Sara De Bellis

Categoria: MY STORY BOX

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Un nuovo ambizioso progetto firmato Romito, un nuovo linguaggio per parlare di cibo e ricerca, nuovi principi ispiratori sui cui fondare il cardine uno stile di vita sano, buono e sostenibile quanto democratico e diffuso.

Prevede la costruzione fisica di un centro di ricerca e di Alta Formazione Accademica in Abruzzo con la partnership dell’Università Sapienza di Roma e del Dipartimento di Scienza e Nutrizione.

Lui si chiama Niko Romito. Oggi è uno Chef da 3 Stelle Michelin e una via Lattea di riconoscimenti. Ma c’è stato un tempo in cui Niko era solo Niko. Studiava Economia, viveva a Roma; poi l’improvvisa inversione di rotta. Torna a Rivisondoli, prende le redini della pasticceria di famiglia, la trasforma in trattoria, il primo nucleo di un progetto Reale.

Investe e crede prima di tutto in se stesso, nella sua lucida, strutturata creatività; poi nel suo territorio, che aveva tanto da dire: Insieme avrebbero fatto tanta strada.

Il primo passo di questo lungo cammino fu spostare il Reale da Rivisondoli a Castel di Sangro trasformando un Monastero del ‘500 Complesso polifunzionale, ospita il ristorante Reale 3***Michelin, un boutique hotel con 9 stanze, la che chiama “Casadonna – Reale”: 9 camere di charme, memorabili colazioni, grandi vetrate e panorami d’Abruzzo, un ristorante minimale, teso all’essenza delle cose e del sapore; una Scuola di cucina professionale che chiude il cerchio di quella che Niko Romito ama definire “Semplicità Apparente”.

Poi i progetti diffusi di “Spazio Niko Romito” fino alla rilettura delle cucine di “Bvlgari Hotel & Resort” nel mondo. Nel frattempo i format scanzonati di street food come “Bomba” e “ALT”, e il progetto di Intelligenza Nutrizionale per gli ospedali.

Tutto nel suo stile: lineare, pulito, intenso e minimale, definito e scalare, sostanziale e complementare al contempo. Adesso un nuovo progetto per rendere concreto e diffuso un diverso paradigma della trasformazione del cibo. E la produzione si sposta dalle pratiche alimentari a quelle culturali e della conoscenza, da approfondire e diffondere per illuminare la gastronomia del futuro.

Nel nuovo Campus – racconta Niko Romito – vorrei condividere conoscenza e sviluppare cultura a vari livelli, soprattutto una nuova cultura del cibo, della sua trasformazione basata sui valori della salubrità, della sostenibilità, della circolarità, della solidarietà e dell’accesso democratico.

Sempre con lo stesso approccio scientifico e tecnico: un unico protocollo applicativo standardizzabile, accessibile, aperto. La ricerca è sicuramente il punto di partenza di questo percorso, il cui step immediatamente successivo è la formazione.

Non può però mancare alla fine di questo tracciato l’incubatore di nuovi format, necessario perché tutto non si limiti alla teoria, ma trovi uno sbocco concreto nell’imprenditoria legata alla nutrizione e alla ristorazione. Il ruolo dell’industria e le potenziali collaborazioni con essa sono fondamentali a tutti e tre i livelli del percorso”.

L’Italia potrà essere l’alfiere di questo nuovo movimento e l’Abruzzo può ospitare un luogo, un Campus, dove preparare i giovani a condividere e diffondere nel mondo questi valori”.

IL CAMPUS

Il progetto prevede la costruzione fisica di un centro di ricerca e di alta formazione accademica in Abruzzo con la partnership di una delle realtà accademiche più prestigiose del mondo: l’Università Sapienza di Roma e il dipartimento di Scienza e Nutrizione.

Il campus sarà un produttore di conoscenza, oltre che un diffusore della stessa, anche al di fuori dei suoi stessi spazi fisici: la formazione è e sarà sempre di più, un importante ascensore sociale in seno ad una collettività dove l’esigenza di comprendere ed adeguarsi al cambiamento è sempre più repentina e fondante.

La qualità della ristorazione e della cucina, abbinata ai principi della salubrità nutrizionale, sarà messa a servizio della collettività e dell’industria di trasformazione alimentare. Un processo che sarà possibile realizzare e diffondere grazie ad uno sforzo ulteriore nel campo della ricerca, della sperimentazione di base applicata all’industria e alla formazione delle figure che diventeranno gli attori ed i protagonisti della gastronomia del futuro. 

I VALORI

I suoi pilastri sono:

  • la ricerca e lo sviluppo in ambito nutrizionale;
  • la standardizzazione e industrializzazione dei processi di trasformazione;
  • l’alta formazione dedicata agli operatori del settore gastronomico, della nutrizione umana e della trasformazione alimentare (master di I° e II° livello)

Si tratta di aree assolutamente interdipendenti tra loro, la cui integrazione ha come scopo ultimo non soltanto la sostenibilità economica, ma anche e soprattutto la creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder.

LA RICERCA

Per Romito “Ricerca” significa implementarla scientificamente basandosi su metodi già sperimentati in questi anni di studio e sperimentare nuove applicazione sul campo per codificare nuove metodologie per la trasformazione del cibo, così da renderlo più salubre, più sostenibile e più accessibile.

Il Campus è a servizio del bene pubblico con l’obiettivo di condividere apertamente i nuovi metodi e protocolli di trasformazione del cibo che verranno certificati.

IL METODO

Il metodo innovativo di trasformazione degli alimenti che fa della semplicità, del piacere, della salute e del valore nutrizionale le sue bandiere, con l’ambizione di innovare profondamente la didattica gastronomica italiana tradizionale, rappresenta il fil rouge di una proposta scientifica e didattica, i cui valori fondanti sono un protocollo chiaro e solido, un metodo replicabile e una scalabilità dei processi che permettono di garantire su larga scala qualità e risultati costanti nel tempo, per offrire l’accesso a un cibo di qualità al maggior numero di persone possibili.

IL MODELLO DIDATTICO

Il Campus adotterà un modello didattico innovativo con l’obiettivo di sviluppare, promuovere e condividere la conoscenza.

I laboratori di ricerca, aperti e condivisi dalle Università alle Fondazioni, dai centri di studio e alle aziende, collaboreranno al progetto e saranno in contatto continuo con gli studenti.

La conoscenza generata, insieme al saper-fare a essa connesso, saranno condivisi e applicati, secondo il principio del miglioramento continuo, con tutti i soggetti interessati e coinvolti – prima fra tutti l’industria – in un dialogo tra ricerca gastronomica e produzione ormai indispensabile alla costruzione di un modello di alimentazione inclusivo e sostenibile.

GLI SPAZI

Il progetto del Campus concretizza i valori della sostenibilità ambientale dell’economia circolare fin dall’individuazione del luogo dove sorgerà.

Il progetto architettonico sarà caratterizzato dal recupero di archeologia industriale e dall’utilizzo di materiali ecosostenibili e di sostentamento energetico ad energia pulita.

Il Campus, situato a Castel di Sangro nell’area industriale sulla Statale 17, si svilupperà su 3.700 metri quadrati suddivisi in laboratori di ricerca, aule didattiche, centro di produzione per materiali didattici virtuali e aree comuni, tra cui spazi multimediali con contenuti e materiali a disposizione degli studenti (on e off-campus), spazi aperti in contatto con la natura e dedicati a sperimentazioni agronomiche, zone dedicate a un apprendimento libero e autoguidato, che si affiancherà agli schemi delle lezioni pianificate.  

Il progetto architettonico è funzionale a promuovere un modello di apprendimento attivo e cooperativo, che stimoli creatività, innovazione, autoimprenditorialità e crescita personale, che favorisca contaminazione di idee e conoscenza.  Oltre agli ambienti fisici, cui avrà inevitabilmente accesso un numero limitato di ricercatori e di studenti, c’è l’idea di creare un’area di produzione multimediale, che estenderà i risultati della ricerca e i programmi educativi in modalità virtuale a livello globale: dall’Abruzzo nel mondo. Oltre agli ambienti fisici, cui avrà inevitabilmente accesso un numero limitato di ricercatori e di studenti, c’è l’idea di creare un’area di produzione multimediale, che estenderà i risultati della ricerca e i programmi educativi in modalità virtuale a livello globale: dall’Abruzzo nel mondo.

Dunque innovazione, responsabilità e valore sociale prodotto attraverso la propria attività sono i principi fondanti di questo nuovo progetto, che parte dall’Abruzzo ma che ha una portata internazionale, con impatti significativi sul mondo della nutrizione, della ristorazione e dell’industria del cibo.

GRUPPO NIKO ROMITO Ne fanno parte oggi il ristorante Reale a Castel di Sangro, che sorge all’interno della struttura di Casadonna – ex monastero cinquecentesco recuperato filosoficamente da Cristiana e Niko Romito – 3 stelle Michelin dal 2013, 5 cappelli per la Guida Ristoranti de L’Espresso, 3 forchette Ristoranti d’Italia Gambero Rosso e migliore ristorante d’Italia, 51esimo per The World’s 50 Best Restaurants 2019; Accademia Niko Romito, scuola di alta cucina professionale con sede a Casadonna; SPAZIO NIKO ROMITO, format inaugurato nel 2013, presente oggi a Milano, Roma e Rivisondoli; ALT Stazione del Gusto, format di ristorazione per viaggiatori a Castel di Sangro, sulla Statale 17; Bvlgari Hotel & Resorts, collaborazione che vede Niko Romito curare l’offerta dei ristoranti a Pechino (1 stella Michelin), Shanghai (1 stella Michelin), Dubai e Milano.

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Il Presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco Stefano Zanette tuona così: “il marchio Prosecco utilizzato impropriamente in tutti i settori, dai saponi ai cioccolatini, dai cosmetici fino a prodotti della sfera sessuale”.

Sono state infatti ben 135 le azioni legali portate avanti in questo anno dal “Sistema Prosecco” e decine i Paesi coinvolti in tutti i continenti. Ma per vincere la battaglia è essenziale il contributo dei consumatori.

Sistema Prosecco è una società nata nel 2014 dalla comune volontà dei tre Consorzi del Mondo Prosecco – Consorzio Doc Prosecco, Consorzio DOCG Asolo Prosecco e Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco – di collaborare mettendo insieme le forze nella direzione di una sempre più serrata lotta alla contraffazione.

Attività di monitoraggio internazionale, contrasto a marchi che impropriamente utilizzano il termine Prosecco con nomi imitativi/evocativi, azioni legali come quelle avviate ad esempio in Ucraina o in Moldavia e soprattutto una stretta collaborazione con le Istituzioni italiane e internazionali hanno consentito a Sistema Prosecco il raggiungimento di importanti risultati implementato, nel corso degli anni, il numero di attività legali e le strategie volte alla difesa della notorietà del Prosecco, delle realtà che lo rappresentano e dei consumatori della bollicina italiana di tutto il mondo.

