leggende”, la visita guidata dalle ore 18.00 nel centro storico cittadino a cura dell’Associazione Sud Est nel Cuore; e l’iniziativa di azione ambientale “Ripuliamo Conversano” in centro città, contrada Boschetto e sc Montecarretto curata da Mod Events.

Per approfondimenti sul Lumen Spring Festival clicca Qui!

Le Ciliegie di Conversano e la Festa della Ciliegia – 18esima edizione – dal 2 al 5 giugno a cura dell’Ass. Kruger

Patrimonio di Conversano e della Puglia intera, sono l’oro rosso di Puglia. Fanno capo proprio alla città di Conversano, differenti varietà di ciliegia che abbelliscono i terreni di questo tratto di costa italiana, fra cui la Bigarreaux, la Giorgia e la celebre Ferrovia. Quest’ultima, autoctona viene detta Ferrovia perché i primi alberi attecchirono vicino alle rotaie. Dall’aspetto grosso e di colore scuro, è solitamente la più richiesta ed è tipicamente locale, a differenza delle prime due tipologie che sono di altra provenienza.

Polpa dura e croccante, peduncolo lungo di un verde intenso, la ciliegia Ferrovia oltre alla sua bontà, vanta anche proprietà depurative ed energetiche: questo frutto è, infatti, ricco di vitamine ed è consigliato nella dieta mediterranea. Soda e resistente, si conserva per molti giorni e la sua produzione abbraccia anche i comuni del sud barese, fra cui Turi, Sammichele, Putignano, Noci, Casamassima, Gioia del Colle e Acquaviva delle Fonti.

Il tappeto di Rose all’uncinetto

Un tappeto da record, realizzato in tempi da record dalla Fondazione di Comunità d’Arte “Fili D’Arte”. 6.000 rose in tutto, declinate in 3 diverse tonalità del rosso, nel rosa, nel fucsia e nel viola, circondate da altrettante foglie e posizionata lungo il viale alberato all’interno del Parco comunale. Ogni elemento è stato realizzato all’uncinetto con punto alto e punto basso, cucito e poi fissato, tramite fascette di plastica, ad un’anima realizzata con una rete metallica. Rose in apparenza uguali, ma in realtà così diverse. Perché dietro ogni punto c’è una manualità differente, una diversa sensibilità.

Conversano – Cosa Vedere

Il Castello di Conversano, simbolo della Città, è di origine normanna. All’interno i grandi saloni e la sala nuziale del Conte Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, detto Guercio di Puglia e la bellissima pinacoteca “Paolo Finoglio” con il ciclo pittorico della Gerusalemme Liberata; il Convento di San Benedetto di Conversano, con chiostro medievale e un cortile porticato del XVII secolo, che ospita dei reperti archeologici nella sede del museo civico. La cattedrale romanica di Santa Maria Assunta; il Polo Museale “MuseCo” e il Museo Archeologico, con i reperti e corredi provenienti dall’antica Norba, la Chiesa e il Monastero di S.S. Cosma e Damiano.

La Biblioteca

La Biblioteca ha sede nei locali storici e monumentali di un’ala dell’ex monastero medioevale di San Benedetto, in via San Benedetto n. 18 a Conversano, sede della Fondazione.

Il materiale a disposizione degli appassionati di lettura e cultura proviene da donazioni o depositi di studiosi e bibliofili, nonché di personalità rilevanti per la storia civile e sociale della nostra Regione nel Novecento.

Oltre alla grande bellezza distensiva del luogo, tante sono le attività dei “Granai del sapere”. Tra queste Lectorinfabula european cultural festival, che ha dato vita all’esperienza di Lector in Tavola, uno spazio di riflessione intorno al cibo inteso come nutrimento per il corpo e lo spirito. Utilizzare la convivialità dell’incontrarsi a tavola per discutere, comprendere le ragioni e i significati della parola “cibo”.

Per maggiori informazioni su come arrivare, dove dormire, attività all’aria aperta e percorsi in bicicletta Comune di Conversano | GALSEB | TEO VIAGGI

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A Roma, un vero e proprio unicum nel patrimonio culturale gastronomico del mondo: si chiama GARUM, Biblioteca e Museo della Cucina. Ad oggi, è la più importante, eclettica e rara collezione privata di arti e letterature culinarie esistenti in Italia che si offre, gratuitamente, al pubblico. Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 16, si può attingere a piene mani a immensi bacini di conoscenza perchè come dice il Mecenate Rossano Boscolo (in copertina) la “Cultura si deve donare”.

