Sara De Bellis

Autore: Sara

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Nel 2021 capita di domenica. E’ il giorno di San Valentino. Festività dedicata agli innamorati, un’ occasione in più per sottolineare il feeling di coppia e perchè no, cedere piacevolmente al romanticismo. L’anno, si sa, già è particolare, una coperta corta si potrebbe dire, ma visto che ai veri innamorati per amarsi basta poco, ma è anche vero che le sorprese fanno sempre piacere, nella Capitale moltiplicano le “proposte per due” tra Box e Dolci tentazioni, Pranzi, soluzioni Delivery&TakeAway, suggestioni francesi e quelle del Sol Levante, Lussuose Staycation in eleganti proprietà nel cuore di Roma, cene degustazione stellate, Terrazze panoramiche, Risvegli, Colazioni e percorsi benessere di coppia. Di seguito una selezione di 28 esperienze speciali per un San Valentino da ricordare, tutte a portata di click.

Romantiche Staycation

Mirabelle | Hotel Splendide Royale

Per festeggiare il giorno più romantico dell’anno l’Hotel Splendide Royale propone la sua speciale staycation in uno dei luoghi più ambiti della Capitale. In occasione del 14 febbraio sarà possibile prenotare un pacchetto promozionale, riservato ai romani, valido esclusivamente in questa data con cena degustazione e, a discrezione dell’ospite, anche pernottamento presso una delle splendide camere dell’hotel sanificate seconde le vigenti norme sanitarie. Una indimenticabile fuga da Mille e una Notte al prezzo straordinario di 550 euro a coppia (bevande escluse), comprensiva di cena, pernottamente e colazione con check-out alle ore 12:00. La staycation include una cena romantica e suggestiva sulla terrazza mozzafiato del Mirabelle, ristorante panoramico al settimo piano dell’edificio, sulla Guida Michelin 2021 con la menzione speciale del “Piatto”. Lo chef Stefano Marzetti, coccolerà gli ospiti con un menu degustazione dedicato a San Valentino, tutto a base di pesce, creando sapori afrodisiaci.

Ad aprire le danze un Tacos di ostrica con cavolo viola con burro affumicato e gel di mandarino; uscirà poi un pregiato Crudo di tonno con frutto della passione e spuma di burrata insieme a un Gambero croccante ai cereali con guacamole e zenzero candito. A sostanziare il percorso Spaghetti alla chitarra con broccoletti, nduja, astice blu e pomodorini arrostiti. Si prosegue con il secondo a base di Black cod glassato alla birra con purea di topinambur e wok di verdure. Come predessert Cupa cupa cioccolato bianco lamponi e Campari e dolce conclusione con un sorprendente Cuore_Misù.

Lo stesso menu sarà, inoltre, proposto in degustazione per il pranzo di domenica 14 febbraio al costo di 150 euro a persona (bevande escluse). Per tutto il mese di febbraio, l’hotel continua ad aprire le sue porte a chi volesse concedersi un momento di evasione dallo stress cittadino con la staycation, la ormai classica offerta lanciata dalla proprietà lo scorso autunno: 300 euro a coppia, cena e pernottamento, escluse bevande.

Mirabelle – Hotel Splendide Royal Via di Porta Pinciana 14 – 00187 Roma  Telefono: 06 42168838 Sito web: https://www.mirabelle.it/

Settimo | Sofitel Hotel

Il San Valentino al Sofitel Rome Villa Borghese è nel pieno mood staycation con lo speciale menu di Settimo – Roman Cuisine & Terrace che valorizza ancora di più la romantica notte da trascorrere in questo 5 stelle lusso.

L’offerta comprende: soggiorno di una notte in camera superior o deluxe e una cena degustazione per due persone presso il ristorante panoramico Settimo. L’arrivo in camera sarà accompagnato da alcune delizie di benvenuto mentre l’indomani la prima colazione verrà servita, a scelta, sulla terrazza di Settimo o nella privacy della propria camera.

L’offerta è valida per le notti di sabato 13 e domenica 14 febbraio (per un minimo di due persone) al costo di 190 euro a persona in camera superior a notte oppure 225 euro in camera deluxe.

Lo chef Giuseppe D’Alessio ha ideato 2 diversi menu degustazione: classico, di terra e mare o vegetariano. Il menu di terra e mare prevede Amuse bouche dello chef, calice di Bellini, un antipasto con Tartare di gamberi rossi di Mazara del Vallo straccetti di burrata e trombo lotto, il primo Tortelli ripieni di cacio e pepe stracotto di carciofi e un secondo a scelta tra Variazione di astice in salsa agrodolce oppure Filetto di manzo in crosta di pistacchio crema di patate al burro. Come dolce il Fondente caldo al cioccolato salsa al caramello e si conclude con le Coccole finali.

Altresì, il menu di pesce ha lo stesso numero di portate conAmusebouche dello chef e Calice di Bellini, segue l’antipasto a base di Carpaccio di zucchine arrosto petali di pomodoro straccetti di burrata e trombolotto. Come unico primo Tortelli ripieni di cacio e pepe stracotto di carciofie dopo una Millefoglie di sedano rapa e melanzane vellutata di ceci al rosmarino. Anche qui sublime conclusione con il Fondente caldo al cioccolato salsa al caramello e Coccole finali prima di tornare in stanza. Entrambi i menu saranno disponibili anche per gli ospiti esterni che sceglieranno di pranzare da Settimo domenica 14 febbraio.

Settimo – Sofitel Hotel Via Lombardia, 47 – 00187 Roma Telefono: 06478021 Sito web: https://sofitel.accor.com/italia

Hotel Eden – Ristorante Il Giardino*

Lo chef Fabio Ciervo, la cui cucina coniuga benessere e gusto valorizzando l’ingrediente, propone un raffinato menù disponibile a pranzo e a cena sia in versione delivery e take away, che presso Il Giardino Ristorante (aperto a pranzo per gli esterni).


Il menù prevede come antipasto Tartare di gamberi rossi Siciliani con mela verde e per primo Tortelli ripieni di ceci serviti con calamari arrostiti. Il secondo è un pregiato Filetto di branzino con mille foglie di patata e tartufo nero, mentre per dessert lo chef propone Mascarpone di fiori e sambuco.

Per chi desidera regalarsi un’esperienza completa, in occasione della festa degli innamorati il pacchetto “Fuga Romantica” di Hotel Eden è prenotabile anche per una sola notte e include la cena di San Valentino presso Il Giardino Ristorante. 

Presso The Eden Spa, la spa di Hotel Eden, è inoltre disponibile il rituale Gua Sha Love Adononis&Aphrodite per due persone, un’esperienza da vivere in coppia. Il rituale viene eseguito con pietre naturali come la giada, il quarzo rosa e la pietra di bian.

**The Eden Spa è al momento una delle poche spa aperte a Roma e garantisce la massima sicurezza in quanto non ci sono aree comuni e le spa suite hanno doccia e spogliatoio interamente privati.**
***Il costo del menù di San Valentino presso Il Giardino Ristorante è di 145€ a persona, bevande escluse. 
Il costo del menù in versione take away e delivery disponibile, oltre che tramite Hotel Eden, anche su Cosaporto, è di 200€ per due persone, bevande escluse. 275€ con bottiglia di Franciacorta, Cuvée Prestige, Ca’ del Bosco Extra Brut.Il menù deve essere prenotato entro sabato 13 febbraio alle 18:00. Il costo di partenza per il pacchetto “Fuga Romantica” è di 600€ a notte e include la cena per due persone.
Il costo del rituale Gua Sha Love Adononis&Aphrodite è di 390€ per 60 minuti, 650€ per 120 minuti.

Per maggiori informazioni e prenotazioni cliccare QUI

Enoteca La Torre* – Villa Laetitia

Approfittando delle stanze dell’albergo, Enoteca la Torre – Villa Laetitia, propone una Staycation da sogno. Il menu è un percorso degustativo di 5 portate a sorpresa che si chiama Escursione di cui citeremo solo il dolce: Parfait alla mandorla amara, pera alle spezie e sorbetto di ibisco.

Il Prezzo Staycation di 280€ prevede pernottamento, prima colazione e Cena con Menu Escursione. Bevande escluse.

Il Cavalieri Grand Spa Club

Znche ora che le limitazioni non permettono un’esperienza presso il magnifico centro, non manca di proporre attività entusiasmanti in vista di San Valentino e lancia una divertente gara online: il San Valentino Dance Contest, che si svolgerà sulla pagina instagram https://www.instagram.com/cavalierigrandspa/?hl=it.

Tra l’8 e il 13 febbraio, le coppie di innamorati potranno postare un video di loro che ballano, taggando @cavalierigrandspa con gli hashtag #RitmoRomantico e #SanValentino . Una giuria di esperti sceglierà le tre coppie più abili nella danza, che vinceranno un massaggio per due persone, un Sunday Brunch o un soggiorno per due al Rome Cavalieri.

Se invece il desiderio è di dedicarsi a pratiche più mistiche, nel giorno degli innamorati sono disponibili, sempre online, sessioni di Yoga da svolgere in coppia con focus sullo scambio energetico interpersonale. A guidare gli innamorati in questo percorso sarà la master Yoga  Puran Kaur, insegnante di Kundalini Yoga e Filosofia Orientale.

L’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton

Un pernottamento romantico in suite, per dedicarsi interamente al proprio partner e rifugiarsi in una bolla di qualità ed eleganza, con una mini vacanza nella propria città. Ad accogliere la coppia di innamorati ci sarà una stupenda suite allestita per l’occasione.

All’interno bollicine per brindare. Poi una cena speciale a lume di candela sarà servita in camera o presso il ristorante dell’albergo per avere il massimo del confort, della sicurezza e del calore. La mattina vi attende un’ottima colazione prima di lasciare l’Hotel.

Il menù è un omaggio al rosso, il colore per eccellenza dell’amore, partendo da uno squisito antipasto di capesante, rape rosse, puntarelle e zenzero, passando per dei buonissimi tortelli gamberi rossi con burrata e guanciale. Dulcis in fundo, non può mancare un dessert afrodisiaco a base di frutto della passione e fondente.

Per coronare al meglio questa giornata dedicata all’amore l’Hotel ha pensato ad una splendida passeggiata per la città eterna visitandone i luoghi più romantici. 

Per gli amanti della Mixology i festeggiamenti cominciano invece il 13 febbraio con l’appuntamento Ready Set Toast di San Valentino, che vedrà il Bartender Lorenzo Politano in una selezione di cocktail romantici ed afrodisiaci, tra cui il drink “Moulin Rouge” a base di Vodka, Coientrau, lime e lamponi. Pacchetti di San Valentino a partire da Eur 360 iva inclusa (2 pax). Per maggiori info: https://alephrome.com/it/sanvalentino

Jacopa Trastevere

Il ristorante a Trastevere di Daniele Frontoni per San Valentino ha proposto una STAYCATION con menu ad hoc. Lo Chef Piero Drago ha ideato un menu di 5 portate di pesce. Con Benvenuto dello chef, Tartare di Spigola, mandarino, salvia e polvere di olive; Polpo arrosto, carciofi, primo sale e mentuccia; Ravioli di gamberi, burrata e pomodori del piennolo; il Rombo alla mugnaia, capperi, finocchietto e cardoncelli arrosto. Il nuovo pasticcere Luca Andrea Ercoli ha voluto giocare con il cocco e il lampone per concludere con dolcezza la Festa dell’Amore. “Cocco, Lampone e…” è una dacquoise al cocco, con ganache montata al cocco e cioccolato bianco, gel di lamponi, Frizzy Pazzy, sponge al lampone, crema di mascarpone e gelatina di lampone

Per godersi la cena dello chef Piero Drago e il dolce di San Valentino è possibile prenotare la STAYCATION ideata ad hoc per l’occasione su https://www.jacopa.it/ o chiamando il numero 06 5809075

La Camera Matrimoniale con Cena di San Valentino ha un costo di €80 a persona, a cui si può aggiungere un Aperitivo composto da un drink e una selezione di salumi e formaggi per €15 a persona e un Massaggio da 50 minuti per €75 a persona Il Pacchetto di San Valentino è disponibile le sere del 13 e 14 Febbraio

Mangiare & Bere

Il Pagliaccio**

In occasione del giorno degli innamorati, il Pagliaccio regala l’emozione di poter vivere nell’intimità di casa un’esperienze gourmet firmata dallo Chef Anthony Genovese. La Box, pensata per due persone e abbinata a una bottiglia di Champagne Laurent-Perrier Cuvée Rosé, due calici e candela profumata hand made, è prenotabile fino al giorno 12 febbraio e sarà consegnata durante la giornata del 14 febbraio all’indirizzo desiderato; oppure sarà possibile ritirarla presso il ristorante in via dei Banchi Vecchi 129/a, anche in questo caso soltanto il giorno di San Valentino. Consegne in tutta Roma (contattare il ristorante per eventuali consegne in altri comuni). Info e prenotazioni al sito https://www.ristoranteilpagliaccio.com/san-valentino-home-experience/
Il ristorante sarà anche aperto a pranzo il 14 febbraio.  Per maggiori informazioni clicca qui.

Moma*

Ha riaperto lunedì 8 febbraio il ristorante Moma di Gastone Pierini, un indirizzo moderno e poliedrico dove la linea gourmet guidata dal giovane chef romano Andrea Pasqualucci merita “la fermata” e si alterna con l’informale gastronomia del piano terra.
Tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, le due anime di Moma saranno operative dalla prima colazione al light lunch, dal pranzo gourmet all’aperitivo anticipato entro le ore 17:00.
Sebbene il servizio sia momentaneamente sospeso nel weekend, ci sarà un romantico strappo alla regola domenica 14 febbraio per celebrare la festa degli innamorati.

Lo speciale pranzo realizzato per l’occasione si fonda sempre sugli stessi principi etici: selezione di un’ottima materia prima direttamente da piccoli allevatori, coltivatori, pescatori del territorio italiano, in base alla stagionalità e valorizzazione degli ingredienti che vengono lavorati il meno possibile per preservare i loro sapori originari.

Sarà infatti un pranzo tutto da ricordare con un menu degustazione proposto a 90 euro a persona composto da: Granatina di frutti rossi e Franciacorta; Cocktail di gamberi; Capesante marinate al miso, carciofi, salsa alle mandorle e aceto di lamponi; Bottoni ripieni di patate al fumo, caviale e panna acida; Filetto di manzo razza “Marango”, radicchio, scalogno e mosto d’uva; Tart al fondente “Abinao”, composta di arance e peperoncino. A valorizzare i piatti una cantina che rappresenta le migliori zone vinicole italiane, dedica grande attenzione alle produzioni artigianali, con vini unici che raccontano il territorio e la laboriosità dei vignaioli senza far mancare il giusto tributo alla Francia.

Possibilità di wine pairing – 4 calici in abbinamento al costo extra di 50 euro: Champagne Blanc de Noir Brut Cuveè de Reserve Gallimard Pere et Fils, Sauvignon Blanc Vulcaia Fumè Inama 2018, Barolo Cannubi Francesco Rinaldi 2015, Cannellino di Frascati Poggio Le Volpi 2011.

