Sara De Bellis

Autore: Sara

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Si è svolto nella notte tra il 16 e il 17 maggio 2020 il confronto tra Regioni e Governo sul Decreto che dovrà riaprire l’Italia a partire da lunedì. Di seguito le ultime ulteriori misure per la prevenzione, la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 e per il riavvio di attività economiche, produttive e sociali a decorrere dal 18 maggio 2020.

Dopo un lungo braccio di ferro che rischiava di mettere in discussione l’intesa tra Governo e Regioni sulle riaperture previste per domani 18 maggio 2020, un nuovo accordo è stato raggiunto alla presenza del Premier Giuseppe Conte. Nella premessa del Dpcm, che deve dare attuazione al Decreto Legge varato ieri dal governo, verrà inserito un richiamo al protocollo unitario delle regioni, che verrà poi allegato al testo del Dpcm nella sua interezza.

”La verità – sostengono fonti di governo all’agenzia Adnkronos – è che alcuni governatori hanno paura delle responsabilità e volevano più garanzie, però Stefano Bonaccini” che è il Presidente della Conferenza delle Regioni, ”è stato bravo e la maggior parte dei Presidenti ci ha aiutato a chiudere”.  

“Nell’accordo le linee guida delle Regioni saranno recepite nel Decreto, in modo da dare sicurezza a tutti gli operatori economici con regole certe e applicabili.”, scrive il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. ”Legittime le richieste delle Regioni”, dice il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, “l’accordo riprende le linee guida delle Regioni per le ordinanze e sancisce ancora una volta la leale collaborazione tra regioni e governo”, ”spesso serve un’assunzione ulteriore di responsabilità”, conclude il ministro. Bonaccini: “Linee guida delle Regioni saranno riferimento” “Alla fine il risultato è arrivato”.

Così il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, al termine dell’incontro notturno con il Governo che ha chiuso una lunga giornata di confronto.   

“In un’ottica di collaborazione istituzionale si è ricercata e si è trovata una soluzione con l’accordo raggiunto venerdì tra Regioni e Governo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare regole certe alle attività che da lunedì potranno riaprire e sicurezza a lavoratori e cittadini. Il Governo si è impegnato a richiamare nel testo le linee guida elaborate e proposte dalla Conferenza delle Regioni quale riferimento certo e principale dai cui far discendere i protocolli regionali. Ciò assicurerà, peraltro – ha concluso Bonaccini – omogeneità e certezza delle norme in tutto il Paese”.

“Non basta stanziare risorse ingenti, i soldi devono arrivare in fretta a famiglie, imprese, cittadini -osserva – il governo ha fatto bene durante l’emergenza, ma adesso bisogna accelerare: nella ricostruzione bisogna fare di più e meglio. Tutti, noi compresi”.   

“Qui – dice Bonaccini parlando della sua regione – se abbiamo retto è stato grazie al sistema sanitario che abbiamo costruito in questi 40 anni, servizi e assistenza diffusi nel territorio e poli ospedalieri d’eccellenza, oltre agli straordinari professionisti e che vi lavorano. Per questo ribadisco che sull’autonomia non intendo arretrare di un centimetro: servono invece livelli essenziali garantiti a tutti i cittadini, da nord a sud. Proprio oggi festeggiamo i 50 anni di nascita delle Regioni, mi lasci direi che i padri costituenti avevano visto lungo”.

LE REGOLE della REGIONE LAZIO per la RISTORAZIONE

  • Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche
  • se collocati nell¶ambito delle attività ricettive, all¶interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l¶attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all¶interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
  • Potrà essere rilevata ai clienti la temperatura corporea, impedendo l¶accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
  • Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C.
  • È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
  • Si suggerisce di dotare i bagni di asciugamani e copriwater monouso.
  • Il gestore assicura l’igienizzazione almeno due volte al giorno e la sanificazione quotidiana dei locali, degli ambienti, delle postazioni e strumenti di lavoro, dei tavoli, sedie e oggetti che vengono a contatto con i clienti, ove possibile con prodotti usa e getta.
  • Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’ elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale piùclienti di quanti siano i posti a sedere.
  • Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
  • Laddove possibile, privilegiare l¶utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
  • I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale preferibilmente di almeno 1 metro e mezzo tra le persone, comunque non inferiore ad almeno 1 metro, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate prevenire il contagio tramite droplet, tenendo comunque conto del passaggio del personale di sala e fermo restando il divieto di assembramento.
  • Ove possibile, devono essere indicati percorsi differenziati in ingresso e in uscita, occorre regolare l’afflusso alla cassa e ai bagni, e pi in generale organizzare gli spostamenti all’interno del locale anche mediante segnaletica a terra, al fine di garantire il distanziamento interpersonale ed evitare incroci tra le persone.
  • La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti
  • non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
  • La consumazione a buffet non è consentita.
  • Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
  • Ove possibile il personale, in particolare il personale di cucina, deve indossare guanti in nitrile monouso.
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
  • La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
  • I clienti devono usare le mascherine all¶interno dei locali quando non consumano (ad esempio per raggiungere i bagni o per pagare alla cassa). Le mascherine rimosse non devono essere poggiate sul tavolo.
  • Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l¶uso, oppure cartacei a perdere.
  • Ê preferibile l’utilizzo di tovaglie e tovaglioli monouso. In caso contrario tovaglie, tovaglioli e altri tessuti per la tavola devono essere sostituiti per ogni cliente, essere messi in specifici sacchi e lavati ad almeno 60 gradi per 30 minuti.
  • I clienti sono invitati ad adottare comportamenti rigorosi al tavolo, e in generale nel locale, soprattutto innalzando la supervisione dei minori accompagnati e limitando gli spostamenti nel locale alle sole attività necessarie. Si fa leva, quindi, sul senso di responsabilità di tutti.
  • Non è consentito l¶uso di appendiabiti comuni e del guardaroba.
  • Deve essere data informazione sulle misure di sicurezza dei lavoratori come da normativa vigente; deve, altresì, essere fornita completa informazione sulle norme di comportamento dei clienti, mediante esposizione di cartellonistica all’ingresso.
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Sono due le date da segnare in rosso sul calendario: 18 maggio e 3 giugno. Il Consiglio dei ministri, durante la notte, ha approvato il nuovo decreto-legge con il quadro normativo per disciplinare gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive, sociali, ricreative, ristorative, turistiche e ricettive. Di seguito le novità e le linee di indirizzo elaborate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.