A Roma, ai piedi del Palatino, sugli argini di terra del Circo Massimo, un palazzo di grande fascino, custode di segreti e storie di Roma antica. Proprio in questa area si ritiene infatti che fosse ubicato il Lupercale, la grotta in cui Romolo e Remo vennero allattati dalla celebre Lupa: qui sono state nutrite le radici di un popolo che ha plasmato la storia e la cultura del mondo.

Con la sua facciata iconica a foggia di sipario teatrale e quella mano in gesso che svetta sul tetto con l’indice puntato verso il cielo, chiamata dai romani “la mano di Cicerone”, questo palazzo di Roma ospita oggi il Boscolo Circo Massimo, location di Charme per soggiorni, cerimonie, feste, matrimoni, meeting, sfilate di moda, e custodisce al suo interno una collezione privata d’arte gastronomica, costituita da opere letterarie e oggetti acquisiti con cura meticolosa nel corso degli anni da Rossano Boscolo, di elevato valore affettivo, simbolico e storico, messi ora gratuitamente a disposizione del pubblico di appassionati e cultori del genere.

Credo sia importante andare a scoprire ciò che è stato fatto prima di noi, è importante studiare ciò che è venuto prima perché altrimenti non abbiamo un solco da seguire. Invece i solchi ci sono e dobbiamo seguirli, poi ci sono le modifiche, gli aggiornamenti, l’evoluzione, ma bisogna sempre ricordarsi la storia, la tradizione e i suoi preziosi insegnamenti.

Io ho cominciato con lo studio, tutto quello che ho comprato all’inizio era per studiare, perchè mi piaceva la storia della cucina e potevo solo studiare ciò che che era stato fatto prima di me.

Poi mi sono appassionato ai libri antichi, colmi di nozioni importanti, fino ad arrivare a 3500 volumi. E, quando si colleziona si ha il piacere di far vedere.

Io ho avuto tanto dalla vita, e quando si ha ricevuto tanto dalla vita bisogna essere in grado di donare, di restituire qualcosa indietro, se no non ha senso. Non si può essere egoisti e portare tutto con sé fino in fondo.

Quindi ho pensato che era arrivato il momento di dare agli altri ciò che io ho avuto la fortuna di acquisire nel corso di questa vita.

Una raccolta preziosa che si offre al pubblico, resa viva dalla quarantennale e inossidabile passione di Rossano Boscolo. Pasticcere di fama internazionale, chef, e collezionista di antichi e preziosi libri di ricette, Boscolo è anche il fondatore della Campus Étoile Accademy (ve ne avevamo parlato qui), considerata la Bocconi della Pasticceria e madre di tutte le scuole. Nel corso degli anni ha infatti “sfornato” più di 20.000 cuochi, molti dei quali pluri-stellati.

Nel Museo due piani di meraviglie. Dietro le vetrine le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli sono state utilizzate in Alta cucina, in Pasticceria, in Cioccolateria, in Gelateria, nella Panificazione e nelle Cucine domestiche.

Dagli stampi barocchi per il gelato di primo Seicento alle cucine a gas degli anni Cinquanta del secolo scorso; dalle bellissime mezzine toscane ottocentesche alle contemporanee macchine per la pasta passando per le pentole di design del secondo Novecento. Non mancano inoltre vere e proprie chicche come il primo gioco di cucina per bambini, prodotto a Ravensburg nel 1898, o come le semplici e fascinose scodelle da desco conventuale.

Il GARUM

Il GARUM, al piano inferiore, mette in mostra le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli si sono utilizzate in cucina mentre la Biblioteca, al piano superiore, offre un percorso didattico guidato all’interno della grande Storia della cucina con curiosità, notizie “gustose”, ricette e parole tratte dalle stesse innumerevoli rarità bibliografiche esposte: dal Platina alle prime edizioni dello Scappi e dell’Artusi; dal Menon a Careme, ed Escoffier, con un’attenzione particolare ai testi popolari e di utilizzo domestico che hanno abitato nel corso dei secoli, ed abitano tuttora, le nostre cucine.

IL MUSEO

Libri antichi e strumenti che hanno fatto la storia della Gastronomia. Uno straordinario viaggio nella storia della Gastronomia dal Quattrocento ai nostri giorni.