Moma Via di San Basilio 42,43 – 00187 Roma Telefono06 4201 1798 https://www.ristorantemoma.it/it/ Orari di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 17:00

Taki

Nel quartiere romano di Prati Taki, ristorante giapponese di cucina autentica e tradizionale, è regolarmente aperto a pranzo con servizio al tavolo, dal martedì al venerdì, dalle 12:30 alle 15:00; negli stessi orari e a cena anche in modalità di asporto e di consegna a domicilio. Taki è il luogo ideale per coloro che vogliono provare un’esperienza immersiva e originale nella cultura giapponese partendo proprio dal cibo.

A tutte le coppie che sceglieranno questo luogo per trascorrere il loro pranzo di San Valentino sarà offerta una bavarese alle fragole a forma di cuore: una torta rigorosamente artigianale, delicata e raffinata, perfetta come dolce e romantica conclusione al cucchiaio.

L’ultima novità sul menu sono le nuove bento box decliante in diverse composizioni, una sfiziosa idea da condividere anche sul divano di casa insieme alla persona amata proprio nel giorno di San Valentino. Tra le varie schiscette giapponesi Tonkatsu Bento con filetto di maiale in panatura croccante, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e verza; Shake Teri Bento a base di salmonealla griglia in salsa teriyaki, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Beef Shioyaki Bento bistecca di manzo con salsa giapponese, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Shake Sio Bento con salmone alla griglia al sale, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata; Buta Shogayaki bento maiale condito con salsa di soia e zenzero, fagiolini di soia giapponesi, riso bianco e insalata.

Dal loro menu à la carte è possibile scegliere piatti caldi e freddi della cucina, tra ricette tradizionali e qualche eccezione fusion. Naturalmente anche la Hida Wagyu Exclusive, carne sceltissima di razza bovina, certificata e importata direttamente dalla città di Hida nella prefettura giapponese di Gifu. Dal menu si potranno scegliere, in formula take away o delivery, i migliori signature di Taki da richiedere in modalità d’asporto o con la consegna a domicilio su Kiwi Five (entro tutto il raccordo anulare), poi Deliveroo.

Taki ristorante giapponese Via Marianna Dionigi 54-56 – 00193 Roma Telefono: 063201750 Sito web:https://taki.it/

Il Marchese

Aperto 7 giorni su 7, Il Marchese continua a essere un punto di riferimento per chi è in cerca dell’autentica cucina romana in pieno centro a Roma. Questo è un luogo senza tempo dove si concentra tutto il bello della Capitale, “giocando” anche tavola sul fascino della nobiltà e la veracità del popolo, che sono un po’ le due anime con cui Davide Solari e Lorenzo Renzi, i propripietari e gli ideatori del format, hanno caratterizzano la filosofia del primo amaro bar d’Europa, già nella sua insegna.

Nel giorno di San Valentino per deliziare gli avventori a mezzodì, il cuoco Daniele Roppo ha sviluppato un menu elegante e profumato: salmone marinato al mandarino e timo con puntarelle; risotto al profumo di arancia e battuta di tonno con pistacchi; ombrina al panko alle erbe e coulis di frutti rossi; cioccolato bianco e fruit passion. La degustazione completa ha il costo di 55 euro a persona (vini esclusi) mentre per chi volesse o solo il primo o solo il secondo si scende a 45 euro (sempre vini esclusi). A parte, la carta dei cocktail, recentemente riformulata, per pasteggiare a cocktail scegliendo tra Signature, menu Spritz, menu Americano.

Il cocktail bar è guidato da Fabrizio Valeriani, con una carta che annovera più di 600 amari, tra le selezioni più grandi al mondo, sempre con un’attenzione alle materie prime e all’ecosostenibilità degli ingredienti.

Il Marchese Via di Ripetta 162 – 00186 Roma Telefono: 0690218872 Sito web: http://www.ilmarcheseroma.it/

Enoteca La Torre* – Villa Laetitia

Enoteca La Torre per la festa degli innamorati, ha deciso di giocare su due fronti. Per chi preferisce festeggiare in casa è pronta un’ampia scelta delle Eat Me Box, le scatole golose che stanno letteralmente impazzando nella Capitale. Per chi invece volesse vivere un’esperienza totale, potrà cenare, pernottare e fare colazione nella meravigliosa Location firmata Famiglia Fendi. La descrizione, la trovate scorrendo l’articolo, tra le Staycation più belle di Roma per il San Valentino 2021. Clicca qui per maggiori info.

Ristorante Chinappi

Il ristorante di pesce della famiglia Chinappi, famoso per i crudi di mare, una materia prima eccellente e la vasta selezione di etichette e bollicine propone un menu degustazione per la festa degli innamorati. Chinappi sarà aperto a pranzo il 14; il menu è disponibile anche in modalità asporto e delivery cliccando qui.

Livello 1

Il ristorante di pesce nel quartiere EUR sarà aperto a pranzo il 14 febbraio e, per l’occasione proporrà un menu degustazione pensato per San Valentino: 6 portate dello chef Mirko di Mattia a 140 euro a coppia. A questo si aggiunge una proposta da 155 euro a coppia con bottiglia di Franciacorta Franca Contea “Primus” – Brut Cuvèe, una selezione di antipasti crudi e cotti, un primo, un secondo e un dolce. Il menu è disponibile anche d’asporto e delivery. Info e prenotazioni sito web
06 5033999 – Via Duccio di Buoninsegna, 23 /25 – EUR- Roma

Acqualunae Bistrot

Per la festa degli innamorati, lo chef Emanuele Paoloni di Aqualuane Bistrot è pronto a deliziare i suo clienti con un menù speciale da gustare a pranzo al bistrot e la sera comodamente a casa con il servizio delivery e take away. San Valentino al bistrot (pranzo): Benvenuto dello Chef e Rossini |Degustazione di olio Quinta Luna con pane fatto in casa e tour di sali dal mondo; Ostriche in tempura con confettura di cipolla rossa, lamponi e crispy mayo al Bacon; Vellutata di cavolfiore con cozze e croccante di pane alla senape; Tortelli con baccalà mantecato, latte di cocco e lime; Sandwich di triglia al panko con provola affumicata, indivia e mayo al passionfruit; Pre dessert; Dolce luna|euro 65 a persona
San Valentino delivery e Take away per la cena, stesso menu |euro 58 a personaDettagli | Possibilità di wine pairing su richiesta. Tutti i piatti sono da terminare a casa con le indicazioni fornite dallo Chef |Il menu è disponibile sia per il Take Away che per il Delivery il ritiro e la consegna sono previsti il 14 febbraio entro le 18:00. La prenotazione del menu dovrà avvenire entro sabato 13 febbraio chiamando il numero 328 6532886. Per garantire la qualità del servizio di delivery, la consegna è limitata in Prati e zone limitrofe.

Alfredo alla Scrofa

Alfredo alla Scrofa, da quel di via di Ripetta, propone per San Valentino la box “Alfredo a casa tua” con un menu studiato dallo chef Mirko Moglioni e una sorpresa per la colazione. La box contiene: Insalata di totanetti con broccoli, crostini di polenta e salsa all’arrabbiata; Spaghettoni con crema di porri aromatizzata all’anice stellato, gamberi rossi e polvere di barbabietole; Astice alla catalana dello chef; Red velvet; Per la colazione del giorno dopo: Red Muffin allo yogurt. La box include: Bottiglia di Trento doc metodo classico e un voucher sconto per una cena al ristorante | Costo: 140 per due persone | Menu disponibile Delivery e take away | Ordinazione entro le 18:00 del 13 febbraio | Consegna gratuita entro i 5 km. Maggiori info qui.

Le Carré Français

Le Carré Français propone la sua Box di San Valentino all’insegna dei sapori parigini, la città più romantica del mondo. Il menu francese ideato dalla chef Letizia Tognelli per la Festa degli innamorati, disponibile nelle formule delivery e da asporto, è un viaggio gastronomico tra le quattro mura domestiche, ispirato ai prodotti più iconici della tavola nella Ville Lumière. <<A consegnare la box sarà un driver “Made in Carré”, e cioè uno del team interno al locale. Non stupitevi, quindi, se vedrete alla porta un vero e proprio “Valentino francese”, con tanto di freccia di Cupido>>, spiega il titolare Jildaz Mahé, il quale ricorda che, il 14 febbraio a pranzo, Le Carré Français accoglierà le coppie all’interno del locale, con le proposte à la carte e con il menu di San Valentino creato anche per il delivery e l’asporto. Ai tavoli, eccezionalmente, il servizio sarà continuo fino alle ore 18 per chi vuole sedersi con comodo e tirare fino a tardi. 

Il menu di San Valentino della box e ai tavoli: Amuse bouche a base di foie gras; un antipasto a scelta tra un Polpo cotto a bassa temperatura su patate montate all’olio evo e rapa rossa, con pesto di dragoncello, oppure un Bonbon di boeuf bourguignon su fonduta di Brie de Meaux ; Calamaro farcito “alla provenzale” con purea di piselli e coulis di pomodoro ciliegino e un Coniglio, tapenade, asparagi e cavolo nero; pani speciali della Boulangerie artigianale de Le Carré, burro salato; e ancora una selezione di quattro formaggi Beillevaire e confetture fatte in casa. Chiude il dessert del pastry chef Giancarlo Bruno, pensato a forma di cuore per la coppia: una mousse con un biscuit a base di caffè e arancia, o di tè alla vaniglia e frutti rossi. 

Prezzo della Box di San Valentino per due: 55 euro a persona (vino escluso). Le Carrè Français propone per l’occasione una bottiglia di Champagne in promozione: il Besserat di Bellefon cuvée de Moines a 45 euro. Le Carré Français: www.carrefrancais.it – Via Vittoria Colonna 30, Roma Prenotazioni: www.thefork.i Ordina: www.deliveroo.it Telefono06 6476 0625 Orari asporto: dalle ore 8 alle ore 21 | Orari delivery: dalle ore 10 fino alle ore 22

EATALY

Il pranzo di San Valentino al Ristorante Terra | 38 € APERTURA STRAORDINARIA Solo il 14 febbraio e per un unico giorno, riapre TERRA in occasione della giornata più romantica dell’anno e lo fa con un menu speciale, per il pranzo del 14 febbraio: Carpaccio di polpo con olio piccante ed erba cipollina – Alici fritte e zucca arrosto – Totani tiepidi e pane bruscato – Risotto con pomodoro, basilico e crudo di seppie – Tonno speziato alla brace con carciofi e menta – Ricotta, pere e cioccolato

Il menu d’asporto da ritirare il 13 febbraio o il 14 febbraio | 29 € La special box di San Valentino si prenota entro giovedì 11 febbraio.
e si ritira sabato 13 o domenica 14 febbraio, dalle 10.00 alle 20.00 in Gastronomia. Con 2 box, in regalo una bottiglia di vino dell’Enoteca di Eataly. Le proposte firmate da Roberto Cotugno, Executive Chef di Eataly Roma sono: Carpaccio di polpo con limone, peperoncino ed erba cipollina – Tartare di tonno pinne gialle, puntarelle e olio alle alici – Insalata di totani, gamberi e verdure croccanti – Ravioli di baccalà del Pastificio Secondi con crema di patate di Avezzano e – carciofi scottati – Fondant al cioccolato con salsa ai lamponi

Il menu di San Valentino su Glovo e Deliveroo | 25 Se non potete raggiungere Eataly prenota la tua cena con Glovo o Deliveroo. Il menu da ordinare dal 12 al 14 febbraio, sia a pranzo che a cena: – Supplì alla ‘Nduja – Insalata di polpo e patate – Pizza con mozzarella di latte di bufala, carciofi, guanciale e pecorino romano – Tiramisù Eataly

Contro Bistrot

Contro per il San Valentino 2021 ha pensato ad una box in edizione limitata con tutte preparazioni completamente inedite a firma ed opera dello Chef Daniel Celso e del Pastry Chef Andrea Fiori.

Il numero delle box è limitato e, pertanto, sarà possibile prenotarle fino a venerdì 12 febbraio. Il dolce monoporzione è una bavarese al cioccolato bianco e vaniglia bourbon, gelèe al frutto della passione e biscuit al cocco. Chablonage al cioccolato bianco e marshmallow alla fragola
Preferiamo sottolineare che le due monoporzioni (bavarese e macaron) saranno entrambe disponibili il weekend di san valentino per chiunque vorrà andare a pranzo da Contro Bistrot, mentre nella box di San Valentino (quella della cena) ci sarà solo la bavarese. Maggiori Info? Clicca QUI!

Atlas Coelestis

Due le proposte: la prima è quella dell’asporto e del delivery (con consegna gratuita entro un raggio di 4 km dal locale); la seconda invece prevede il pranzo di domenica 14. In entrambi i casi il menu è semplicemente delizioso e assolutamente “abbordabile”. Ostrica aperta su sale ghiacciato; Tartare di pescato del giorno, maionese di colatura di alici allo zenzero e crucifere al miso km 0; Cannelloni ripieni di rombo, carciofi e tartufo nero pregiato, bechamelle alla bisque e sesamo tostato; CatalanAtlas di mazzancolle e rana pescatrice; Il Bacio | Prezzo: euro 55,00 a persona, escluse bevande. Maggiori info? Cliccate QUI.

Proloco Trastevere

L’amore e l’arte culinaria, intersecandosi, possono dare vita a piatti deliziosi capaci di solleticare non solo i nostri sensi, ma anche la nostra immaginazione” racconta la celebre scrittrice peruviana e così, giocando sul connubio cibo e amore, nasce il divertente e stuzzicante percorso degustativo ‘Afrodita’ realizzato dal ristorante romano Proloco Trastevere per San Valentino: Entrée Giochi amorosi, Foglia dopo foglia, Un bacio dopo l’altro accompagnati da un cocktail creato per l’occasione. L’appetito avanza con la Zuppetta di vongole, l’Animella in bisque di gamberi, il Sospiro di carciofi, il Cocktail di cannocchie e la Vichyssoise, una zuppa fredda a base di porri, cipolle, patate, panna e brodo di pollo; Fregola, bottarga di muggine e vongole, Bourguignonne di Casa ProlocoCharlotte degli Amanti, un dolce a base di afrodisiaci naturali: cioccolato, noci, caffè, uova. Il menù Afrodita (40 euro)  è disponibile in degustazione da Proloco Trastevere il giorno di San Valentino a pranzo, mentre la sera è possibile richiedere la versione delivery e take away, al costo si 30 euro. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero: 347 7428371 o cliccate QUI.

