Stretta di Governo e Regioni per i non vaccinati. Il nuovo decreto Covid dal 6 dicembre al 15 gennaio per salvare il Natale e la stagione turistica.
Super Green pass per sedersi al ristorante, accedere a cinema, alberghi, teatri, palestre, piste e piscine, stadi e discoteche, eventi e mercatini di Natale.
E’ arrivato. E’ l’atteso Super Green Pass, approvato oggi dal Consiglio dei ministri per arginare e contrastare la quarta ondata, con l’obiettivo di tenere aperto il Paese ed evitare pesanti contraccolpi per una ripresa economica che lentamente inizia a riprendere la sua fisionomia.
Arriva e lo fa in tempo “per salvare il Natale e la stagione turistica” ma anche, e soprattutto, per dare un ulteriore impulso alla campagna vaccinale, spingendo i circa 7 milioni di italiani non ancora immunizzati a scegliere il vaccino.
Cosa cambia in Italia e da quando?
A spiegarlo è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza, presentando le nuove misure contro il coronavirus. In sostanza per una fase temporale compresa tra il 6 di dicembre e il 15 gennaio viene introdotta una formula “rafforzata di Green Pass”.
“Questo Natale – ha detto il premier Mario Draghi – sarà normale per i vaccinati, speriamo che la pandemia si evolva in maniera tale che il prossimo sarà veramente un Natale per tutti. Speriamo che le persone oggetto oggi di restrizioni possano tornare a essere parte della società con tutti noi. Lo scorso anno si guardava al peggioramento dei contagi e poi si decideva di non tenere aperto. Ma già prima della decisione finale, molte delle prenotazioni erano scomparse. La strategia di questo decreto tende a dire che se si fanno tutte queste cose possiamo dire di aver fatto il possibile per difenderci dalla pandemia e mantenere aperto. Perchè ci sia una riconciliazione nel Paese “ci vuole il successo: con l’economia che continua a funzionare bene e un Natale diverso. Ve lo ricordate il Natale l’anno scorso? Vogliamo conservarci un Natale diverso, se questo avrà successo sarà il miglior modo per riconicliare le persone” ha aggiunto.
I quattro grandi temi per un mondo aperto e un Natale sicuro
Il primo – ha spiegato Speranza al termine del Cdm – “riguarda l’obbligo che oggi è già vigente per personale sanitario e chi lavora nelle Rsa. Ora estendiamo obbligo anche al personale non sanitario che lavora nel comparto salute, alle forze dell’ordine, ai militari e a tutto il personale scolastico. Inoltre l‘estensione riguarda anche la terza dose o il richiamo“.
Un secondo ambito di intervento riguarda l’estensione dell’utilizzo del green pass: “oggi lo estendiamo agli alberghi per aiutare le nostre strutture ricettive, al trasporto ferroviario regionale e interregionale e a trasporto pubblico oltre agli spogliatoi delle palestre”.
“Il terzo ambito di intervento è il green pass rafforzato. Finora si otteneva con vaccinazione, guarigione o tampone negativo. In questa fase di avanzamento dell’epidemia riteniamo che per una fase, che va dal 6 dicembre al 15 gennaio, introduciamo un green pass rafforzato per cui il certificato verde si ottiene solo con la vaccinazione o la guarigione. Nel momento in cui facciamo la scelta del green pass rafforzato, sottolineo che nel passaggio di colore delle Regioni, eviteremo restrizioni per le persone vaccinate. Il rafforzamento del green pass serve a evitare chiusure”.
Il quarto ambito di intervento ha a che fare con i controlli. “Dentro il decreto c’è il rafforzamento dei controlli dove si usa il green pass – ha sottolineato Speranza -. I comitati provinciali di sicurezza dell’ordine pubblico dovranno offrire una relazione settimanale sui controlli al ministero dell’Interno”.
Le principali novità del Super Green Pass in 12 punti
Arriva il green pass ”rafforzato”, strumento adottato dal governo per contrastare la quarta ondata Covid, “si ottiene solo con vaccinazione o guarigione”, entrambe con durata determinata;
La validità del super green pass scende da 12 a 9 mesi, mentre dal prossimo 6 dicembre al 15 gennaio “valgono le nuove regole transitorie per le zone colorate”, informa Palazzo Chigi;
Il green pass ”base”, ovvero il passaporto ottenibile anche con semplice tampone, sarà obbligatorio dal 6 dicembre anche per alberghi, spogliatoi per l’attività sportiva, trasporto ferroviario regionale e trasporto pubblico locale;
Il passaporto vaccinale ‘rafforzato’ regolerà “l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche”, già in zona bianca;
Sono state inoltre previste “ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il ” green pass rafforzato”;
Il passaporto vaccinale ‘rafforzato‘ regolerà “l’accesso a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche”, anche e già in zona bianca;
Sono previste “ulteriori limitazioni della zona arancione valide solo per chi non possiede il ”green pass rafforzato“;
La vaccinazione obbligatoria sarà estesa a personale amministrativo sanità, docenti e personale amministrativo scuola, militari, forze di polizia, soccorso pubblico dal 15 dicembre;
Sempre dalla stessa data scatta il richiamo obbligatorio per le professioni sanitarie, già previste per legge;
Prevvisto il rafforzamento del sistema dei controlli. Entro 3 giorni dall’entrata in vigore del dl, infatti, i Prefetti sentono il Comitato provinciale ordine e sicurezza, entro 5 giorni adottano il nuovo piano di controlli coinvolgendo tutte le forze di polizia, relazionando periodicamente;
Resta invece non obbligatoria l’uso della mascherina all’aperto in zona bianca e, al contrario, obbligatoria all’aperto e al chiuso in zona gialla, arancione e rossa. Sempre obbligatorio in tutte le zoneportarla con sé e indossarla in caso di potenziali assembramenti o affollamenti;
Restano infine invariate le tipologie e la durata dei tamponi.
La cucina di mare sbarca a Formello. E lo fa in grande stile, in un’imponente location dal valore storico e artistico con tanto di giardino segreto. Si chiama FORME Fish Restaurant & Lounge, la sua è una cucina di mare moderna e vivace, accompagnata da fine mixology servita tra accoglienti poltroncine di velluto verde inglese e spesse mura di pietra viva.
Il mare trova le coordinate di un nuovo porto a Formello, borgo nel verde dell’Agro Veientano, appena fuori dai confini romani; e porta qui la sue carica iodata, la sua cucina di forme d’acqua rilette in chiave moderna, interpretate a mano libera, tra tocchi di terra e bosco, dalla giovane Chef Chiara Sardella.
Tenace, delicata e sorridente, porta avanti una filosofia gastronomica etica, sostenibile, stagionale e chiara, come il suo nome. Perchè le materie prime come carne, uova e ortaggi vengono selezionate da agricoltori e allevatori locali, così come il pescato, che arriva fresco dai litorali laziali direttamente dalla cooperativa di Anzio/Terracina, viene poi interpretato con idee e grande cura estetica, affiancato da una sofisticata mixology ispirata dalla brezza marina o da una carta dei vini che propone una vasta scelta di etichette nazionali.
Tra grotte e camini accesi, arredi di design e giardino d’inverno per tutte le stagioni, Forme ha ristrutturato le antiche scuderie e oggi abita l’imponente struttura annessa a Palazzo Chigi – Palazzo storico e più importante del borgo di Formello, dove risiedeva il principe Chigi – e che ora è sede del Museo dell’Agroveientano, con tanto di Biblioteca e Consiglio Comunale.
Chef Chiara Sardella
Perchè FORME – Fish Restaurant & Lounge è un coraggioso e solido progetto di cucina dei suoi tre titolari – Alessandro Porcu e i fratelli Alessandro e Marco Intino – imprenditori che condividono esperienze di successo nel mondo della ristorazione con un ambizioso sogno comune, quello di proporre una cucina di pesce e di ricerca in una location unica, in un borgo lontano dalla costa dove non arrivi la nostalgia del mare, solo la sua sostanza.
Siamo stati sempre convinti di voler fare una pregiata cucina di mare. Il nostro locale lo abbiamo interpretato con un concept più internazionale, per creare in questo territorio un luogo che potesse essere vissuto in più fasi del giorno e non solamente per la cena.
Abbiamo così, deciso deciso di inserire un cocktail bar di bel design e grande qualità che ci consente di offrire una ricercata selezione di aperitivi e cocktails.
La Location
Da un’antica struttura, in un contesto storico di grande valore, FORME – Fish Restaurant & Lounge vive su due livelli. Varcata la soglia d’ingresso, subito una finestra per osservare l’operosità della cucina e un grande bancone e bottigliera per accompagnare il pasto o un dopocena d’atmosfera.
C’è anche un giardino d’inverno che, tra statue di bronzo, antichi orci e giochi di luce che rende suggestivo il raccolto esterno in ogni stagione.
Crudi
Fritto Misto e Salsa Teriyaki
La Cucina
Chiara Sardella, giovane executive chef, è per la prima volta alla guida di una brigata tutta sua. Prima di approdare a Formello ha collezionato diversi stage che hanno segnato il suo percorso con caparbietà e gran voglia di imparare, dal Ristorante Trippini presso Eataly Roma al ruolo di chef de partie in alta quota a La Siriola (2 stelle Michelin) fino al Glass Hosteria (1 stella Michelin) dove ha ricoperto il ruolo di sous chef affiancando l’unica donna stellata a Roma.
L’esperienza, oltre i contesto, parte dalla tavola, che è nuda e lucente, con una mise en place essenziale con piccoli oggetti di design realizzati da artigiani locali. Poi, il grande camino di pietra che troneggia maestoso e riscalda l’atmosfera che da una sala diventa salotto.