Dal 18 maggio 2020, riparte l’Italia della Ristorazione. Via libera e serrande alzate anche e finalmente per le attività commerciali: bar, stabilimenti balneari, palestre, piscine, parrucchieri, negozi al dettaglio. E si potrà farlo non più in base ai restrittivi (e contestati) parametri di sicurezza fissati dall’Inail ma in base a un protocollo meno “stringente” adottato, dopo una tesa quanto collaborativa trattativa tra tutti i governatori regionali.

10 metri quadrati per ombrellone in spiaggia, distanza tra i clienti di bar e ristoranti ridotta a un metro: il mancato rispetto dei contenuti dei protocolli o delle linee guida regionali comporta la sospensione dell’attività.

Per la mobilità extraregionale bisognerà aspettare invece il il 3 giugno, anche se resta la possibilità di spostarsi tra una regione e l’altra (con autocertificazione) per stato di necessità, salute e lavoro. Sempre dal 3 giugno riaprono anche le frontiere. Saranno possibili l’uscita e l’entrata dai confini italiani.

LA RISTORAZIONE

Le presenti indicazioni si applicano per ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering (in tal caso, se la somministrazione di alimenti avviene all’interno di una organizzazione aziendale terza, sarà necessario inoltre rispettare le misure di prevenzione disposte da tale organizzazione).
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno.
▪ Negli esercizi che dispongono di posti a sedere privilegiare l’accesso tramite prenotazione, mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato, per un periodo di 14 giorni. In tali attività non possono essere presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano i posti a sedere.
▪ Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti.
▪ Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (giardini, terrazze, plateatici), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
▪ I tavoli devono essere disposti in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ La consumazione al banco è consentita solo se può essere assicurata la distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
▪ La consumazione a buffet non è consentita.
▪ Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere a una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima di ogni servizio al tavolo).
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, possibilmente al tavolo.
▪ I clienti dovranno indossare la mascherina tutte le volte che non si è seduti al tavolo.
▪ Al termine di ogni servizio al tavolo andranno previste tutte le consuete misure di disinfezione delle superfici, evitando il più possibile utensili e contenitori riutilizzabili se non igienizzati (saliere, oliere, ecc). Per i menù favorire la consultazione online sul proprio cellulare, o predisporre menù in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.
* La Regione Campania ritiene che la distanza di un metro vada calcolata dal tavolo.

LE STRUTTURE RICETTIVE

Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere, complementari e alloggi in agriturismo.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ Garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, palline, nastri segnapercorso, ecc.).
▪ La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out ove possibile.
▪ L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, alla pulizia del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.
▪ Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro.
▪ Garantire un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per l’igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo frequente da parte dei clienti e del personale dipendente.
▪ Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all’ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo.
▪ L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo familiare/gruppo di viaggiatori.
▪ Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre, ecc.).
▪ Per quanto riguarda il microclima, è fondamentale verificare le caratteristiche di aerazione dei locali e degli impianti di ventilazione e la successiva messa in atto in condizioni di mantenimento di adeguati ricambi e qualità dell’aria indoor.

Per un idoneo microclima è necessario:
▪ garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, dove sono presenti postazioni di lavoro, personale interno o utenti esterni (comprese le aule di udienza ed i locali openspace), evitando correnti d’aria o freddo/caldo eccessivo durante il ricambio naturale dell’aria;
▪ aumentare la frequenza della manutenzione / sostituzione dei pacchi filtranti dell’aria in ingresso (eventualmente anche adottando pacchi filtranti più efficienti);
▪ in relazione al punto esterno di espulsione dell’aria, assicurarsi che permangano condizioni impiantistiche tali da non determinare l’insorgere di inconvenienti igienico sanitari nella distanza fra i punti di espulsione ed i punti di aspirazione;
▪ attivare l’ingresso e l’estrazione dell’aria almeno un’ora prima e fino ad una dopo l’accesso da parte del pubblico;

▪ nel caso di locali di servizio privi di finestre quali archivi, spogliatoi, servizi igienici, ecc., ma dotati di ventilatori/estrattori meccanici, questi devono essere mantenuti in funzione almeno per l’intero orario di lavoro;
▪ per quanto riguarda gli ambienti di collegamento fra i vari locali dell’edificio (ad esempio corridoi, zone di transito o attesa), normalmente dotati di minore ventilazione o privi di ventilazione dedicata, andrà posta particolare attenzione al fine di evitare lo stazionamento e l’assembramento di persone, adottando misure
organizzative affinché gli stessi ambienti siano impegnati solo per il transito o pause di breve durata;
▪ negli edifici dotati di specifici impianti di ventilazione con apporto di aria esterna, tramite ventilazione meccanica controllata, eliminare totalmente la funzione di ricircolo dell’aria;
▪ Relativamente agli impianti di riscaldamento/raffrescamento che fanno uso di pompe di calore, fancoil, o termoconvettori, qualora non sia possibile garantire la corretta climatizzazione degli ambienti tenendo fermi gli impianti, pulire in base alle indicazioni fornite dal produttore, ad impianto fermo, i filtri dell’aria di ricircolo
per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati.
▪ le prese e le griglie di ventilazione devono essere pulite con panni puliti in microfibra inumiditi con acqua e sapone, oppure con alcool etilico al 75%;
▪ evitare di utilizzare e spruzzare prodotti per la pulizia detergenti/disinfettanti spray direttamente sui filtri per non inalare sostanze inquinanti, durante il funzionamento.
▪ Per le attività di ristorazione, si applica quanto previsto nella specifica scheda.


ATTIVITÀ TURISTICHE
(STABILIMENTI BALNEARI E SPIAGGE)

Le presenti indicazioni si applicano agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto
▪ Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.
▪ Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).
▪ Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.
▪ Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.
▪ Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

▪ Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.
▪ È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.
▪ Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

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Da lunedì 18 maggio un nuovo indirizzo gastronomico si aggiunge quindi alla scena capitolina: nasce door to door – Zia pasticceria by Zia restaurant, ristorante dello Chef Antonio Ziantoni, nel cuore di Trastevere. Dalle monoporzioni alle torte, dalle proposte per la PRIMA colazione al gelato, dalla biscotteria ai pralinati fino alle boxes componibili a scelta.