“Se è vero che il successo di un prodotto si misura anche dal numero delle imitazioni che lo riguardano – ha spiegato Stefano Zanette, Presidente di Sistema Prosecco – non possiamo non sottolineare come il Prosecco sia una delle denominazioni più imitate al mondo. Per questo prendiamo molto sul serio la nostra mission e lavoriamo, giorno dopo giorno, per intensificare i nostri strumenti di difesa”.

Un vero e proprio fuoco di sbarramento, una fitta rete di collaborazioni con le autorità nazionali ed estere, importanti protocolli ad hoc, soprattutto in quei Paesi dove si è verificato il maggior numero dei frodi: il Sistema Prosecco è riuscito a disinnescare centinaia di truffe rilevate grazie anche alle segnalazioni dei produttori e dei consumatori, necessari supporti per un’attività capillare di monitoraggio.

A tal proposito ogni anno, per esempio, viene delegata una società specializzata nei controlli presso punti vendita, bar e ristoranti di diversi Paesi europei ed extraeuropei.

E’ stato attivato un servizio di sorveglianza sui marchi che agisce a livello globale e che segnala, quasi in tempo reale, depositi di marchi che possano creare fraintendimenti con la parola “Prosecco”. E, mai come in questo momento, Sistema Prosecco vigila anche su tutto quello che concerne l’e-commerce con un quotidiano controllo sulle maggiori piattaforme di vendita on line.

Rispetto ai primi anni di attività, stanno però cambiando i terreni delle battaglie. Sistema Prosecco in questo 2020 ha riscontrato nuovi pericoli che si vanno ad aggiungere a quelli già esistenti.

Se la contraffazione pura e semplice segna una battuta d’arresto grazie al buon lavoro svolto, prende sempre più piede il fenomeno dell’evocazione, con dei progetti ben studiati, spesso border line rispetto alle leggi vigenti in materia.

“Ma anche su questo fronte rispondiamo colpo su colpo – prosegue Zanette – e negli ultimi mesi abbiamo ottenuto degli importanti pronunciamenti legali a nostro favore che determinano fondamentali precedenti giurisprudenziali che certamente ci saranno utili nell’affrontare situazioni analoghe in futuro. Questo nell’ottica di consolidare la protezione del nome Prosecco anche per contrapporre lo sfruttamento della reputazione delle nostre Denominazioni nelle etichette di svariati prodotti, dai saponi, ai cioccolatini, dai cosmetici fino addirittura a prodotti che appartengono alla sfera sessuale”.

Imperativo per il 2021 è quindi quello di non abbassare la guardia per far fronte ai continui attacchi cui è sottoposto quello che ormai tutti considerano uno dei simboli del Made in Italy.

“Il nome Prosecco è ormai da tempo un patrimonio del nostro Paese – conclude il Presidente Zanette – e noi sentiamo forte la responsabilità di difenderlo e tutelarlo in tutti i modi e con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione.

Quindi continueremo a batterci su tutti i fronti e approfittiamo di questo momento di consuntivo per lanciare un appello ai consumatori di tutto il mondo. Aiutateci nella nostra missione verificando che il prodotto che vi viene venduto sia autentico Prosecco e, soprattutto, segnalateci tutti i casi che possano apparire dubbi”.

Immagine di Copertina | Autore: Arcangelo Piai |Copyright: Arcangelo Piai https://www.prosecco.it/it/

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Nella nostra tradizione popolare la calza della Befana è un rituale fantastico che fa rima con sorprese e ghiottonerie di ogni genere.

La vecchietta che con le scarpe tutte rotte scende dalle cappe dei camini attraversa simbolicamente un punto di unione tra terra e cielo, tra il conosciuto e l’ignoto, per distribuire due tipologie di doni: quelli buoni – come a farci presagire ottime novità nel nuovo anno-, quelli cattivi, come il carbone, scuro e amaro residuo di un passato da dimenticare.

E siccome l’anno passato è davvero da dimenticare, ecco una breve selezione di prelibatezze da mettere nella benaugurale Calza della Befana 2021, ordinabili on line, anche in modalità last minute. Buona Lettura.

Calze e Calzini

Partiamo dalle basi, dalle Calze: colorate, divertenti, irriverenti. Se siete dei “Butchers di classe”, dimostratelo dai calzini, perchè la collezione dei ButcherBrothers, oltre ad essere acquistabile on line assieme ad altri incredibili prodotti che vanno dalle salse ai coltelli, dai rubs, ai grembiuli ai taglieri, è finalmente arrivata nelle migliori macellerie italiane.

Se siete a Roma li potrete trovare al Mercato di Piazza Epiro, presso La Bottega delle Carni dei fratelli Papalotti, lì dove la qualità della Carne fa rima con Eccellenza ed annovera selezioni che arrivano da tutto il mondo. Due fratelli, una passione condivisa, grande professionalità e sguardo fiducioso sempre rivolto al futuro che non manca di includere Calzini e Gadget a tema Butcher.

Per ordinare on line i calzini ButcherBrothers cliccate qui. Per andare a trovare i fratelli Papalotti raggiungete invece il Mercato di Piazza Epiro (San Giovanni – Roma) al Box 23 o contattateli allo 333 718 3015

Pasticceria Grué

Passione per l’arte pasticcera e amore per le cose fatte bene, la Pasticceria di Marta Boccanera e Felice Venanzi a Roma, in Viale Regina Margherita 95-99 è ormai da alcuni anni uno dei punti di riferimento dei golosi a Roma. Un successo e un gradimento presso il pubblico e gli esperti di settore che gli è valso numerosi riconoscimenti.

Per l’Epifania 2021 Marta e Felice hanno pensato di sfornare il loro CARBONE in due versioni:

  • Plumcake con agrumi e vaniglia ricoperto con glassa al cioccolato al latte e granella di nocciola con tanto di scopa della befana in pasta di zucchero;
  • Plumcake al cioccolato bianco e pistacchio, glassa cioccolato bianco e granella di pistacchio, con il cappello della befana in zucchero e praline con tanti differenti monorigine di cacao;
  • oltre ai pangrué, ai panettoni e pandori ben descritti qui!

Viale Regina Margherita, 95 – Roma | Aperto tutti i giorni 07:30 – 18:00 |Take Away 18:00 – 19:30 (Ven e Sab fino alle 20.00) |+39 06 841 2220 `www.gruepasticceria.it |Delivery: www.cosaporto.it/partner/grue/

Agust – Caffè in Edizione Limitata

E’ ancora possibile gustare tutto l’aroma di Caffè Agust Caffè in edizione limitata natalizia, che nasce dall’idea di creare una miscela che potesse accompagnare i dolci natalizi, in particolare il panettone.

Da qui la scelta di un 100% arabica d’altura, che di base rende la miscela sicuramente più dolce e delicata, con note floreali e agrumate come pompelmo e mandarino. L’acidità rimane bilanciata e perfetta per l’accompagnamento dei diversi dolci, il retrogusto è piacevole e persistente con una dolcezza che ricorda il miele. Come metodo di estrazione è stata scelta la moka non solo per la “facilità” e la “popolarità”, ma anche per il risultato finale, in quanto crediamo che possa esaltare al meglio le proprietà aromatiche di questo blend. 

La tostatura specifica per questo prodotto gioca un ruolo fondamentale, infatti il tenore medio-chiaro fa sì che le aromaticità estratte dalla moka possano svilupparsi al meglio per creare un profilo di tazza unico. È un prodotto che si “stacca” totalmente dai canoni tradizionali, che vogliono miscele di arabica e/o robusta tostate scure con le note amare più pronunciate. 

Il bello di una impresa che si definisce “artigiana”, nel senso più nobile del termine e cioè “artista nel lavoro”, è anche quello di avere delle connotazioni che si identificano con le persone che la conducono.

http://www.agust.it/ 030 231 0681 | Via Antonio Allegri, 125, 25124 Brescia BS

OLIVIERI 1882 – PANDORI, PANETTONI & BAULETTI

Non teme confronti il Pandoro di OLIVIERI 1882. Un pandoro capace di convincere e convertire anche i più tenaci difensori del Panettone, che pure è di gran pregio. Ma OLIVIERI ha dedicato cinque anni alla ricerca della perfezione per arrivare alla definizione perfetta del suo concetto di qualità. Una qualità che lo ha premiato con prestigiosi riconoscimenti e che ha deciso di distribuire con spedizioni in tutto il mondo.

La fortuna infatti vuole che non occorra arrivare a Vicenza, ad Arzignano per la precisione, per acquistare il pandoro o il panettone artigianale di Olivieri 1882, ma che si possano ordinare on line, assieme ad altre dolci ghiottonerie, ricevendo a casa prelibatezze fresche di forno.

Se invece preferite puntare sulla sorpresa e far recapitare un prodotto OLIVIERI 1882 all’Estero, grazie a un servizio espresso in 48 ore dall’ordine riuscirà a raggiungere amici e parenti lontani. Per conoscere tutta la linea dei Prodotti OLIVIERI 1882, tra pasticceria da forno, bauletti e Grandi lievitati delle Feste, Clicca qui! (Via Alberti, 13, 36071 Arzignano, VI)

Marron Glacés firmati Iginio Massari

Nasce una nuova e deliziosa selezione di Marron glacés grazie alla collaborazione tra il Maestro Iginio Massari e Agrimontana.  

La selezione speciale di Iginio Massari per Agrimontana include una scatola di marroni Piemonte, raccolti a mano e poi canditi e glassati dai pasticceri dell’azienda: un modo per celebrare il sodalizio tra la storica realtà cuneese, simboleggiata proprio dai marrons glacés, e l’alta pasticceria del maestro bresciano. Un regalo dolcissimo e veramente prezioso. Disponibile on line da 3 a 30 pezzi su Cosaporto cliccando QUI

Zafferano di FLO’

Lo Zafferano di Flo’ nasce a Matera, capitale europea della cultura 2019,da un’idea di Rossella Florence Maragno e Luca Miriello, due giovani imprenditori amanti della natura.

Nato come esperimento, è diventato ben presto una vera produzione, dove ogni anno con passione e amore.

I due ragazzi raccolgono e lavorano ogni pistillo con grande cura e attenzione. La ricercatezza del prodotto è data dal fatto che l’intero processo di lavorazione è fatto unicamente a mano. Non esiste infatti nessun macchinario in grado di imitare la raccolta dei fiori dal terreno o in grado di poter pulire i fiori. La soddisfazione viene ripagata quando la spezia viene assaggiata e apprezzata dagli ospiti del Resort “Villa Vittoria Country Resort”, dove la spezia viene coltivata e lavorata.

per ordini consultate la pagina facebook : villa vittoria country resort o scrivete all’email: zafferanodiflo@gmail.com

CALZE “SPECIALTY”

DIVINO – IL CIOCCOLATO DEGLI DEI

DIVINO è una cioccolateria “bean to bar” che trasforma artigianalmente le fave di cacao provenienti dall’America in squisite cioccolate aromatiche, esaltandone le peculiarità e seguendo rigorosi procedimenti di lavorazione.