Il Pane arriva poco dopo, ed è un trionfo di sapore e affermazione della ritualità di un tempo che dovremmo trattenere. Tagliato spesso, con la mollica umida e la crosta croccante, arriva dallo storico forno del borgo, e mette in tavola le premesse di scelte di qualità e la promessa di ciò che verrà.
Quello che segue infatti, rimane in equilibrio tra i dettami di una cucina di sapori, attente cotture e twist di creatività. Arrivano così piatti che sorprendono per idee, delicatezza e carattere, come per la Tagliatella di calamaro, consommè di parmigiano e polvere di crostacei e Polpo rosticciato, crema di carota, carota arrosto, crema di pecorino e guanciale croccante.
Due piatti che ben mostrano l’ampiezza e la gamma delle intensità delle “forme dell’acqua”. Le tagliatelle di calamaro, dalla consistenza eterea immersa nel tiepido consommè, ricordano nelle temperature e nel concetto i più noti tagliolini in brodo, ma accordano il piatto su nuove sonorità iodate con un risultato meno noto e davvero piacevole. Il Polpo invece gioca un’insolita e originale partita, si confronta con i dolci sapori della carota contrastati dalle spiccate sapidità del pecorino e del guanciale croccante, per comporre accordi fuori dai classici abbinamenti e vincere fuori casa.
Grande attenzione viene riservata anche alle proposte vegetariane e gluten free come per la Crema di fungo, crumble all’aglio, cardoncelli e pioppini saltati spugna alle erbe e anacardi, per un intenso trionfo di bosco e consistenze vegetali.
Crema di fungo, crumble all’aglio, cardoncelli e pioppini saltati spugna alle erbe e anacardi
Gnocco con ragù di anatra, senape, crema di parmigiano e castagne
Gusti equilibrati suggestionati da note avvolgenti e più sapide definiscono i piatti come nel caso del Risotto con crema di zucca, burro nocciola, aceto di mele e gambero crudo e dello Gnocco con ragù di anatra, senape, crema di parmigiano e castagne: un piatto che mostra il manico della tradizione di terra e non teme di arricchirla con ingredienti stagionali decontestualizzati e comunque al loro posto.
Dal menu anche Spaghettino, colatura di alici del Cantabrico, burro affumicato alle erbe e tuorlo d’uovo marinato o come la Pasta Mista ai frutti di mare, scampi e spuma di patate; il Tagliolino vongole veraci, carpaccio di porcini e tartufo e la Spigola in crosta di pane e mortadella, crema di topinambur, mortadella piastrata e crema di pistacchio.
Tra i secondi di Terra e Mare, la Guancia di manzo insaporita dalla sua salsa, crema di broccolo romano e rapa bianca arrosto e la Spigola, crema di topinambur, carciofo fritto, mayonese alla liquirizia e crumble alla nocciola.
Golosi e invitanti i dessert come la Pera cotta a bassa temperatura burro e salvia, ganache al cioccolato bianco, frolla al cacao salata e polvere di burro d’arachidi; il Frangipane alle nocciole, mousse al gorgonzola, coulis di fichi e gelato al caramello salato o il Crumble al cacao salato, mousse al mascarpone e marsala, gelatina di caffè e polvere di savoiardo.
Mixology
Da Forme anche la drink list è a forte vocazione marina e le serate profumano di mare, di macchia mediterranea e di erbe aromatiche, anche d’inverno. A vivacizzare la scena il giovane Lorenzo Mastropietro, chitarrista, compositore e bartender di professione dall’età di 18 anni che utilizza lo shaker come fosse la sua chitarra elettrica. Il venticinquenne romano si divide tra palco e realtà: dopo alcuni passaggi in importanti locali della Capitale e aver ottenuto il terzo posto nella Campari Competition, è approdato a Formello dove ha avuto carta bianca sulla proposta di mixology.
“Tutti i cocktail presenti sono leggeri e ben equilibrati nella parte alcolica, prevale il gusto femminile sulle note sour ed elementi botanici vegetali, un tempo utilizzati per favorire le funzioni digestive che qui mi aiutano ad aromatizzare la bevuta e sono ben visibili anche come decorazione”.
Un gusto ricco di sfumature, ingentilito da note erbacee come ortica, salvia e rosmarino, altre più torbate e terrose che si manifestano nella liquirizia oppure agrumate per la presenza di lime e bergamotto mentre i sentori salmastri sono suggeriti da soluzioni saline e salamoia di olive, vaporizzazioni di brodi di pesce e acqua di molluschi.
Nell’Americano Marinaro (d’autunno), ad esempio, aggiunge della brezza di mare con una soluzione di acqua e sale; contemporaneamente lo arricchisce con bitter chocolate e panna sifonata, aromatizzata ai sapori d’autunno. A questo si aggiungono altri capolavori signature del bere miscelato, dal Patron Hinojo a base di Tequila, miele, succo di lime, sale maldon e polvere di finocchietto, al fresco e piacevolmente dolce Cherry Lady con vodka, liquore alla ciliegia, sweet&sour, albume e fava tonca, senza dimenticare i grandi classici del beverage realizzati su richiesta.
Il luogo è il “Roma Convention Center La Nuvola”. Quando? Da oggi mercoledì 10 novembre fino a sabato 13, un intenso programma e aree tematiche con 80 chef, 100 aziende, show cooking e un temporary restaurant con 4 chef di insegne stellate.
Questi e molti altri, tra giornalisti e moderatori, saranno i protagonisti del grande evento capitolino sull’enogastronomia che abbraccia il grande pubblico e gli appassionati operatori del settore
Excellence 2021 ai nastri di partenza oggi alla Nuvola dell’Eur, negli spazi dell’ avveniristica opera dell’architetto Massimiliano Fuksas.
Dal 10 al 13 novembre, la grande kermesse capitolina dedicata all’enogastronomia del Made in Italy con oltre 80 chef grandi chef, 100 aziende, 2 aree show cooking, un “temporary restaurantstellato” con 4 chef in successione, e poi ancora talk, seminari e masterclass.
Un evento – quello organizzato dai fratelli editori Pietro e Claudio Ciccotti – che, anche per l’VIII edizione, si caratterizza per la capacità di far ritrovare, sotto lo stesso tetto, il grande pubblico e gli addetti ai lavori. Questo grazie al duplice spirito dell’evento: dare la possibilità agli appassionati di poter degustare alcuni dei prodotti che sono il fiore all’occhiello del nostro Paese e permettere agli operatori del settore di fare business, di avere occasioni di confronto e di aggiornarsi sulle innovazioni più recenti del settore.
Si parte oggi mercoledì 10 novembre dal palco della Excellence Arena per l’inaugurazione condotta dalla giornalista e autrice RAI Federica de Denaro alla presenza delle Istituzioni. Ci saranno: il Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione On. Renato Brunetta, l’Assessore alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale della Regione Lazio Roberta Lombardi, i Presidenti di Arsial, Mario Ciarla, e di Coldiretti Lazio David Granieri e il padrone di casa l’AD di Eur S.p.A. Antonio Rosati.
“Excellence si sta rivelando una importante manifestazione sulle eccellenze agro-enologiche dell’Italia, che siamo molto felici ospitare alla Nuvola, a conferma del suo ruolo di magnifico e polivalente spazio.” – Dichiara Antonio Rosati, Amministratore Delegato di EUR Spa, società che possiede e gestisce la Nuvola dell’Eur – “Personalmente, da sempre ho considerato il cibo e il vino italiani la nostra grande locomotiva per il made in Italy, strategica per attrarre investimenti, oltre che significativo fattore di crescita nel turismo e nell’accoglienza della città e del Paese.”
Durante l’inaugurazione verranno, poi, consegnati 3 dei 12 Premi Excellence 2021, assegnati a personaggi e realtà del mondo enogastronomico che, durante l’anno, si sono particolarmente distinti. Tra i premiati lo chef Alfonso Iaccarino del ristorante Don Alfonso** con il Premio Excellence “Alla Carriera”; lo chef Giuseppe di Iorio di Aroma Restaurant* con il Premio “Excellence Chef” e Dominga Cotarella con il premio “Manager dell’enogastronomia 2021”. Due ulteriori premi di grande prestigio verranno consegnati, poi, nel corso della quattro giorni e sono il premio “Food Innovation” vinto dal piatto Pasta e Pomodoro alla Hilde di Mauro Uliassi e Hilde Soliani e quello di “Roma Brand Ambassador” vinto dal tristellato Heinz Beck.
Excellence 2021 – gli spazi della Nuvola
Una pioggia di stelle è pronta a illuminare il meraviglioso complesso architettonico de La Nuvola. Solo nei primi due giorni, sarà possibile vedere all’opera ben 10 chef stellati divisi tra l’area Food Innovation e il temporary restaurantExcellence Stars Restaurant. Nella Food Innovation vedranno alternarsi chef del calibro di: Francesco Apreda, Giulio Terrinoni, Roberto Monopoli, Davide Pezzuto, Cristoforo Trapani, Michelino Gioia, Claudio Mengoni e Salvatore Bianco.
Nel temporary, che certamente non sarà da meno, sarà possibile degustare, ad un prezzo di estrema correttezza, i piatti che hanno reso grandi gli chef Iside De Cesare (mercoledì 10) e Daniele Lippi (giovedì 11) con 3 formule di menù da 1, 3 e 5 portate, tutte accompagnate da vino e acqua.
Sempre tra le cooking station, questa volta nell’area Food Experience, alle 15.30 di mercoledì si parlerà di “Distretti Virtuosi” ed in particolare del litorale sud del Lazio. Protagonisti saranno lo chef Walter Regolanti insieme al Sindaco di Anzio Candido De Angelis per parlare del successo che la città e il suo distretto ha riscosso a livello di ristorazione e turismo.