Nato dal desiderio dello chef Antonio Ziantoni di affrontare una nuova sfida, condividendo con la clientela la passione verso il dessert con una proposta di qualità realizzata dal pastry chef di Zia restaurant, Christian Marasca, door to door – Zia pasticceria in Via Luigi Santini 7a poggia la sua dolce filosofia su pochi ingredienti espressi al massimo delle loro potenzialità declinati su diverse combinazioni di gusto, contrasti e sapori.

Materie prime eccellenti e tecniche tradizionali accostate con garbo a idee innovative: classico e contemporaneo vanno di pari passo per portare in tavola dei dolci di alto livello.

“Abbiamo sfruttato questo momento di inattività per riflettere e, come ogni cosa negativa, ha portato con sé una grande voglia di ripartire al massimo, mettendoci in gioco di nuovo, aprendo una nuova porta davanti a noi.

La nostra secret door, una porta verde nella via adiacente il ristorante, porta inizialmente di ingresso per lo staff che è diventata il simbolo di una nuova avventura, mai affrontata, delle consegne a domicilio, ecco il perché  di door to door” afferma Antonio Ziantoni. “Oltre al delivery, c’è la possibilità di usufruire dell’asporto  e presto nascerà anche il nostro store on line”.

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L’emergenza ha messo tutti nell’esigenza di trovare soluzioni alternative e necessarie per non arrestare il grande e piacevolissimo meccanismo della ristorazione. Tra resistenze e titubanze anche i grandi si sono rimessi in gioco creando menu alternativi ad hoc e ribadendo la propria capacità di resilienza; altri si sono spinti oltre creando oltre ad un’offerta gastronomica pensata per resistere al trasporto una serie di felici e godibili “cortesie per gli ospiti”.

Un BREAKFAST DELIVERY diverso e che fa la differenza. Perchè? Perchè a Katia Minniti e Chef Ornella De Felice piace coccolare i loro clienti anche a distanza, restituendo il piacere di un servizio esclusivo. Così, ogni busta è personalizzata e al suo intero ci sono biscotti in omaggio e un centrino per fare una colazione bella, oltre che buonissima.

Consultando il menu su www.coromandel.it potrete scegliere tra PANCAKES (la ricetta qui), BAGEL, SANDWICH, TORTE di MELE, CENTRIFUGHE e CAFFè AMERICANO, tutti consegnati a domicilio ogni Venerdì, Sabato e Domenica per rendere il momento del risveglio ancora più speciale.

Per ordinare o prenotare la vostra COLAZIONE A DOMICILIO telefonate o inviate un messaggio via whatsapp al 3505181233 con un MINIMO D’ORDINE di 20 euro. Ordinazioni entro le ore 13:00 del giorno precendente alla consegna desiderata.

PIPEROHOME e il Servizio a Domicilio UNICO nel suo genere.

Operativi da circa una settimana, lo spazio del gusto, il PIPEROME, una proposta in menu di sette piatti che variano da antipasti, primo, secondo, dolce, pane fatto in casa e olio evo denocciolato Muraglia frantoio pugliese.

Una nuova sfida, lontano dagli chef anche la possibilità di immaginare pietanze che possano arrivare troppo lontane dalla propria cucina perdendo, allentando quel legame tra esecuzione espressa e fruizione.

Una nuova avventura che risponde bene. Va molto bene il menu completo annessa la possibilità di creare un percorso degustazione al costo di 90€.

I piatti del Delivery non sono (chiaramente) quelli del menu originale PIPERO, ma sono stati immaginati appositamente per reggere il viaggio ed assicurare tutta la piacevolezza di pietanze pensate e preparate dal bravo chef Ciro Scamardella come la lasagna di carbonara, la pluma panate nel panko, citronette e salsa verde; Maritozzo, insalata di Rombo chiodato e Puntarelle, Tiramiscù e kit per la “carbonara perfetta” (che, come dice Pipero, pure se non viene bene, sarà sicuramente “bona”).

I menu sono stati tutti provati ad intervalli di tempo di 15 minuti per comprovare la tenuta del sapore e delle consistenze. Ma la vera particolarità qual è? Le consegne.

Si perchè PIPERO non si è voluto legare a nessuna piattaforma di Delivery, ma per assicurare un servizio esclusivo da stella Michelin, le consegne vengono fatte una per volta e sono Alessandro Pipero e Achille Sardiello in persona ad assicurasi che arrivino a destinazione, riconvertendo l’idea di servizio che dalla sala si sposta a domicilio senza tralasciarne cura ed approfondimenti sul menu.

Operativi a pranzo e a cena con il nostro servizio di delivery e asporto. Scopri tutti i menù e le info ➡️ https://www.piperoroma.it/portfolio-item/menu-piperhome/ Per Ordini:
☎️ +39 339 7565114 – 06 68139022
📩 info@piperoroma.it

Marzapane, la MARZANATRA e le illustrazioni di Biscalchin

Marzapane, il bistrot nei pressi di Piazza Fiume vocato alla tradizione, alla memoria, agli ingredienti di piccoli fornitori che si arricchiscono di una cucina piena di gusto e lavorazioni semplici che cercano la miglior combinazione fra passione, passato e futuro, nell’attesa che possa riaprire i battenti in totale sicurezza, dal 12 maggio parte con un servizio delivery e take away davvero singolare.Oltre al menu composto da piatti inediti studiati ad hoc che comprende 4 proposte proposte di Bao , 2 focacce di patate, 2 sandwich con pane fatto in casa da loro con farina siciliana Tuminia, sorprendenti dolci, carta dei vini e cocktail Drink|It di Emanuele Brocatelli, la vera special particolarità risiede nel box Marzanatra con i disegni del grande Gianluca Biscalchin, illustratore dal tratto inconfondibile che ha dato il suo prezioso contibuto creativo al box compostabile. La box è studiato per due persone e comprende: petto d’anatra, stracotto di coscia d’anatra, patè di fegatini, insalata di campo, pane e vinaigrette con il fondo d’anatra da usare come dressing per l’insalata o come condimento per il pane al costo complessivo di 39 euro.