Da DIVINO l’ispirazione parte da lontano, dalla terra degli Atzechi e dei Maya, ed approda sulle sponde dell’Agro Romano, ad Aprilia, dove prende forma questa realtà cioccolatiera di rara dedizione, che vuole omaggiare il cibo degli dei e distribuirne le poco note ricchezze tra i comuni mortali.

Acquisto Obbligato per i fanatici del Cioccolato Artigianale, quello Etico e Appassionato. Valerio Esposito, maestro gelatiere di fama nazionale con all’attivo importanti riconoscimenti, e la sua compagna Jennifer Boero hanno creato questo luogo per raccontare la propria visione sul cioccolato. E siccome, come diceva Richard Bach “Nessun luogo è lontano”, senza arrivare ad Aprilia potrete ordinare il vostro super cioccolato da Calza, QUI o Chiamateli allo 348 696 0986.

Divino – Il cioccolato degli dei Via dei Lauri, 57 – 04011 Aprilia (LT) Lunedì – venerdì dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 20,00 Sabato e domenica – dalle 09,00 alle 13,00 #divinocioccolato #beantobar

TOMASSI COFFEE

Se la vostra passione è il caffè, questo è l’indirizzo giusto per capire quanti mondi nasconda questa piccola parola. In un Paese dove l’abitudine è quella di bere un espresso al bancone del Bar, la famiglia Tomassi vuole inceve veicolare cultura “alta” del caffè che si perde nella notte dei tempi in Etiopia e qui si dedica a diverse modalità di estrazione: dal coldbrew al sifone, dalla french press all’honeyprocess. Creazioni specialty con diverse monorigini che arrivano da Etiopia, Kenya, Colombia, Brasile, Tanzania, Rwanda, China, Messico, Guatemala, Burundi e altri paesi specializzati.

Un’etica del lavoro che non prescinde da tematiche come la tracciabilità e la sostenibilità, palesate non solo nella fase di tostatura ma valorizzate anche nell’etichettamento. Infatti, di ogni miscela vengono forniti tutti i possibili dettagli: dalla fattoria alla varietà, dal tipo di lavorazione all’altitudine della piantagione, dalla provenienza alla città, dalla tostatura ai sentori. Per ordinare il Vostro Specialty Coffee da mettere in calza e varcare le soglie di un nuovo mondo del caffè, cliccate QUI!

Tomassi Coffee – Torrefazione Artigianale – Via G. Verdi, 24 – Aprilia (LT) info@tomassicoffee.com / Mobile +393343323162

OPICIFIO 77

Cocktail artigianali pronti da bere, bisogna solo aggiungere il ghiaccio.

Dalla scelta dei liquori di base alla macerazione di erbe, frutta e spezie, dalle tecniche di ossidazione allo studio delle tempistiche: ogni fase è messa a punto alla perfezione e tutto è mescolato insieme dalla maestria di Alessandro, giovane mixologist Toscano.

In vendita on line cocktail pronti da bere confezionati in eleganti bottiglie di vetro in formato monodose, tipo il Negroni piccante al rosmarino e peperoncino o il Martini Dry Olive e Limone (formato da 100 ml, 6,90 euro).

In vendita anche la confezione regalo da cinque cocktail. Per Ordinare on line i formati da 700ml, Monodose o Box, cliccate QUI.

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E’ la nuova frontiera dell’Ospitalità, si chiama “Staycation” è il nuovo trend del momento, nonchè un nuovo modo di concendersi una vacanza in questo strano tempo e l’opportunità di un Capodanno memorabile.

Niente aerei, treni o destinazioni lontane, le Staycation romane offrono la possibilità di pernottare in luoghi da favola e di godere di cucine straordinarie, pantagruelici cenoni e prime colazioni da sogno.

Un’occasione da cogliere al volo per vivere nuove lussuose avventure riscoprendo Roma con altri occhi e la sua autenticità fatta di piccole meraviglie in 5 indirizzi.

Capodanno Staycation

Rome Cavalieri – A Waldorf Astoria Hotel

Un panorama unico della Città Eterna si apre alla vista degli ospiti di uno degli alberghi più belli della Capitale. Tempio della gastronomia internazionale, sotto la guida di Heinz Beck è divenuto un tempio della gastronomia internazionale, storicamente primo ed ancora oggi unico tre stelle della capitale.

Per questo Capodanno i festeggiamenti saranno assolutamente atipici, e per brindare come a casa e in tutta sicurezza e allegria il Rome Cavalieri propone il Soggiorno di Capodanno, che prevede pernottamento e cena in camera, così da avere il massimo comfort in sicurezza.

Un menu sontuoso che prevede la Terrina di Rombo e Salmone, con Caviale Calvisius e Salsa Di Panna Acida, i Tortelli Di Verdure Con Ragù Di Capriolo, i secondi di Astice e Vitello, ovviamente il Gran Dessert di San Silvestro del Pastry Chef Dario Nuti. Immancabile il brindisi di mezzanotte con cotechino e lenticchie.

E per chi volesse festeggiare a casa propria, lo stesso menu è disponibile nella versione Take Away. Basta prenotarsi per avere la medesima qualità a domicilio. Inoltre, per salutare il 2021, il 1° gennaio si ripete il rito del Brunch del Nuovo Anno, con le pietanze tradizionali benauguranti, foriere di allegria e calore in perfetto stile “Hygge”.

La Pergola e L’Uliveto – Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, via Alberto Cadlolo 101, Roma. Tel. 06 35091. Sito.

Hassler e Trinità dei Monti

Accogliere il nuovo anno nel lusso a 5 stelle a Trinità dei Monti. Parliamo dell’Hassler, uno dei luoghi più suggestivi, panoramici e ipnotici di tutta Roma. Sarà per questo che le formule che propongono incantano.

Camera Deluxe a € 1.220; Camera Gran Deluxe a € 1.320; Junior Suite a € 1.420 e Classic Suite a € 1.720, e comprendono:

  • 1 notte nella categoria di camera prescelta;
  • Prima Colazione completa servita presso uno dei nostri ristoranti;
  • Una bottiglia di Champagne e dolce sorpresa in camera all’arrivo;
  • Cenone di Capodanno per due persone servito in camera.

Atmosfere raffinate, l’incomparabile stile delle camere, la vista unica, la grande cucina di Chef Andrea Antonini renderanno splendido l’inizio di questo 2021.

Un pacchetto davvero allettante per chi voglia trascorrere festività indimenticabili e risvegliarsi nella grande bellezza della Città Eterna.

Hotel Hassler. Piazza della Trinità dei Monti, 6, Roma. Tel. 06 699340. Sito

Mirabelle – Splendid Royale

Una mini vacanza per i romani a un passo da casa, che prevede una cena degustazione e un pernottamento presso le lussuose camere dell’hotel Splendide Royale, appena ristrutturate secondo un mood arioso e contemporaneo, tra la suggestiva Via Veneto e i bei giardini di Villa Medici e Villa Borghese.

La fiabesca esperienza da Mille e una notte è ideata da Roberto Naldi – proprietario della lussuosa catena alberghiera Roberto Naldi Collection – per l’Hotel Splendide Royal, con la complicità di Luca Costanzi, food & beverage manager del Mirabelle e Chef Stefano Marzetti.

Nelle giornate del 28-29-30 dicembre sarà ancora possibile richiedere la staycation classica: cena al ristorante con pernottamento (300 euro a coppia bevande escluse), un servizio che sarà prorogato fino al 30 gennaio! Per i romani che volessero concedersi una mini vacanza a un passo da casa, in occasione dell’ultimo giorno dell’anno ci sono due pacchetti: il primo prevede un soggiorno di 2 notti (30-31 dicembre) al costo di 1400 euro a coppia con menu alla carta servito al ristorante la prima sera e menu degustazione con room service per la sera del 31 dicembre. Nel secondo caso si può decidere di acquistare solo la staycation di Capodanno e pernottare esclusivamente la sera del 31 dicembre al costo di 1200 euro a coppia. Chiusi dall’1 al 6 gennaio.

Questa formula permetterà ai clienti dell’hotel di scoprire e assaggiare lo straordinario percorso degustazione che lo chef Stefano Marzetti ha appositamente ideato per celebrare il passaggio dal 2020 al 2021: Gamberi rossi ai cereali con insalatina di guacamole e con l’Uovo a 65° con spuma di parmigiano affumicato e tartufo bianco d’Alba. All’insegna della tradizione saranno i Cappellotti con patate, astice blu, zucchine romane e vongole veraci e la Spigola servita con purea di castagne e salsa di mandarini piccanti. A rinfrescare il palato arriverà poi il Sorbetto Cassis e dadolata di mela verde seguito dal Vitello da latte cotto a bassa temperatura servito con yucca, uvetta, pinoli e radicchio brasato. Per conferire dolcezza alla serata ci saranno poi il Cremoso di cioccolato bianco e frutto della passione con crumble al cacao e sorbetto di mango insieme a caffè e petit four. Dopo la Mezzanotte verranno servite le beneaugurali Lenticchie di Castelluccio, con cotechino di Modena e acini d’uva.

Mirabelle – Hotel Splendide RoyalVia di Porta Pinciana, 14 – 00187 Roma – Telefono: +39 06 42168838 – Sito

Hotel Eden

Hotel Eden vanta una ricca storia e tradizione, nonché una posizione prestigiosa nel cuore di Roma. Pur essendo già considerato uno dei migliori hotel al mondo, la ristrutturazione ha dato nuova vita alla proprietà, aprendo un nuovo importante capitolo. Il nostro obiettivo è creare una struttura d’eccellenza che continui ad attirare e sorprendere, con un’impeccabile accoglienza italiana, sia i sofisticati viaggiatori internazionali che l’elegante clientela locale romana”.

Così mentre Luca Virgilio, Direttore Generale, descrive questa struttura ai margini di Villa Borghese con vista sul verde e sulle Cupole di Roma, per la notte del 31 dicembre (check in 31/check out 1) Chef Fabio Cirevo, dal suo Ristorante Stellato “il Giardino”, propone il pacchetto “Festive Staycation” comprensivo di cena di Capodanno servita in camera. Il costo di partenza è di 960€ per due persone.

La Terrazza e Il Giardino Ristorante – Hotel Eden, via Ludovisi 49, Roma. Tel. 06 478121. Sito

47 Boutique Hotel Roma

Uno straordinario luogo del gusto, incastonato tra la Bocca della Verità e il Foro Boario che racconta una Roma che sa di “Vacanze romane”, anche d’inverno.

La struttura, immersa in un museo a cielo aperto attraverso i secoli, è gestita da Luca Nicolotti, che ha voluto per essa un design moderno e particolare. Per arricchire la sua idea di cucina ha scelto Chef Antonio Gentile, che con il suo estro mediterraneo e la sua grande capacità, regala ulteriori emozioni alla bella cartolina capitolina.