UNO SGUARDO SUL PROGRAMMA
Nelle quattro giornate di grande spettacolo e cultura da vivere tutte d’un fiato in compagnia di alcuni dei più grandi chef d’Italia, riuniti alla nuvola dalla sfida di rilanciare e far rinascere il mondo dell’enogastronomia, si cucinerà e parlerà di sostenibilità e la valorizzazione del territorio. Questi alcuni degli
10 novembre, 14:30-15:30 – Area Food Experience – cooking show a quattro mani con Antonio Gentile (47 Circus) e Marco Moroni (Bistrot Bio); 11 novembre, 13:30–14:30 – Area Food Experience – cooking show a quattro mani con Daniele Roppo (Il Marchese) e Roberto Campitelli (L’Osteria di Monteverde); 11 novembre, 13:30 – 14:30 – Area Cloud – Dialoghi della Cucina con Andrea Antonini (Imàgo), Igles Corelli, Antonio Sciullo e Salvatore Tassa; 11 novembre, 16:30 – Arcangelo Dandini (L’Arcangelo) con Cucina – Caffè; 12 novembre, 12:00-16:00 – temporary restaurant con Giuseppe Di Iorio (Aroma); 12 novembre, 16:30-17:30 – Area Food Experience – cooking show a quattro mani con Dino De Bellis (Epos Poggio Le Volpi) e Fundim Gjepali (Antico Arco); 13 novembre, 12:00-16:00 – temporary restaurant con Andrea Pasqualucci (Moma); 13 novembre, 16:30-17:30 – Area Food Experience – cooking show “Pizza Excellence” a 4 mani con Stefano Marzetti (Mirabelle) ed Edoardo Papa (In Fucina); 13 novembre, 15:00 – Area Food Innovation – talk con Giuseppe D’Alessio (Settimo); 13 novembre, 14:00 con Massimiliano Sepe (Alfredo alla Scrofa); 13 novembre 17:30-18:30 – Area Food Experience – cooking show a quattro mani con Mirko Di Mattia (Livello1) e Giovanni D’Ecclesiis (Il Vistamare).
Uscendo dalle cucine, l’attenzione si centrerà sulle due aree congressuali dell’Excellence Arena e dell’Excellence Cloud. In particolare, giovedì 11, andranno in scena nel Cloud due importanti momenti di confronto per analizzare i temi dell’enogastronomia territoriale. Si partirà con I Dialoghi della Cucina (ore 13.30) che vedrà un parterre d’eccezione formato dal gotha dell’alta cucina italiana: Antonio Sciullo, Salvatore Tassa, Gianfranco Pascucci, Igles Corelli e Andrea Antonini animeranno il confronto moderati dalla direttrice di Gastronomika Anna Prandoni. A seguire, poi, nel pomeriggio sarà la volta de I Dialoghi del Vino (16.00) moderati dalla direttrice di Excellence Magazine Manuela Zennaro.
Riflettori puntati anche nell’Arena, dove alle 13.30 di giovedì 11, avrà luogo la firma del Protocollo d’intesa per il rilancio della filiera eno-gastronomica nel Lazio e il sostegno alle economie territoriali promosso da FIEPET Confesercenti Roma, CAR Centro Agroalimentare Roma e FIPE Confcommercio Roma. Presenti alla sigla Valter Giammaria, Presidente CAR, Fabio Massimo Pallottini, Direttore Generale CAR, Claudio Pica, Presidente FIEPET Confesercenti Roma e Sergio Paolantoni, Presidente FIPE Confcommercio Roma. Ha confermato già la sua presenza e, quindi, il suo sostegno anche il neo Assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità Comune di Roma Monica Lucarelli.
Creatività, sperimentazione e affari sono dunque i tratti distintivi del ricco calendario di attività di Excellence 2021 che, per il terzo anno consecutivo, vede come main sponsorPwC Italia (organizzazione leader nei servizi professionali alle imprese) alla quale si aggiunge, come platinum sponsor, il colosso telefonico TIM. Si conferma, infine, la solida partnership con la Regione Lazio attraverso Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.
“Uno dei messaggi di Excellence è l’importanza, in cucina, della materia prima.” – sottolinea Pietro Ciccotti, ideatore dell’evento ed editore di Excellence Magazine – “Territorialità, stagionalità e sostenibilità sono tre parole che dobbiamo fare fortemente nostre per riportare dignità e rispetto in cucina. Tant’è vero che, alcuni cooking show, come quello di Giulio Terrinoni (del ristorante 1 stella Michelin “Per Me”), saranno ispirati alla dignità del lavoro che passa anche attraverso l’utilizzo corretto in cucina dei prodotti del territorio. Dignità della persona e dignità della manipolazione del prodotto passano per la stessa via.”
Quattro punti vendita a Roma, uno a Siviglia, Ventimila clienti al mese. Nuovi traguardi? Aumentare le presenze in ogni città italiana, nelle maggiori capitali europee e oltreoceano. È così che vede il futuro MoliseFood.
Il Molise, questa piccola regione italiana – seconda per dimensioni solo alla Valle d’Aosta – è uno scrigno di Prodotti Agroalimentari Tradizionali come il baccalà, il cannolicchio, il polpo essiccato (pulepe sicche), la razza quattr’occhi (U Cchialine), la torpedine marezzata, le trigliette essiccate (trejezzole secche), la trota fario e la vongola comune, oltre alla varietà di pasta fresca, tra cui i fusilli ( di cui sono gli inventori), biscotti, pizze fumanti (al pomodoro, coi cicoli, di granone, scimia, calzoni), pani e dolci.
E poi ancora: il Capicollo; la Ventricina di Montenero di Bisaccia; la Sopressata Molisana; la Noglia; la Muscisca; la Ventricina alla paparolica di Montemitro; la Salsiccia di Fegato; il Pecorino di Capracotta; la Treccia di Santa Croce di Magliano; il Burrino; la Stracciata; il Pecorino del Matese; il Pecorino del Sannio; il Caprino di Montefalcone del Sannio e tanto altro.
Il suo territorio per lo più montuoso e collinare produce ottimi formaggi e insaccati oltre al tartufo bianco, si mescola con 36 chilometri di costa, dove il pesce prende il sopravvento sulla carne in cucina e da mostra di sé in gustose zuppe, una su tutte il famoso Brodetto alla Termolese ( in foto con il LINK della RICETTA), risotti, sughi e una moltitudine di modi per cucinare e servire il baccalà.
Custode di una tradizione pastorale e agricola antichissime dell’antico Sannio, il Molise conta oggi molti produttori impegnati nella valorizzazione e promozione della gastronomia locale.
MoliseFood, progetto enogastronomico-imprenditoriale, nasce proprio con l’intento proattivo di coinvolgere le aziende agricole e artigiane, oggi più di 50 e in costante aumento, per offrire al mondo un paniere di prodotti di eccellenza enogastronomica e identitari della regione.
Quella che proponiamo è una gastronomia esperienziale: i nostri prodotti sono il riassunto di una relazione popolare, un manufatto creativo e affettivo, l’apoteosi ella genuinità; all’affanno del vivere contemporaneo, noi rispondiamo con i ritmi lenti di una lavorazione artigianale, esaltando il valore di ogni singolo passaggio. Un cammino che ci vede accompagnati dai tanti imprenditori locali che, ogni giorno affidandoci le loro specialità, ci rinnovano stima e fiducia.
Il piccolo e anacronistico Molise dimostra, attraverso la nostra azienda, la sua straordinaria e inesauribile modernità. MoliseFood è custode di questi valori, li preserva e intende valorizzarli perché quando si parla di cibo si parla di condivisione.
È quanto ha affermato il direttore generale dell’azienda, Francesco Caterina, a margine della Conferenza nazionale della Cim (Confederazione italiani nel mondo), svoltasi il 6 novembre a Roma.
La start up, avviata circa due anni, ha nel suo attuale piano di sviluppo quattro store aperti a Roma e un punto vendita a Siviglia (Spagna). Ventimila clienti mensili in quattro punti vendita a Roma.
Ma questo è un traguardo che MoliseFood è pronto a sfidare, e che vuole fermamente superare. L’obiettivo? Essere presente in ogni città italiana, nelle maggiori capitali europee e oltreoceano. E’ così che prende forma così il futuro visto dalle coste molisane.
E’ in quella direzione che stiamo andando, guidati dalla ferma convinzione di dover essere parte attiva nella costruzione di un modello di occupazione sana, replicabile e auto-sostenibile
“La nostra dimensione è sensoriale, perché il cibo si tocca e si assapora, è vettore di conoscenza e carica simbolica, ma l’indirizzo è planetario, perché è lì – ha concluso Caterina – che vogliamo arrivare”.
Tornano le fiabe ad animare il Castello di Limatola, in provincia di Benevento. Dal 12 novembre si accendono le luci sui mercatini e sulle atmosfere di Natale tra i più significativi di Europa e unico nel suo genere nel Sud Italia.
Nel piccolo borgo sannita, a soli trenta minuti dalla Reggia di Caserta, rimarrà aperto per incantare i suoi ospiti nei weekend 12-14 e 19-21 e poi dal 26 novembre tutti i giorni fino al 12 dicembre con tante novità e punti di interesse dedicati a grandi e piccini.
Un castello medievale impreziosito da scenografie natalizie: lo scenario perfetto per rivivere la magia delle feste. Un “Natale vintage”, è questo il claim della XII Edizione di “Cadeaux al Castello” 2021, tra i più grandi eventi natalizi in Europa e unico nel suo genere nel Sud Italia, che si svolge all’interno del medievale Castello di Limatola.