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Questa che segue è la voce unita, allarmata e furente delle 29 realtà associative (più di 100.000 associati) del progetto #FareRete contro le troppo drastiche misure restrittive ipotizzate che confermano la poca conoscenza del settore e delle logiche che lo regolano.

Il comparto della ristorazione riunito nel progetto #FareRete alza la voce prendendo nettamente le distanze dalle notizie che stanno rimbalzando su tutti i media. Altrettanto prive di logica appaiono le troppo drastiche misure restrittive ipotizzate per i sistemi di aerazione e condizionamento; o
ancora palesemente ingiuste le ipotesi di attribuire al titolare del locale la responsabilità diretta in relazione al comportamento individuale di terzi all’interno dell’attività.

“Se queste notizie pubblicate dalla stampa trovassero corrispondenza nelle linee guida in emanazione, avrebbero come conseguenza la chiusura permanente di oltre l’80% dei locali presenti nel nostro Paese. Riteniamo folle e privo di senso anche solo ipotizzare misure di tale portata che confermano la poca conoscenza del settore e delle logiche che lo regolano. Non c’è più tempo, servono urgentemente misure pertinenti alla realtà esistente. Chiediamo al Governo di consultarci prima di emanare le nuove disposizioni, coinvolgendo rappresentanti della
ristorazione al tavolo decisionale”.


“A poche ore dall’emanazione del Decreto Legge ribadiamo anche la necessità che vengano previste misure di finanziamento a fondo perduto, destinate specificamente alla ristorazione e vincolate all’acquisto di prodotti alimentari italiani. Solo in presenza di tali risorse, l’horeca
sarà in grado di riappropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica, imprescindibile, per la filiera agroalimentare, necessario per la ripartenza dell’intero Paese” – ribadisce Gianluca De Cristofaro parlando a nome del progetto #FareRete.


Un appello sostenuto da Filiera Italia il cui consigliere delegato Luigi Scordamaglia ricorda come “Il perdurare della chiusura del canale della ristorazione stia provocando un effetto domino sull’intera filiera agroalimentare italiana con crolli di produzione fino al 40% del settore del vino, del 45% dei formaggi tipici e del 35% dei salumi di maggiore pregio, mettendo a grave rischio occupazionale parti rilevanti dei 3,6 milioni di lavoratori dell’intera filiera”.

Far ripartire subito la ristorazione con regole rigide ma applicabili e non tali da far chiudere comunque l’80% dei ristoranti italiani è l’appello della Fondazione che raccoglie il meglio dell’agroalimentare italiano.

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L’Inail, recependo le indicazioni dell’Istituto Superiori di Sanità, ha predisposto le misure minime da rispettare e osservare per la messa in sicurezza di lavoratori e clienti dei luoghi di ristorazione e somministrazione bevande per la Fase 2.

Con il “Documento tecnico su ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive nel settore della ristorazione” sarà stabilito un “limite di capienza predeterminato” per l’osservanza del distanziamento fra i tavoli e le persone per ogni singolo locale oltre alle norme di igiene per l’osservanza del distanziamento fra i tavoli e le persone.che dovranno essere sempre raccomandate e rispettate.

La regola del 4: 1 persona ogni 4 metri quadri

La regola principale è questa: quattro metri quadri per ogni cliente con un distanziamento minimo fra una persona e l’altra. Quindi, per sapere quante persone potranno accedere all’interno di un bar o ristante, bisognerà tener conto dell’ampiezza del locale e dividere la metratura per 4 mq. Per esempio, un locale di 100 metri quadrati potrà quindi ospitare al massimo 25 persone, rigorosamente distanziate una dall’altra da almeno 2 metri, fatta salva la possibilità di stare più vicini in presenza di barriere divisorie in plexiglass. Ciò sembrerebbe essere valido sia per quanto per gli spazi chiusi sia per quelli all’aperto, dove il distanziamento sociale rimane la regola principale da rispettare.

L’igiene prima di tutto

Tutti i ristoranti, bar, pizzerie e varie, dovranno avere all’ingresso un dispenser per l’igienizzazione delle mani, mentre gli abiti dovranno essere riposti tassativamente nei guardaroba.

Ai camerieri e al personale dovrà essere rilevata tassativamente la temperatura corporea ogni giorno e annotata su apposito registro. 

Ogni forma di assembramento davanti ai banconi dei Bar sarà vietata, così come l’utilizzo di slot machines nelle zone dove si servono anche consumazioni. L’ingresso di un cliente sarà consentito solo dopo l’uscita di un altro, nel rispetto della capienza del bar. Aperitivi e snack non potranno più essere serviti al bancone ad utilizzo di tutti come avveniva in passato, ma solo al tavolo. 

Per i ristoranti potrebbe essere introdotta l’autocertificazione obbligatoria per indicare il grado di parentela fra clienti qualora un tavolo venga occupato da più di due persone e quindi si prefiguri l’assembramento. Previste sanzioni salate per i gestori che non rispetteranno le regole con la chiusura dell’attività per molto tempo.

Mascherine e autocertificazione per famiglie

A tal proposito esistono ancora molti dettagli ancora da definire per quanto riguarda le famiglie che vorranno andare al ristorante, con la possibilità di autocertificare la parentela e permettere al ristoratore di concentrare in uno spazio più piccolo il tavolo famigliare. Fatto salvo per i clienti seduti al tavolo durante il pasto, l’uso delle mascherine resterà obbligatorio per camerieri, cassieri e cuochi. Per i clienti l’obbligo scatta mentre saranno in fila alla cassa o negli spostamenti all’interno del locale.

Igienizzazione e ventilazione costante

Per quanto concerne le altre disposizioni, ci sono anche quelle che riguardano la ventilazione dei locali e il ricambio di aria naturale costante. Così come assume particolare importanza l’azione di sanificazione, igienizzazione di tavoli e sedie da parte del gestore e dei camerieri: pavimenti e banconi dovranno essere rigidamente puliti dopo ogni consumazione. I camerieri e i gestori dovranno servire muniti di mascherine e guanti che dovranno essere igienizzati periodicamente. Così come frequentemente dovranno essere pulite le toilette e le pavimentazioni. Il servizio a buffet non sarà possibile, i menu cartacei spariranno e i piatti del giorno saranno scritti su lavagne o su fogli monouso.