Roscioli Ristorante Salumeria

La celebre salumeria con cucina Roscioli per San Valentino ha ideato un menu di 4 portate da ordinare per l’asporto o delivery. Si inizia con uno Spiedino di capesante panato ai tre pepi con agrumi misti e gelèe di mandarino all’aceto di mele; a seguire Lasagna di calamari con burrata con prosciutto di San Daniele e polvere di lamponi essiccati; Medaglione di filetto di maialino con gamberoni marinati al tè verde e zenzero accompagnato da gratin di patate. A conclusione del tutto il dolce di Rodrigo Bernoni, direttamente da Roscioli Caffè. “Passione Mango”, una monoporzione con mousse di mango, peperoncino e fava di tonka con cremoso al cioccolato fondente, gelèe di cetriolo e pepe rosa, biscotto alla mandorla e glassa a specchio rossa.

Il tutto a 60,00€ senza vino a persona, oppure a 75,00€ a persona a cui aggiungere a scelta una bottiglia di Prosecco Rustico Nino Franco, di Umbria Bianco 2019 Le Corgne o di Sangiovese 2017 Tenimenti d’Alessandro

TAKE AWAY e DELIVERY E’ possibile ordinare direttamente da Roscioli in Via dei Giubbonari, chiamare il numero 06 6875287 o via whatsapp al 342 0417492 Oppure l’intero menu su cosaporto.ithttps://cosaporto.it/prodotto/il-menu-di-san-valentino-di-roscioli-con-senza-vino/

Pastificio Secondi & Osteria dell’Orologio

Il Pastificio Secondi e l’Osteria dell’Orologio realizzano una proposta esclusiva per San Valentino da degustare a casa. Il Maestro Mauro Secondi e lo chef Marco Claroni realizzano a 4 mani un Menù speciale per il pranzo o la cena di San Valentino: Aperitivo per due persone (40 Euro) Maritozzo con alice e stracciatella – Cornettino di pasta sfoglia con palamita – Pan brioche con salmone affumicato e caprino – Bottoncino con pastrami di tonno, salsa tartara e giardiniera – Focaccia con speck di ricciola e chutney di cachi | possibilità vini in abbinamento

Menu San Valentino (50 euro a persona) Pane, burro e alici – Tartare di tonno e passion fruit con crumble di mandorle ed erbe amare – Carciofo ripieno di baccalà mantecato con salsa verde alla menta – Tortellino fatto a mano ripieno di mazzancolle con crema di scampi (La nostra versione di: “Il tortellino con la panna”) Zuppa di pesce in vaso – Bisquit al cioccolato con mousse al caramello e cioccolato bianco, croccante alle nocciole e lamponi Vini in Abbinamento 
Per i Vini e le Prenotazioni entro le ore 12.00 del 12 febbraio.È possibile ritirare l’ ordine presso il laboratorio di Pastificio Secondi in via delle Alzavole n. 47/49 (ROMA) o riceverlo con la consegna a domicilio (spese di consegna 3 euro). La consegna avverrà durante la giornata del 14 febbraio in due fasce orarie (9 -12 e 14-17).Si può pagare alla consegna (in contanti o con carta di credito/bancomat) o tramite bonifico bancario. Per gli ordini inviare una mail  a: info@pastificiosecondi.it oppure chiamare ai numeri:+39 0623288319 | +39 3383305755 I +39 3475179051

Salsedine

Lo chef Emanuele Paoloni dalla sua pescheria gastronomica di Prati, propone per San Valentino una cocotte per due da condividere con chi si ama con Brodetto alla vastese con tutto il meglio dei nostri mari: gallinella, scorfano, le cozze, vongole, scampi, gamberoni, gamberi rossi e calamari. Prezzo a partire da 65 euro con la Cocotte di Coccio inclusa nel prezzo. Dettagli per la consegna e il ritiro | La prenotazione della cocotte dovrà avvenire entro le ore 18:00 di venerdì 12 febbraio chiamando il numero 328 6532886. Il take away e il delivery sono previsti il 13 febbraio entro le ore 18:00. Per garantire la qualità del servizio di delivery,  la consegna è limitata in Prati e zone limitrofe.

Dao Chinese Restaurant

Una Dolce sorpresa per gli amanti dei sapori del Sol Levante: il menu di San Valentino di Dao Chinese Restaurant sorprende gli innamorati con le specialità cinesi lavorate con grande maestria e il dolce stellato della Chef Iside De Cesare. Maggiori info QUI.

Tentazioni

IL PALAZZETTO – Trinità dei Monti

Le terrazzate de Il Palazzetto sono una location davvero unica per celebrare l’amore nella Capitale, una delle città più romantiche del mondo. Con Roma ai propri piedi e vista privilegiata su Trinità dei Monti, domenica 14 febbraio il bartender del wine & cocktail bar incastonato nell’incantevole edificio ottocentesco che affaccia sulla Scalinata di Piazza di Spagna, diletterà gli ospiti sulle profumate note di un San Valentino Passion, esclusivo cocktail a base di liquore di passoa, liquore al caramello, zenzero e Prosecco.

Un long drink pieno di personalità che sprigiona sentori esotici grazie alla presenza del frutto della passione, conquistando rapidamente gli amanti del bere miscelato per il suo colore rosso sensuale che rivela sapori estrosi e dolci rinfrescati dalla nota pungente, quasi piccante, dello zenzero, radice dal delicato potere afrodisiaco.

Il Palazzetto Vicolo del Bottino 8 – 00187 Roma Telefono: 0663934560 Email: info@ilpalazzettoroma.com

Pasticceria Gruè

San Valentino non è solo il giorno più romantico dell’anno ma per Marta Boccanera e Felice Venanzi è anche il più dolce e goloso! Nel laboratorio di Grué hanno perfezionato dei fantastici soggetti di cioccolato interamente realizzati a mano, come alcuni vasetti che simulano quelli veri in terracotta. Così, il terriccio è replicato con una finissima grué di cioccolato in cui è “piantata” una rosa, fiore simbolo dell’amore, composta da stelo e foglie completamente edibili e le praline di cioccolato a forma di cuore da regalare nella confezione multipla o all’intero di una preziosa scatolina singola per suggellare una promessa d’amore o suscitare uno stupefacente effetto sorpresa.

A queste referenze si aggiungono le tavolette di cioccolato ottenute dall’unione di due mezzi cuori bicolore (bianco, ruby o fondente), mentre per chi volesse condividere questo magico giorno con le persone amate ci sono delle raffinatissime torte signature come la Grué o l’Essenza. I meno romantici potranno comunque impreziosire questo giorno anche con dei semplici e soffici muffin, gusto vaniglia o cioccolato, dai sentori vanigliati che ricordano le famosissime cupcake anche qui decorate con una crema al burro alla vaniglia.

Grué featuring Fiorani. Da una speciale e fortunata collaborazione con Fabrizio Fiorani, miglior pasticcere dell’Asia per Asia’s 50 Best Restaurants 2019, vero e proprio guro nel mondo dolce nonchè grande estimatore di Marta e Felice, è nata una collezione d’autore sempre dedicata al San Valentino. Tra i prodotti realizzati durante le sessioni in laboratorio, il Lingotto, un morbido tortino di cioccolato Guanaya 70% e cubetti di arancia candita e gocce di cioccolato fondente nell’impasto, il tutto ricoperto da un croccante strato di cioccolato al latte e nocciola; poi, alcune Praline in edizione limitata ripiene di cremino alla nocciola e sottilissime sfoglie di biscotto caramellato con il disegno realizzato in modo certosino direttamente sul cioccolato, come i soggetti della Disney. Infine, una preziosa Tavoletta che si presenta di colore rosso: esternamente un sottile guscio di cioccolato bianco ripieno di cremino alle arachidi salate, mentre nel cuore caramello mou e uno strato di frolla.

Pasticceria Grué Viale Regina Margherita 95/97/99 – 00198 Roma Telefono: 068412220 Sito web: https://www.gruepasticceria.it/ dal martedì alla domenica è operativa con servizio al tavolo dalle 7.30 alle 18; dopo le 18 in modalità take away fino alle 19:30 (venerdì e sabato fino alle 20:00). Per il servizio di delivery (tramite piattaforma Cosaporto)

DIVINO – Il Cioccolato degli Dei

Per il loro secondo San Valentino, Valerio Esposito e Jennifer Boero della cioccolateria Divino ad Aprilia hanno alzato ancora di più l’asticella con diverse creazioni dedicate alla festa degli innamorati. In limited edition 3 tipologie di praline a forma di cuore, riconoscibili dal colore e disponibili in eleganti e raffinate confezioni. Il packaging che le conterrà proviene direttamente dal Belgio, anch’esso è a forma di cuore per una capienza complessiva dai 6 ai 20 pezzi. La prima pralina è rossa e si presenta con una finissima camicia esterna di cioccolato bianco allo yuzu e una ganache al pistacchio di Stigliano (la stessa crema spalmabile disponibile anche in negozio). La seconda è, invece, rosa ed è ottenuta da cioccolato al latte caramellato che racchiude al suo interno un esotico gusto al fruit passion. Infine c’è quella nera in cui è stato utilizzato del fondente monorigine Perù realizzando un’afrodisiaca ganache gianduia e peperoncino. Per la soggettistica si sono ispirati al film de La Bella e La Bestia e alla rosa incantata, da sempre simbolo di un amore maturo, gentile e sensibile. Quella di Divino è alta circa 12 cm e realizzata artigianalmente in un vasetto di cioccolato con all’interno un cremino al pralinato di nocciole, un crumble di pasta frolla al cacao che riproduce il terriccio. Infine ci sono i suoi petali, di un rosso sgargiante, così realistici da confondersi con il vero fiore. Sempre di grande effetto, sono i cuori grandi di cioccolato con varie areografie che li vanno a caratterizzare con ad esempio la stilizzazione del battito cardiaco, il profilo degli uccellini o la scritta “I love you”, quest’ultima per trasmettere un messaggio di amore universale.

Per Divino febbraio è sicuramente il mese dell’amore ma anche Valerio e Jennifer non amano mai prendersi troppo sul serio, specialmente sotto Carnevale. Per la festa più colorata e scherzosa dell’anno si sono lasciati ispirare dalle maschere veneziane mettendo a punto una mascherina di cioccolato in cui sono state lavorate tutte e tre le tipologie (fondente, latte e bianco).

Alla base del progetto di Divino il criterio di eticità e di qualità della materia prima. Le fave di cacao che vengono lavorate nel loro laboratorio arrivano da ogni parte del mondo: Valerio riesce a controllare l’intera filiera nel rispetto dell’ambiente e del contadino, trattando solo coltivazioni non intensive, spesso in regime agroforestale, capaci di garantire un tipo di fava monorigine che vive in un ambiente più naturale ed è quindi meno stressata.

Divino Via dei Lauri 57 – 04011 Aprilia (LT) Telefono: 348 696 0986

Beppe e i Suoi Formaggi

Per festeggiare l’amore Beppe ha portato dal caseificio di famiglia – Giovale Formaggi – di Giaveno un formaggio a forma di cuore. Un idea legata a San Valentino ideale per chi ama i prodotti artigianali e di qualità, prodotto dalla famiglia Giovale, seguendo le antiche ricette di lavorazione e usando solo il latte crudo proveniente dai propri animali che pascolano in campo aperto, nel rispetto dei principi della biodiversità, in Val di Susa in Piemonte, al confine tra Italia e Francia. 

Il formaggio a forma di cuore è una lattica di capra, delicata e persistente, da abbinare a una delle etichette della cantina della formaggeria del Ghetto ebraico di Roma, come la Malvazija di Fon, il vino istriano da vigne dai 30 ai 60 anni.

Roscioli Caffè

Il Caffè Pasticceria Roscioli propone per San Valentino due monoporzioni create appositamente per l’occasione, delle praline al lampone e i dragées a vari gusti. 4 idee fra cui scegliere per festeggiare l’amore insieme alla propria metà.

VENERE E MARTE – Finanziere al pistacchio, gelèe al lampone senza zucchero, mousse al cioccolato bianco e fava tonca

PASSIONE MANGO – una monoporzione con mousse di mango, peperoncino e fava di tonka con cremoso al cioccolato fondente, gelèe di cetriolo e pepe rosa, biscotto alla mandorla e glassa a specchio rossa.

PRALINE AL LAMPONE – DRAGèES Mandorla fondente, Mandorla dulcey e Nocciola al latte e cereali copertura al lampone inspiration Valrhona

TAKE AWAY e DELIVERY E’ possibile ordinare direttamente al Caffè allo 06 89165330 o inviando una mail a info@rosciolicaffe.it Oppure andare su cosaporto.it

Günther Gelato Italiano

Il Maestro Gelatiere che ha portato il suo gelato artigianale dall’Alto Adige fino a Roma aprendo tre punti vendita nel cuore della Capitale, propone un irresistibile gusto dedicato a tutti gli innamorati: Amore Caldo, al cioccolato bianco e confettura di lamponi fatta in casa, accompagnato da biscottini al cioccolato a forma di cuore per ingolosire coni e coppette (i biscotti saranno disponibili anche in graziose confezioni regalo).

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Il pane al centro di tutto, poi pizza, focacce, fritti, dolci e sfoglie. Tecnica e volontà, acqua, farina e talento. Dalla Pizza al Pane. Diego Vitagliano apre 10 Bakery a Napoli, con un progetto carico di passione. Quella che mette in tutte le arti bianche che maneggia da artista e fuoriclasse qual è.

Il brand lievita e, dopo le due prodigiose pizzerie – quella di Napoli nel quartiere di Bagnoli e quella panoramicissima di Pozzuoli -, 10 Bakery alza la serranda adiacente all’insegna di Bagnoli.

Un grande lavoro sugli impasti, un progetto che è anche una sfida per diffondere la cultura della lievitazione di qualità nella celebre terra della panificazione con una nuova apertura progettata e voluta in un periodo difficile e quindi, doppiamente coraggiosa.

Il PANE. Parola immensa. Sacra e di tutti. Vera grande invenzione di cui solo l’uomo conosce il segreto e che traccia, nella sua storia, il passaggio dalla dimensione selvatica a quella agricola e quindi, evoluta. Simbolo della civilizzazione e definizione dell’identità, è proprio il pane che differenzia l’uomo dall’animale in quanto essere vivente che non si limita a consumare i cibi disponibili in natura -siano questi carni o erbe- ma è capace di costruire i propri alimenti: mangia pane e beve vino.

Il pane, frutto di pianificazioni e sapienti attese – come ci spiega il grande storico dell’alimentazione Massimo Montanari – è culmine di un raffinato processo tecnologico e di un ciclo produttivo che è testimone di una conquistata cultura alimentare, di una civiltà che ha imparato a controllare, a coltivare e rendere produttiva la natura attorno.

Terra, seme, spiga, chicco, mietitura, macinatura, farina. Poi acqua, attesa, cottura, nutrimento, vita.

Dal pane ai pani. Dal cibo di base a simbolo capace di mettere l’uomo in contatto con Dio, alle visioni contemporanee e tecniche e filosofie più disparate, che lo hanno reso un alimento di lusso, rimane sempre fedele impronta della terra in cui nasce, del periodo storico che affronta e della mano che lo ha prodotto.