La proposta del 47 Boutique Hotel Roma è quella di una Staycation al prezzo di 320 euro per tutto il periodo natalizio e per tutte le categorie di camera comprese nell’offerta. Il pacchetto prevede un drink di benvenuto, un soggiorno in una camera con vista (per le camere del 5° piano a disposizione anche le terrazze private), la colazione in camera e un menù gourmet per due persone. 

Per Capodanno il menù è studiato in modo che il cameriere debba entrare in camera solo un paio di volte: mini buffet di antipasti con Spugna al prezzemolo, burro e alici, Prosciutto d’anatra, Misticanza e crema al parmigiano, Salmone marinato, maionese al wasabi e mela verde, Mozzarella in carrozza, dressing alle alici e pomodoro secco, Scarpetta di ragù napoletano; a seguire, Crespella ripiena di carciofi e gamberi rossi, mentuccia e salsa di mozzarella di bufala, Rombo al forno, bieta, olive e salsa alle acciughe; infine, Panettone 47 e piccola pasticceria.

47 Boutique Hotel Roma. Via Luigi Petroselli, 47, Roma. Tel. 06 6787816. Sito.

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Profumi di buono e grandi atmosfere a casa propria anche e soprattutto a Capodanno. La Capitale si scatena e moltiplica le offerte tra raffinate Box, pantagruelici menu degustazione, staycation e indimenticabili risvegli su Roma.

Proposte tradizionali, innovative, suggestioni francesi, emozioni fusion e sorprese gluten free, tutte a portata di click per celebrare l’arrivo del 2021 con tutti gli onori e dare finalmente l’addio al 2020.

Capodanno Alternativo

Le Carré Français 

Le Carrè Français presenta il menu di Capodanno per il delivery e il take away: i piatti tipici della tradizione francese accompagneranno i festeggiamenti di molti romani per l’ultimo dell’anno.

Il menu, ideato dalla chef Letizia Tognelli e consegnato in un raffinato box firmata “Le Carré Français”, dovrà essere prenotato entro le ore 12 del 30 dicembre e ritirato con il servizio take away fino alle ore 17:30 del 31 dicembre. Potrà anche essere consegnato a casa, grazie alla formula delivery, entro le ore 16 dello stesso giorno.

Al suo interno, come starter, troverete un’ Amuse bouche, una Tarte di mele e foie gras; per l’Antipasto si sceglie tra Uova di quaglia, porcini, polenta e tartufo oppure Mousse di baccalà, carciofi e cracker ai pomodori secchi; come Piatto principale si può ordinare Tacchino farcito con castagne e riduzione di foie gras con patate montate al tartufo o Astice all’Armoricaine; si passa poi al pre dessert con Formaggi e pani speciali; per Dolce, infine, c’è la Galette de Rois o la Pavlova ai frutti rossi. Il costo totale è di 90 euro (bevande escluse) ed è applicato con un ordine minimo di due persone.


Info: Delivery con consegna fino alle ore 16 del 31/12 prenotando entro le ore 12 del 30/12 – Take away fino alle ore 17:30 del 31/12 prenotando entro le ore 12 del 30/12. 

La Dispensa dei Mellini

La Dispensa dei Mellini e la sua chef Susanna Sipione presentano la sua proposta per il menù d’asporto di Capodanno all’insegna della tradizione e della buona tavola romana.

Piatti preparati con amore, cucinati con la passione di una volta e con quell’attenzione ai dettagli tipica delle feste per gustare in questi giorni di feste delle specialità che se da un lato guardano ai classici sapori della storia enogastronomica romana e regionale, dall’altra propongono il brio e la sorpresa di un mondo di gusti e aromi tutti da scoprire. Materie prime d’eccellenza, vini pregiati per momenti di vera felicità.

Il Capodanno de la Dispensa (42 euro pp) / Ti regalo la Dispensa: il cesto delle feste (48 euro)

Il Capodanno de La Dispensa – Antipasti: Selezione di patè e salse home made (melanzane affumicate e scalogno / lenticchie, zenzero e curry / peperoni dolci e piccanti e noci / salmone e aneto / mediterraneo con carciofi), Crocchette di polpo e patate, maionese alla ‘nduja, La spuntatura (marinata da arrostire in foglia); con composta alle mele e cipolle in agrodolce, Primi Piatti: Ravioloni fatti in casa alla barbabietola rossa, ripieni di ricotta e pere, pesto di radicchio, oppure Lasagne al ragout di scottona e cardoncelli, besciamella e parmigiano, oppure Tonnarelli al sugo di astice (minimo 4 pax); Secondo: Lonza arrosto, guanciale dei castelli romani, salsa al vino rosso e prugne, patate al forno; Cotechino artigianale con le lenticchie; Dessert: Rotolo morbido al tiramisù’, castagne e cioccolato fondente 

Per info e prenotazione: 333 2941675 | Lungotevere dei Mellini 31

I Vitelloni

L’offerta gastronomica è ampia e basata sulla cultura e tradizione italiana con prodotti di altissima qualità per questa insegna di San Giovanni con alle spalle venti anni di attività: il fiore all’occhiello è la scelta gluten free, presente nella maggior parte dei piatti compresa la pasticceria, anche per Capodanno. In cucina lo chef Alessandro Bianchi si destreggia tra primi tradizionali
accostamenti più ricercati, le fettuccine di cacao con carciofi e guanciale rappresentano l’anima di questo nuovo concept: tradizione, romanità e un pizzico di estro. Le carni sono accuratamente selezionate e cotte alla brace su legno di quercia e leccio come i burger di Pollo, Manzo, Angus, Chianina e Seitan, una scelta di altissimo livello e di origine controllata e certificata.

Ultime ore utili per prenotare il cenone di Capodanno de I Vitelloni allo 06/708.1150 | www.ivitelloni.it

La Danesina – fatto in Casa

Materie prime freschissime e stagionali piatti che, tra scarpette e aromi del ricordo, raccontano una storia che parla di famiglia, di pasta stesa a mano e profumi di arrosti e fritture. Aperto più di venti anni fa, Annalisa Polo e Roberto Tomasini, ancora oggi fanno le farebbero a casa loro. Qui la cucina è sincera, autentica, non è elaborata ma ha il gusto di quella fatta a casa a regola d’arte.

“La Danesina – fatto in Casa” presenta un menù di Capodanno da asporto pensato come un viaggio nella memoria tra i ricordi della Roma di una volta e la voglia di stringersi insieme in un abbraccio che non possiamo dare. Costo Euro 50 per persona / min 4 persone

Antipasti: Polpettina di melanzane con pachino confit; Filetto di baccalà; Carciofo alla romana; Piccola selezione di salumi nostrani con bufala, puntarelle alla romana; Primi a scelta tra: Cannelloni ricotta pistacchi e speck in salsa di zucca, Tortellini fatti in casa in brodo di cappone; Strozzapreti agnello e carciofi; Secondo a scelta: Costine di abbacchio panato con puntarelle; Arrosto di vitella alle castagne in salsa di zucca con purè; Cacciatora di pollo alla romana con patate al forno; Dolce: Cheesecake al pistacchio e cioccolato bianco; Pandoro con fonduta di cioccolato; Cortesia di cotechino con le lenticchie per la mezzanotte e bottiglia di prosecco; Euro 50 per persona min 4 persone

Jacopa

Il Cenone di Capodanno firmato chef Piero Drago, arriverà direttamente a casa vostra oppure sarà possibile passarlo a ritirare direttamente al ristorante del rione Trastevere nella quiete dell’hotel San Francesco, di proprietà di Daniele Frontoni. Per info e prenotazioni  06 580 9075

Antico Forno Roscioli

Il menu di Capodanno dell’Antico Forno Roscioli propone un ampio quanto goloso ventaglio di piatti prelibati fra cui scegliere per imbandire il bachetto di fine o inizio anno.

Mentre i piatti saranno tutti preparati nelle cucine del Forno di Via dei Chiavari di Pierluigi Roscioli e per questo ai menu sarà possibile aggiungere pane, pizza, dolci della tradizione e grandi lievitati delle feste.


info e prenotazioni chiamare al forno 06.6864045 inviare un messaggio al numero 351.6439958. Per chi invece è interessato al PANETTONE GASTRONOMICO è possibile ordinarlo direttamente da Roscioli Caffè chiamando il numero 06 89165330 o mandando una mail a info@rosciolicaffe.it

Capodanno Gourmet

Glass Hostaria

Il menu ideato dalla Chef Cristina Bowerman per Capodanno prevede: aperitivo con burro Occelli e alici di Cetara, salmone affumicato, verdure sottolio e giardiniera, blinis con caviale Amur (30 gr), cialde di riso Artemide soffiato e chutney di mango; poi Astice, cocco e curry verde, zucca e cracker di zafferano, gnocchetti con bagnacauda all’aglio nero, ricci di mare ed edamame, pasticcio di ravioli del plin con Grana Padano DOP, collo di maiale Mora Romagnola, albicocca e topinambur, riserva Occelli con frutta secca e Grappa di moscato. Infine il portaforuna con assaggio di lenticchie e cotechino per la mezzanotte, panettone artigianale, piccola pasticceria, due tipologie di pane (integrale e di mais nero), una bottiglia di Franciacorta Berlucchi Nature.

Con il menu arriveranno a casa anche un mazzo di fiori, 1 libro della Chef con dedica personalizzata, il menu stampato e un aperitivo offerto alla prima visita da Glass. L’ordine minimo è per 2 persone;Per Maggiori informazioni clicca qui.  Tel. 06 5833 5903

Hotel Eden

L’Executive Chef di Hotel Eden Fabio Ciervo ha pensato a un menù la cui cottura si completa a casa così composto: Antipasto dello chef Fabio Ciervo, Consommé di pollo gelatinato, Raviolo di baccalà e radicchio tardivo, Filetto di rombo in crosta di mandorla con spugnole, Filetto di vitello, tartufo nero e millefoglie di patate, Assoluto di mandorla e Delizie di Capodanno

  • Per una persona il costo è di 185€, inclusa una bottiglia di Moet & Chandon Imperial Brut (375 ml).
  • Per due persone il costo è di 370 €, inclusa una bottiglia di Veuve Cliquot Ponsardin Brut, Reims (750 ml).

Per effettuare l’ordine si può contattare tramite telefono lo 06 47812761 o tramite mail l’indirizzo giardino.HER@dorchestercollection.com
Il delivery è disponibile sia da parte di Hotel Eden, con un costo aggiuntivo di 15€ (raggiunge il centro storico – esclusi Trastevere e Monti – e le zone San Pietro / Prati / Parioli) sia su Cosaporto, il primo High Quality Delivery d’Italia, che copre tutte le zone.