Sarà consentito togliere la mascherina solo per consumare i pasti o bevande. I clienti dovranno tenerle indossarle per tutte le altre circostanze. Al momento del conto è opportuno privilegiare i pagamenti elettronici con contactless e le casse, ove possibile, saranno protette da una barriera in plexiglass.

Di seguito il documento nella sua interezza da scaricare e leggere con attenzione.

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Ideata da Pierpaolo Roselli di DINNERATHOME.IT, “A CENA CON GLI CHEF” è la proposta di una serata davvero innovativa per vivere un’esperienza gastronomica coinvolgente, interattiva e formativa portando a casa propria prestigiosi chef della cucina italiana e preparare insieme succulenti menu tramite delle “cooking class experience” in diretta streaming.

Se avete voglia di qualcosa di nuovo, di una serata divertente, coinvolgente, avvincente, di una cena stellare/ta tra reale e virtuale, “A CENA CON GLI CHEF” ovvero le Cooking Experience – cene interattive in diretta streaming con i grandi Chef stellati, sono esattamente quello che cercate.

La dinamica è molto facile: si clicca su un link (qui), si seleziona lo Chef, il menu che più vi piace e che volete realizzare, giorno e orario, poi una Chef Box firmata ERCOLI arriverà a casa vostra con gli ingredienti e le grammature per cucinare, quindi basterà predisporre tutte le attrezzature necessarie per realizzare le ricette, seguire le indicazioni e collegarsi all’orario prestabilito sulla piattaforma web.

A questo punto prenderà il via una serata davvero unica che non solo traduce un’esperienza unica nel suo genere per gli amanti della buona cucina, ma diventa un’occasione interattiva per imparare a cucinare in famiglia o con gli amici insieme a “tu per tu” con Chef di prestigio che entreranno «virtualmente» nella vostra casa per ricreare un’insolita atmosfera conviviale ed informale, di sicuro gradimento e successo.

In questo momento storico in cui a tutti viene chiesto di restare a casa e dove il distanziamento sociale e il rispetto delle restrizioni stanno cambiando le nostre abitudini gli chef STEFANO MARZETTI (Ristorante Mirabelle – Hotel Splendide Royal), GIUSEPPE DI IORIO (Ristorante Aroma – Palazzo Manfredi) e MASSIMO VIGLIETTI (Ristorante Taki Off), hanno deciso di diventare protagonisti del nuovo format ‘A Cena con gli Chef’ per essere vicini agli italiani, portando la loro idea di cucina nelle case di chiunque vorrà partecipare – racconta Pier Paolo Roselli, ideatore del format.

“Sono bastati pochi minuti al telefono con lo chef Marzetti per condividere questa grande idea e per dare il via ad una nuova forma di ristorazione e convivialità tra chef, famiglie e amici. Saranno infatti proprio questi inarrivabili artigiani del gusto che selezioneranno gli ingredienti e le materie per la preparazione di ricette esclusivamente MADE IN ITALY, valorizzando il nostro Paese e le produzioni dei nostri territori.”

Gli eventi vedranno protagonisti diversi chef del panorama gastronomico romano:

STEFANO MARZETTI – Mirabelle Restaurant (Martedì – Giovedì – Sabato)

GIUSEPPE DI IORIO – Aroma al Colosseo (Mercoledì – Venerdì)

MASSIMO VIGLIETTI – Taki Off (Lunedì – Domenica)

Nel mese di maggio gli chef saranno disponibili nei diversi giorni della settimana secondo un calendario le cui prenotazioni saranno raccolte via email a chiunque ne farà richiesta, da qualsiasi città d’Italia.

Un’esperienza da raccontare e vivere a casa, in famiglia, in coppia o con gruppi di amici a distanza: gli chef entrano virtualmente nelle nostre cucine guidando scrupolosamente passo dopo passo la preparazione di un menù gourmet di 3 portate e dando vita ad un’occasione unica di dialogo e interazione senza precedenti.

Tutti gli ingredienti necessari alla realizzazione delle ricette saranno stati confezionati e consegnati a domicilio tramite speciali CHEF BOX da Ercoli, la “storica bottega della gastronomia romana dal 1928”, che ha sposato la filosofia del progetto, mentre una piattaforma web collegherà in diretta streaming gli chef con le case degli italiani per insegnare a preparare in tempo reale la ricetta della serata, spiegando le caratteristiche delle materie prime e le tecniche da utilizzare.

Abbiamo aperto Ercoli con il preciso obiettivo di dare risalto alle tante sfumature del patrimonio enogastronomico del nostro Paese – racconta Gino Cuminale – facendo ricerca tra affermate aziende e piccoli produttori. Da convinti sostenitori del Made in Italy a tavola, siamo ovviamente stati rimasti colpiti dal progetto ‘A Cena con gli Chef’ che mette al centro sapori e aggregazione.”

A CENA CON GLI CHEF è la prima iniziativa promossa dal nuovo portale www.dinnerathome.it e da Dimensione Suono Soft, la radio del relax e del benessere, dedicato al mondo delle dinner experience a casa tua. In aggiunta alle cooking class interattive, gli amanti del gusto e dell’innovazione avranno la possibilità di prenotare eleganti cene multi-sensoriali, con chef stellati e live performance, ispirate al format www.immersiveshowdinner.com, oltre ad esclusivi servizi di delivery per eventi privati e aziendali.

Per informazioni contattare info@dinnerathome.it oppure chiamare il 344.3405038.

About ERCOLI

Ercoli nasce nella zona Prati nel 1928 come bottega di quartiere e da allora è crocevia di romantici palati, cacciatori di nuovi sapori, viandanti affamati, passanti curiosi e clienti affezionati.

Nel 2017 Ercoli raddoppia con il nuovo indirizzo di viale Parioli e solidifica l’intenzione di fare ricerca nel meraviglioso panorama enogastronomico italiano.

Due negozi dove, 7 giorni su 7, dalle 9 di mattina all’una di notte (il venerdì e il sabato fino alle due), entrare per fare la spesa, con una vera immersione tra piccoli e grandi produttori del Belpaese, e alcune eccellenze come il Salmone e il Caviale – con importazione diretta – e una importante selezione di salumi e formaggi. 

La proposta di Ercoli, oltre al negozio, si completa con il ristorante e il cocktail bar.

www.ercoli1928.com

Dimensione Suono Soft è la radio del relax e del benessere: più importanza alla musica, più importanza alle parole.