La Campania felix, madre della Pizza e grande interprete della parola Pane, è tra le regioni italiane che meglio hanno saputo declinare i cereali nelle preparazioni più disparate, facendo addirittura entrare il grano in uno dei suoi dolci più tipici: la pastiera.

Celebrata già dai latini per la sua fertilità, accanto a pani e pizze, la gastronomia si è arricchita nel tempo di focacce, taralli, panzarotti, pani tipici e conditi, quello con i ciccioli, quello del pescatore; e ancora quello di grano Saragolla, di Padula e quello inimitabile “cafone“.

Diego Vitagliano. Grande pizzaiolo, tenace, positivo, sempre proattivo, capace quanto coraggioso e lungimirante imprenditore, non si è lasciato abbattere dai tempi duri. Ha investito il suo tempo in studio e ricerca con la volontà e il grande ottimismo che lo contraddistinguono.

Così, dopo il grande lavoro compiuto sulla pizza e le due pizzerie di Napoli e Bagnoli, decide di innovare un altro prodotto sacro per Napoli: il Pane, quello con la P maiuscola.

10 Bakery è il laboratorio di idee e panificazione di Diego, il suo atelier d’artista tra lievitazioni naturali, farine macinate a pietra, miscugli di grani cotture e temperature, dove godere del gusto della semplicità e ritrovare il sapore del pane. Gli ho fatto qualche domanda sulla genesi di questa nuova apertura, quelle che seguono, le sue (belle) risposte.

Diego Vitagliano, napoletano doc, classe 1985, cosa rappresenta per te la parola-mondo “pane”?

Il pane per me rappresenta il senso della vita. Un prodotto così povero ma esageratamente nobile, che, come la pizza, mette d’accordo tutti: popoli, religioni, culture. Insomma, un vero atto d’amore. Per questo nel pane sto cercando di mettere tutta la mia passione ma soprattutto il rispetto che ho verso il cibo in generale.”

Il pane è un prodotto prezioso, che racconta una storia di luoghi e persone: quali sono i valori che Vitagliano ci sta mettendo dentro?

Da tempo sentivo l’esigenza di realizzare un grande progetto sulla panificazione e credo che questo sia il momento giusto; in un periodo di grandi cambiamenti è importante guardare sempre avanti, aprirsi alle novità e seguire i propri sogni. Mai lasciarsi abbattere. Il Pane come simbolo di volontà e resilienza.

Qual è la vera materia prima del panificatore moderno? Il lavoro sul lievito o la ricerca e relativa selezione del cereale, ancor prima della farina?

Avere una buona farina è alla base, sto cercando di caratterizzare il mio pane con semi particolari per dare ancora più gusto e profumo, cercare di realizzare un prodotto ancora più identitario, ambasciatore del sapore di un territorio: secondo me questo è il vero segreto.” 

A Napoli il pane è quello inimitabile e “Cafone”, qual è la tradizione di questo pane presente in ogni negozio di alimentari e diventato fragrante cifra stilistica di un territorio? Come hai deciso di innovarlo e come ci si sente a mettere le mani in un prodotto quasi sacro per il suo popolo?

Il pane cafone è un pane storico. Nel XIX secolo era il pane dei contadini, dei braccianti e dei carrettieri. Veniva preparato esclusivamente con il grano di Volla. Detto anche Pane dei Camaldoli, è senza dubbio uno dei simboli di Napoli. Il segreto per riuscire a mantenere per giorni intatti sapore e fragranza, che è la caratteristica che lo ha reso così celebre, è legato alla sua lievitazione che ancora oggi avviene in maniera naturale grazie al criscito, una pasta di riporto da precedenti lavorazioni. Nonostante questo, qualche innovazione gli farà sicuramente bene, come ormai avviene per ogni cosa. Voglio renderlo più leggero e croccante possibile. Più digeribile e ancora più conservabile. 

Pane Moderno. Apice di un trend che ha cambiato il rapporto degli italiani con filoni e pagnotte, qual è il tuo pensiero sulla panificazione contemporanea? 

Per quanto riguarda il mio concetto di contemporaneità applicata, con me “sfondi una porta aperta”, sono sempre attento, aggiornato, attivo in questo senso. Punto a dare un prodotto di grande genuinità, tramite tecniche di lavorazione innovative, tanto studio e ricerca, usando farine biologiche ma soprattutto lievitazioni giuste, con l’intento di educare il palato del cliente finale, in modo che sappia distinguere un pane buono da uno meno buono. 

L’arte bianca abbraccia molte abilità, e non è sempre detto, né tantomeno scontato, che un bravo pizzaiolo sia per forza anche un bravo panificatore, qual è stato il percorso che dalla pizza ti ha portato al pane? E quali sono state le collaborazioni formative in tal senso?

Tra la pizza e il pane ci sono milioni di anni luce, forse io sono un po’ avvantaggiato perché per la mia pizza uso da anni tecniche di panificazione, come la Biga ad esempio. Prodotti lontani ma vicini, che ora credo sia il momento giusto di far correre vicini e paralleli. Due rette vie che ogni tanto si incontreranno arricchendosi a vicenda, mantenendo le loro identità sempre ben distinte.

Per lo studio del pane, la farina, ovviamente, è stato il punto di partenza. Per questo progetto ho fatto un percorso con i tecnici del Molino Grassi (Carlo di Cristo, Cristian Zaghini, Nicola Ascani, Pierluigi Sapiente).  

Sto puntando all’eccellenza degli impasti e della lievitazione, per questo in questo progetto sono affiancato da Carmine Pellone – che già ha lavorato con me nelle pizzerie – e Nicola Doria, panettiere napoletano.

Dopo aver sdoganato la “pizza canotto”, dopo lo straordinario lavoro fatto sulla “pizza per celiaci”, qual è l’evoluzione che hai riservato alla tue proposte di panificazione? 

Dopo aver sdoganato la Napoletana e aver fatto un gran lavoro sul senza glutine, ho in mente di fare lo stesso con il pane: voglio che il pane buono e ben fatto entri davvero nella quotidianità dei napoletani (e non solo).

Pane e prodotti da forno: lo studio e la ricerca sono sempre la base di tutto, con un lavoro costante sull’evoluzione degli impasti sto cercando sempre di fare meglio, con tecniche innovative e materie prima eccellenti. Un lavoro, un progetto come questo, è rarissimo per la nostra città e spero che possa diffondere in fretta una vera cultura del pane buono. 

Qual è il prodotto da banco che ti sta dando maggiori soddisfazioni, la punta di diamante di 10 Bakey?

L’impasto del pane è tutto realizzato con lievito madre all’80% di idratazione, che conferisce al prodotto finale quel pizzico di acidità che è sintomo di qualità, con lunghe lievitazioni e quindi grande
digeribilità e massima conservazione.

Sicuramente il prodotto che sta facendo furore e il Pane Multicereali. (foto di copertina) . Croccante, fragrante con una mollica umida e gustosa.

L’offerta di 10 Bakery Diego Vitagliano

Pane cafone e multicereali, ciabatte, baguette, bun, pizza in teglia e alla pala, croissant (dolci e salati), brioche, muffin, pizze ripiene (come quella con la scarola), casatiello, muffin, ciambelle e un po’ di rosticceria, dove spiccano arancine, fritatttine, crocchè e zeppole. Non mancano poi le pizze tonde, quelle famose di 10 Pizzeria, presenti nel menu per asporto e delivery in una selezione ristretta (circa 20 pizze, tutte grandi classici, come margherita, capricciosa, diavola, ecc…).


I prodotti ai quali Diego tiene molto sono il pane multicereali bio – dal profumo intenso, realizzato con farina tipo 1 e una percentuale di 00, segale, orzo tostato, riso, avena e semi di lino – e le ciabatte, che si candidano a buon diritto ad essere le più croccanti d’Italia. Degno di nota anche il packaging per l’asporto e il delivery, bello, curato e funzionale, che garantisce una lunga conservazione del prodotto mantenendone tutte le proprietà. Completa l’offerta un angolo dedicato a tutti i prodotti a marchio 10 Diego Vitagliano, come confetture, olio, conserve e molto altro.

La Bottega

Gli interni sono in stile post-industrial, così come le pizzerie 10 Diego Vitagliano già esistenti che ne caratterizzano lo stile. Un grande laboratorio (circa 100 mq) e uno spazio di 30 mq dedicato alla vendita dove primeggia il bancone, come nelle migliori panetterie.

Il servizio è con vendita ad asporto e delivery (per tutti i prodotti, tramite l’app Diego Vitagliano + Uber Eats), entrambi fino a mezzanotte.

10 BAKERY DIEGO VITAGLIANO

via Bagnoli 478 – 80124 Napoli / aperto 7 giorni su 7 / orario: 8.00 – 00.00

T. 08118022848

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Profilo frastagliato e variopinto, gozzi, reti da pesca tirate al sole, balconi, scale, case basse, cupole e chiese. Frutteti, vigneti e giardini mediterranei. Procida, generosa scintilla di terra, di verdi intesi e immensi blu. Sabbia, sassi, baie e scogliere.

Autentica e paziente secondogenita delle Flegree nel Golfo di Napoli (Ischia, Procida, Vivara e Nisida), ha battuto le 10 avversarie di terraferma e portato per la prima volta il titolo su un’isola intera.

E lo ha fatto con un programma grintoso che gioca come un intelligente calembour sulle parole “La Cultura Non Isola“, mostrando fiera i suoi numeri: 44 progetti culturali per 2022, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati.

I miei occhi e i miei pensieri lasciavano il cielo con dispetto, riandando a posarsi sul mare, il quale, appena io lo riguardavo, palpitava verso di me, come un innamorato.

E. Morante, L’isola di Arturo, Torino, Einaudi, 2015

Lontana dai flussi turistici inesistenti delle sue sorelle d’Arcipelago Campano Ischia e Capri, Procida è un’isola al naturale, silenziosa quanto autentica. Ricca di storie senza tempo, l’attuale nome deriverebbe da quello di epoca romana Prochyta, mentre un’ipotesi più densa di fascino legherebbe il suo nome al verbo greco prochyo, in latino profundo: l’isola sarebbe stata infatti profusa, messa fuori, sollevata dal fondo del mare o dalle profondità della Terra.

Un fascino senza fasti, cui non rimase indifferente Elsa Morante la quale, all’ombra dell’agrumeto del giardino dell’Albergo Eldorado nel 1955, ebbe l’ispirazione per il romanzo che due anni dopo le valse il Premio Strega: L’isola di Arturo.

E’ il 1994, l’anno che vede la fine delle riprese della trasposizione cinematografica italiana della storia de Il postino – con la regia di Michael Radford e protagonisti Massimo Troisi nei panni del postino Mario Ruoppolo ed il poeta cileno Pablo Neruda, interpretato da Philippe Noiret – che rendono merito al suggestivo e coloratissimo Porto della Corricella, così come alla spiaggia del Pozzo Vecchio e alla Locanda del postino.

E’ il 9 settembre 2015, Phil Schiller, product manager della Apple, durante la presentazione dell’iPhone 6, per mostrare la grande risoluzione fotografica raggiunta dall’ultimo gioiello della società di Cupertino, ha mostrato un’immagine da mare della Corricella, splendido borgo marinaro dell’isola di Procida.

Nel 2021, Procida torna a far parlare di sé, e lo fa a gran voce legandosi a doppio filo alla forza della cultura, mostrando il volto nuovo e determinato di una realtà vibrante che ha voglia di credere in un microcosmo diverso, migliore e possibile.

L’iniziativa, nata nel 2014 da un’ idea di Dario Franceschiniministro dei Beni culturali e del turismo ha, tra gli obiettivi, quello di “valorizzare i beni culturali e paesaggistici” e di “migliorare i servizi rivolti ai turisti”[1].

Dopo Ravenna, Lecce, Cagliari, Perugia e Siena nel 2015, Mantova nel 2016, Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma per il 2020+21, Procida, orgoglio del Golfo di Napoli, viva e rara espressione di quell’Italia legata al mare, che punta sulla poesia, sul turismo slow, sulle attività per rilanciare il turismo.

La cultura, dunque, non solo come valore aggiunto, ma come chiave per la destagionalizzazione della domanda turistica, nonchè posta al centro di una programmazione fondata sui valori della Bellezza (non fine a se stessa), della sostenibilità e della tutela: quella paesaggistica e ambientale, e quella della Storia dei territori, fatta di testimonianze di grande valore archeologico, artistico ed architettonico, ancora concrete, visibili e rilette in chiave contemporanea in un programma che riprende luoghi e beni fortemente evocativi della mediterraneità e li rende simbolo di benessere e solide tradizioni del miglior sapere vivere all’italiana.

La motivazione che ha decretato la sua vittoria, è stata infatti la seguente:

“Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria. La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee.

Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese.
Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono”. 

Cosa ha vinto Procida? Un milione di euro per realizzare tutti i suoi progetti e un’altra buona occasione per stare per un anno intero sotto  i riflettori del turismo nazionale e non solo, ed essere tra le protagoniste di una bella e importante ripresa.

E, sperando che il 2022 porti con sè la ritrovata libertà di viaggiare, mangiare e scoprire, non fatevi mancare una tappa in questa Isola intensa, immensa, residenza privilegiata di un popolo di mare. Se avrete la fortuna di premere il suo terreno, ricordate i nostri preziosi consigli per quattro approdi di sostanza e sapore.

Fate colazione a Marina Grande al “Bar Dal Cavaliere” e assaporate la “Lingua Procidana”, se preferite il salato affondate nelle delizie salate, lievitate e non, del Forno “La Panetteria”, poi pranzate in spiaggia, alla Chiaiolella (ciraccio) “da Girone”, cenate nello splendido Borgo dei Pescatori direttamente sul porticciolo della Corricella, con tavoli all’aperto ad un passo dal blu, in quel del Ristorante “Gorgonia”.

  • Bar “Dal Cavaliere” | Indirizzo: Via Roma, 42, 80079 Procida NA
  • Forno “La Panetteria” |Indirizzo: Via Vittorio Emanuele, 157, 80079 Procida NA
  • Ristorante “Da Girone” | Indirizzo: Lungomare Cristoforo Colombo, 4, 80079 Procida NA
  • Ristorante “Gorgonia” |Indirizzo: Via Marina di Corricella, 50, 80079 Procida NA

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La Galette Des Rois è una misteriosa e fragrante torta francese tradizionalmente preparata per l’Epifania. Una “ruota della fortuna” carica di storia e simbologie, diventata molto popolare per il suo valore benaugurale. Tanto richiesta che, nel corso degli anni, ha moltiplicato la sua domanda, e il periodo di preparazione e disponibilità di questa delizia sui banchi delle vere Boulangerie continua ad allungarsi abbracciando da Natale fino a tutto Gennaio.

Jildaz Mahé, appassionato e ottimista proprietario di Le Carré Français – raffinata insegna parigina in Via Vittoria Colonna a Roma – ci racconta come la Galette sia diventata quest’anno un duplice simbolo: quello di una resistenza del fare, psicologica, proattiva e che ha già vinto la sua sfida, e quello di una rivincita di numero sui più cupi pronostici.