Il Castello di Limatola, che sovrasta l’antico borgo medioevale, si trova a guardia della valle solcata dal fiume Volturno, tra il massiccio del Taburno, il monte Maggiore ed i monti Tifatini. Sorge su una collina che sovrasta il Borgo, in posizione strategica. Venne edificato dai Normanni sui resti di un’antica torre longobarda.
Il percorso di visita al castello, riportato a nuova vita dalla famigliaSgueglia nel 2010, conduce nei vari ambienti della fortezza normanna. Dai mercatini espositivi, con raffinati prodotti artigianali, leccornie varie e tipiche, oggetti ed allestimenti natalizi, al Cottage di Babbo Natale: qui, i più piccoli potranno portare la loro lettera e scattarsi una foto ricordo. Ma non solo. L’atmosfera è magica per tutti. La parola chiave è sempre quella: desideri. E lo è anche per gli adulti.
Nel Cottage c’è un gran fermento: elfi che gironzolano per sistemare lo “Store delle Meraviglie”, carillon che si alternano con allegre melodie, l’albero che nasconde un Elfo curioso, altalene che dondolano all’impazzata perché zeppe di regali, una vecchia culla pendente con tante principessine di pezza, calendari dell’Avvento che scandiscono il tempo prima del grande giorno. E intanto dov’è Babbo Natale? Sulla sua vecchia e cara culla da barbiere, logorata dal tempo e dal peso (di chi? Di Santa, naturalmente!), preso dalla sua toilette, che sorride nel vedersi raffigurato su una vecchia tela, mentre è intento a farsi il pediluvio! Eppure è subito pronto a dedicarsi ai bimbi accorsi per conoscerlo dal vivo!
Uno scenografo d’eccezione stupirà con Mastroalbero, l’Albero parlante del Giardino degli aranci, con una “Biblioteca sospesa nel tempo”, con un gigantesco “Album dei ricordi”, con la “Grande casa delle bambole”, piena di emozionanti bambole di stoffa e tanto altro ancora. Inoltre, il mago Abacuc, il piccolo Leo, i giullari di Spade, il teatro di Puppets natalizi, gli zampognari, la banda dei Babbi, Monsieur David e tanti altri, faranno trascorrere ore indimenticabili. Infine, la suggestiva Cappella “intra castrum” che si affaccia sulla corte alta del Castello, ospiterà una mostra presepiale che contiene pezzi unici ed antichissimi.
Il grande evento natalizio, ideato da Giuseppina Martone – moglie di Stefano Sgueglia, nominato console di Assocastelli per le dimore storiche della Campania nel 2019 – e gestito insieme ai figli, rende accessibile al pubblico uno scrigno di storia millenaria del territorio campano: costruito dai Normanni nel 1020 e custodito per secoli dalle dinastie degli Angioini fino ai Sanseverino, questo è un luogo unico nel suo genere per scegliere “cadeaux”, regali speciali, attraverso un vero salto nel tempo.
Un’occasione per concedersi il lusso di passeggiare senza fretta, dedicarsi del tempo per prendere le decorazioni per la casa o i regali da mettere sotto l’albero o per godere semplicemente di un’atmosfera festaiola e gioiosa. Tanti anche gli artisti e i momenti di spettacolo itineranti all’interno del castello.
Andare per mercatini di Natale è anche un modo di viaggiare: al suo interno, il Castello di Limatola vanta anche un ospitalità di eccellenza, con camere d’epoca con vista mozzafiato sul Sannio e un ristorante dove le eccellenze campane sono protagoniste di una cucina tradizionale e innovativa allo stesso tempo.
Torna il grande evento capitolino sull’enogastronomia Made in Italy. Per l’edizione numero 8, dal 10 al 13 novembre presso il Convention Center “La Nuvola” di viale Asia 40, Roma attende una pioggia Grandi Chef, Produttori di Eccellenze, Convegni, Seminari e Talk Show, Aree Cooking Show e Temporary Restaurant con 4 insegne stellate. Ingresso 10€ calice incluso; gratuito per gli operatori del settore previo accredito sul sito www.excellence-eventi.it
La ri-nascita di un settore attraverso i “pratici concetti” di sostenibilità e valorizzazione del territorio italiano. Saranno infatti oltre 80 gli chef di alto rango a farsi portavoce di questo credo più attuale che mai per l’edizione numero 8 di #Excellence.Inedite ricette e show cooking, tavole rotonde, degustazioni, talk di approfondimento, incontri B2B e B2C si alterneranno a grande ritmo durante le quattro giornate che sono ormai punto di riferimento per gli appassionati e i protagonisti del poliedrico settore della ristorazione e dell’enogastronomia di qualità.
“I produttori e gli chef – sottolinea Pietro Ciccottiideatore, assieme al fratello Claudio, dell’evento ed editore di Excellence Magazine – sono senza dubbio l’anima e il motore di Excellence 2021. Quando si parla di gastronomia ed alimentazione, del resto, sono loro gli attori finali della filiera, i più esposti, quelli che mettono sulla tavola gli sforzi di un intero comparto e che si confrontano in maniera diretta con il grande pubblico, rendendolo più consapevole. Ed è proprio dai professionisti del settore che dobbiamo ripartire per la rinascita dell’intero sistema enogastronomico attraverso la valorizzazione delle aziende del territorio, tenendo ben presente i principi di sostenibilità.”
Protagonisti assoluti saranno i cuochi, all’opera in tre diverse aree:
Food Innovation;
Food Experience;
Excellence Stars Restaurant.
Proprio quest’ultima è la grande novità dell’ottava edizione. Un temporary restaurant in cui quattro chef stellati si alterneranno, da mercoledì a sabato, proponendo tre menu degustazione ciascuno e saranno: Iside de Cesare (La Parolina*), Daniele Lippi (Aquolina*), Giuseppe di Iorio (Aroma*) e Andrea Pasqualucci (Moma*).
Iside De Cesare
Daniele Lippi
Giuseppe Di Iorio
Andrea Pasqualucci
Altra novità sarà la presenza – per la prima volta – di un’area dedicata alla gelateria creata in collaborazione con l’AIG(Associazione Italiana Gelatieri). Un laboratorio che vedrà protagonisti i migliori artigiani italiani del gelato che, nell’ultima giornata della manifestazione, si cimenteranno nel “Gelato World Heritage”.
Importanti collaborazioni istituzionali sono state attivate con la FIPE Confcommercio di Roma, il Centro Agroalimentare Roma (CAR) e la Unaprol di Coldiretti che si renderanno protagoniste arricchendo la rosa di aziende e di prodotti di eccellenza presenti all’evento. Saranno presenti anche altre importanti sigle di settore come la FIC (Federazione Italiana Cuochi) e l’AINC (Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina).
Oltre 100 le aziende espositrici, tra artigianali e industriali di alta gamma, schierate nell’avveniristica struttura congressuale, che accoglierà anche numerose aziende vitivinicole italiane, alcune delle quali in degustazione nello spazio We Love Tasting.
Oltre 30 tra convegni, seminari e talk show,con protagonisti di spicco del mondo enogastronomico, andranno in scena tra ExcellenceArena, un vero e proprio teatro – che sarà anche il palcoscenico dell’inaugurazione – ed Excellence Cloud, spazio interattivo che vedrà il continuo alternarsi di talk e workshop.
Creatività, sperimentazione e affari sono dunque i tratti distintivi del ricco calendario di attività di Excellence 2021 che, per il terzo anno consecutivo, vede come main sponsorPwC Italia (organizzazione leader nei servizi professionali alle imprese) alla quale si aggiunge, come platinum sponsor, il colosso telefonico TIM. Si conferma, infine, la solida partnership con la Regione Lazio attraverso Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio.
Ed è proprio grazie a Regione Lazio ed Arsial che torna, per il terzo anno, il contest Race to the Stars - in memoria dello chef Alessandro Narducci - destinato a giovani chef under 30 nati o residenti nel Lazio. Il vincitore avrà l’opportunità di partecipare ad uno stage in una cucina stellata.
Excellence si conferma, inoltre, particolarmente attenta al mondo giovanile attraverso laboratori e attività realizzate dal proprio centro di preparazione professionale Excellence Academye con il coinvolgimento di diversi Istituti Alberghieri della capitale oltre che degli studenti del corso di “Scienze e Culture Enogastronomica” dell’Università degli Studi Roma Tre.
INFORMAZIONI UTILI
EXCELLENCE 2021 ROMA, 10-11-12-13 NOVEMBRE |
Orari: dalle 10:00 alle 18:00 | Roma Convention Center La Nuvola – Viale Asia, 40
Ingresso 10€ calice incluso – Accesso gratuito per operatori del settore previo accredito
La nuova tendenza a tavola arriva dall’America e si chiama “Early Bird Dinner”, letteralmente “Cena per Mattinieri”, e consiste in una cena servita in orario anticipato (da non confondersi con i caotici apericena) che permette ai commensali di sedersi nella calma di un ristorante, trovare un buon pasto a prezzo ridotto, e salvaguardare il tempo per recarsi ad uno spettacolo teatrale, film o concerto.
Oltre i benefici della crononutrizione, vista nel suo insieme l’inclusione di questa nuova abitudine alimentare permetterebbe al ristoratore di massimizzare lo spazio a disposizione, rendendo attivi momenti diversi della rituale fascia oraria e ricca di appeal un’offerta enogastronomica intelligente studiata ad hoc sui requisiti di tempo e/o prezzo determinati.