Taki – Ristorante Giapponese

I meno tradizionalisti potranno scegliere un Capodanno che racchiude usanze e tradizioni enogastronomiche del Sol Levante. Nel quartiere romano di Prati, infatti, Taki è un ristorante giapponese di cucina autentica e tradizionale con attenzione particolare ai sushi e sashimi. I patron Yukari e Onorio Vitti per la cenone del 31 dicembre e il pranzo del 1 gennaio propongono il loro menu à la carte da cui scegliere piatti caldi e freddi della cucina.

TAKI vuole fare vivere ai suoi ospiti un momento di serenità, un’esperienza immersiva e originale nella cultura giapponese partendo proprio dal cibo. Nel menu ci sono piatti tradizionali con qualche eccezione fusion. Si parte con le entrée giapponesi: Riso bianco, Edamame o Misushiro (zuppa di miso); ancora, Tartare di salmone, tonno e pesce bianco e i carpacci. Immancabile il Sushi con il Sashimi, i Nighiri, gli Hosomaki,gli Oshizushi, i Gunkan e i Temaki, e ancora i Gyoza e il Ramen. Tra i signature il Ghindara Saikyoyaki, un merluzzo nero marinato con saikyo miso, proveniente da Kyoto, cotto poi a bassa temperatura e richiede una lunga preparazione.

Dal menu si potranno scegliere, in formula take away o delivery, i migliori signature di Taki da ordinare in modalità d’asporto o con la consegna a domicilio su Kiwi Five (entro tutto il raccordo), poi Deliveroo e Just Eat.

Taki ristorante giapponese; Telefono: 06 320 1750; Sito web: https://taki.it/ | photocredits Alberto Blasetti / www.albertoblasetti.com

Ristorante Gli Ulivi

Menù di Capodanno “Gli Ulivi” per festeggiare la fine di questo 2020 e portare a casa il piacere di una cucina pensata in salotto, quello di gran gusto di Via Luigi Luciani 23, zona Parioli. Potrete prenotare il menù per la cena del 31 e persino quello per il pranzo del 1 Gennaio 2021. Info e prenotazioni 0632600301

Ceviche di sugarello con lime, peperoncino, coriandolo, cetriolo e cipolla rossa, Insalata di mare scomposta, Calamari, seppie, polpo, gamberi, cozze, vongole, cannolicchi, scampi e verdure, Candele farcite di baccalà, ricotta di bufala e uova di salmone, Salmone marinato al miso cotto al forno con  Nasi Goreng di riso basmati, Calamari ripieni e lenticchie croccanti | Euro €75 pp

Osteria Fernanda

Osteria Fernanda Roma

Per il menu di Capodanno, Osteria Fernanda propone un percorso sia d’asporto che con la consegna a domicilio al prezzo di 95 euro, da ordinare tanto per il 31 Dicembre che per il 1 Gennaio. Un percorso completo di pesce e di carne con ben 10 portate dai finger food d’ingresso alla zuppa inglese per concludere. Il menu intero lo trovate a questo link. Prezzo: 95 euro, info e prenotazioni Tel. 06 5894333. 

L’Uliveto – Rome Cavalieri

Accomodatevi a tavola, stappate il vostro vino preferito e godetevi la deliziosa cena take away pensata dallo Chef Fabio Boschero e dalla sua squadra del Ristorante “Uliveto” per celebrare questo Capodanno 2021. Il menu ispirato alla filosofia ‘hygge’, con il suo avvolgente senso di convivialità, familiarità e buon cibo, ricrea una calorosa atmosfera per arricchire la vostra tavola a casa per Voi e per i nostri ospiti, o nel comfort di una camera da sogno o suite.

3 1 D I C E M B R E
C E N O N E D I S A N S I LV E S T R O
A N T I PA STO
Terrina di rombo e salmone, caviale Calvisius e salsa di panna acida
PRIMO
Tortelli di verdure con ragù di capriolo
SECONDO
Astice e filetto di vitello con salsa affumicata servito con millefoglie di patate e asparagi
DOLCE
Dolce di San Silvestro con litchi, lampone e champagne
LENTICCHIE E COTECHINO
Vini selezionati dal nostro Sommelier
Euro 180,00 a persona (bevande incluse)
Servito esclusivamente come Servizio in Camera

1 ° G E N N A I O
PRANZO DI CAPODANNO
A N T I PA ST I D E L LO C H E F
Roastbeef di pesce spada con salsa di uva passa, olive, pinoli e capperi
Tartare di fassona con giardiniera di verdure in agrodolce
Insalata di funghi di bosco e mazzancolle scottata
Carciofi ripieni alla siciliana
Ostrica al vapore nella sua gelatina
Terrina di faraona e tartufo
PRIMO
Lasagna con funghi, zucca e pancetta
SECONDO
Salmone al forno e verdure miste
Maialino rosticciato e purè di pastinaca
LENTICCHIE E COTECHINO
DOLCE
Profiteroles di arachidi
Tartelletta frutti di bosco e meringa
Cheesecake speziato agli agrumi
Assoluto al cioccolato
Euro 75,00 a persona (bevande escluse)
Take-away dalle 11.00 alle 13.30

Per ordinare i Menù Take Away creati da Chef Fabio Boschero per Natale e Capodanno vi preghiamo di contattare (06) 3509 2145 o scrivere a ROMHI.FB@waldorfastoria.com | Gli ospiti dell’albergo possono scoprire i Menù Natale e Capodanno serviti al Tiepolo Lounge, Uliveto Restaurant e Room Service.

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La questione legata alle festività natalizie è molto più ampia, molto più nodosa, molto più complessa del percepito. Quello che per il settore della ristorazione è sempre stato il periodo “dei grandi incassi” e che in questo anno particolarmente magro stava assumendo i contorni di una salvezza e/o sicuramente di una parentesi sulla quale avevano puntato in molti per riossigenare le proprie realtà, si profila essere una lotta (buona) al Delivery.

La ristorazione dell’Italia delle Feste 2020 si piega così nuovamente alle prioritarie esigenze/emergenze sanitarie; rimodula la propria offerta e si organizza nell’allettante variegata proposta natalizia che annovera sontuosi menu e luculliani pasti, rigorosamente in modalità Delivery e Take Away, per onorare la tavola casalinga gratificando mente e corpo nell’unica terra senza maschere.

ROMA

ALFREDO ALLA SCROFA – CENTRO STORICO

Le tradizioni vanno celebrate con stile: ecco perché Alfredo alla Scrofa e il suo Chef Mirko Moglioni, hanno ideato uno speciale menu disponibile sia da asporto sia con consegna a domicilio in tutta Roma, per l’intero periodo delle Feste!Una carta dedicata ai sapori della tradizione, con i grandi classici di Natale firmati Alfredo alla Scrofa, il Box per preparare le mitiche fettuccine a casa propria e il Cesto delle meraviglie. Per il Menu delle Feste per l’Asporto e la Consegna a domicilio cliccate su www.alfredoallascrofa.com/menufeste; Per ordinazioni, 06.68806163 / Via della Scrofa 104, Roma

Ristorante Livello 1 – Eur

La Vigilia di Natale la cena di pesce è un must. Se non siete abili in materia tanto meglio affidarsi alla competenza di Mirko di Mattia che propone un un menu rigorosamente a base di mare in zona Eur. Selezione di antipasti crudi e cotti, un primo, due secondi e un dolce: il 24 dicembre (ma anche il 26 e il 31) i romani potranno scegliere alla carta tra 4 antipasti, 4 primi, 4 secondi e 4 dolci, oppure optare per un menu degustazione pensato per le festività. Via Duccio di Buoninsegna, 23 /25 – EUR- Roma Info e prenotazioni: 06 5033999

TAVERNA CESTIA – PIRAMIDE

Tre generazioni di ristoratori, la stessa passione nel ricerca e nell’offrire il meglio. Un indirizzo solido, solido come la Piramide Cestia proprio di fronte; un porto sicuro per chi ama e ricerca la gratificazione del sapore e della cucina romana, della porzione e del contenuto oltre la forma. Anche Taverna Cestia si fa Delivery per queste strane feste targate 2020 e, con la stessa cura che mette ogni giorno nella sua offerta alla carta tra spesa di mercato, pesce fresco e forno a legna, inquadra un menu take away che potete prenotare fino alle 18 del 23 Dicembre, sia per la cena della Vigilia sia per il pranzo di Natale.

Viale della Piramide Cestia, 65 00157 Roma, Lazio / 06 574 3754

CHINAPPI

Il ristorante di pesce della famiglia Chinappi, famoso per i crudi, una materia prima eccellente e la vasta selezione di etichette e bollicine, sarà aperto a pranzo il 24, il 25 e il 26 dicembre con un menu di gala, e anche il 31 dicembre e il 1 gennaio sempre con un menu dedicato. Possibilità di asporto e delivery degli interi menu per gustarli comodamente a casa. Per la cena del 24 Stefano Chinappi ha pensato a: Gamberi gobetti al moscato di Terracina, Baccalà scottato su crema di porri e scarola, Paccheri con scampi di Ponza; Calamaro ripieno con cavolo nero, Ricciola grigliata con verza e fagioli e Pastiera a €80

IL PAGLIACCIO (2 stelle Michelin) – Centro Storico

Il Pagliaccio di Roma (2 stelle Michelin) porterà bellezza e bontà a casa grazie alla Home Experience Box pensate per due persone e che sono disponibili nella versione “La Vigilia di Natale” e “Il Pranzo di Natale”, il primo a tema di mare, il secondo gioca sul tema della tradizione con Pasta al forno con ragù di cinghiale e la Guancia di vitello brasata, polenta, funghi e tartufo.

Lo chef Anthony Genovese ha già messo a punto anche la box dedicata al Cenone di Capodanno che punta tutto su un grande piatto “Coscia d’anatra, battuto di datteri, agrumi e radicchio”. Tutte le Home Experience Box saranno accompagnate da una bottiglia di Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2008.

Vi ricordiamo che le Home Experience Box by Anthony Genovese per il 24 e 25 Dicembre sono prenotabili solamente entro la giornata di oggi 22 dicembre 2020. Le Box per il Veglione dell’ultimo dell’anno saranno invece disponibili fino al prossimo 30 Dicembre!Info, menu e prenotazioni > https://www.ristoranteilpagliaccio.com/home-experience/

PROVINCIA

Le Ghiottonerie del Moro – Civita Castellana (VT)

Leonardo Morelli è un giovane appassionato Chef che ha preso con grinta le redini della Gastronomia d’asporto e Pizzeria di Famiglia trasformandolo in un concetto diverso, in un ristorante informale con i piedi ben piantati nella tradizione e con lo sguardo rivolto al futuro, che utilizza metodi di cottura classici e innovativi facendo della qualità e della precisione il proprio credo.