Qui sono in mostra le più varie strumentazioni che nel corso dei secoli sono state utilizzate nell’Alta cucina, in Pasticceria, in Cioccolateria, in Gelateria, nella Panificazione e nelle Cucine domestiche. Rarissimi pezzi da collezione e strumentazioni che spaziano dagli stampi barocchi per il gelato di primo Seicento alle cucine a gas degli anni Cinquanta del secolo scorso; dalle bellissime mezzine toscane ottocentesche alle contemporanee macchine per la pasta fino alle pentole di design del secondo Novecento. Non mancano inoltre vere e proprie chicche come il primo gioco di cucina per bambini, prodotto a Ravensburg nel 1898, le semplici e fascinose scodelle da desco conventuale o i primi stampi da Charlotte delle cucine Reali inglesi.

LA BIBLIOTECA

Il secondo piano ospita una delle più incredibili raccolte di libri antichi di cucina e gastronomia esistenti in Europa.

Una collezione che sfiora le 3.500 unità bibliografiche.
La Biblioteca occupa l’intero piano superiore dell’edificio ed offre un percorso didattico guidato all’interno della grande Storia della cucina con curiosità, notizie “gustose”, ricette e parole tratte dalle stesse innumerevoli rarità bibliografiche esposte: i libri che hanno fondato il gusto, le conoscenze e le tecniche della Gastronomia mondiale!

Abbiamo catalogato tutto il materiale, abbiamo scansionato tutti i libri, abbiamo fatto un sito consultabile per approfondire le tematiche. E tutto è totalmente gratuito.

Tutto in un posto meraviglioso, nel cuore della storia romana, nel Palatino, al Circo Massimo, dove siamo felici di ricevere persone. Un luogo meraviglioso dove poter spiegare loro tutto ciò che sappiamo sull’argomento. Noi siamo qui, a disposizione, per far capire loro la storia della Gastronomia Mondiale.

La collezione esposta contiene praticamente tutti i più importanti testi di Gastronomia stampati dal Quattrocento ad oggi, la gran parte dei quali in prima edizione. Qualche esempio? Lo Scappi del 1570, Il Rossetti del 1584, la mitica Art de Bien Traiter del 1674 (conosciuta in sole tre copie al mondo), La Chapelle del 1742, l’Appert del 1810, la prima leggendaria edizione dell’Artusi del 1891, apparentemente sopravvissuta in soli 4 esemplari non facilmente consultabili.

Vi invitiamo a visitare GARUM per rimanere affascinati dalla varietà e dalla quantità dei suoi materiali in mostra in uno dei palazzi più iconici e misteriosi di Roma, che, come ulteriore omaggio alla storia, prende il nome dalla salsa di pesce fermentato di cui gli antichi romani andavano ghiotti.

A breve presso il Garum, Biblioteca e Museo della Cucina sarà possibile non soltanto scoprire la storia della Gastronomia, ma anche gustarla.

Infatti, in collaborazione con Boscolo Circo Massimo Events. esisterà la possibilità di vivere un’inedita esperienza gastro-storica all’interno del BiblioMuseo e sperimentare il gusto delle Ricette Storiche. Maggiori Info QUI.

GARUM, Biblioteca e Museo della Cucina

Via dei Cerchi, 87
00186 | Roma | SITO |+39.391.38.46.470

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.


Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Laboratori per grandi e bambini, Contest per Pizzaioli alla ribalta, Workshop ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sui Laboratori sulla varietà degli impasti, i Kids Lab, la Evo School con Pane&Olio e il Contest Stand Up Pizza. Non mancate!

La Città della Pizza sarà per tutti gli appassionati anche un’occasione straordinaria per carpire i segreti dei migliori maestri pizzaioli d’Italia. Grazie ai laboratori infatti, i pizza lover potranno seguire in prima persona, i preziosi consigli dei professionisti da mettere in pratica. 

Tra i tanti in calendario, “I Topping della pizza” che vedrà salire in cattedra Petra Antolini (Settimo Cielo), regina degli impasti, ma soprattutto dell’utilizzo delle materie prime sulla pizza; “La Pizza nel ruoto” con Alessio Mattaccini (Spiazzo) che racconterà un rito antico, una piccola meraviglia della tradizione domestica; “La pizza alla romana” spiegata da Andrea Renzi (La Mangiatoia).

“Un’offerta convegnistica e didattica – sottolinea Emiliano De Venuti, CEO di Vinòforum e ideatore de La Città della Pizza – quanto mai ricca e varia. La manifestazione infatti rimane a tutti gli effetti un momento essenziale di incontro per gli addetti ai lavori, che i questi due giorni trovano la nostra iniziativa un ideale palcoscenico di confronto.” 