Cambiare le proprie abitudini non è sempre un male, anzi. Questo, per esempio, è uno di quei rari casi in cui i confini degli stili di vita ridisegnati dalla pandemia potrebbero, in questo frangete, portare beneficio tanto al cliente quanto al ristoratore, a patto che sia continuamente pronto alle variazioni sul tema.
Creare una nuova abitudine e fare in modo che divenga parte di un sistema ristorativo potenziato nella sua offerta e percezione. Potrebbe essere questo il nuovo mantra della ristorazione. E’ già successo con il brunch, che ha preso piede nel weekend e riserva gioie trasversali tra libertà di consumo e di intrepretazioni dolci e salate. Dalla colazione-pranzo (breakfast+lunch= brunch) con gli Early Bird Dinner, l’occhio di bue si sposta sulla cena.
La nuova tendenza a tavola, in arrivo da New York e San Francisco, si chiama “Early Bird Dinner”, letteralmente “Cena per Mattinieri”, consiste in una cena servita in orario anticipato (da non confondersi con i caotici apericena) che permette ai commensali di sedersi nella quiete di un ristorante ancora non travolto dal servizio abituale, trovare un menu a prezzo ridotto, e salvaguardare il tempo per recarsi ad uno spettacolo teatrale, film o concerto che sia.
Ma facciamo qualche passo indietro. Il termine “early bird special”, usato per la prima volta per una vendita di abbigliamento nel 1904, entra nel lessico dei ristoranti americani negli anni ’20 ed ebbe il suo picco attorno agli anni ’70, poiché l’inflazione causò un aumento dei pagamenti della previdenza sociale e più pensionati si ritrovarono con la possibilità in tasca di mangiare in un ristorante.
Dal 21° secolo l’offerta è diventata sempre meno comune, per questioni psicologiche relative alla percezione del “cenare presto” – troppo legata ad abitudini da anziani – un pò perchè sopraggiunsero fast food, gastronomie e alimentari che offrivano cibo caldo a costi inferiori tutto il giorno.Tuttavia, complice la debolezza economica e i benefici sulla salute, la tendenza sta tornando in voga.
“Early Bird”: La Pratica di una nuova Abitudine
Nella sua essenza, la tendenza risponde all’idea che il ristoratore possa aumentare le entrate e la propria redditività offrendo pasti (pranzo-cena) a prezzo ridotto in un orario inusuale per attirare clienti sensibili alle economie, alla salute o impegnati su altri fronti d’intrattenimento (cinema, teatro, concerti), in una fascia in cui il ristorante sarebbe altrimenti vuoto ma con il personale in servizio.
La costruzione di un Menu “Early Bird Special”
Il menu, limitato nella selezione rispetto al menu standard della cena, può annoverare tempi di cottura e preparazione della pietanza – per agevolare la scelta dei “commensali con l’orologio” e/o specialità del giorno dedicate, ovvero le “Early Bird Special”. Interessante anche l’opzione “menu a prezzo fisso” che permette di fornire un servizio ottimizzato per la cucina e il più rapido possibile per il cliente.
Amatriciana – Taverna Cestia, Roma
“Early Bird Dinner”: gli Orari del Servizio
Gli orari considerati come “Early Bird” variano a seconda del luogo e della struttura. I posti a sedere sono “a tempo determinato” in pieno accordo tra ospite e ristoratore. Possono variare a seconda delle esigenze, da meno di un’ora a diverse ore, ma sempre prima dell’ora di inizio prevista dal servizio ufficiale.
“Early Bird Dinner”: i Benefici sulla Salute
Non solo le economie, le tendenze americane, l’ottimizzazione di spazi e risorse da parte dei ristoratori inclini al cambiamento. Ad avvalorare la tesi della “cena mattiniera” ci si mette anche la crononutrizione.
Noi italiani ceniamo tardi, si sa, per impegni, per cultura, per il nostro sistema di cose. I nutrizionisti consigliano di consumare quattro pasti al giorno, nonché di cenare presto e di non andare a dormire subito dopo. Perchè, il più delle volte, il problema non è quello che mangiamo, ma la quantità, la qualità e l’orario in cui lo facciamo.
Secondo alcune evidenze scientifiche, sussiste una relazione tra l’orario di assunzione del cibo e la perdita di peso. Le implicazioni sono moltissime: metabolismo, ritmo circadiano, metabolismo dei lipidi, e molti altri fattori.
Il problema subentra quando ceniamo tardi, non facciamo una cena leggera e magari subito dopo ci mettiamo sul divano. A questo punto non ne risente solo la digestione, ma tutto l’organismo e il benessere generale.
Ecco quindi che è la scienza a spiegare perché bisogna cenare presto per prevenire le malattie e addirittura perdere qualche chilo. Sarebbe infatti consigliabile cenare molto presto (18.30), per riposare meglio ed aumentare la propria qualità della vita, lasciandosi da parte perfino il sacro tempo per vivere (tanto) altro.
“Connessi con la Natura”, questo il claim della 91ª edizione Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Dal 9 ottobre al 5 dicembre una lunga serie di appuntamenti che vanno dal Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, alla rassegna Albaqualità, dall’Alba Truffle Show alle Analisi Sensoriali del Tartufo dalle Wine Tasting Experiences dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero e ai tanti chef che firmeranno i Foodies Moments. La parola chiave di questa edizione? Sostenibilità, su tutti i fronti.
Dal 29 al 31 ottobre 2021 per il progetto Dawn to Earth – sostenibilità incrociate, in corso fino a Domenica 31, presso il Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, una serie di incontri ad ingresso gratuito in cui dialogheranno la cucina d’autore con alta finanza e innovazione digitale, artigianato d’eccellenza e alta moda, arte e musica, design e cultura.
La sfida contemporanea si chiama sostenibilità, un tema quanto mai attuale per il mondo intero e centrale per l’enogastronomia. La 91ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, sarà proprio caratterizzata da una decisa svolta che terrà conto dei temi più contemporanei, quali la tutela ambientale, il cambiamento climatico e la sostenibilità, intesa non solo nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche, percorrendo il sentiero delle opportunità della transizione energetica verso un’economia a emissioni zero.
La principale novità di quest’anno, oltre alla lunga serie di appuntamenti che vanno dal Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, alla rassegna Albaqualità, dall’Alba Truffle Show alle Analisi Sensoriali del Tartufo dalle Wine Tasting Experiences dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero e ai tanti chef che firmeranno i Foodies Moments, sarà rappresentata dal progetto Dawn to Earth che, collegando Alba con il resto del Pianeta, porterà a dialogare tra loro – nel ciclo di incontri “Sostenibilità Incrociate” – personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’artigianato d’eccellenza, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore.
Questa edizione della 91^ Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba vedrà quindi l’avvio di un forum che, parte dagli ambiti della ristorazione e dai prodotti agroalimentari d’eccellenza, coinvolgeranno mondi diversi per giungere a una contaminazione con l’alta finanza, con il mondo dell’innovazione digitale, con l’artigianato d’eccellenza e l’alta moda, l’arte e la musica, il design e la cultura. Tutte realtà che ruotano intorno e spesso si intersecano con l’universo della cucina d’autore.
CUCINA D’AUTORE, NEL SEGNO DELL’ALBA TRUFFLE SHOW
Spettacolo, cultura e divertimento tra cooking show, incontri ed esperienze sensoriali, con un grande protagonista in scena: il Tartufo Bianco d’Alba Il Tartufo Bianco d’Alba incontra le eccellenze della cucina internazionale, per una serie di appuntamenti di altissimo profilo, in cui spettacolo, cultura e grandi esperienze sensoriali si fondono tra loro, dando vita a un calendario tutto da scoprire.
ALBA TRUFFLE SHOW
Ad arricchire ogni weekend della Fiera, accanto al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’“Alba Truffle Show”, contenitore dei numerosi eventi – rigorosamente a ingresso contingentato, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid, per garantire la massima sicurezza ai partecipanti – che andranno in scena in Sala Beppe Fenoglio, nella prestigiosa location all’interno del Cortile della Maddalena. L’Alba Truffle Show è spettacolo, cultura e divertimento.
CUCINA D’AUTORE, NEL SEGNO DELL’ALBA TRUFFLE SHOW
Spettacolo, cultura e divertimento tra cooking show, incontri ed esperienze sensoriali, con un grande protagonista in scena: il Tartufo Bianco d’Alba il Tartufo Bianco d’Alba incontra le eccellenze della cucina internazionale, per una serie di appuntamenti di altissimo profilo, in cui spettacolo, cultura e grandi esperienze sensoriali si fondono tra loro, dando vita a un calendario tutto da scoprire.
ALBA TRUFFLE SHOW
Ad arricchire ogni weekend della Fiera, accanto al Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con l’“Alba Truffle Show”, contenitore dei numerosi eventi – rigorosamente a ingresso contingentato, nel pieno rispetto delle misure anti-Covid, per garantire la massima sicurezza ai partecipanti – che andranno in scena in Sala Beppe Fenoglio, nella prestigiosa location all’interno del Cortile della Maddalena. L’Alba Truffle Show è spettacolo, cultura e divertimento. Consulta il programma QUI
Sul versante SOSTENIBILITA’ INCROCIATE, in corso fino a Domenica 31, presso il Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, prevede una serie di incontri ad ingresso gratuito ( prenotabili QUI) in cui dialogheranno la cucina d’autore con alta finanza e innovazione digitale, artigianato d’eccellenza e alta moda, arte e musica, design e cultura.