A contrastare un destino scritto la Galette Resiste e Vince. E continua ad essere meticolosamente preparata con ingredienti e materie prime francesi che arrivano in esclusiva dalla Francia. La sua produzione è molto costosa, ma a Le Carré Français conoscono solo un modo di fare le cose, quelle fatte bene. La Ricetta ce la racconta passo passo Giancarlo Bruno, Boulanger & Pastry Chef e Denì, apprendista Boulanger.

Antica e affascinante è la sua storia. Il nome francese deriva dai tre Re Magi della tradizione cristiana, per celebrare il loro arrivo carico di doni al cospetto di un Bambino chiamato Gesù, nel giorno dell’Epifania. Ma la sua storia è ben più lontana, e arriva fino alle suggestive celebrazioni romane indette ogni anno per onorare il Dio Saturno, passando per una deviazione francese dal sapore rivoluzionario.

La particolarità della Galette risiede non tanto nella sua forma, ma nel suo contenuto.

Non quello di crema frangipane, tipico di quella francese più celebre, ma quello simbolico, racchiuso in un piccolo oggetto nascosto al suo interno, tradizionalmente il fève o fagiolo, che renderà Re o Regina per l’intera giornata chi lo ritroverà nella sua fetta.

Per questo motivo la Galette Des Rois, viene sempre accompagnata da una “coroncina di cartone” destinata al fortunato o fortunata.

La ricerca del fagiolo nella torta si svolge con un rito particolare: il più piccolo tra i commensali si dovrà nascondere sotto il tavolo, mentre la persona più grande taglierà la Galette in tante fette quanti sono gli ospiti, le quali verranno distribuite secondo il volere del bambino, o del più piccolo della tavolata.

E’ proprio in questa ritualità tramandata che si nasconde una radice ancora più antica, che affonda nel passato dell’antica Roma, in occasione dei Saturnali , un ciclo di festività della religione romana, dedicate all’insediamento nel tempio del titano Saturno e alla mitica età dell’oro, che si svolgevano dal 17 al 23 dicembre, periodo fissato da Domiziano, nell’Epoca Imperiale. Con l’avvento del cristianesimo anch’essa è entrata a far parte dei dolci legati alle festività cattoliche.

I Saturnali servivano a invertire l’ordine sociale per contrastare i giorni nefasti di Saturno e vedevano l’organizzazione di grandi banchetti con la partecipazione degli schiavi e dei padroni, durante i quali veniva offerta una torta con all’interno un fagiolo. Lo schiavo che lo trovava era il princeps“il re per un giorno”

Durante la Rivoluzione Francese, la torta prese anche il nome di Gateau de l’égalité -la torta dell’uguaglianza- così, il giorno dei Re, divenne il giorno dei Sans-Culottes, ovvero i rivoluzionari francesi delle classi questi: i cambiamenti e le sue attribuzioni rimasero temporanei, ma non la sua preparazione carica di suggestioni.

Le fave, soprattutto intorno al XX secolo, si sono poi trasformate in statuine e in piccoli oggetti artistici realizzati in metallo o porcellana nelle versioni più sofisticate in metallo, plastica dura o ceramica per resistere alla cottura in forno.

Una “dolce roulette della fortuna” diventata così popolare da gettare in Francia persino le basi di una vera passione chiamata favofilia, ovvero il collezionismo di questi “fagioli”, in particolare quelli più rari e preziosi.

Nella sua forma più recente e celebre, La Galette de Rois, si presenta luminosa, quasi un inno al sole, con il suo scrigno di pasta sfoglia, un ripieno di crema frangipane a base di farina di mandorle, zucchero, burro, uova in parti uguali.

La composizione stessa della Galette Des Rois nasconderebbe inoltre anche dei significati mistici: la leggerezza della pasta sfoglia unita alla forma circolare, rispecchierebbe quella del cielo, cosicché mangiarne un pezzo significherebbe ingerire parte della saggezza del cosmo; la mandorla, che ne caratterizza il gusto, deriva geometricamente dall’unione di due cerchi, come la sovrapposizione del mondo divino e quello umano; infine il fagiolo, utilizzato originariamente nella sua forma vegetale, è uno dei primi semi a germogliare in primavera, quindi sarebbe un simbolo della rinascita della vita.

Racconta Jildaz Mahé, appassionato comunicatore e divulgatore dell’arte di vivere che passa dalla tavola, nonchè tenace e capace proprietario di Le Carré Français Roma: “La tradizione vuole che sia il panettiere a fare la Galette. In Francia la panetteria è arte, un’arte di vivere. La legge del ‘93 le protegge la professione valorizzando l’artigianalità. Infatti, puoi definirti Bounlangier solo se rispetti il lavoro preciso dell’artigiano che ha come prima regola quella di non utilizzare nulla di congelato nell’ambito della preparazione. Per esempio i forni comuni o i banchi della panetteria al supermercato non possono usare il titolo di Boulangerie. Per essere una Boulangerie, così come lo siamo Noi, bisogna lavorare sempre e solo con materie prime fresche. Non ci può essere nulla di congelato.

Qui abbiamo 21 ricette di pane partendo da 6 tipi di farine francesi consegnate appositamente per il Carré Français: baguettes, pan carrè, pane campagnolo, pane di segale, pane farcito alle olive ed uva sultanina e via così. I nostri Bolulangier arrivano qui alle 2 del mattino. Ogni ricetta della mattina è organizzata in base alla temperatura dell’acqua. Io do loro gli ordini quotidiani di pane e dolci. Oltre ai pani infatti, anche la cornetteria produce un lavoro intenso e quotidiano, con migliaia di pezzi sfornati ogni giorno. Durante il periodo delle festività natalizie, di tradizione, sforniamo nostra la Galette des Rois, eseguendo la ricetta tradizionale francese.

Quest’anno in particolare la Galette des Rois si è caricata di un duplice valore. La sua richiesta ci ha fatto di anno in anno ampliare il periodo di produzione che adesso abbraccia da Natale a tutto gennaio. E quest’anno in particolare per è diventato un simbolo della Resistenza allo psicodramma collettivo, e quello di una Rivincita, una scommessa interna già vinta e che getta luce sul futuro – continua Jil – la resistenza della Galette è per Noi un simbolo di rivincita su un destino che sembrava nefasto; abbiamo affrontato questo periodo con positività, sempre con il sorriso, nonostante tutto, rimboccandoci le maniche e andando avanti con visione e cura dei nostri clienti.

Le consegne, per esempio, le abbiamo fatte in prima persona per il piacere di farlo, la voglia e il bisogno di non perdere il contatto (anche se a distanza) con i nostra clientela. Tutti questi sforzi hanno portato risultati. La nostra clientela ci ha premiato. Ma il risultato è stato determinato dall’ approccio mentale che abbiamo avuto, e questa io la chiamo sia “Resistenza della galette” sia “Rivincita della Galette”, una resistenza psicologica proattiva e una rivincita data dal fatto che, viste le previsioni avremmo dovuto stimare meno dell’anno scorso.

E invece nei primi 15 giorni di gennaio 2021 abbiamo venduto tante Galette Des Rois quante tutte quelle vendute in tutto gennaio 2020 (Gennaio 2020: 700 galette des Rois 1-14 gennaio 2021: 700 galette) Tanto che è partita una sfida interna per superare il migliaio di pezzi. E rimaniamo ottimisti.

La Ricetta di Le Carré Français Roma

A contrastare un destino scritto: la Galette Resiste e Vince. E continua ad essere meticolosamente preparata con ingredienti francesi che arrivano dalla Francia. La sua produzione è molto costosa, ma da Le Carré Français conoscono solo un modo di fare le cose, quelle fatte bene. La Ricetta ce la racconta passo passo Giancarlo Bruno, Boulanger & Pastry Chef e Denì, apprendista Boulanger.

Inoltre, dal 21 dicembre, sul sito www.carrefrancais.it, sarà disponibile la video ricetta del pastry chef Giancarlo Bruno per seguire il procedimento passo dopo passo e senza il rischio di sbagliare.

Pasta sfoglia. Farina, acqua, burro e sale. Materie prime francesi. Lavorata per due giorni con la sfogliatrice alternando i riposi. Dopo averla stesa si ricavano dei dischi. Servono due dischi per ogni Galette. Una volta stesa e tagliata facciamo un giro di pennello con uovo sbattuto quasi sul bordo, dove andremo a sigillare i lati.

Andremo a farcire con una crema frangipane, composta in ugual misura da farina di mandorle, burro, zucchero, uovo e crema pasticcera. La quantità sarà proporzionale alla grandezza del disco.

Le Galette Des Rois di Le Carrè vengono preparate da due, quattro e otto porzioni; rispettivamente 10 euro, 20 euro, 40 euro. In sintesi, 5 euro al pezzo per 125 grammi a porzione.

Nella crema va nascosto l’oggetto. Dopodichè si sovrappone l’altro disco e si sigilla facendo aderire bene i bordi. La capovolgiamo sulla teglia e spennelliamo il disco con un leggero strato di uovo, per dare luce e colore. Poi si fa questa operazione che si chiama “ciquettage”, ovvero si merletta con un ferro, per bellezza e per sigillare i bordi.

Sopra si possono fare varie line, disegnare forme e decori. In questa occasione la decoriamo a rombi, semplice ed elegante. Poi bisogna bucare il primo disco per fare in modo che durante la cottura fuoriesca l’aria per ottenere un composto denso e compatto.

Si inforna a 180 gradi per forno ventilato, 200 se forno statico, per 40/45 minuti. Quando al centro è ben colorata, è cotta. Il giorno stesso può essere conservata a temperatura ambiente, poi può essere mantenuta in frigorifero.

Il consiglio è quello di accendere il forno e riscaldarla prima di servirla. Il massimo si esprime nelle prime 48 ore. La trovate a Le Carré Français, Via Vittoria Colonna, 30. Piazza Cavour. Roma. In modalità asporto e delivery. Menucarrefrancais.it Ordinadeliveroo.it Telefono: 06 6476 0625

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#ioapro1501 è l’hashtag che sigilla l’iniziativa nazionale che vedrà, domani 15 gennaio 2021, locali e ristoranti rimanere aperti oltre le 18 e che coinvolgerà più di 30mila esercenti.

Molte categorie sono ormai al collasso e, per questa ragione, ormai allo stremo delle forze, hanno deciso di riaprire sfidando il DPCM, Ma la protesta sarà assolutamente pacifica, scopriamo insieme gli scopi della protesta e come fare per aderire.

 

 

Esausta e pacificamente reazionaria. E’ la Ristorazione fotografata nel Gennaio 2021. Stanca e Stremata da un anno difficile da sostenere. Io apro 1501 è l’iniziativa che coinvolgerà decine di migliaia di ristoratori pronti a riaprire esercitando diritti costituzionalmente garantiti.

E sono e saranno davvero tanti i ristoratori che sceglieranno la via della “protesta pacifica” sperando possa produrre più risultati delle manifestazioni urlate in piazza. Sceglieranno così di non attenersi più alle fasce orarie imposte loro dai DPCM e riprendere a lavorare “normalmente” sempre e comunque nel massimo rispetto delle Norme, che sono quelle rimaste in vigore ed osservate alla lettera dalla ristorazione, dai bar, dai pub, dai locali, dai cinema e dai teatri, palestre, etc.

Quindi distanziamento, mascherine, gel igienizzante e buon senso del gestore che dovrà, in base al suo locale, fare di tutto per evitare occasioni di contagio ed eventuali assembramenti. 

IOAPRO1501: gli scopi dell’iniziativa

“Si riapre per la sopravvivenza” dicono i ristoratori, questa è la prima motivazione e la più valida di tutte, perchè le chiusure non hanno risolto il problema sanitario e la ristorazione, con tutto il nuovo sistema di regole imposte, si è dimostrata essere la categoria che non danneggia o mette in pericolo il Paese a livello sanitario.

Nonostante questo, è tra quelle che ha subito maggiori danni a livello economico trovandosi ad affrontare uno stato di necessità mai fronteggiato in questi termini.

La protesta ha un programma semplice e “Io apro per non chiudere più” è uno dei suoi slogan di elezione: una sintesi che in poche parole fissa i confini del disagio del di una categoria che manifesta la voglia di riappropriarsi del proprio diritto al lavoro esattamente come viene sancito nella nostra Costituzione Italiana, sottolineano gli organizzatori della protesta.

 

#ioapro – come è nata l’iniziativa

Sembra sia nata a Cagliari la “rivolta gentile”, dove Maurizio Stara, proprietario del pub Red Fox scrive su facebook: “Non spengo più la mia insegna, io apro. La nostra è una protesta pacifica volta a dimostrare il nostro senso di responsabilità e la nostra capacità di rispettare e far rispettare le regole di prevenzione del Covid-19“.

La presa di posizione si è presto allargata a macchia d’olio fino a dare coraggio a numerosi esercenti che nei giorni scorsi hanno scelto di mantenere alzate le proprie serrande e che si è fatta movimento pacifico con tanto di Video che sta diventando virale e che potete vedere cliccando QUI.

I locali aderenti, spiegano gli organizzatori, rispetteranno gran parte delle disposizioni contro la pandemia perché “non sono negazionisti” hanno spiegato, ma saranno pronti ad accogliere i clienti, nel rispetto delle regole, per contestare l’atteggiamento di chiusura nei confronti della categoria da parte dello StatoNon vogliono passare da “untori“, hanno aggiunto, a fronte di un virus che corre nonostante tutte le misure restrittive adottate finora contro gli esercenti.

Siamo solo dei ristoratori che si sono uniti perché stanchi dell’attuale situazione – ha racconta a Repubblica Sapori Yuri Naccarella, referente della protesta #ioapro -. Non c’è voglia di fare la guerra nei nostri intenti, l’unico vero motivo alla base della nascita del movimento è la pura necessità di andare avanti, perché i ristori promessi dallo Stato non arrivano e attualmente la liquidità non abbastanza“. Uno stato di stallo non aiutato dalle voci che si rincorrono sul prossimo Dpcm e dallo stato dell’arte ancora fumoso del prossimo Ristori 5 che ha già raccolto le proteste di molte associazioni di settore”. 

Gruppi facebook, Whatsapp e Telegram aperti a chiunque voglia aderire al movimento o anche solo supportare i ristoratori presenti.

Continua Yuri Naccarella: “Noi ci aspettiamo una grande affluenza di clientela, molti cittadini ci capiscono e ci sostengono” e anche grazie a una buona campagna di comunicazione “abbiamo già ricevuto molte prenotazioni e ringraziamo le persone che hanno scelto di stare al nostro fianco. Ci aspettiamo anche un grande appoggio da parte delle forze dell’ordine, perché la nostra è una disobbedienza gentile, ancor più che civile“.