Per le feste hanno ideato un menu pronto per essere ordinato che suona così: Antipasto Salmone marinato, Borragine ripiena, Alici e mozzarella, Insalata di polpo e patate, Polipetti in umido; Primo: Strozzapreti alla pescetora; Secondo: Calamari ripieni Baccalà alla Romelia || per il 25: Antipasto – Involtini caldi di melanzane; Carciofi fritti; Coratella; Lasagnetta carciofi e salsiccia; Agnello fritto; Faraona alla leccarda e Carciofo alla romana. Viale Repubblica, 100, 01033 Civita Castellana VT – Tel: 0761 513314

Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano (RM)

L’insegna e nota quanto la fama di Giovanni Milana, istrionico solido chef che non sbaglia un colpo sia nelle sue espressioni tradizionali sia nelle sue intuizioni creative, dimensioni entrambe accumunate dalla ricerca della qualità senza compromessi. I menu per le feste potete ancora comporlo, ordinarlo e ritirarlo, perfino i “celebri cannelloni”, solo da mettere in forno.
PER INFORMAZIONI CHIAMARE 069564043 CELL.3488953604

La Scialuppa da Salvatore – Fregene (RM)

Il Natale a Fregene ha il sapore del mare, sia il 24 sia il 25. Se siete amanti delle tavole marine e avete voglia di doppiare la vigilia, chef Fabio di Vilio ha pensato ad un menu da prendere all’amo. Info : +39.0666560002 – +39.3291688331 • 

Osteria dell’Orologio – Fiumicino

Il 𝗺𝗲𝗻𝘂̀ 𝗱’𝗮𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 firmato dallo #chefMarco Claroni e dai ragazzi de L’Osteria dell’Orologio è pronto e 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗹𝗲, 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗮 𝗹𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮, 7 giorni su 7. 𝗖𝗵𝗶𝗮𝗺𝗮te 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, fate la tua scelta, 𝗿𝗶𝘁𝗶𝗿𝗮te 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘁𝗼𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 “𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮” e provate l’estro e la saggezza gastronomica di una cucina di pesce e le gioie della norcineria marina messe a punto dello Chef. Per info e prenotazioni 06 65 05 251 | 347 51 79 051|osteriadellorologio@gmail.com

Ristorante BELVEDERE dal 1933 – Frascati (RM)

Mani capaci e appassionate quelle Alain e Nelson Rosica. Con tutto il loro team, propongono ogni giorno una cucina contemporanea ma attenta alla tradizione con una cura maniacale per le materie prime utilizzate e in gran parte a km 0. Per Natale un menu speciale, scopriamo quale. Info: 351 7722207

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Il Consiglio dei Ministri, riunitosi venerdì 18 dicembre 2020 a Palazzo Chigi sotto la presidenza di Giuseppe Conte, ha fissato nel nuovo “Decreto Natale” sia restrizioni più severe per gli italiani nel periodo delle festività, sia, al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle nuove misure di contenimento, nuovi contributi a fondo perduto. Capiamo insieme quali e quali siano i codici ammessi. A chi è rivolto, a quanto ammonta il ristoro e come averlo.

Il periodo delle festività natalizie subisce le conseguenze di una pandemia che non accenna a rallentare. Un nuovo decreto legge, nuove misure costrittive, chiusura pressoché totale delle attività economiche e della ristorazione, per questo nostro settore, già minato dalla pandemia, sono previsti nuovi ristori.

Oltre a dividere l’Italia in zona rossa e arancione a seconda dei giorni festivi, prefestivi e non (qui trovate la sintesi di tutte le misure pubblicate in Gazzetta Ufficiale, dagli spostamenti alle attività che chiudono), il Governo prevede anche in questo caso un contributo a fondo perduto da destinare all’attività dei servizi di ristorazione costrette alla chiusura a causa del decreto.

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, viene riconosciuto un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per il 2021.

Contributo a fondo perduto, a chi spetta

A chi? A favore dei soggetti che, alla data di entrata in vigore, cioè al 19 dicembre 2020, hanno la partita IVA attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO previsti nel decreto stesso (l’elenco lo trovate al fondo dell’articolo).

Spetta esclusivamente a chi ha già beneficiato del contributo a fondo perduto previsto nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, che non abbia restituito il ristoro. Inoltre, il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020.

A quanto ammonta il ristoro e come averlo

Il ristoro è corrisposto direttamente dall’Agenzia delle entrate mediante accredito diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

L’ammontare del ristoro è pari al contributo già erogato in precedenza. In ogni caso, l’importo del contributo non può essere superiore a 150mila euro.

Ai fini dell’immediata attuazione delle disposizioni, il Ministero dell’economia e delle finanze, dove necessario, può disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione è effettuata con l’emissione di ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa.

I codici ATECO ammessi ai ristori

codici ATECO ammessi ai ristori sono quelli afferenti al numero 56 e relativi alle attività dei servizi di ristorazione, e più specificatamente:

  • 561011: ristorazione con somministrazione
  • 561012: attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 561020: ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
  • 561030: gelaterie e pasticcerie
  • 561041: gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 561042: ristorazione ambulante
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Aprilia District annovera un altro interessante indirizzo di provincia per bearsi delle gioie della tavola d’antan, riconciliarsi con i sapori che sanno di casa serviti su fini ceramiche con decori floreali tra profumi di forno a legna e guizzi creativi su proposte di stampo tradizionale e di volontà confortevole. Si chiama D’ISTINTO, e vale la sosta.

Assieme a DIVINO – Il cioccolato degli Dei e Tomassi Coffee, realtà di provincia che abbiamo avuto il piacere di conoscere durante il PressDay “Venus Aprilia”, formano una triade latina degna di nota, perfetta per chi non si accontenta ed è alla ricerca di nuovi indirizzi da scoprire.

Nessuna tecnica ardita, solo fuoco, forno a legna e padelle per questi due giovani quanto volenterosi e determinati cuochi- ristoratori che, dopo diverse esperienze in Italia e all’estero, tornano nell’Agro Romano per raccontare una storia di autenticità e sostanza.

Christian Spalvieri e Matteo Gerardi scelgono la semplicità, il potere di un’offerta diretta, senza troppi fronzoli e mediazioni. La spesa da D’istinto si fa tutti i giorni, dai contadini, dal fruttivendolo, dal macellaio, ai banchi del mercato. Il menu cambia quotidianamente in base all’offerta del banco. I prezzi sono contenuti, le porzioni generose, l’ambiente rilassato e informale: atmosfera perfetta per una piacevole gita furi dal coro alla scoperta di nuove enogastronomiche melodie latine.

Perchè avete scelto Aprilia?

Aprilia è la nostra città, io nato e cresciuto a Roma, per poi trasferirmi qui ad Aprilia, causa lavoro per i miei genitori, Matteo nato e cresciuto qui,con origini Siciliane. Siamo entrambi rientrati da esperienze estere. Io ho lavorato a Londra per 3 anni tra la Royal Company, presso il Teatro dell’Opera, per completare l’esperienza nella compagnia di Gordon Ramsey; Matteo invece presso la Pergola di Heinz Beck, per poi terminare come suo Sous Chef in Portogallo conquistando la stella.

Perchè dopo tante stelle avete scelto di aprire una Trattoria?

Una Trattoria proprio perché abbiamo voluto prendere uno stop da quello che era l’impegno e lo “stress” dell’alta cucina gastronomica, soprattutto negli ambienti Stellati, Abbiamo cosi preferito scegliere qualcosa che poteva essere alla nostra portata sia economicamente (visto il periodo) sia per comodità a livello di gestione, preparazioni, e divisione dei compiti.

Cosa Significa “Trattoria” per Voi nel 2020? Quali sono i plus della Vostra scelta?

Questo è il modo in cui noi vediamo la nostra Trattoria: un ambiente dove possiamo ogni mattina scegliere quello che preparare e mettere sul menu, senza troppe preoccupazioni, andando a lavorare su piatti che il cliente medio conosce molto bene, ma non ha il comfort e la capacità, o il tempo, di riprodurre a casa. Un esempio? Un buon puré, ad oggi è facile comprare il liofilizzato pronto, ma quanti ancora a casa lo fanno con patate scelte, e poi magari montato con panna e burro? Pochissimi, così come per l’uovo in camicia, piatto che, dopo il suo grande riscontro di pubblico abbiamo portato a cottura tramite roner per comodità, con una vellutata alla base.

Per il resto tutte le preparazioni, soprattutto le lunghe cotture delle proteine, passano attraverso il forno a legna, dove ci focalizziamo molto, compresi i brodi. Li lasciamo tutta la notte al suo interno, in pentole di coccio, abbiamo visto che non arrivano mai a bollore, e il giorno dopo sono pieni di sentori tra brace, fumo e legna. Idem per il pane, rigorosamente cotto a legna, anche perché è l’unico forno che al momento abbiamo a disposizione.

Come ha risposto Aprilia alla vostra proposta di cucina?

La città dobbiamo dire che sembra aver risposto bene nel complesso, durante la settimana riusciamo sempre ad avere quelle persone che passano per un pranzo veloce, giorni che possiamo vedere 8/10 clienti, giorni fino a 20 (considerando il periodo storico ci riteniamo fortunati).

Il punto di forza si è rivelato il weekend, dove specialmente la domenica siamo sempre sold out (38 coperti al massimo, con le dovute distanze), grazie alla formula del “Menu Fisso”, dove c’è il nostro antipasto della Casa (tipico antipasto all’Italiana tra verdure, Giardiniera fatta in casa, Carpaccio, formaggi locali, Parmigiana e Uovo morbido) un primo piatto, una portata dal forno a legna, il dolce, acqua e caffè a 30€. (Ebbene si!)

Come impostate i menu del giorno ogni giorno? Dove fate la spesa e con quali criteri?

Il Menù è giornaliero, è la cosa che invece si è dimostrata essere la vera difficoltà, perché preparazioni che vengono fatte ogni giorno sempre da capo. E in base alla spesa del mattino dal fruttivendolo, che copre sia i mercati Generali di Roma, sia quello di Fondi (M.O.F.), cosi abbiamo una buona scelta di prodotti locali e nazionali.

Il macellaio è quello di fiducia. Ci segue ed ha una propria fattoria alle spalle di generazione (molto bravi con i maiali), mentre un altro allevatore ci aiuta sull’acquisto di abbacchi e formaggi di pecora, infine un artigiano di Aprilia che ci supporta con la produzione di pasta, che noi, per il momento, non arriviamo mettere in produzione in tutte le sue fasi visto il poco personale al momento, ma abbiamo trovato un felice compromesso sul “tortello”: pensiamo noi al ripieno e alla scelta della sfoglia, lui ci prepara l impasto, la stende, e noi li chiudiamo al ristorante.

Qual è il primo “piatto d’Istinto” su cui avete lavorato?

I tortelli sono proprio uno dei primi piatti sui quali abbiamo lavorato, visto che già l avevamo proposto un anno fa in un nostro evento di beneficenza.

Lì era Tortello di stracotto di Bufala, mantecato con fonduta di Bufala, cacao e caffè (per giocare un pò sui sentori del Tiramisù) ma visto che restava molto più vicino ad un qualsiasi piatto Gourmet, qui abbiamo deciso di mantecarlo al burro e maggiorana, dove però abbiamo mantenuto la tecnica utilizzando un burro acido, al posto di un semplice burro.