Notizie dal mondo del benessere del corpo e della mente, bellezza, ambiente, viaggi, mondo bio, sostenibilità. Una colonna sonora unica ed emozionante, che accompagna gli ascoltatori che desiderano rilassarsi, viaggiare con la mente, trovare un’isola soft lontana dallo stress della vita moderna.   www.dimensioneauonosoft.it

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Dalla riduzione dei consumi energetici e sprechi all’ attenzione ai temi etici e ambientali passando per l’utilizzo di energie pulite, è sempre più chiaro come il futuro dipenda dalla nostra capacità di preservare la salute nostra e del Pianeta.

Si dice che da grandi crisi nascano grandi opportunità. Vero. Basta non cadere vittima dello sconforto. Basta non lasciarsi abbattere. E questa rivoluzione forzata firmata COVID19, oltre le grandi concrete difficoltà, potrebbe rivelarsi una grande occasione per la ristorazione e la filiera agroalimentare che stanno vivendo un momento di cambiamento molto profondo.

La strada dell’innovazione, a ben vedere, era comunque già segnata e le aziende più accorte l’avevano già imboccata, mostrando quella Resilienza necessaria all’industria per adattarsi e ripartire.

Poco o nulla resterà come prima. E in questo contesto di rinnovamento molti chef e ristoratori hanno orientato la propria strategia nella direzione di un modello in grado di offrire prodotti e servizi nuovi anche grazie anche all’innovazione digitale. Non solo operazioni di marketing e digitalizzazione, ma anche inventiva, nuovi stimoli, nuovi modelli di business, nuovi modi di proporre i piatti in carta, ridefinizione dei menù, verifica della carta dei vini, riorganizzazione del servizio, compreso quello a domicilio.   

Terminata l’emergenza, tutti torneranno al lavoro, anche in modalità diverse, ma tutti avranno la necessità di nutrirsi e forse ancora più voglia di comunicare la propria passione, le proprie esperienze attraverso ricette e foto di piatti via cellulare, tablets o tramite social.

Anche se crescerà il numero di coloro che lavoreranno da casa, molti lavoratori riprenderanno a mangiare fuori, a frequentare bar, paninoteche, pizzerie, trattorie che offrono pranzi veloci ed ai quali verrà sempre più richiesta la possibilità di prenotare e anche consegnare in ufficio un lunch box.

La cena continuerà ad essere vissuta come un momento conviviale importante, un “lusso” da condividere con la famiglia o gli amici, e oscillerà tra andare al ristorante o ordinare un piatto speciale a casa, magari da ultimare seguendo le direttive degli chef e sentendosi ancora più protagonisti.

Crescerà l’attenzione ai temi della salute, si sceglieranno sempre più prodotti italiani, biologici, da filiere controllate, a km zero e a basso impatto ambientale. Forse non basterà offrire ottimi piatti a un prezzo corretto, ma il lavoro della cucina dovrà tornare ad essere intrecciato alle esigenze umane, con l’accoglienza made in Italy, con la voglia di raccontare un cibo e un territorio nelle sue articolazioni identitarie, intensificandolo con proposte gastronomiche ancora più legate ai piatti locali e sviluppando il concetto di “Mangia e Bevi Italiano“.

La strada sarà forse quella di concepire un ristorante come un punto di raccordo dei nuovi concetti di “filiere”, che saranno la vetrina principale delle produzioni enogastronomiche dei territori. Questa strada passa per la sostenibilità. Termine ampio che forse varrà la pena spiegare meglio.

Sostenibilità, ambientale e sociale, oggi significa per l’azienda utilizzo efficiente delle risorse, economia circolare, tutela della biodiversità, riduzione dell’inquinamento. Con le imprese impegnate su tre fronti: investimenti in tecnologie rispettose dell’ambiente, introduzione di sistemi di produzione più puliti e meno energivori e comportamenti “etici”.

 “Gli anni 2010 sono stati solo un’anteprima di quello che verrà” ne era convinta già agli inizi della crisi la Presidente e Chief Executive Officer di Restaurants Canada, Shanna Munro. Che aveva sottolineato non solo l’importanza di un approccio green, ma anche della capacità di reagire a eventi e cambiamenti che – anche se non della portata attuale – facevano già parte dello scenario del settore. “La ristorazione sta cambiando velocemente perché velocemente cambia il cliente. Stiamo costruendo aziende in grado di sostenere gli alti e bassi di un’industria guidata dai consumatori, dove le problematiche ambientali sono elementi chiave nelle decisioni aziendali e nell’attrarre i dipendenti. Ad esempio, stiamo assistendo a una maggiore consapevolezza delle imprese nel ridurre gli articoli usa e getta e gli sprechi alimentari”.

Da considerare anche il ruolo sempre più determinate della tecnologia “anche adottata per costruire attrezzature più rispettose dell’ambiente e attente al risparmio energetico. La nuova tecnologia nelle attrezzature riduce anche i tempi di cottura e i tempi di pulizia. Tutto ciò aiuta i ristoranti a ridurre i costi operativi, aumentare la produttività ed essere più rispettosi dell’ambiente”.

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A Rota, pizzeria romana / Tor Pignattara

Tonda, stesa con il mattarello, scrocchiarella – come tradizione romana vuole “A Rota” è la pizzeria romana di nuova nascita ma di grande esperienza, nata al crocevia di Tor Pignattara, Pigneto, Quadraro e Tuscolana. “Il progetto nasce dalla volontà dell’imprenditore Marco Pucciotti di realizzare una pizzeria che parli romano, anzi romanesco, nel senso più semplice e diretto del termine“. Direttore di impasti e farine è invece Sami El Sabawy, pizzaiolo 31enne allievo di Gabriele Bonci, nato a Civitavecchia da mamma italiana e papà egiziano, con un’immensa passione per la pizza romana, bassa e scrocchiarella, che vi farà proverbialmente “andare a rota” (che vuol dire “indurre una dipendenza”). Dal menu

Fritti Supplì come al telefono 1.8€, Crocchetta cacio e pepe 2€, Frittatina di pasta all’amatriciana 3€, Mozzarella in carrozza 4€ e Fiori di zucca 2.8€
Tra le Pizze Rossa 6€, Marinara 6.5€, Margherita 7€, Napoli 8€, Rossa con bufala 8.5€, Rossa con funghi 7€, Ortolana 8€, Fiori e Alici 9€, Tonno e Cipolla 9€, Boscaiola 9€, Crostino 8.5€, Diavola 8.5€, Focaccia con crudo 9€, Patate e Salsiccia 9€, Capricciosa 9.5€, Quattro formaggi 9€, Calzone Romano 8.5€ La ripiena con prosciutto crudo, stracchino e rucola 11€

Antico Forno Roscioli – Campo Dè Fiori

Attivissimo sul delivery il panificio più amato di Roma, che oltre alla famosa pizza bianca e rossa consegna prodotti di pasticceria e piatti pronti di gastronomia in tutta la città (entro il GRA). Prenotabile dalle 9 alle 17 via telefono (06 6864045) o tramite Cosaporto.it .