Uno spazio importante sarà poi quello dato al Pane&Olio, due preziosi e antichi totem alimentari del territorio italiano. Oltre ai corsi sull’olio extravergine di oliva tenuti negli spazi dalla Fondazione Evoo School (ne abbiamo parlato qui), ci saranno tre laboratori dedicati ai più piccoli in cui grandi maestri panificatori si alterneranno parlando di pane, ma anche di cibo buono e merenda sana. I maestri panificatori coinvolti sono Federico Massimo Stocchi (Il forno degli amici), Francesco Arnesano (Lievito, pizza, pane).

Sempre per i bambini dai 5 ai 12 anni, i Kids Lab organizzati da AVPN – Associazione Verace Pizza Napoletana in collaborazione con Ooni – Forni per Pizza. Il programma è quello di dedicare 2 giorni ad insegnare ad impastare, ammaccare, stendere l’impasto in un percorso alla scoperta della vera pizza napoletana. Tutti gli incontri sono gratuiti e prenotabili in loco fino a esaurimento posti.

STAND UP PIZZA – IL CONTEST

Dopo il successo delle precedenti edizioni e grazie alla collaborazione di Luciana Squadrilli, si inaugura il nuovo palcoscenico riservato ai pizzaioli emergenti: Stand Up Pizza, il contest al quale partecipano nuovi talenti e artigiani esperti per farsi conoscere e presentare il proprio modo di intendere la pizza.

Tutti i concorrenti dovranno realizzare, “live”, una pizza con i prodotti della dispensa messa a disposizione dall’organizzazione e dai partner de La Città della Pizza, spiegando il tipo di impasto proposto e l’utilizzo degli ingredienti. La sfida prevede inoltre l’uso obbligatorio di un ingrediente a sorpresa, svelato sul momento.

A giudicare le ricette dei pizzaioli sarà una competente giuria di addetti ai lavori, composta da noti pizzaioli, chef e giornalisti.

Il vincitore di Stand Up Pizza entrerà di diritto con la sua “casa” nella prossima edizione de La Città della Pizza Roma e riceverà una fornitura di prodotti messa a disposizione dai partner.

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

Immagine di copertina AVPN

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.


Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Workshop, Laboratori, Contest ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sui WORKSHOP dedicati alla PIZZA sui temi di attualità e business.

La pizza è un mondo vasto, sempre più ampio e concorrenziale. Aprire una pizzeria può essere un’idea di business vincente, a condizione che ogni dettaglio venga studiato con cura come scelta della materia prima e del locale, la formazione del personale di banco, forno e sala, la cordialità, lo stile e l’arredo del locale: tutte componenti concorrono alla realizzazione di un’attività di successo oltre alla ricerca della propria identità di pizza e cifra stilistica da sfornare.

Molti gli argomenti sotto i riflettori de La Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma, a cominciare dai workshop che parleranno di attualità, di business e di avanguardia nel mondo della pizza.

Apriranno le danze sul tema, Pier Daniele Seu (Seu Illuminati) e Alessandro Condurro (Antica Pizzeria Da Michele) con “Le nuove sfide della pizza”, in cui si discute di tutte quelle difficoltà imprenditoriali – dal caro-bollette, alla complessità di reperimento del personale – che rendono complicata la ripartenza.

Nel “Piacere della carne” si parlerà con Marco Manzi (Pizzeria Giotto) e Jacopo Mercuro (180gr) di come la carne è sempre più spesso protagonista sulla pizza e quale è il modo migliore per utilizzarla.

A chiudere i workshop di sabato 28 maggio sarà “Se la pizza la fa lo chef” in cui Michele Leo racconterà come gli chef sempre più spesso portano la pizza in cucina e la inseriscono in menu, ideando anche format che mettono in collegamento forni e fornelli.

Domenica 29 maggio sarà il turno di “Come il cacio sulla pizza” e di come il formaggio – tra provocazione e ricerca – si conferma sempre più un ingrediente fondamentale per la pizza. Se ne parlerà con Ivano Veccia (Qvinto) e Peppe Iaconelli.

Si continuerà con “Pizza Girls” un incontro dedicato alle donne in pizzeria che vedrà la partecipazione di Roberta Esposito (La Contrada), Francesca Calvi (Pizza 360gradi), Nausica Ronca (Nonna Nannina) e Federica Mignacca.