Come sarà organizzato fisicamente il lavoro? “Noi rispetteremo tutte le norme Covid, non siamo negazionisti e ci teniamo a dirlo. Riapriamo per sconfessare il rischio di chiusura totale e così abbiamo stabilito un piccolo vademecum di regole a cui attenersi: distanza tra i tavoli doppia rispetto a quanto stabilito dalla legge, osservanza rigida delle norme anti Covid-19, conti al tavolo entro le 21,45 e, per i primi tre giorni, ai clienti che sceglieranno di supportarci sarà permesso, a fronte di un regolare scontrino, di pagarci con un’offerta libera. Altra regola su cui non deroghiamo, è il rispetto nei confronti delle forze dell’ordine con cui avremo eventualmente contatti. (…) Abbiamo numerosi professionisti al nostro fianco, e aiuteremo sia le attività che i clienti, nel caso dovessero avere bisogno“.

Ma quali sono i rischi di aderire a #ioapro?

Puntualizza Confesercenti, i possibili risvolti penali: “se divampasse la protesta/resistenza massiva contro le chiusure dei luoghi di somministrazione il Codice penale contiene una norma – di cui
peraltro non si conoscono recenti applicazioni – che prevede l’ipotesi di «delitti colposi contro la salute pubblica» anche in riferimento alle «epidemie». Se (caso di scuola ma da non escludere a priori) durante l’esercizio vietato e perciò abusivo di ristorazione dovessero verificarsi focolai ai tavoli – ovviamente dimostrati – in teoria la polizia giudiziaria potrebbe spingersi a contestare reati con esiti sanzionatori tutt’altro che simbolici“.

L’iniziativa #Ioapro1501 è sostenuta da una task force di legali pronti a far valere i diritti costituzionali dei lavoratori

In tutta Italia sono numerosi gli avvocati pronti ad offrire piena tutela ai Ristoratori nel caso in cui dovessero ricevere sanzioni conseguenti all’inosservanza dei provvedimenti governativi.

Il provvedimenti governativi – spiega l’Avvocato Lorenzo Nannellireferente legale di Io Apro 1501 – appaiono di dubbia costituzionalità in quanto sembrerebbe non essere stato operato un opportuno bilanciamento tra il diritto fondamentale alla salute e tutti gli altri diritti inviolabili”. PER GUARDARE IL VIDEO, CLICCA QUI

Tutti gli aderenti a #Ioapro1501 possono chiedere assistenza legale inviando il verbale, o qualsiasi richiesta di chiarimento a: legale@confederazioneimprese.it oppure a nannelli@studiolegalenms.it

 

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Il 2020 si è chiuso nel peggiore dei modi per la ristorazione: 37,7 miliardi di euro di perdite, circa il 40% dell’intero fatturato annuo del settore andato in fumo.

A tal proposito, la Fipe-Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, ha commentato la nuova bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede un incremento dei fondi al Turismo e alla Cultura, ma dimentica quelli per bar e ristoranti che, per converso, rappresentano la seconda voce di spesa per i turisti, tradotto in soldoni, circa 21 miliardi di euro.

In italiano significa “piano di ripresa”. Soni i Recovery fund-Plan, progetti nazionali di riforme che ogni singolo Paese membro dovrà presentare a Bruxelles per ottenere gli aiuti del Recovery Fund. La scadenza per l’invio del documento alla Commissione europea per la valutazione è fissata ad aprile 2021.

Francia e Germania hanno già pronto il proprio Recovery Plan mentre in Italia sono state definite le linee guida che serviranno a giustificare come verranno spesi i 208 miliardi di euro in arrivo dall’Unione Europea, 127 miliardi sotto forma di prestiti e altri 81 come sovvenzioni.

L’Italia, insieme alla Spagna, è il maggiore beneficiario di questa misura europea che in tutto vedrà lo stanziamento di 750 miliardi di euro, da dividere tra i diversi Stati.

Recovery fund: cosa prevede il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il presidente del Consiglio ha più volte dichiarato che si tratta di un’occasione unica per l’Italia per mettere in atto tutte quelle riforme che aspettano da tempo di essere attuate, in particolare la Riforma fiscale e la svolta green del Paese.

A Dicembre 20202, la bozza del Recovery plan individuava sei missioni che riguardavano determinate aree tematiche strutturali di intervento. A loro volta le missioni venivano suddivise in cluster (insiemi) di progetti omogenei e funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.

Le sei missioni:

1. Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo;

2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;

3. Infrastrutture per la mobilità;

4. Istruzione, formazione, ricerca e cultura;

5. Equità sociale, di genere e territoriale;

6. Salute.

In particolare, il Recovery plan italiano punterà sull’alleggerimento della pressione fiscale, con una Riforma dell’Irpef volta a ridurre le tasse per il ceto medio e i nuclei con figli.

Di fondamentale importanza anche gli interventi per la digitalizzazione e innovazione, specialmente della Pubblica Amministrazione dell’istruzione, della sanità e del Fisco, la rivoluzione verde e transizione ecologica, il via libera al Family Actpolitiche attive del lavoro e il piano per il Sud.

Pensando alle infrastrutture si punta in particolar modo alla realizzazione di una Rete nazionale di telecomunicazioni in fibra ottica, allo sviluppo delle reti 5G e all’Alta Velocità.

La ristorazione rimane uno dei comparti più colpiti dalle conseguenze del Covid-19, il 2020 si è chiuso negativamente tra lockdown e regioni colorate con  37,7 miliardi di euro di perdite, circa il 40% dell’intero fatturato annuo del settore. Storicamente, nel periodo delle festività dicembrine per una parte rilevante dei locali si arrivava a generare fino al 20% del fatturato annuo: nel quarto trimestre 2020, invece, le perdite registrate sono state ancora peggiori di quelle del II trimestre riferito al primo lockdown.

Questa fine anno dai mille colori, ha di fatto vanificato gli sforzi estivi che pure avevano portato ad un contenimento delle perdite in alcune aree turistiche del Paese. Le grandi città, ed in particolare le città d’arte, dove ha pesato di più l’assenza del turismo internazionale, non hanno invece beneficiato nemmeno della tregua estiva, registrando perdite complessivamente superiori all’80%.

Ma questo non è bastato ad includerla nell’architettura del Recovery Plan che pur prevede un incremento dei fondi a sostegno del Turismo e della Cultura che passano da 3,1 a 8 miliardi di euro.

E questa è un’ottima notizia afferma in una nota la Fipe – Confcommercio, Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, ma avverte: “Attenzione però a non dimenticarsi della ristorazione”.

Questo avviene mentre la Fipe, insieme alle principali sigle sindacali del Commercio e del Turismo, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, scrivono al ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, per chiedere un incontro urgente per elaborare insieme un piano organico di interventi per le imprese e i lavoratori dei Pubblici Esercizi.

La nuova architettura del Recovery Plan, cristallizzata nelle linee di indirizzo diffuse dal Mef, prevede un incremento dei fondi a sostegno del Turismo e della Cultura che passano da 3,1 a 8 miliardi di euro. E questa è un’ottima notizia. Attenzione però a non dimenticarsi della ristorazione. Se così fosse, sarebbe un danno enorme, visto che questa con 21 miliardi di euro negli anni pre pandemia rappresenta la seconda componente di spesa per i turisti e addirittura il servizio maggiormente apprezzato da parte degli stessi. Un’eccellenza assoluta che deve essere valorizzata soprattutto ora che il turismo necessita di un’azione di forte rilancio”.

Non dimentichiamoci – aggiunge la nota diffusa dalla Fipe – che uno degli obiettivi del Recovery Plan, così come disposto dall’Unione Europea, è quello di aumentare del 10% l’occupazione in Italia, oltre a promuovere la filiera agroalimentare e ridurre lo spreco di cibo. La ristorazione dà lavoro ogni anno a 1,3 milioni di persone, il 52% delle quali donne, e genera un valore aggiunto pari a 46 miliardi di euro. Un patrimonio da non disperdere ma, appunto, da valorizzare”.

Più soldi per la sanità (si è passati dai 9 miliardi previsti inizialmente ai 19,7), il 50 per cento degli investimenti al Sud, priorità a donne e giovani, raddoppiato il fondo per il turismo. Le buone premesse sembrano esserci tutte. Questi sono i contenuti più importanti della bozza sul Recovery plan che il governo Conte ha inviato ai partiti di maggioranza nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Dovrà essere analizzata nel prossimo Consiglio dei ministri – ovviamente sarà uno dei punti cardine del confronto/scontro con la delegazione di Italia viva – e costituirà la base del confronto con Parlamento, regioni, forze economiche e sociali, terzo settore e reti di cittadinanza, così da arrivare, il prima possibile, all’adozione definitiva del Piano Next Generation.

L’obiettivo è quello di tornare a investire, di risollevare l’Italia, messa a dura prova dalla pandemia del Coronavirus. Le risorse previste nel Recovery fund ammontano a 222,03 miliardi. Di questi 209,84 riguardo il Next Generation Eu: 66,6 miliardi sono già impegnati in progetti in essere, 143,24 su nuovi progetti.

Sanità: da 9 a 19,7 miliardi

La buona notizia è che i soldi per la sanità sono passati dai 9 miliardi previsti inizialmente – contestati anche da Gino Strada di Emergency in un’intervista a Open – agli attuali 19,7. Costituiranno il 9 per cento dei fondi complessivi. La maggior parte – 10,5 miliardi cui si aggiungono 1,3 miliardi di React Eu – serviranno per l’innovazione dell’assistenza sanitaria mentre i restanti 7,5 miliardi (più i 400 milioni del React Eu) all’assistenza di prossimità e telemedicina (a cui si aggiungono 400 milioni di React Eu). L’obiettivo è quello di avere un modello di sanità incentrato sui territori e con meno frammentazioni (e differenze) regionali.

Più soldi al turismo

11,3 miliardi andranno alla digitalizzazione, all’innovazione e alla sicurezza nella pubblica amministrazione; alla ricerca, sviluppo e innovazione del sistema produttivo sono stati destinati 26,6 miliardi mentre al turismo e alla cultura 8 miliardi. La dotazione precedente, in quest’ultimo caso, era di appena 3,5 miliardi. Quindi è stata più che raddoppiata. Salgono a 32 miliardi le risorse stanziate per le infrastrutture e per una mobilità sostenibile. 28,3 per la prima componente, alta velocità di rete e manutenzione stradale 4.0, e 3,7 per la seconda componente, intermodalità e logistica integrata. Nella prima bozza si parlava di 27,7 miliardi. Previsto un consistente intervento sulla rete ferroviaria con 26,7 miliardi, destinati in particolare al Sud.

Tagli sulla rivoluzione verde

A fare le spese della riorganizzazione delle risorse è, invece, il fondo per la rivoluzione verde che passa da 74 a 69 miliardi. Tagliati, quindi, 5 miliardi. Si punta ad agricoltura sostenibile, energia rinnovabile, mobilità sostenibile, riqualificazione di edifici (superbonus del 110% confermato fino al 2022, nessuna nuova proroga dunque), efficienza energetica, tutela del territorio e della risorsa idrica. 1,6 i miliardi per il monitoraggio digitale di viadotti e ponti stradali nelle aree del territorio che presentano maggiori criticità.

70% di investimenti, impatto sul Pil di tre punti

Nel piano nazionale di ripresa e resilienza, predisposto dal governo e integrato con gli altri fondi europei di coesione e di React Eu, la quota degli investimenti previsti ammonta al 70%. Assicurato un impatto sul Pil di circa 3 punti percentuali e un incremento occupazionale superiore a quello precedentemente stimato.

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Un nuovo ambizioso progetto firmato Romito, un nuovo linguaggio per parlare di cibo e ricerca, nuovi principi ispiratori sui cui fondare il cardine uno stile di vita sano, buono e sostenibile quanto democratico e diffuso.

Prevede la costruzione fisica di un centro di ricerca e di Alta Formazione Accademica in Abruzzo con la partnership dell’Università Sapienza di Roma e del Dipartimento di Scienza e Nutrizione.

Lui si chiama Niko Romito. Oggi è uno Chef da 3 Stelle Michelin e una via Lattea di riconoscimenti. Ma c’è stato un tempo in cui Niko era solo Niko. Studiava Economia, viveva a Roma; poi l’improvvisa inversione di rotta. Torna a Rivisondoli, prende le redini della pasticceria di famiglia, la trasforma in trattoria, il primo nucleo di un progetto Reale.

Investe e crede prima di tutto in se stesso, nella sua lucida, strutturata creatività; poi nel suo territorio, che aveva tanto da dire: Insieme avrebbero fatto tanta strada.

Il primo passo di questo lungo cammino fu spostare il Reale da Rivisondoli a Castel di Sangro trasformando un Monastero del ‘500 Complesso polifunzionale, ospita il ristorante Reale 3***Michelin, un boutique hotel con 9 stanze, la che chiama “Casadonna – Reale”: 9 camere di charme, memorabili colazioni, grandi vetrate e panorami d’Abruzzo, un ristorante minimale, teso all’essenza delle cose e del sapore; una Scuola di cucina professionale che chiude il cerchio di quella che Niko Romito ama definire “Semplicità Apparente”.

Poi i progetti diffusi di “Spazio Niko Romito” fino alla rilettura delle cucine di “Bvlgari Hotel & Resort” nel mondo. Nel frattempo i format scanzonati di street food come “Bomba” e “ALT”, e il progetto di Intelligenza Nutrizionale per gli ospedali.

Tutto nel suo stile: lineare, pulito, intenso e minimale, definito e scalare, sostanziale e complementare al contempo. Adesso un nuovo progetto per rendere concreto e diffuso un diverso paradigma della trasformazione del cibo. E la produzione si sposta dalle pratiche alimentari a quelle culturali e della conoscenza, da approfondire e diffondere per illuminare la gastronomia del futuro.

Nel nuovo Campus – racconta Niko Romito – vorrei condividere conoscenza e sviluppare cultura a vari livelli, soprattutto una nuova cultura del cibo, della sua trasformazione basata sui valori della salubrità, della sostenibilità, della circolarità, della solidarietà e dell’accesso democratico.

Sempre con lo stesso approccio scientifico e tecnico: un unico protocollo applicativo standardizzabile, accessibile, aperto. La ricerca è sicuramente il punto di partenza di questo percorso, il cui step immediatamente successivo è la formazione.

Non può però mancare alla fine di questo tracciato l’incubatore di nuovi format, necessario perché tutto non si limiti alla teoria, ma trovi uno sbocco concreto nell’imprenditoria legata alla nutrizione e alla ristorazione. Il ruolo dell’industria e le potenziali collaborazioni con essa sono fondamentali a tutti e tre i livelli del percorso”.

L’Italia potrà essere l’alfiere di questo nuovo movimento e l’Abruzzo può ospitare un luogo, un Campus, dove preparare i giovani a condividere e diffondere nel mondo questi valori”.

IL CAMPUS

Il progetto prevede la costruzione fisica di un centro di ricerca e di alta formazione accademica in Abruzzo con la partnership di una delle realtà accademiche più prestigiose del mondo: l’Università Sapienza di Roma e il dipartimento di Scienza e Nutrizione.