Ultimo, ma non meno importante: qual è la vostra “filosofia di prezzo”?

La media dei prezzi del menu si divide tra gli 8/10€ per gli antipasti; vanno dai 9 ai 12€ per i primi piatti, dai 12 ai 16€ per i secondi; 4/5€ per i dolci Scontrino medio alla carta sui 35/40€ bevande incluse.

Il Vino esce a 14€ la prima etichetta, poi una media tra i 18/30€ a bottiglia, Con qualche etichetta tra cui la linea “Ars Magna” di Omina Romana, dai 60 ai 120€; poi qualche bolla italiana ed estera tra i 35 e i 90€. Per comporre la carta dei vini la scelta è prima di tutto territoriale, per questo abbiamo scelto aziende come “Artico” e “Omina Romana”.

“Artico”, perchè conosciamo Federico e il buon lavoro che fa con la sua piccola azienda, che si trova a due passi da noi. “Omina” invece perchè, oltre i loro prodotti, personalmente ammiro la loro politica aziendale, la loro presenza e disponibilità. Tutta la loro linea dei loro rossi mi piace davvero molto e, visto che mi piace stare in sala e dialogare con i nostri ospiti, mi trovo anche molto bene a proporle in abbinamento ai nostri piatti.

D’Istinto Trattoria | Indirizzo: Via dei Rutuli, 113, 04011 – APRILIA Casalazzara LT

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Non smette di riservare colpi di scena questo 2020. Nonostante le difficoltà l’Italia del buon sapore, di chi crede nei propri sogni, di chi resiste, studia, perfeziona e attende tempi migliori lavorando con slancio e passione, continua a far parlare di sé.

E’ il caso di 2 realtà apriliane, una dedicata al Cacao con la C maiuscola, l’altra al culto del Caffè, che hanno trovato modo di farsi notare per la cura e la qualità della materia prima lavorata illuminando un’intera cittadina sopita.

Parliamo di DIVINO – Il cioccolato degli Dei e TOMASSI COFFEE, realtà di provincia che abbiamo avuto il piacere di conoscere durante il PressDay “Venus Aprilia” svoltosi nei nuovi spazi della Trattoria contemporanea “D’Istinto”nuova meta degli estimatori dei sapori d’antan; ma questa è un’altra storia (che vi racconto qui).

DIVINO – Il Cioccolato degli Dei

Tappa Obbligata per questa Cioccolateria Artigianale, Etica, Appassionata; che conosce a fondo, seleziona e sceglie il miglior cacao per produrre cioccolati e cioccolatini di alto rango. Da DIVINO l’ispirazione parte da lontano, dalla terra degli Atzechi e dei Maya, ed approda sulle sponde dell’Agro Romano, ad Aprilia, dove prende forma questa realtà cioccolatiera di rara dedizione, che vuole omaggiare il cibo degli dei e distribuirne le poco note ricchezze tra i comuni mortali.

Tutto ebbe inizio un anno fa, quando Valerio Esposito, maestro gelatiere di fama nazionale con all’attivo importanti riconoscimenti, e la sua compagna Jennifer Boero decidono, da veri appassionati, di creare un luogo in cui raccontare la propria visione sul cioccolato.

DIVINO è infatti una cioccolateria “bean to bar” che trasforma artigianalmente le fave di cacao provenienti dall’America in squisite cioccolate aromatiche, esaltandone le peculiarità e seguendo rigorosi procedimenti di lavorazione.

Utilizzata come moneta di scambio nelle civiltà precolombiane e bruciata come incenso durante i riti religiosi, la voglia di scoprire la vera origine del cacao ha portato i due ragazzi a viaggiare tra le piantagioni colombiane della regione di Huila, al seguito di un esperto selezionatore italiano di cacao – Andrea Mecozzi – per approfondire la conoscenza delle tecniche di coltivazione, di maturazione e di raccolta del cacao.

“È stato un lavoro complicato – racconta Valerio – ma siamo riusciti a ottenere per il nostro laboratorio proprio il cacao dei luoghi che abbiamo esplorato, lavorato dai contadini che abbiamo avuto modo di conoscere. È stato grazie a quel viaggio se abbiamo imparato quali caratteristiche debba possedere un cacao per essere ottimo e anche l’essere riusciti a comprendere quanto il lavoro nelle piantagioni sia fondamentale e influisca sulla qualità del prodotto finale”.

Era il momento di realizzare un luogo che parlasse un’unica lingua, quella dell’eccellenza assoluta in materia di Cacao. Nasce così, nel 2019, un laboratorio dedicato al Cacao, aperto durante la stagione invernale agli estimatori del genere e a chiunque voglia carpire i segreti del vero cioccolato.

Assoluta qualità della materia prima

Le fave di cacao che lavora Divino arrivano da ogni parte del mondo e solo in sacchi di juta (non nella plastica da cui assorbirebbero odori), in una costante ricerca di qualità della materia prima e di eticità nella conduzione del lavoro delle piantagioni.

“Durante il nostro soggiorno, abbiamo attraversato territori e visitato aziende, toccando con mano quali fossero le migliori anche in tema di condizioni lavorative degli operai. Non si può infatti parlare di etica nelle coltivazioni e nelle produzioni – spiega Jennifer – se non si tengono in giusta considerazione le vite di coloro che, con la loro fatica e dedizione, producono una pianta meravigliosa come il cacao. Il cioccolato per sapere di buono deve esserlo in ogni momento della sua vita!

Dalla Colombia provengono due tipologie dai sentori delicati, burrosi, floreali e fruttati, in cui si percepiscono tra gli aromi la pesca e il lampone, mentre dal Venezuela arriva un cacao pregiatissimo, tra i migliori al mondo, il “criollo”, che ha fave più aromatiche rispetto alle altre. Dal Perù provengono altre due tipologie di cacao, entrambi dalla regione del Piura, con la particolarità di sentori completamente diversi in origine rispetto al prodotto finale.

Abbiamo deciso di scegliere diverse monorigine provenienti da differenti nazioni perché abbiamo immediatamente compreso come ognuna avrebbe donato uniche al prodotto finale”, precisa Valerio.

“Li abbiamo voluti per far capire al consumatore quanto sia complesso e variegato il mondo del cacao a seconda della provenienza, del tipo di lavorazione, delle tecniche usate per temperarlo e solo attraverso l’assaggio si riesce a chiarirlo veramente. Della Tanzania, invece, è una fava che ricorda la frutta secca e il passion fruit, in una esplosione di sentori, dolcezze e acidità controllate. Infine, è delle Filippine il Davao, cacao che all’assaggio ricorda l’arachide e l’anacardo, possedendo un potente aroma di cioccolato fin dall’inizio.

Un cioccolato etico

“Usiamo definirlo specialty, rubando un’espressione che si usa per il caffè, perché ancora non esiste questa classificazione nel nostro ambito. Ma anche in questo caso, l’intera filiera è controllata nel rispetto dell’ambiente e del contadino. Inoltre, il cacao ha una genetica altissima e tutte le fasi di lavorazione sono seguite da professionisti”, spiega Valerio, che aggiunge: “Le fave crescono in Paesi poveri e per noi è molto importante sostenere quelle piantagioni in cui i contadini non vengano sfruttati ma ricevano il giusto compenso. Inoltre, si tratta di coltivazioni non intensive, spesso in regime agroforestale, capaci di garantire un tipo di fava monorigine che vive in un ambiente più naturale ed è quindi meno stressata”.

Tutto questo fa sì che, in base all’annata e alle condizioni climatiche, i sentori delle fave di cacao di uno stesso territorio possano comunque cambiare. In più, la raccolta della cabossa viene fatta a mano, prestando la massima attenzione per evitare che la fermentazione della polpa parta prima che questa arrivi al centro, dove deve avvenire questo processo. Un passaggio fondamentale, che per le fave di cacao di Divino viene realizzato solo da persone esperte, capaci di far emergere al meglio le aromaticità, evitandone i difetti di gusto nel caso di un processo eccessivamente breve o lungo. I tempi giusti sono fondamentali anche nell’essiccazione, effettuata sempre in piantagione e all’ultimo momento prima che le fave di cacao partano per raggiungere il laboratorio di Aprilia.

Il modus operandi

La particolarità dell’ambizioso progetto sta nel modus operandi di Divino che effettua artigianalmente in sede ogni lavorazione parte. Valerio spiega quanto questo sia raro: “Tolte le grandi aziende, la maggior parte delle cioccolaterie prendono il cioccolato già pronto e lo trasformano in praline, spalmabili e varie; solo circa 30 aziende in Italia eseguono invece una lavorazione più curata, partendo dalle fave di cacao e noi siamo tra quelle perché riusciamo a fare le cose solo in un modo, perfettamente.

Nel caso del cacao, questo è possibile solo partendo dal prodotto grezzo e rigidamente selezionato. Nello specifico, abbiamo deciso di usare solo cacao aromatico dalle genetiche più pregiate, perché conserva ed esalta tutti i sentori che nascono già durante la fase di crescita. La qualità utilizzata nella produzione industriale delle multinazionali, invece, ha un gusto piatto, senza sfumature.

Non tutti sanno infatti – aggiunge Valerio – che il cacao è molto simile al mondo del vino in materia di complessità e ne esistono oltre 1200 tipologie, ciascuna con una propria aromaticità. Ad esempio, coltivando lo stesso cacao dalla stessa genetica in due piantagioni diverse, si hanno dei risultati completamente differenti a livello aromatico. Inoltre, ogni fase di lavorazione, dalle fermentazioni dopo la raccolta, all’essiccazione, fa sviluppare delle proprie peculiarità”.

photocredits – @AlbertoBlasetti

Le Linee di DIVINO: tavolette, spalmabili, cioccolatini e praline

Attualmente la linea firmata “Divino” comprende molti differenti prodotti, spaziando dalle Tavolette monorigine di cioccolato fondente (dal 70% al 100%), definite “da meditazione”, si prosegue con la Pralineria che propone cioccolatini con tanti diversi ripieni e accostamenti: come quelli con la ganache al pistacchio e al lampone, ricoperto di cioccolato; la pralina con il cuore di Tonka (una spezia venezuelana che sa di miele, di mandorla e di vaniglia e che dà il nome alla gelateria di famiglia), quella con all’interno il Marsala di Marco De Bartoli invecchiato di dieci anni in botte di rovere o, ancora, un’altra con ripieno di ciliegia e liquore di ratafià oppure una pralina ai tre Torroni, nelle varianti al pistacchio con cioccolato bianco, al latte con le nocciole del Piemonte o fondente con frutti rossi. Si prosegue con i cremini a forma di noce, di arachide e di lampone e i Tartufi, con cioccolato monorigine e nocciola.