Elettroforno Frontoni – Ostiense

Disponibile a domicilio anche una delle pizze al taglio più amate di Roma, la creativa e ben farcita dell’Elettroforno Frontoni in zona San Paolo (provate la bianca con sesamo farcita con mortadella!). Disponibile anche un kit completo con farine, olio, sesamo e lievito per ricreare le proposte dell’Elettroforno a casa. Dalle 12 alle 18 previo ordine telefonico allo 06 45619 534‬.

Fornace Stella – Piazza Bologna

La Fornace è torna attiva dal 5 maggio sia con la pizza che con la cucina. La pizza è realizzata solo con le migliori materie prime dopo una lenta lievitazione. La cucina invece si ispira a due principi: stagionalità e tradizione. Sarà possibile ordinare piatti, fritti, pizze, calzoni, bruschette e hamburger tutti i giorni dalle 19 alle 22.30, asporto e domicilio. Piazza Lecce, 9, 00161 Roma RM, Tel. 06 4754 9953

La Gatta Mangiona – Monteverde

Tra le iconiche mete preferite dai romani appassionati di Pizza stile napoletano, La Gatta (presidio del gusto alveolato di Giancarlo Casa) torna a sfornare delizie, pizza e fritti che arrivano con la consegna a domicilio da martedì 5 con Glovo. Inoltre ci sarà anche la possibilità di fare l’asporto direttamente dalla pizzeria, dalle 19 alle 22. Si potrà scegliere tra una carta più ridotta di pizze bianche, rosse, dolci e fritti. Il menu completo lo trovate sulla pagina Facebook cliccando qui.

Berberè – Piazza Fiume

La pizzeria gourmet dei fratelli Aloe, tutta giocata su impasti, farine integrali, farine bio macinate a pietra, 24h di fermentazione con solo pasta madre viva, guarniture stagionali e cucinate con cura, 8 fette da condividere, scelta accurata di combinazioni di sapori e topping, ha iniziato a lavorare sul delivery in tutti i propri punti vendita. Info su http://www.berberepizza.it

Spiazzo – Via del Porto Fluviale

Riapre oggi 7 maggio anche SPIAZZO, con delivery e asporto. Potrete spaziare tra ruoti, pizze spiazzanti, supplì, lingotti e calzoni dal giovedì alla domenica dalle 18 – 21.30. Per l’asporto ci sarà anche un menu dedicato. Per chi abita in zona invece può andare a ritirare a Via Antonio Pacinotti, 83, 00146 Roma RM, Tel. 375 568 3391

Taverna Cestia – Pizzeria romana

Impasto ultrasottile, pizza romana cotta a legna di vecchia scuola a due passi dalla Piramide Cestia. Tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 18 in poi, potrete ordinare capricciosa 6€, Margherita 5€, Marinara 4€, Funghi 6€, Boscaiola 7€, Vegetariana 7€ e,a richiesta, crostini e pizze con qualsiasi combinazione di sapori, disponibilità di ingredienti permettendo!

immagine di copertina: PIZZA_LA GATTA MANGIONA

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Piccola Guida romana delle Pizzerie che da oggi, e nei prossimi giorni, attiveranno il servizio di Asporto unitamente a quello di Delivery. Incluse chicche da Menu, Contatti e Orari.

SEU PIZZA ILLUMINATI – Trastevere

Giovedì 7 maggio arriva l’asporto da Seu Pizza Illuminati con un nuovo menu pensato per l’occasione dal giovedì alla domenica. Per ordinare basterà chiamare dopo le 17 in pizzeria al numero 06.5883384 e il ritiro degli ordini sarà su fasce orarie di 15 minuti dalle 19 alle 22,30.

Iniziamo in punta di piedi, è un servizio che non abbiamo mai fatto – precisa Pier Daniele Seu – in questi giorni ho studiato un menù ad hoc e modificato il nostro impasto per garantire gli standard di qualità che da sempre ci contraddistinguono. Il nostro impegno per non deludere le attese è massimo e vogliamo riuscire in questa nuova sfida con la professionalità e serietà che da sempre ci contraddistingue. E quindi mantenendo alto lo standard di qualità e di attenzione tipico di Seu Pizza Illuminati, sempre nel rispetto delle norme vigenti”. Per iniziare i classici FRITTI, con 4 opzioni fra cui scegliere:Suppli classico, Crocchetta, Filetto di baccalà e Fiore di zucca. Poi 16 PIZZE, con uno sguardo attento alle vegane e alle lactose free. Quindi Margherita e Dop, ma anche Parmigiana, Carbonara, Assoluto di pomodoro, 3 P – patate, provola, pesto, pinoli e Romana – pomodoro, alici, Capperi, olive, origano. Per finire niente pizze dolci e Dessert di carattere. Tutto questo potrà essere accompagnato da una piccola e curata selezione di VINI e birre da asporto.

Sbanco – San Giovanni / Appio Latino

Dal 4 maggio sarà possibile ordinare e ritirare le pizze direttamente da Sbanco”, la pizzeria di Marco Pucciotti e Stefano #Callegari che nel mentre ha attivato anche la consegna a domicilio, con un menu che ogni giorni si arricchisce di prelibatezze fritte e tonde di stagione, come la pizza fritta con pollo alla cacciatora, la mozzarella in carrozza con ‘nduja e il supplì radicchio, gorgonzola e speck, oltre alle pizze più classiche e fritti importanti. Per le consegne in zona Appio e San Giovanni si può chiamare direttamente lo 06 789318, ogni giorno dalle ore 12.