Il campus sarà un produttore di conoscenza, oltre che un diffusore della stessa, anche al di fuori dei suoi stessi spazi fisici: la formazione è e sarà sempre di più, un importante ascensore sociale in seno ad una collettività dove l’esigenza di comprendere ed adeguarsi al cambiamento è sempre più repentina e fondante.

La qualità della ristorazione e della cucina, abbinata ai principi della salubrità nutrizionale, sarà messa a servizio della collettività e dell’industria di trasformazione alimentare. Un processo che sarà possibile realizzare e diffondere grazie ad uno sforzo ulteriore nel campo della ricerca, della sperimentazione di base applicata all’industria e alla formazione delle figure che diventeranno gli attori ed i protagonisti della gastronomia del futuro. 

I VALORI

I suoi pilastri sono:

  • la ricerca e lo sviluppo in ambito nutrizionale;
  • la standardizzazione e industrializzazione dei processi di trasformazione;
  • l’alta formazione dedicata agli operatori del settore gastronomico, della nutrizione umana e della trasformazione alimentare (master di I° e II° livello)

Si tratta di aree assolutamente interdipendenti tra loro, la cui integrazione ha come scopo ultimo non soltanto la sostenibilità economica, ma anche e soprattutto la creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder.

LA RICERCA

Per Romito “Ricerca” significa implementarla scientificamente basandosi su metodi già sperimentati in questi anni di studio e sperimentare nuove applicazione sul campo per codificare nuove metodologie per la trasformazione del cibo, così da renderlo più salubre, più sostenibile e più accessibile.

Il Campus è a servizio del bene pubblico con l’obiettivo di condividere apertamente i nuovi metodi e protocolli di trasformazione del cibo che verranno certificati.

IL METODO

Il metodo innovativo di trasformazione degli alimenti che fa della semplicità, del piacere, della salute e del valore nutrizionale le sue bandiere, con l’ambizione di innovare profondamente la didattica gastronomica italiana tradizionale, rappresenta il fil rouge di una proposta scientifica e didattica, i cui valori fondanti sono un protocollo chiaro e solido, un metodo replicabile e una scalabilità dei processi che permettono di garantire su larga scala qualità e risultati costanti nel tempo, per offrire l’accesso a un cibo di qualità al maggior numero di persone possibili.

IL MODELLO DIDATTICO

Il Campus adotterà un modello didattico innovativo con l’obiettivo di sviluppare, promuovere e condividere la conoscenza.

I laboratori di ricerca, aperti e condivisi dalle Università alle Fondazioni, dai centri di studio e alle aziende, collaboreranno al progetto e saranno in contatto continuo con gli studenti.

La conoscenza generata, insieme al saper-fare a essa connesso, saranno condivisi e applicati, secondo il principio del miglioramento continuo, con tutti i soggetti interessati e coinvolti – prima fra tutti l’industria – in un dialogo tra ricerca gastronomica e produzione ormai indispensabile alla costruzione di un modello di alimentazione inclusivo e sostenibile.

GLI SPAZI

Il progetto del Campus concretizza i valori della sostenibilità ambientale dell’economia circolare fin dall’individuazione del luogo dove sorgerà.

Il progetto architettonico sarà caratterizzato dal recupero di archeologia industriale e dall’utilizzo di materiali ecosostenibili e di sostentamento energetico ad energia pulita.

Il Campus, situato a Castel di Sangro nell’area industriale sulla Statale 17, si svilupperà su 3.700 metri quadrati suddivisi in laboratori di ricerca, aule didattiche, centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti (on e off-campus), spazi aperti in contatto con la natura e dedicati a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate a un apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà agli schemi delle lezioni pianificate.  

Il progetto architettonico è funzionale a promuovere un modello di apprendimento attivo e cooperativo, che stimoli creatività, innovazione, autoimprenditorialità e crescita personale, che favorisca contaminazione di idee e conoscenza.  Oltre agli ambienti fisici, cui avrà inevitabilmente accesso un numero limitato di ricercatori e di studenti, c’è l’idea di creare un’area di produzione multimediale, che estenderà i risultati della ricerca e i programmi educativi in modalità virtuale a livello globale: dall’Abruzzo nel mondo. Oltre agli ambienti fisici, cui avrà inevitabilmente accesso un numero limitato di ricercatori e di studenti, c’è l’idea di creare un’area di produzione multimediale, che estenderà i risultati della ricerca e i programmi educativi in modalità virtuale a livello globale: dall’Abruzzo nel mondo.

Dunque innovazione, responsabilità e valore sociale prodotto attraverso la propria attività sono i principi fondanti di questo nuovo progetto, che parte dall’Abruzzo ma che ha una portata internazionale, con impatti significativi sul mondo della nutrizione, della ristorazione e dell’industria del cibo.

GRUPPO NIKO ROMITO Ne fanno parte oggi il ristorante Reale a Castel di Sangro, che sorge all’interno della struttura di Casadonna – ex monastero cinquecentesco recuperato filosoficamente da Cristiana e Niko Romito – 3 stelle Michelin dal 2013, 5 cappelli per la Guida Ristoranti de L’Espresso, 3 forchette Ristoranti d’Italia Gambero Rosso e migliore ristorante d’Italia, 51esimo per The World’s 50 Best Restaurants 2019; Accademia Niko Romito, scuola di alta cucina professionale con sede a Casadonna; SPAZIO NIKO ROMITO, format inaugurato nel 2013, presente oggi a Milano, Roma e Rivisondoli; ALT Stazione del Gusto, format di ristorazione per viaggiatori a Castel di Sangro, sulla Statale 17; Bvlgari Hotel & Resorts, collaborazione che vede Niko Romito curare l’offerta dei ristoranti a Pechino (1 stella Michelin), Shanghai (1 stella Michelin), Dubai e Milano.

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Il Presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco Stefano Zanette tuona così: “il marchio Prosecco utilizzato impropriamente in tutti i settori, dai saponi ai cioccolatini, dai cosmetici fino a prodotti della sfera sessuale”.

Sono state infatti ben 135 le azioni legali portate avanti in questo anno dal “Sistema Prosecco” e decine i Paesi coinvolti in tutti i continenti. Ma per vincere la battaglia è essenziale il contributo dei consumatori.

Sistema Prosecco è una società nata nel 2014 dalla comune volontà dei tre Consorzi del Mondo Prosecco – Consorzio Doc Prosecco, Consorzio DOCG Asolo Prosecco e Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco – di collaborare mettendo insieme le forze nella direzione di una sempre più serrata lotta alla contraffazione.

Attività di monitoraggio internazionale, contrasto a marchi che impropriamente utilizzano il termine Prosecco con nomi imitativi/evocativi, azioni legali come quelle avviate ad esempio in Ucraina o in Moldavia e soprattutto una stretta collaborazione con le Istituzioni italiane e internazionali hanno consentito a Sistema Prosecco il raggiungimento di importanti risultati implementato, nel corso degli anni, il numero di attività legali e le strategie volte alla difesa della notorietà del Prosecco, delle realtà che lo rappresentano e dei consumatori della bollicina italiana di tutto il mondo.

“Se è vero che il successo di un prodotto si misura anche dal numero delle imitazioni che lo riguardano – ha spiegato Stefano Zanette, Presidente di Sistema Prosecco – non possiamo non sottolineare come il Prosecco sia una delle denominazioni più imitate al mondo. Per questo prendiamo molto sul serio la nostra mission e lavoriamo, giorno dopo giorno, per intensificare i nostri strumenti di difesa”.

Un vero e proprio fuoco di sbarramento, una fitta rete di collaborazioni con le autorità nazionali ed estere, importanti protocolli ad hoc, soprattutto in quei Paesi dove si è verificato il maggior numero dei frodi: il Sistema Prosecco è riuscito a disinnescare centinaia di truffe rilevate grazie anche alle segnalazioni dei produttori e dei consumatori, necessari supporti per un’attività capillare di monitoraggio.

A tal proposito ogni anno, per esempio, viene delegata una società specializzata nei controlli presso punti vendita, bar e ristoranti di diversi Paesi europei ed extraeuropei.

E’ stato attivato un servizio di sorveglianza sui marchi che agisce a livello globale e che segnala, quasi in tempo reale, depositi di marchi che possano creare fraintendimenti con la parola “Prosecco”. E, mai come in questo momento, Sistema Prosecco vigila anche su tutto quello che concerne l’e-commerce con un quotidiano controllo sulle maggiori piattaforme di vendita on line.

Rispetto ai primi anni di attività, stanno però cambiando i terreni delle battaglie. Sistema Prosecco in questo 2020 ha riscontrato nuovi pericoli che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti.

Se la contraffazione pura e semplice segna una battuta d’arresto grazie al buon lavoro svolto, prende sempre più piede il fenomeno dell’evocazione, con dei progetti ben studiati, spesso border line rispetto alle leggi vigenti in materia.

“Ma anche su questo fronte rispondiamo colpo su colpo – prosegue Zanette – e negli ultimi mesi abbiamo ottenuto degli importanti pronunciamenti legali a nostro favore che determinano fondamentali precedenti giurisprudenziali che certamente ci saranno utili nell’affrontare situazioni analoghe in futuro. Questo nell’ottica di consolidare la protezione del nome Prosecco anche per contrapporre lo sfruttamento della reputazione delle nostre Denominazioni nelle etichette di svariati prodotti, dai saponi, ai cioccolatini, dai cosmetici fino addirittura a prodotti che appartengono alla sfera sessuale”.

Imperativo per il 2021 è quindi quello di non abbassare la guardia per far fronte ai continui attacchi cui è sottoposto quello che ormai tutti considerano uno dei simboli del Made in Italy.

“Il nome Prosecco è ormai da tempo un patrimonio del nostro Paese – conclude il Presidente Zanette – e noi sentiamo forte la responsabilità di difenderlo e tutelarlo in tutti i modi e con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione.

Quindi continueremo a batterci su tutti i fronti e approfittiamo di questo momento di consuntivo per lanciare un appello ai consumatori di tutto il mondo. Aiutateci nella nostra missione verificando che il prodotto che vi viene venduto sia autentico Prosecco e, soprattutto, segnalateci tutti i casi che possano apparire dubbi”.

Immagine di Copertina | Autore: Arcangelo Piai |Copyright: Arcangelo Piai https://www.prosecco.it/it/

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Nella nostra tradizione popolare la calza della Befana è un rituale fantastico che fa rima con sorprese e ghiottonerie di ogni genere.

La vecchietta che con le scarpe tutte rotte scende dalle cappe dei camini attraversa simbolicamente un punto di unione tra terra e cielo, tra il conosciuto e l’ignoto, per distribuire due tipologie di doni: quelli buoni – come a farci presagire ottime novità nel nuovo anno-, quelli cattivi, come il carbone, scuro e amaro residuo di un passato da dimenticare.

E siccome l’anno passato è davvero da dimenticare, ecco una breve selezione di prelibatezze da mettere nella benaugurale Calza della Befana 2021, ordinabili on line, anche in modalità last minute. Buona Lettura.

Calze e Calzini

Partiamo dalle basi, dalle Calze: colorate, divertenti, irriverenti. Se siete dei “Butchers di classe”, dimostratelo dai calzini, perchè la collezione dei ButcherBrothers, oltre ad essere acquistabile on line assieme ad altri incredibili prodotti che vanno dalle salse ai coltelli, dai rubs, ai grembiuli ai taglieri, è finalmente arrivata nelle migliori macellerie italiane.

Se siete a Roma li potrete trovare al Mercato di Piazza Epiro, presso La Bottega delle Carni dei fratelli Papalotti, lì dove la qualità della Carne fa rima con Eccellenza ed annovera selezioni che arrivano da tutto il mondo. Due fratelli, una passione condivisa, grande professionalità e sguardo fiducioso sempre rivolto al futuro che non manca di includere Calzini e Gadget a tema Butcher.

Per ordinare on line i calzini ButcherBrothers cliccate qui. Per andare a trovare i fratelli Papalotti raggiungete invece il Mercato di Piazza Epiro (San Giovanni – Roma) al Box 23 o contattateli allo 333 718 3015

Pasticceria Grué

Passione per l’arte pasticcera e amore per le cose fatte bene, la Pasticceria di Marta Boccanera e Felice Venanzi a Roma, in Viale Regina Margherita 95-99 è ormai da alcuni anni uno dei punti di riferimento dei golosi a Roma. Un successo e un gradimento presso il pubblico e gli esperti di settore che gli è valso numerosi riconoscimenti.

Per l’Epifania 2021 Marta e Felice hanno pensato di sfornare il loro CARBONE in due versioni:

  • Plumcake con agrumi e vaniglia ricoperto con glassa al cioccolato al latte e granella di nocciola con tanto di scopa della befana in pasta di zucchero;
  • Plumcake al cioccolato bianco e pistacchio, glassa cioccolato bianco e granella di pistacchio, con il cappello della befana in zucchero e praline con tanti differenti monorigine di cacao;
  • oltre ai pangrué, ai panettoni e pandori ben descritti qui!

Viale Regina Margherita, 95 – Roma | Aperto tutti i giorni 07:30 – 18:00 |Take Away 18:00 – 19:30 (Ven e Sab fino alle 20.00) |+39 06 841 2220 `www.gruepasticceria.it |Delivery: www.cosaporto.it/partner/grue/

Agust – Caffè in Edizione Limitata

E’ ancora possibile gustare tutto l’aroma di Caffè Agust Caffè in edizione limitata natalizia, che nasce dall’idea di creare una miscela che potesse accompagnare i dolci natalizi, in particolare il panettone.

Da qui la scelta di un 100% arabica d’altura, che di base rende la miscela sicuramente più dolce e delicata, con note floreali e agrumate come pompelmo e mandarino. L’acidità rimane bilanciata e perfetta per l’accompagnamento dei diversi dolci, il retrogusto è piacevole e persistente con una dolcezza che ricorda il miele. Come metodo di estrazione è stata scelta la moka non solo per la “facilità” e la “popolarità”, ma anche per il risultato finale, in quanto crediamo che possa esaltare al meglio le proprietà aromatiche di questo blend. 

La tostatura specifica per questo prodotto gioca un ruolo fondamentale, infatti il tenore medio-chiaro fa sì che le aromaticità estratte dalla moka possano svilupparsi al meglio per creare un profilo di tazza unico. È un prodotto che si “stacca” totalmente dai canoni tradizionali, che vogliono miscele di arabica e/o robusta tostate scure con le note amare più pronunciate. 