Gli Snack golosi sono una piccola eccellenza e vanno dalle barrette con cereali e frutti gialli, su una base di cioccolato al latte, a quelle con fondente e frutti rossi fino a quelle con cioccolato al caramello, ripieno con crema di arachide e mou, o quelle con una base di frolla morbidissima, ripiene di crema spalmabile al pistacchio, ricoperta con granella di pistacchio e cioccolato bianco; o infine, l’altra versione con frolla e un cuore di pralinato di nocciole ricoperto con cioccolato al latte.

C’è poi la frutta secca e candita ricoperte di un delicato vello di cioccolato: i fichi, le arance candite, i limoni a rondelle o le albicocche, vestiti da una camicia di fondente.

Non mancano infine le creme spalmabili, nelle varianti al cacao monorigine del Perù e nocciola delle Langhe, al pistacchio e alla nocciola e, chiaramente il PANETTONE al CIOCCOLATO con la consulenza speciale di papà Umberto Esposito, Pasticcere da oltre 30 anni.

Di ogni singolo pezzo, inoltre, Valerio e Jennifer studiano il packaging e ne curano il confezionamento, sempre realizzato a mano, per garantire la freschezza del prodotto e la possibilità di mantenerlo al riparo dalla luce, ma non dalle nostre voglie.

Divino – Il cioccolato degli dei Via dei Lauri, 57 – 04011 Aprilia (LT) Lunedì – venerdì dalle 09,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 20,00 Sabato e domenica – dalle 09,00 alle 13,00 #divinocioccolato #beantobar

TOMASSI COFFEE

Galeotto fu un viaggio in Danimarca per la Famiglia Tomassi che nel 2009 scopre il vero mondo del caffè e nel 2013 decide di fondare una visionaria (o forse no) micro roastery in provincia di Latina, ad Aprilia.

Emanuele Tomassi, maestro tostatore che ha vince anche il Campionato Italiano di Coffee Roasting, racconta così la genesi di questa elettrizzante, avvolgente intuizione: “Quando nel 2009 ci siamo trasferiti in Danimarca, ho conosciuto il vicecampione mondiale dei baristi che aveva una micro roastery. Da lì ho iniziato a tostare e mi sono appassionato, finché non ho cominciato a vivere questo mondo da professionista”.

Rientrato in Italia Emanuele ha trasformato questa passione nel proprio lavoro, con l’ambizione di sviluppare una cultura dello specialty coffee e concretizzando nel giro di pochi anni un progetto visionario e avanguardistico per un piccolo comune del centro Italia in cui, non solo ha coinvolto la moglie, ma anche uno dei tre figli che, ancora sedicenne, sembra già ben predisposto a proseguire le orme del padre e che lui ha soprannominato “The Future”.

Quando Emanuele ha iniziato a tostare il caffè per conto suo si è affidato alla professionalità di Marco Cremonese, consulente, maestro tostatore senior e trainer SCA che lo ha introdotto nel mondo delle gare di tostatura. Nel 2018 ho vinto il Campionato Italiano di Coffee Roasting: la nostra gara è la più lunga e la più complessa fra le discipline della SCA. Iniziamo da un’analisi e una classificazione del caffè verde, dopo facciamo una tostata di prova cercando di capire i caffè che ci vengono dati per la gara e li assaggiamo alla cieca con una previsione di tostatura. Il giorno dopo avviene la tostatura e la proclamazione del miglior tostatore da parte di una giuria tecnica. Ogni anno ho migliorato il mio score in gara: sono partito da ultimo, il secondo anno mi sono piazzato quarto, nel 2017 secondo e nel 2018 finalmente primo”.

photocredits – @AlbertoBlasetti

Ma cosa vuol dire “Specialty Coffee”?

Sono chiamati specialty tutti quei caffè che non hanno difetti all’origine, individuabili tra difetti primari, quelli che caratterizzano la negatività del caffè, e secondari, meno gravi rispetto agli altri, gli unici a essere ammessi. Questi si manifestano nella forma e nel colore e la loro individuazione viene eseguita solo manualmente da una persona specializzata nonostante l’agricoltore in piantagione abbia già effettuato una prima scrematura e, infine, nello stesso laboratorio di torrefazione può capitare di isolare dei chicchi “malati”.

“Noi ci occupiamo di trasformare il chicco di caffè ancora verde in specialty o commerciale, a seconda delle richieste di mercato. Ogni caffè è unico e ha una propria curva di tostatura. Fino al 2012 il tostatore si metteva davanti alla macchina e in base al colore del caffè decideva il tempo di tostatura. Da un po’ di anni a questa parte, invece, si è capito che il processo di tostatura è un processo scientifico ottenuto da una curva misurata con una sonda”.

La filosofia di Tomassi Coffee

In un luogo dove l’abitudine è quella di bere un espresso al bancone del Bar, la famiglia Tomassi vuole veicolare cultura “alta” del caffè che si perde nella notte dei tempi in Etiopia e qui si dedica a diverse modalità di estrazione: dal coldbrew al sifone, dalla french press all’honeyprocess. Creazioni specialty con diverse monorigini che arrivano da Etiopia, Kenya, Colombia, Brasile, Tanzania, Rwanda, China, Messico, Guatemala, Burundi e altri paesi specializzati.

La trasparenza del loro lavoro è testimoniata dalla serietà con cui ricercano i caffè e le materie prime, laddove possibile andando di persona nelle farm per instaurare non solo un rapporto professionale ma anche umano con la filiera produttiva.

Un’etica del lavoro che non prescinde da tematiche come la tracciabilità e la sostenibilità, palesate non solo nella fase di tostatura ma valorizzate anche nell’etichettamento. Infatti, di ogni miscela vengono forniti tutti i possibili dettagli: dalla fattoria alla varietà, dal tipo di lavorazione all’altitudine della piantagione, dalla provenienza alla città, dalla tostatura ai sentori. Ulteriori particolari descrittivi sono poi aggiunti da Emanuele con le impressioni, le curiosità sulla storia degli agricoltori e sul processo di produzione naturale che avviene nella piantagione stessa.

Tomassi Coffee – Torrefazione Artigianale – Via G. Verdi, 24 – Aprilia (LT) info@tomassicoffee.com / Mobile +393343323162
 

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Sono tre le date da segnare in calendario: 5, 12 e 19 dicembre, dalle 15,00 alle 18,00. L’Onyx Bar dell’Aleph Rome Hotel, famoso per la sua mixology d’avanguardia abbinata ai finger food d’eccellenza, ha creato un mini calendario di appuntamenti per celebrare i piaceri di un buon drink & finger food gourmet in un ambiente raffinato e ricco di arte, in cui tutte le misure di sicurezza e prevenzione vengono garantite agli ospiti al tavolo.

L’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton, recentemente premiato miglior luxury design hotel in Italia dal prestigioso World Luxury Travel Award, elegante proprietà nel cuore del centro storico di Roma, prosegue con slancio e creatività le sue attività in tutta sicurezza e nel rispetto delle regole di contenimento della pandemia.

Da questa inarrestabile voglia di fare prende il via il “Ready to Toast”, che prevede la realizzazione di tre appuntamenti in cui il rito dell’aperitivo si svolgerà in orario “anticipato”. L’Onyx Bar infatti, con il suo famoso bancone di onice retroilluminato e le sue eleganti sedute dai colori tenui, si animerà il 5, 12 e 19 dicembre dalle 15.00 alle 18.00 tra arte, eleganza, cocktail cool e buon cibo.

Gli ospiti potranno brindare con i nuovi cocktail del Bartender Lorenzo Politano abbinati a finger food innovativo. 

Alcuni esempi? In linea con la filosofia che caratterizza l’Aleph Rome Hotel, assistiamo anche nella mixology ad un sapiente mix tra tradizione e innovazione. L’Onyx Old Fashionedmorbido e rotondo, con Bourbon, Bitter’s, Oleo Saccarum; o El Margaritadelicato ma al tempo stesso pungente,a base di Lime Oil Blanco Tequila, Onyx Liquor, Agave Syrup.

Entrambi sono stati progettati secondo i canoni “zero waste”: nel El Margarita si utilizza una tequila precedentemente lavorata in sous vide con la scorza del lime ed un liquore che ricaviamo dell’infusione di spezie e agrumi, che garantisce un minimo spreco della materia prima. Stesso concetto anche per l’Onyx Old Fashioned: la preparazione si discosta da quella classica, e ha una nota delicatamente dolce grazie all’introduzione dell’oleo saccarum, un estratto naturale risultato della macerazione di scorze di agrumi e zucchero demerara.

Sul fronte food sono assolutamente imperdibili il Bun con Fois Gras e composta di mele con riduzione di vino, il Pane al vapore con gamberetto rosa ed agrumi e il più tradizionale Panzerottino, anch’essi legati alla tradizione con un tocco di innovazione e grande attenzione al contenimento degli sprechi alimentari.

E chi non intende rinunciare alla degustazione dei migliori sigari potrà prenotare la Cognac Lounge e lì, tra poltrone di cuoio ed eleganti coffee table books, si potrà scegliere tra le eccellenze del tabacco e dei distillati la combinazione che più si addice ai propri gusti.

L’Aleph rinnova così anche il suo rapporto con il mondo della creatività, dell’arte e della bellezza con una nuova mostra di arte contemporanea. Oltre a degustare un grande aperitivo, gli ospiti potranno infatti ammirare le opere di Giuseppe Modica recentemente esposte in una personale nelle aree comuni dell’albergo.

Dieci opere, olio su tela, che creano una narrazione pittorica incisiva ed efficace, e che circondano il visitatore trasportandolo nella dimensione onirica tanto cara a Modica. il dato reale perde la sua connotazione naturalistica e diventa qualcosa di altro, trasposto in una sorta di sospensione, sogno e straniamento magico. Il tutto sorretto da equilibrio spaziale e rigore essenziale. La pittura è come uno specchio e per questo è al tempo stesso superficie e profondità.

“In questo difficile momento riteniamo sempre più importante rafforzare il nostro legame con il bello e con la qualità. – Ha dichiarato Masimiliano Perversi, General Manager dell’Aleph Rome Hotel- l’attenzione per il benessere e il piacere dei nostri ospiti ci portano a proseguire, tra l’altro, il programma espositivo iniziato mesi fa. Gli ospiti dell’albergo e i romani appassionati d’arte contemporanea potranno fruire liberamente della nostra mostra, perché crediamo che l’intrattenimento culturale possa rappresentare un momento di arricchimento e piacevolezza, elementi quanto mai importanti in ogni periodo d’ incertezza.”

Un sapiente alternarsi tra tradizione e innovazione, mix da sempre tanto caro all’Aleph Rome Hotel. Ingressi contingentanti e rigorosamente su prenotazione, per godere un po’ di relax in un inverno in cui tutto sembra fermarsi e restare sospeso.  Non mancherà la buona musica, con un piacevole sottofondo lounge.

Per Info e Prenotazioni: Gaetano.Cacialli@Hilton.com

Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton

Via di S. Basilio, 15, 00187 – 06 422 9001

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