Si chiude con “Dal vino alla pizza: lieviti selezionati vs selvaggi” che racconterà di come la gestione dei lieviti è uno dei temi tipici che seguono il rinascimento della pizza in Italia da 10anni a questa parte, interviene Carlo Di Cristo (Foorn).

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma (Via delle Fornaci 10 – zona Ponte Milvio), saranno oltre 90 le Pizze in degustazione nelle 14 case dedicate ai maestri pizzaioli italiani che presenteranno tutte le tradizioni della pizza: napoletana, all’italiana, romana, contemporanea, fritta, al taglio e senza glutine; supplì e frittatine di pasta firmate dal pastificio Gerardo di Nola incluse.

Oltre alle bontà “di casa” ci saranno anche Workshop, Laboratori, Contest ed Eventi nell’evento che arricchiranno di contenuto l’imponente Manifestazione capitolina dedicata alla parola italiana da mangiare più famosa nel mondo. Di seguito tutte le info sulle serate di primavera all’insegna di PIZZA&CHAMPAGNE con RUINART.

Alla Città della Pizza 2022, il 28 e 29 Maggio al Parco di Tor di Quinto a Roma, gli appassionati di esperienze uniche e lieviti, sia da bere sia da mangiare, ci saranno i pranzi e le cene en plein air, durante le quali grandi pizzaioli d’Italia proporranno le loro pizze in abbinamento allo Champagne e alle dimensioni briose di Ruinart Rosé.

Il progetto Pizza&Champagne – realizzato in collaborazione con Molino Magri azienda mantovana a conduzione familiare da 5 generazioni vocata alla qualità e all’innovazione – prevede due pranzi e due cene, che vedranno protagonisti quattro grandi maestri pizzaioli italiani ognuno dei quali presenterà un menu speciale che accompagnerà gli ospiti in un percorso alla scoperta delle massime espressioni della pizza.

Il Palinsesto delle serate di Pizza&Champagne

Sabato 28 maggio, tra le altre, Marco Quintili proporrà la sua “Gricia in fiamme” (provola affumicata, pecorino romano, pepe cuvée, guanciale di maialino nero); mentre Giancarlo Casa la “Pizza Maggiolina” (crema di fave, primo sale della campagna romana, fave, ciauscolo e scaglie di pecorino romano). Domenica 29 maggio sarà la volta di Stefano Miozzo che allieterà gli ospiti con la “Ribelle” (Mozzarella di Bufala DOP, insalatina, filetto di salmone fumé, stracciatella, semi di sesamo tostati e perle di agro lampone); invece il sardo Cristian Tolu proporrà “Insularità” (Coulis di piselli, tartare di gambero marinato con lime zenzero e menta, stracciatella, granella di pistacchio e bisque di gambero).

Le esperienze gastronomiche saranno rese ancora più esclusive dagli abbinamenti con lo Champagne Rosé firmato Ruinart. L’eleganza, la raffinatezza e il colore delicato dai riflessi leggermente aranciati caratterizzano Ruinart Rosé. Un intrigante connubio tra rotondità golosa e piacevole freschezza, sublime espressione delle principali anime dello Champagne (Chardonnay e Pinot Noir).

“Intrigante, esotico, audace e inaspettato: è questo ciò che caratterizza lo Champagne Ruinart Rosé che, pensato in abbinamento alla pizza gourmet, la massima espressione italiana dello street food di alta qualità, è in grado di invitare gli ospiti a intraprendere un indimenticabile viaggio nel gusto”, racconta Silvia Rossetto, Senior Brand Manager Ruinart.

Una storia centenaria di eccellenza e savoir-faire con un costante impegno nel promuovere un art de vivre consapevole. L’impegno della Maison Ruinart nel preservare la natura e il savoir-faire si evince nel nuovo e rivoluzionario packaging “second skin”, completamente ecologico , nell’ottica di una sostenibilità che accompagna ogni fase di lavorazione del prodotto, dalla vigna alla bottiglia.

Attenzione, i posti per PIZZA&CHAMPAGNE sono limitati e prenotabili esclusivamente sulla sezione del sito www.lacittadellapizza.it cliccando QUI.

COLPO D’OCCHIO – LA CITTÀ DELLA PIZZA ROMA 2022
LOCATION: Parco Tor di Quinto – Via Fornaci di Tor di Quinto, 10, Roma.
GIORNI E ORARI DI APERTURA:
Sabato 28 maggio dalle ore 11 alle ore 24
Domenica 29 maggio dalle ore 11 alle ore 22.
Ingresso gratuito.
Per tutte le info www.lacittadellapizza.it

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