Il bello di una impresa che si definisce “artigiana”, nel senso più nobile del termine e cioè “artista nel lavoro”, è anche quello di avere delle connotazioni che si identificano con le persone che la conducono.

http://www.agust.it/ 030 231 0681 | Via Antonio Allegri, 125, 25124 Brescia BS

OLIVIERI 1882 – PANDORI, PANETTONI & BAULETTI

Non teme confronti il Pandoro di OLIVIERI 1882. Un pandoro capace di convincere e convertire anche i più tenaci difensori del Panettone, che pure è di gran pregio. Ma OLIVIERI ha dedicato cinque anni alla ricerca della perfezione per arrivare alla definizione perfetta del suo concetto di qualità. Una qualità che lo ha premiato con prestigiosi riconoscimenti e che ha deciso di distribuire con spedizioni in tutto il mondo.

La fortuna infatti vuole che non occorra arrivare a Vicenza, ad Arzignano per la precisione, per acquistare il pandoro o il panettone artigianale di Olivieri 1882, ma che si possano ordinare on line, assieme ad altre dolci ghiottonerie, ricevendo a casa prelibatezze fresche di forno.

Se invece preferite puntare sulla sorpresa e far recapitare un prodotto OLIVIERI 1882 all’Estero, grazie a un servizio espresso in 48 ore dall’ordine riuscirà a raggiungere amici e parenti lontani. Per conoscere tutta la linea dei Prodotti OLIVIERI 1882, tra pasticceria da forno, bauletti e Grandi lievitati delle Feste, Clicca qui! (Via Alberti, 13, 36071 Arzignano, VI)

Marron Glacés firmati Iginio Massari

Nasce una nuova e deliziosa selezione di Marron glacés grazie alla collaborazione tra il Maestro Iginio Massari e Agrimontana.  

La selezione speciale di Iginio Massari per Agrimontana include una scatola di marroni Piemonte, raccolti a mano e poi canditi e glassati dai pasticceri dell’azienda: un modo per celebrare il sodalizio tra la storica realtà cuneese, simboleggiata proprio dai marrons glacés, e l’alta pasticceria del maestro bresciano. Un regalo dolcissimo e veramente prezioso. Disponibile on line da 3 a 30 pezzi su Cosaporto cliccando QUI

Zafferano di FLO’

Lo Zafferano di Flo’ nasce a Matera, capitale europea della cultura 2019,da un’idea di Rossella Florence Maragno e Luca Miriello, due giovani imprenditori amanti della natura.

Nato come esperimento, è diventato ben presto una vera produzione, dove ogni anno con passione e amore.

I due ragazzi raccolgono e lavorano ogni pistillo con grande cura e attenzione. La ricercatezza del prodotto è data dal fatto che l’intero processo di lavorazione è fatto unicamente a mano. Non esiste infatti nessun macchinario in grado di imitare la raccolta dei fiori dal terreno o in grado di poter pulire i fiori. La soddisfazione viene ripagata quando la spezia viene assaggiata e apprezzata dagli ospiti del Resort “Villa Vittoria Country Resort”, dove la spezia viene coltivata e lavorata.

per ordini consultate la pagina facebook : villa vittoria country resort o scrivete all’email: zafferanodiflo@gmail.com

CALZE “SPECIALTY”

DIVINO – IL CIOCCOLATO DEGLI DEI

DIVINO è una cioccolateria “bean to bar” che trasforma artigianalmente le fave di cacao provenienti dall’America in squisite cioccolate aromatiche, esaltandone le peculiarità e seguendo rigorosi procedimenti di lavorazione.

Da DIVINO l’ispirazione parte da lontano, dalla terra degli Atzechi e dei Maya, ed approda sulle sponde dell’Agro Romano, ad Aprilia, dove prende forma questa realtà cioccolatiera di rara dedizione, che vuole omaggiare il cibo degli dei e distribuirne le poco note ricchezze tra i comuni mortali.

Acquisto Obbligato per i fanatici del Cioccolato Artigianale, quello Etico e Appassionato. Valerio Esposito, maestro gelatiere di fama nazionale con all’attivo importanti riconoscimenti, e la sua compagna Jennifer Boero hanno creato questo luogo per raccontare la propria visione sul cioccolato. E siccome, come diceva Richard Bach “Nessun luogo è lontano”, senza arrivare ad Aprilia potrete ordinare il vostro super cioccolato da Calza, QUI o Chiamateli allo 348 696 0986.

Divino – Il cioccolato degli dei Via dei Lauri, 57 – 04011 Aprilia (LT) Lunedì – venerdì dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 20,00 Sabato e domenica – dalle 09,00 alle 13,00 #divinocioccolato #beantobar

TOMASSI COFFEE

Se la vostra passione è il caffè, questo è l’indirizzo giusto per capire quanti mondi nasconda questa piccola parola. In un Paese dove l’abitudine è quella di bere un espresso al bancone del Bar, la famiglia Tomassi vuole inceve veicolare cultura “alta” del caffè che si perde nella notte dei tempi in Etiopia e qui si dedica a diverse modalità di estrazione: dal coldbrew al sifone, dalla french press all’honeyprocess. Creazioni specialty con diverse monorigini che arrivano da Etiopia, Kenya, Colombia, Brasile, Tanzania, Rwanda, China, Messico, Guatemala, Burundi e altri paesi specializzati.

Un’etica del lavoro che non prescinde da tematiche come la tracciabilità e la sostenibilità, palesate non solo nella fase di tostatura ma valorizzate anche nell’etichettamento. Infatti, di ogni miscela vengono forniti tutti i possibili dettagli: dalla fattoria alla varietà, dal tipo di lavorazione all’altitudine della piantagione, dalla provenienza alla città, dalla tostatura ai sentori. Per ordinare il Vostro Specialty Coffee da mettere in calza e varcare le soglie di un nuovo mondo del caffè, cliccate QUI!

Tomassi Coffee – Torrefazione Artigianale – Via G. Verdi, 24 – Aprilia (LT) info@tomassicoffee.com / Mobile +393343323162

OPICIFIO 77

Cocktail artigianali pronti da bere, bisogna solo aggiungere il ghiaccio.

Dalla scelta dei liquori di base alla macerazione di erbe, frutta e spezie, dalle tecniche di ossidazione allo studio delle tempistiche: ogni fase è messa a punto alla perfezione e tutto è mescolato insieme dalla maestria di Alessandro, giovane mixologist Toscano.

In vendita on line cocktail pronti da bere confezionati in eleganti bottiglie di vetro in formato monodose, tipo il Negroni piccante al rosmarino e peperoncino o il Martini Dry Olive e Limone (formato da 100 ml, 6,90 euro).

In vendita anche la confezione regalo da cinque cocktail. Per Ordinare on line i formati da 700ml, Monodose o Box, cliccate QUI.

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E’ la nuova frontiera dell’Ospitalità, si chiama “Staycation” è il nuovo trend del momento, nonchè un nuovo modo di concendersi una vacanza in questo strano tempo e l’opportunità di un Capodanno memorabile.

Niente aerei, treni o destinazioni lontane, le Staycation romane offrono la possibilità di pernottare in luoghi da favola e di godere di cucine straordinarie, pantagruelici cenoni e prime colazioni da sogno.

Un’occasione da cogliere al volo per vivere nuove lussuose avventure riscoprendo Roma con altri occhi e la sua autenticità fatta di piccole meraviglie in 5 indirizzi.

Capodanno Staycation

Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel

Un panorama unico della Città Eterna si apre alla vista degli ospiti di uno degli alberghi più belli della Capitale. Tempio della gastronomia internazionale, sotto la guida di Heinz Beck è divenuto un tempio della gastronomia internazionale, storicamente primo ed ancora oggi unico tre stelle della capitale.

Per questo Capodanno i festeggiamenti saranno assolutamente atipici, e per brindare come a casa e in tutta sicurezza e allegria il Rome Cavalieri propone il Soggiorno di Capodanno, che prevede pernottamento e cena in camera, così da avere il massimo comfort in sicurezza.

Un menu sontuoso che prevede la Terrina di Rombo e Salmone, con Caviale Calvisius e Salsa Di Panna Acida, i Tortelli Di Verdure Con Ragù Di Capriolo, i secondi di Astice e Vitello, ovviamente il Gran Dessert di San Silvestro del Pastry Chef Dario Nuti. Immancabile il brindisi di mezzanotte con cotechino e lenticchie.

E per chi volesse festeggiare a casa propria, lo stesso menu è disponibile nella versione Take Away. Basta prenotarsi per avere la medesima qualità a domicilio. Inoltre, per salutare il 2021, il 1° gennaio si ripete il rito del Brunch del Nuovo Anno, con le pietanze tradizionali benauguranti, foriere di allegria e calore in perfetto stile “Hygge”.

La Pergola e L’Uliveto – Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, via Alberto Cadlolo 101, Roma. Tel. 06 35091. Sito.

Hassler e Trinità dei Monti

Accogliere il nuovo anno nel lusso a 5 stelle a Trinità dei Monti. Parliamo dell’Hassler, uno dei luoghi più suggestivi, panoramici e ipnotici di tutta Roma. Sarà per questo che le formule che propongono incantano.

Camera Deluxe a € 1.220; Camera Gran Deluxe a € 1.320; Junior Suite a € 1.420 e Classic Suite a € 1.720, e comprendono:

  • 1 notte nella categoria di camera prescelta;
  • Prima Colazione completa servita presso uno dei nostri ristoranti;
  • Una bottiglia di Champagne e dolce sorpresa in camera all’arrivo;
  • Cenone di Capodanno per due persone servito in camera.

Atmosfere raffinate, l’incomparabile stile delle camere, la vista unica, la grande cucina di Chef Andrea Antonini renderanno splendido l’inizio di questo 2021.

Un pacchetto davvero allettante per chi voglia trascorrere festività indimenticabili e risvegliarsi nella grande bellezza della Città Eterna.

Hotel Hassler. Piazza della Trinità dei Monti, 6, Roma. Tel. 06 699340. Sito

Mirabelle – Splendid Royale

Una mini vacanza per i romani a un passo da casa, che prevede una cena degustazione e un pernottamento presso le lussuose camere dell’hotel Splendide Royale, appena ristrutturate secondo un mood arioso e contemporaneo, tra la suggestiva Via Veneto e i bei giardini di Villa Medici e Villa Borghese.

La fiabesca esperienza da Mille e una notte è ideata da Roberto Naldi – proprietario della lussuosa catena alberghiera Roberto Naldi Collection – per l’Hotel Splendide Royal, con la complicità di Luca Costanzi, food & beverage manager del Mirabelle e Chef Stefano Marzetti.

Nelle giornate del 28-29-30 dicembre sarà ancora possibile richiedere la staycation classica: cena al ristorante con pernottamento (300 euro a coppia bevande escluse), un servizio che sarà prorogato fino al 30 gennaio! Per i romani che volessero concedersi una mini vacanza a un passo da casa, in occasione dell’ultimo giorno dell’anno ci sono due pacchetti: il primo prevede un soggiorno di 2 notti (30-31 dicembre) al costo di 1400 euro a coppia con menu alla carta servito al ristorante la prima sera e menu degustazione con room service per la sera del 31 dicembre. Nel secondo caso si può decidere di acquistare solo la staycation di Capodanno e pernottare esclusivamente la sera del 31 dicembre al costo di 1200 euro a coppia. Chiusi dall’1 al 6 gennaio.

Questa formula permetterà ai clienti dell’hotel di scoprire e assaggiare lo straordinario percorso degustazione che lo chef Stefano Marzetti ha appositamente ideato per celebrare il passaggio dal 2020 al 2021: Gamberi rossi ai cereali con insalatina di guacamole e con l’Uovo a 65° con spuma di parmigiano affumicato e tartufo bianco d’Alba. All’insegna della tradizione saranno i Cappellotti con patate, astice blu, zucchine romane e vongole veraci e la Spigola servita con purea di castagne e salsa di mandarini piccanti. A rinfrescare il palato arriverà poi il Sorbetto Cassis e dadolata di mela verde seguito dal Vitello da latte cotto a bassa temperatura servito con yucca, uvetta, pinoli e radicchio brasato. Per conferire dolcezza alla serata ci saranno poi il Cremoso di cioccolato bianco e frutto della passione con crumble al cacao e sorbetto di mango insieme a caffè e petit four. Dopo la Mezzanotte verranno servite le beneaugurali Lenticchie di Castelluccio, con cotechino di Modena e acini d’uva.

Mirabelle – Hotel Splendide RoyalVia di Porta Pinciana, 14 – 00187 Roma – Telefono: +39 06 42168838 – Sito

Hotel Eden

Hotel Eden vanta una ricca storia e tradizione, nonché una posizione prestigiosa nel cuore di Roma. Pur essendo già considerato uno dei migliori hotel al mondo, la ristrutturazione ha dato nuova vita alla proprietà, aprendo un nuovo importante capitolo. Il nostro obiettivo è creare una struttura d’eccellenza che continui ad attirare e sorprendere, con un’impeccabile accoglienza italiana, sia i sofisticati viaggiatori internazionali che l’elegante clientela locale romana”.

Così mentre Luca Virgilio, Direttore Generale, descrive questa struttura ai margini di Villa Borghese con vista sul verde e sulle Cupole di Roma, per la notte del 31 dicembre (check in 31/check out 1) Chef Fabio Cirevo, dal suo Ristorante Stellato “il Giardino”, propone il pacchetto “Festive Staycation” comprensivo di cena di Capodanno servita in camera. Il costo di partenza è di 960€ per due persone.

La Terrazza e Il Giardino Ristorante – Hotel Eden, via Ludovisi 49, Roma. Tel. 06 478121. Sito

47 Boutique Hotel Roma

Uno straordinario luogo del gusto, incastonato tra la Bocca della Verità e il Foro Boario che racconta una Roma che sa di “Vacanze romane”, anche d’inverno.

La struttura, immersa in un museo a cielo aperto attraverso i secoli, è gestita da Luca Nicolotti, che ha voluto per essa un design moderno e particolare. Per arricchire la sua idea di cucina ha scelto Chef Antonio Gentile, che con il suo estro mediterraneo e la sua grande capacità, regala ulteriori emozioni alla bella cartolina capitolina.

La proposta del 47 Boutique Hotel Roma è quella di una Staycation al prezzo di 320 euro per tutto il periodo natalizio e per tutte le categorie di camera comprese nell’offerta. Il pacchetto prevede un drink di benvenuto, un soggiorno in una camera con vista (per le camere del 5° piano a disposizione anche le terrazze private), la colazione in camera e un menù gourmet per due persone. 

Per Capodanno il menù è studiato in modo che il cameriere debba entrare in camera solo un paio di volte: mini buffet di antipasti con Spugna al prezzemolo, burro e alici, Prosciutto d’anatra, Misticanza e crema al parmigiano, Salmone marinato, maionese al wasabi e mela verde, Mozzarella in carrozza, dressing alle alici e pomodoro secco, Scarpetta di ragù napoletano; a seguire, Crespella ripiena di carciofi e gamberi rossi, mentuccia e salsa di mozzarella di bufala, Rombo al forno, bieta, olive e salsa alle acciughe; infine, Panettone 47 e piccola pasticceria.

47 Boutique Hotel Roma. Via Luigi Petroselli, 47, Roma. Tel. 06 6787816. Sito.

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