Favilla – Re di Roma
Per la Tonda romana ed una selezione di fritti preparati al momento
, la pizzeria di recente apertura a San Giovanni ha attivato le consegne a domicilio. Dalle 19 in poi sarà possibile scegliere tra tante pizze diverse. Da accompagnare al vostro divano. C’è poi un menu del delivery più lungo per chi chiama direttamente in pizzeria allo 06/70493458.

Sforno – Cinecittà
Se siete in zona Tuscolana, la pizza di Stefano Callegari arriverà veloce a casa tua. Cosa potete ordinare? Il calzone napoletano, la Matriciana, la Carbonara e tante altre opzioni tra classiche e pizze più particolare come la Scotch, con salmone scozzese, patate, fior di latte, aneto, laphroaig 10 vaporizzato.

La Pariolina – Parioli 
In zona, una pizza una certezza: la Pariolina. Per soddisfare ogni palato, lasciano ai clienti la possibilità di scegliere l’impasto della propria pizza: per gli amanti del cornicione soffice c’è la napoletana, per chi la preferisce bassa e croccante c’è la romana e poi l’integrale con farine ricche di fibre e sali minerali. Per avere una pizza più leggera e digeribile scelgono il lievito madre, una lievitazione di 74/92 ore, farina bio e prodotti campani. Consegne attive tutti i giorni dalle 19 alle 22.30 chiamando il numero 06.808 6002. Così la Pariolina vi spedisce la sua pizza direttamente a casa.

180gr Pizzeria Romana – Centocelle

Presidio della Pizza romana in quel di Centocelle, lì dove un forte richiamo alla tradizione, la selezione di ingredienti genuini a filiera corta e la presenza di numerose proposte fuori menù a carattere stagionale, diegnano i contorni di un’offerta sempre allettante. Inoltre, ogni mercoledì dalle 18:30 alle 22:30 180g Pizzeria Romana si trasforma in 180° Friggitoria Romana.

Sant’Alberto – Pigneto
Nel cuore del Pigneto si cucinano ancora pizze tonde, pizzette pane, bruschette, fritti, focacce ma anche alcuni piatti dalla cucina. Siccome il locale è chiuso arrivano a casa vostra di delivery e, da oggi, con l’asporto chiamando dalle 19.00 alle 22.30 il numero 06 701 3827.

Elettroforno Frontoni – San Paolo
Dalle 12 alle 18 il forno di San Paolo consegna a 3 km di distanza con un ordine minimo di 10 euro chiamando al 0645619534. Potrete ordinare sia la pizza alla pala (sia intera che metà) che i fritti, che 6 tipologie diverse di pane, che alcuni panini. C’è anche la buonissima pizza al sesamo e una box per fare la pizza, con farine, olio e relative istruzioni.

Porto Fluviale – Ostiense 
Nel grande locale simbolo della movida dell’Ostiense resistono le pizze che vi arrivano in modo abbastanza comodo a casa con un servizio di consegna a domicilio attivo dalle 19.00 alle 22.30 chiamando il numero 06.5743199.

Angelo e Simonetta – Nomentano
Da sempre punto di riferimento per il quartiere Nomentano, Angelo e Simonetta, hanno pensato una proposta per portare la loro pizza alveolata, condita e con la base croccante a domicilio e non solo, sempre dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 14.00 si possono ordinare primi piatti e pizza. A cena tutti i giorni, compresi sabato e domenica, si può avere la pizza dalle 19.00 alle 23.00. Per ordinare chiamare i numeri: 06. 87188853 / 327.6351175.

Lievito Pizza Pane – Eur
Il locale profuma di pane e di legno, è moderno, arredato semplicemente ma con molto gusto fuori e dentro. La pizza al taglio di Francesco Arnesano adesso si può ordinare anche a casa. Ci sono i fritti, le pizze ripiene vendute al trancio, e il pane. Si può ordinare tutti i giorni dalle 9 alle 18 per il giorno successivo.

Celestina alla Camilluccia – Camilluccia 
Anche qui si può ordinare tutti i giorni dalle 19.00 alle 22.30. Ci sono le pizze con un ampio menu (quattro tipi di margherite diversi!). Si telefona allo 06.3014342 e si ordina.

Osteria di Birra del Borgo – Prati 
Dal menu dell’Osteria di Birra del Borgo si possono ordinare alcuni fritti e piatti dalla cucina come filetto, tagliata, galletto e polpette, tranci di pizza farcita e tranci di pizza classica base rossa. Inoltre anche tutte le birre di Birra del Borgo.

Sant’Isidoro Pizza e Bolle – Prati
Supplì, fritti, montanarine, bruschette e tante pizze diverse. Sant’Isidoro consegna a casa tramite app dal giovedì alla domenica. Aperto anche per Asporto.

TRAPIZZINO

Con grande gioia da oggi anche Trapizzino torna ad essere operativo su Roma, Ladispoli e Trieste. Sarà possibile portare a casa le bontà chiuse in un fazzoletto di pizza o ordinare tramite le app di Delivery. Nel menù, oltre ai nostri classici, come il Trapizzino con Pollo alla cacciatora e polpette al sugo, anche una proposta dolce come il Tiramisù, le ciambelline al vino e il Dolce Trapizzino al triplo cioccolato, ovviamente tutti fatti a mano.

Si potrà scegliere anche una birra o un vino da abbinare, sia per l’asporto che per il delivery. Siamo felici di poter tornare, ovviamente con tutte le cure e le attenzioni necessarie in questo periodo per il bene di tutti!

Dal 4 Maggio Trapizzino Testaccio, Via Giovanni Branca, 88 – Roma Ore 18-22 / Trapizzino Risorgimento presso birreria BE.RE. Via Vespasiano, 2 Roma / APERTO ANCHE A PRANZO Ore 12-22 / Trapizzino Ladispoli, Piazza della Vittoria, 15, Ladispoli (RM) Ore 12-15 – 19/22 – Trapizzino Trieste, Via di Cavana, 10/B Trieste / Dal 5 Maggio Trapizzino Ponte Milvio, Piazzale di Ponte Milvio, 13 – Roma Ore 18-22  Delivery disponibile tutti i giorni su: Per ulteriori informazioni:info@trapizzino.it

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