Personaggi del mondo dello spettacolo, artisti, chef e personaggi di spicco del mondo del business si confronteranno tra loro e saranno protagonisti di incontri aperti al pubblico. Mondi apparentemente distanti si incontreranno – moderati dal narratore gastronomico Paolo Vizzari – contaminandosi con un continuo rimando tra globale e locale, con il filo conduttore dei tre assi della sostenibilità, intesa nella sua accezione ambientale, ma declinata anche lungo le direttrici sociali ed economiche.
PROGRAMMA di Sabato 30 e Domenica 31 Ottobre 2021
SABATO 30 OTTOBRE – Teatro Sociale G. Busca, Sala “M. Torta Morolin”
Ore 10.00 “La sostenibilità umana e virtuale” con Norbert Niederkofler, Chef tre stelle Michelin, una stella Michelin verde, del Ristorante St. Hubertus di San Cassiano, Luba Manolova, Director Business Group Lead – Microsoft 365/Modern Work & Security, Marketing & Operations
SABATO 30 OTTOBRE – Teatro Sociale G. Busca, Sala “M. Torta Morolin”
Ore 15.00 “Dietro ai numeri: come la finanza cambia volto e si fa sostenibile” con Andrea Viganò, Former Executive Chairman di BlackRock Italia, Fabrizio Palenzona, Dirigente d’azienda, banchiere e politico italiano, Luca Penna, Partner at Bain & Company
SABATO 30 OTTOBRE – Teatro Sociale G. Busca, Sala “M. Torta Morolin”
Ore 17.00 “La sostenibilità del ricordo” con Valerio Berruti Artista, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
DOMENICA 31 OTTOBRE – Teatro Sociale G. Busca, Sala “M. Torta Morolin”
Ore 11.00 “La sostenibilità allargata” con Charley Vezza Direttore Artistico di Gufram, Fabio Novembre, Architetto e Designer, Davide Oldani, Chef due stelle Michelin, una stella Michelin verde, del Ristorante D’O di Cornaredo (MI) e Saturnino Celani Musicista
In un anno in cui la Fiera si tinge sempre più di verde battendo sui tasti di cura e connessione con la natura, il nuovo progetto dell’Ente Fiera del Tartufo “Dawn to Earth”, nato in collaborazione con Paolo Vizzari, crea una finestra sul pianeta pensata per condividere e lasciarsi influenzare. Una scuola dove nessuno insegna e tutti abbiamo da imparare, una penna che scrive pagine di futuro usando come inchiostro il meglio di passato e presente.
“Dawn to Earth” in altri tempi si sarebbe chiamata “fondazione”, oggi prende invece vita sotto forma di laboratorio liquido che lavora alla ricerca dei game changer di tutto il mondo per offrire loro supporto, rete e campagne di racconto o promozione volte ad aprire verso un pubblico più ampio il loro messaggio e la natura dei loro sforzi.
Da Alba alla Terra per poi tornare a casa, con una raccolta di spunti da sondare e rielaborare insieme alla vivida e compatta comunità degli chef di Langhe, Roero e Monferrato.
La visibilità mediatica internazionale raggiunta dalla Fiera, nata per valorizzare il Tartufo Bianco d’Alba, un prodotto naturale, frutto della terra, ha stimolato la progettazione di un nuovo corso della manifestazione.
I tempi sono maturi per questa svolta culturale, che mira a inserire l’evento albese tra i “game changer” sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità. Ecco perché si è anche intrapreso un percorso per una certificazione di sostenibilità dell’evento (standard internazionale ISO 20121, sulla gestione sostenibile degli eventi), che a partire dal 2020 si pone al fianco di progetti di pratiche sostenibili o azioni di contrasto al “climate change” già avviati o attuati in Italia e nel mondo.
Nel 2021 la Fiera intende conseguire alcuni obiettivi di sostenibilità, riconducibili alle sue performance ambientali, sociali ed economiche. Per maggiori informazioni sulla POLITICA DI SOSTENIBILITA’ dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba cliccare qui.
Credits: Giorgio Perottino – Getty Images for Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba
Dal Brunch da brividi e dolci “molto dark” di Dario Nuti del Rome Cavalieri al Dià de los Muertos Market a Largo Venue dedicato ai bambini, dalla Festa in Terrazza da Adèle con il menu “trick or treat” di Stefano Marzetti al Premio per la migliore maschera di “Calavera Catrina” nelle atmosfere messicane a base di pescato di Livello 1 fino al menu del 2 novembre di Forme passando per i dolci a tema di Gianfornaio, sono 10 (e più) i nostri indirizzi romani per tutti i gusti e tutte le età dove scegliere di festeggiare Halloween o il Dià de los Muertos, o magari entrambi!
Cerchiamo di fare chiarezza. Il Día de los Muertos non è una versione messicana di Halloween, tutt’altro. Anche se hanno alcune caratteristiche comuni, le due festività differiscono notevolmente per tradizione e significato. Certo, il tema è quello della morte e sono entrambe basate sull’idea che gli spiriti ritornino in questa porzione di anno, ma dal punto di vista del significato le due feste sono completamente differenti.
Halloween è in realtà una festa che affonda le proprie radici nella cultura irlandese. Il nome, infatti, deriva dall’irlandese Hallow E’en, forma contratta di All Hallows’ Eve che indica la vigilia di tutti i Santi. Ma ancora prima, c’era il Samhain, festa pagana detta anche Capodanno Celtico.
Le abitudini moderne attorno a Halloween derivano dall’idea che gli spiriti siano malevoli (i bambini erano camuffati non per festa ma in modo da non essere riconosciuti e in qualche modo danneggiati), mentre nelle festività del Dia de Los Muertos, gli spiriti vengono accolti con gioia: sono i membri della famiglia che tornano in mezzo ai vivi una volta all’anno, il 2 di Novembre.
Mentre Halloween è quindi una notte oscura di tetre ombre e terrore, i festeggiamenti del Giorno dei Morti si svolgono per due giorni in un’esplosione di colori e gioia di vivere: in tutto il Messico si festeggia indossando costumi variopinti, si tengono feste e danze e si porgono offerte e cibi ai propri cari defunti.
Rispetto ad Halloween, dove non c’è una particolare attenzione ai piatti – fatta eccezione per le soul cake, le “torte dell’anima” protagoniste della notte del 31 ottobre, dono che i celti più abbienti facevano ai più poveri in cambio della promessa di pregare per i loro morti – nel Dia de los Muertos sono presenti dolci preparati appositamente per questa festa. Oltre al Pan de Muertos e le Calaveras, infatti, esistono anche delle bevande tipiche per questa occasione. Quella più diffusa è la pulque, una bevanda dolce a base di estratto di agave, mentre per i più piccoli c’è l’atole, una sorta di porridge caldo fatto con farina di mais, zucchero di canna non raffinato, cannella, vaniglia e cioccolata calda.
Il Dia de los Muertos, giorno importante per la cultura messicana e per il centro America, diventa nel 2008 patrimonio culturale dell’umanità ed è una festa che celebra la vita.
Se la zucca è il simbolo per eccellenza di Halloween, non poteva essere da meno il Dia de los Muertos con la sua iconica “Calavera Catrina”, ovvero una personificazione della morte. Le sue origini risalgono alla Dea Azteca Mictecacihuatl, regina degli inferi e protettrice delle ossa dei morti. Nello scorso secolo, grazie alla fantasia del vignettista José Guadalupe Posada, fece la sua comparsa la maschera come la conosciamo oggi: uno scheletro dai tratti femminili, con un grande cappello vestito con abiti sfarzosi. Nata come critica alla società messicana, era accompagnata dal detto “todos somos calavera”, ovvero “siamo tutti scheletri”, per dire che in fondo siamo tutti uguali. La “Calavera Catrina” divenne, così, uno dei simboli più conosciuti del Dia de los Muertos.
LARGO VENUE / Dia de los Muertos Market / 30 Ottobre / dalle 15 in poi – per grandi e bambini
LARGO VENUE – progetto di riqualificazione urbana e recuperato attraverso la creatività, il verde e la cultura – si tinge di Messico. Il 30 Ottobre a partire dalle 15:00, verranno ricreate le atmosfere di festa e tutti i tratti tipici del Dia de los Muertos, dall’altare “ofrenda” che rappresenta il passaggio tra la vita e la morte, a “Catrina”, la signora teschio vestita di abiti sfarzosi, realizzata dall’artista Ricardo Soltero dell’associazione Amar a Mèxico.
Il market di oggettistica e prodotti alimentari messicani, sarà al centro del Garden di Largo Venue, si potranno comprare pignatte, bigiotterie, fasce e turbanti, Ojos de Dios, candele ma anche pan de muerto da lasciare sull’altare o portare a casa. Tutto lo staff sarà truccato da Catrina e per chi vorrà tre truccatrici professioniste vi truccheranno per l’occasione.
I bambini saranno assorbiti dal clima messicano partecipando a tantissimi laboratori a tema Dia de Los Muertos:
La valigia dei giochi che farà insieme ai bambini le maschere della Calavera e altre attività manuali;
La libreria Indipendente Usborne farà costruire ai bambini le lanterne;
Family Harmory proporrà laboratori ludici musicali genitore-bimbi dai 0 ai 4 anni, un laboratorio di costruzione di maracas e una lettura animata del libro “Coco” di Disney;
Rosi Mar accompagnerà i grandi e i piccini nella realizzazione dell’Ojos de Dios;
Cloe Miranda insegnerà a fare papel picado
Inoltre ci saranno due contest, una della miglior Catrina e l’altro del miglior Mariachi e chi vorrà si potrà esibire con la sua chitarra e sentirsi per un giorno Miguel, il protagonista del film Coco. Al vincitore sarà offerta la cena TexMex a cura di Largo Venue. Non poteva mancare la proiezione in sottofondo del film Coco, per far immergere ancora di più nell’atmosfera messicana. Infine alle 19:00 lo spettacolo dei Mariachi Romatitlan che ci condurrà fino all’ora di cena dove si potrà mangiare TexMex nel ristorante di Largo Venue.
Informazioni Utili
Biglietto d’ingresso 7 euro (bambini fino a 12 anni ingresso gratuito). Dalle 15:00 fino a tarda sera, presso Largo Venue – Via Biordi Michelotti 2 – Roma (Zona Largo Preneste) Per partecipare alla manifestazione occorre esibire il Green Pass.Sono esenti i minori di anni 12.
ADELE / Halloween / Sabato 30 Ottobre / Aperitivo & Cena
Complice la meravigliosa scenografia che lascia senza fiato, lo sky bar dell’Hotel Splendide Royal diviene il palcoscenico di una serata in cui ogni ospite sarà protagonista.
Il 30 Ottobre 2021 dalle ore 17,00 alle ore 23,00 la terrazza di Adèle diverrà la perfetta location per la festa di Halloween. Entrata oramai a far parte della nostra cultura, questa festività affonda le sue radici nell’antichissima festa celtica di Semhain, dedicata al passaggio dall’estate all’inverno e all’ultimo raccolto prima del freddo.
Racconta di un momento di transizione in cui entrano in comunicazione mondi diversi fuori dal tempo e si colora con i tipici caratteri autunnali delle zucche e delle candele. Saranno proprio queste tinte a dare un fascino tutto nuovo a un luogo meraviglioso e unico quale Adèle. A completare questa magnifica serata, saranno gli ospiti ai quali è richiesto, senza alcun obbligo, di indossare una maschera o un trucco in tema con l’atmosfera.
Musica, ragnatele e teschi costituiranno la vivace cornice. Un aperitivo senza fretta, che potrà durare anche una serata, sarà proposto per l’occasione, resa ancora più magica dalla cura dei dettagli. Divertente e accattivante, infatti, sarà l’offerta dei fingers food realizzati dello Chef Stefano Marzetti giocando, grazie alla sua fantasia e al suo innato senso estetico e cromatico, con i prodotti tipici della festività che accompagnano un cocktail studiato ad hoc dal team di Adèle.
Chef Stefano Marzetti www.albertoblasetti.com
Menù della serata
Fluido magico con frutti Rossi e tonno; Caldarroste al sacchetto; Soffice di zucca con trombette dei morti e spuma di taleggio; Zuppetta di legumi con patate americane e pancia di maiale speziata; Stecco di foie gras con pane di Halloween al carbone; Mela stregata; Dolcetto o scherzetto e Sorpresa dello Chef Stefano Marzetti; Cocktail della serata; “Trick or Treat”, a base di Rum Plantation Dark, Sciroppo di Castagne, Latte al cioccolato Bianco, Vermouth Chinato.
Informazioni utili
Sabato 30 Ottobre. Costo Euro 55,00 a persona. Prenotazione obbligatoria. Richiesti – ma non obbligatori – la maschera o un trucco adatti alla serata. Sarà possibile partecipare previa prenotazione dalle ore 17.00 alle ore 23,00 Tel. 06 42168887
BRUNCH di HALLOWEEN all’ ULIVETO – ROME CAVALIERI / 31 Ottobre / Brunch
Domenica 31 ottobre si apriranno i festeggiamenti di Halloween del Rome Cavalieri con un brunch da “brividi” all’insegna di “dolcetto o scherzetto?”. Menu invernale con specialità a base di zucca, funghi e castagne ma soprattutto con un buffet di dolci "molto dark" nell’aspetto e buonissimi da gustare, realizzati per l’occasione dalle sapienti mani di Dario Nuti e del suo team.
Informazioni Utili Prezzo: 100 euro per gli adulti e 45 per i bambini bevande escluse
Livello 1 – El Dia de los Muertos / 31 Ottobre / Cena e Premio alla migliore maschera
Tutto è pronto da Livello 1 ad aprire le porte alla vita che evolve. All’insegna della convivialità e di una serata che sia da vivere fino in fondo, Livello 1 sceglie di celebrare il Dia de los Muertos, il Messico e una tradizione che affonda le sue radici nelle culture pre-ispaniche.
A dominare saranno il rosso, i colori sgargianti dei popoli latino americani, i vestiti dalle gonne ampie, i fiori arancioni e i teschi variopinti coloreranno l’elegante ambiente del ristorante Livello 1. In una notte che celebra il dialogo e l’unione tra due mondi, un coinvolgente spettacolo di musica dal vivo sarà offerto da “Mariachi-Tierra de Mexico”, che accompagnerà un percorso degustazione di sei portate elaborato per l’occasione dallo Chef Mirko di Mattia.
Protagonista indiscussa l’eccellente materia prima della “Pescatoria” di Livello1 e il pescato proveniente dalle aste di Civitavecchia e Anzio. Sarà possibile immergersi totalmente nello spirito della festa mascherandosi secondo le usanze di questa festività la cui regina è la “Calavera Catrina”, la Signora della Morte. Anche qui non un richiamo macabro ma semplicemente un monito a vivere appieno la vita. Un invito a una serata diversa, che riapre le danze agli incontri e alla condivisione, in cui ogni commensale diviene protagonista di un evento spettacolo. Assolutamente non obbligatoria, la maschera più bella sarà premiata con una cena per due persone.
Il menù è di € 80,00 per persona – vini esclusi e prevede:Degustazione di olio Extra Vergine di Oliva DOP e pane di produzione propria a lievitazione naturale; Carpaccio di Fragolino, polvere di cipolla tostata, maionese alle alici e senape; Assoluto di Calamaro; Pepite acqua e farina, parmigiano, funghi cardoncelli e gamberi; Paccheri di mare; Branzino, patate, cicoria e fondo di mare. Dessert: Zucca, bisquit al timo e cioccolato al latte; Acqua e caffè.
Informazioni Utili
Domenica 31 ottobre ore 20.00. Ristorante Livello 1. Via Duccio di Buoninsegna n. 25. Prenotazione obbligatoria tel. 06 5033999. Maschera consigliata. Premio migliore maschera: una cena per due persone; Costo della cena spettacolo, esclusi i vini euro 80,00 a persona
Emilia Branciani e Chef Mirko di Mattia
Queen Makeda / Halloween / Domenica 31 ottobre / Brunch
La Domenica all’insegna di Un Brunch da paura! Dalle 12:30 alle 16:00 per l’occasione Queen Makeda propone un menù con tante rivisitazioni in tema Halloween. Molti i piatti speciali da provare, tra gli antipasti il pancake di patate, lo sformato di zucca e il colcannonil piatto tipico della cucina irlandese a base di purea di patate e cavolo verza. Tra gli otto piatti di portata tra cui scegliere non possono mancare l'English breakfast,il gulash, il club sandwich, il bagel di salmone, il nasi goreng e il tajine. Due rivisitazioni speciali arricchiscono il brunch del 31 ottobre come il Sunday roast di halloween composto daarrosti misti con salse alle mele e al ribes, pudding e verdure al vapore e lo Stinco di maiale con purè di zucca. Si conclude sempre in dolcezza con i dolcini tipici di halloween in monoporzione serviti a rotazione sul kaiten. Acqua, succhi di frutta e caffè americano inclusi. Per i più piccoli animazione Le Cicogne con laboratorio a tema (costo 25.00 euro a persona/15.00 euro per i bambini sotto i dieci anni).
Dalle 19:00 alle 22:00 nelle sale interne di Queen Makeda Aperitivo Shock con finger food illimitati serviti a rotazione sul kaiten e una consumazione a scelta al costo di 10,00 euro a persona. Per tutta la serata dalle 20:00 alle 24:00 dj set, birre a 3.50 euro e cocktail a 5.00 euro.
Informazioni Utili
Queen Makeda Grand Pub; Via di San Saba 11 – Roma; Tel. 06.5759608; www.queenmakeda.it
Il Brunch da Paura di QUEEN MAQUEDA
I Dolce dello Chef Loreni Cuoco e Camicia
CUOCO & CAMICIA: un dolce per il weekend di Halloween
Per il weekend di Halloween, da venerdì a domenica, il ristorante Cuoco e Camicia presenterà in esclusiva un dolce a base di zucca. Lo chef Riccardo Loreni, ha realizzato il dolce Zucca, nocciola e balsamico una cake di zucca alle spezie, cremoso alla nocciola, caramello all’aceto balsamico, semi di zucca caramellati e sorbetto di zucca. Una proposta che strizza l’occhio all’autunno con un avvolgente mix di sapori tutto da gustare.
Informazioni Utili
Cuoco&Camicia; Aperto dal martedì alla domenica dalle 19.00 alle 23.00; Via di Monte Polacco, 2/4; 00184 Roma; Tel. 06 88922987; www.cuocoecamicia.it; info@cuocoecamicia.it
GIANFORNAIO: Dolci a Tema Halloween
Il Gianfornaio, noto panificio romano, per Halloween ha realizzato una serie di divertenti e gustosi dolci a tema in grado di conquistare grandi e piccoli dalla Moretta a forma di ragno, ai tartufini trasformati in simpatici fantasmini, alle torte con i disegni a ragnatela, ai dolci a forma di zucca, agli spaventosi cupcakes, ai paninetti di zucca al latte vegetale perfetti anche come centro tavola della domenica e ai tanti biscotti tremendamente deliziosi. Nei sette punti vendita de Il Gianfornaio, sparsi nella Capitale, sarà possibile scegliere tra le tante proposte disponibili, realizzate appositamente per la notte più spaventosa dell’anno e munirsi di “dolcetti” da barattare in cambio di “scherzetti”.
Informazioni Utili
SPAGNA – via San Sebastianello, 6B – 0623487006; TESTACCIO – Via Marmorata, 159 – 0657300008; PONTE MILVIO – L.go Maresciallo Diaz, 16 – 063333472 EUR – L.go Apollinaire, 5-7 – 0694378203; PRATI – Via dei Gracchi, 179 – 063231811 PARIOLI – V.le dei Parioli, 95E -0683903528; LIBIA – Piazza Palombara Sabina, 26 – 0639727810 info@ilgianfornaio.comwww.ilgianfornaio.com
VIVI BISTROT – Halloween / 31 Ottobre / Aperitivo & Cena
In occasione di Halloween, domenica 31 ottobre 2021 Le Serre by ViVi ha ideato delle proposte speciali per celebrare la serata più “macabra” dell’anno. Per questa occasione l’atmosfera colorata del Botanical Garden Restaurant lascerà il posto ad un ambiente “horror” in tipico stile Halloween, con lo staff truccato ad hoc da una make up artist professionista che simulerà ferite, occhiaie e un mood spaventoso ma divertente.
Il cocktail della serata, ideato da Sara Paternesi, Head Bartender dei locali ViVi, è il “Sangue di vampiro”, drink con vodka sour al bergamotto, gum syrup, succo di limone e guarnito con lo sciroppo di fragola. Dopo averlo bevuto, la bocca resta di un vivido color rosso che ricorda proprio il colore del sangue. Il costo del cocktail è di 10€. Nel menù sarà inoltre presente il piatto speciale “Calamaro ripieno di patate viola”.
Informazioni Utili Via Decio Filipponi, 1, 00136 Roma RM; www.vivileserre.com
RESERVA e il DIA DE LOS MUERTOS / Ven 29 + Sab 30 + Dom 31 Ott + Mar 2 Nov / dalle 19:00 a chiusura
Reserva è un ristorante e cocktail bar sudamericano di Roma che ha “reservato” un intero fine settimana di festeggiamenti ai Dias De Los Muertos con Cocteles especiales realizzati dai bartender Maurizio e Franco, un nuovo menu alla carta e un allestimento dedicato alla festa più iconica del Messico. Preparatevi al divertimento, al buon bere e ai ritmi Sudamericani. Reserva No Para La Fiesta!
Informazioni Utili Reserva Restaurante y Cocteles Via del Pellegrino, 163 | Roma Prenotazioni: 06 6813 5564
FORME – Dia del lo Muertos – 2 Novembre / Cena
Ha inaugurato la scorsa estate a Formello, incantevole borgo alle porte di Roma, e ora si prepara ad accogliere i suoi clienti con una serata a tema tutta da vivere. Stiamo parlando di Forme, il ristorante di pesce elegante e accogliente ideato da Marco e Alessandro Intino insieme ad Andrea Porcu.
Una piccola porta situata lungo le mura della città catapulterà i partecipanti in un mondo parallelo, quasi incantato, fatto di lampadari sfarzosi, arredi di design, sedute in velluto e statue in marmo ma anche di colori sfarzosi, maschere e costumi variopinti, in onore alla festa messicana del Dia De Los Muertos. Un caleidoscopio di musica e colori sarà dunque alla base della serata, resa ancora più coinvolgente grazie alla proposta gastronomica studiata ad hoc dalla giovane chef Chiara Sardella unendo sapori made in Italy a spezie, ingredienti e tecniche sud americane, e dagli straordinari drink targati Lorenzo Mastropietro.
Ad aprire le danze sarà l'Arepa ripieno di caprino e lampone, seguito da un Burrito con coda alla vaccinara, cacao, sedano e pecorino, dalla Guacamole con cialda di mais e cipolla in agrodolce e dall'Jalapeno "poppers" con cheddar. Il Filetto di vitella cotto a bassa temperatura con crema di fagioli neri, salsa chilly e friggitelli sarà il piatto principale della serata che spalancherà le porte al dessert: Torta tres leches, uvetta bagnata al Don Papa e panna al carbone vegetale. Ad accompagnare i piatti un drink a scelta tra la Sangria, il Margarita e il Charro Negro.
Informazioni Utili
Forme; Via Nazario Sauro 2, Formello (RM); Tel: 065406102 Costo della serata: 30 euro a persona
Mentre nasce “Treccani Accademia”, la business school firmata Treccani dove il sapiente patrimonio di Treccani dà vita a contenuti di altissima qualità strutturati in un’offerta estremamente diversificata e sartoriale.
Food&Wine Italia, nell’ambito della stessa, offre due Borse di Studio Under 35 e due Master sul Food&Wine aperti a tutti coloro che desiderino formarsi (o continuare a farlo sempre meglio) nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità del vino.
Che il mercato del lavoro sia in continua caleidoscopica evoluzione è ormai constatato e, per certi versi, un dato quasi ovvio. Capitalismo, globalizzazione, Sostenibilità, Economie circolari, Europa, America e Cina, il vasto panorama mondiale degli Stati e dei Mercati, nonché l’ultima la Rivoluzione Covid, hanno cambiato il modo di doversi approcciare alle proprie mansioni, di doverle potenziare, reinventare entrando in possesso di conoscenze efficaci che si muovono velocemente e di pari passo con le costanti modifiche del mondo.
Nel segno di questi nuovi tempi moderni, la formazione, quella con la F maiuscola, trova la sua nuova fonte di innovazione e di aggiornamento nel vasto patrimonio editoriale e culturale di Treccani. Un’offerta formativa che si contraddistingue per l’alta qualità dei contenuti, per il prestigio e l’autorevolezza degli autori, per l’integrazione con un network di eccellenza e le partnership con le più importanti aziende e istituzioni.
Il fare che nasce dal sapere: il patrimonio culturale dell’Istituto della Enciclopedia Italiana al servizio di una formazione autorevole e di eccellenza.
Infatti, in seguito all’acquisizione da parte di Treccani del 100% di Giunti Academy School of Management, è nata Treccani Accademia, la scuola di management di Treccani che propone un’offerta formativa innovativa e di eccellenza dedicata a neolaureati, manager, imprese e professionisti su diversi temi quali gestione d’impresa, arte e beni culturali, enogastronomia e turismo, economia e diritto, fino alla sanità.
Il sapere certificato, l’autorevolezza dei docenti, la qualità dei contenuti, ma anche l’integrazione con un network di altissimo livello grazie alle collaborazioni attive con aziende e istituzioni, sono queste le peculiarità di Treccani Accademia che propone Master full time per i giovani laureati, master part-time per i manager e professionisti e formazione corporate con progetti su misura, con diverse forme di agevolazioni economiche su base meritocratica e riguardo alla situazione economico-finanziaria dei candidati.
Nell’ambito di questa nuova e ricca proposta, sono due le borse di studio firmate Food&Wine Italia, l’edizione italiana della celebre testata di enogastronomia nata negli Stati Uniti nel 1978, per formarsi nel campo della ristorazione e dell’ospitalità.
Quello della ristorazione è uno dei settori dell’economia italiana più colpito dalla crisi sanitaria e, oggi più che mai, rappresenta un mercato in trasformazione. Il settore ristorativo deve riscoprire l’importanza del commercio di vicinato e il valore del territorio e deve anche saper creare nuove forme di esperienza e modalità di consumo. Una sfida che richiede una profonda padronanza degli strumenti di gestione e la capacità di comunicare la propria brand identity, così da essere sempre più orientato al cliente.
I Master che Food&Wine Italia sono percorsi dedicati a manager e professionisti del settore ristorativo, turistico e vitivinicolo, chef e sommelier e appassionati del settore che intendano aggiornare le proprie competenze acquisendo le necessarie skills manageriali richieste oggi:
Restaurant Innovation & Management – giunto alla quarta edizione fornisce le competenze necessarie per avviare o gestire un’attività ristorativa e un format di successo. Strutturato in 16 sessioni di formazione non consecutive (lunedì, martedì e mercoledì) per un totale di 94 ore di formazione, le lezioni possono essere seguite sia in aula in presenza, sia online in live streaming (o on demand) sulla piattaforma dedicata. Il programma è composto dai seguenti moduli di studio, acquistabili anche separatamente.
Master Hospitality & Wine Experience– alla terza edizione in live streaming e un programma dedicato all’ospitalità in cantina che trasferisce le competenze necessarie per sfruttare i benefici che l’enoturismo può portare a produzione, cantine e territorio. Il Master si sviluppa in 10 giornate non consecutive (il lunedì dalle 10.00 alle 19.00 e il martedì dalle 9.30 alle 13.30) per un totale di 60 ore di formazione online, con lezioni da seguire in live streaming oppure on demand.
L’obiettivo della testata giornalistica è sostenere e incentivare la formazione nel comparto ristorativo e dell’ospitalità del vino al fine di creare figure professionali aggiornate che sappiano rispondere alle esigenze del mercato attuale.
Un obiettivo coerente con lo spirito e la direzione editoriale del magazine, che vuole offrire un punto di vista autorevole e contemporaneo sulla scena del fine dining e dell’universo beverage e che è costantemente impegnato a raccontare e riconoscere l’innovazione, la creatività e i giovani talenti del comparto enogastronomico.
Requisiti necessari per l’ottenimento delle Borse di Studio
Una grande passione per il mondo enogastronomico e un’età inferiore a 35 anni sono i requisiti per candidarsi all’ottenimento delle borse di studio. Gli interessati possono inviare il proprio CV e una lettera motivazionale a info@treccaniaccademia.it entro e non oltre il 7 novembre 2021(Rif: Borsa di studio F&W/+nomeMaster).
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