Sara De Bellis

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Intervista alla direttrice di Gustolab, una università dove si studiano e progettano nuovi modelli, servizi, prodotti e sistemi per le culture alimentari in continua evoluzione e per comportamenti più sostenibili

di Sara De Bellis (sara@mangiaebevi.it)

E’ giovane, brillante, spigliata, capace. Una donna forte ed indipendente, ottimista quanto basta per progettare e credere in un futuro migliore. Parliamo di Sonia Massari, Direttore Accademico dell’University of Illinois Urbana-Champaign Food Studies Programs, direttore di Gustolab International Institute for Food Studies, consulente scientifico per la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition. Nel 2012 ha vinto il premio internazionale “Le Tecnovisionarie WomenTech: Women Innovation” destinato a donne impegnate nell’innovazione in cibo e nutrizione e nel 2014 il NAFSA TLS KC’s Innovative Research in International Education Award. È stata poi Ambassador di WE Women for Expo2015. Ha un dottorato in Food Systems e Interaction Design, ha lavorato con diverse agenzie di educazione e comunicazione, con centri di ricerca direttamente collegati alla Commissione Europea, come ricercatrice, valutatrice e professore. Tra il 2005 e il 2007 è stata Visiting Professor a Montclair State University (NJ), ha insegnato a CUNY (NY) ed oggi la troviamo come docente alla “Scuola Politecnica di Design”, al “Master Food Design” e all’ “ISIA Design School” di Roma. Insomma un curriculum davvero niente male per Sonia, sempre più attiva come imprenditrice, educatrice e creatrice di nuovi network. Conosciamola da vicino.

 

Come nasce la tua passione per il design?

Dopo la laurea a Siena in Interaction Design ho deciso di lavorare nel campo della progettazione, della ricerca e della formazione e poi del marketing di prodotto. Ma l’interesse per la ricerca e quello che riguarda la parte cognitiva dei processi del design creativo, è rimasto. Così ho continuato a seguire progetti e ad ideare concept visionari. Con uno di questi ho vinto una borsa di studio ed ho avuto l’occasione di insegnare design presso una università negli Stati Uniti. Dopo questa magnifica esperienza di 2 anni, ho deciso di tornare in Italia e mi sono avvicinata al mondo del cibo, quasi per caso.

 

Come è avvenuto il passaggio da Design a Food Design?

In quel frangente mi stavo occupando di programmi per studenti statunitensi, quando ho conosciuto una organizzazione che stava nascendo a Roma e che aveva come obiettivo quello di unire la passione per il cibo degli studenti stranieri, con un tipo di ristorazione alternativa, fortemente legata alla qualità e al territorio. Ho iniziato a fare consulenze per loro – soprattutto per la comunicazione – e ho iniziato a studiare il cibo, in tutta la sua complessità. In quel periodo ho anche deciso di iniziare un dottorato in Ingegneria e Società dell’Informazione, per studiare come le nuove tecnologie digitali possono modificare il nostro rapporto col cibo e quindi influenzare i comportamenti alimentari. Studiando il cibo, lungo tutta la filiera, mi sono accorta di quante cose non sappiamo e di quanti cambiamenti stanno avvenendo nel mondo della produzione, distribuzione, ristorazione e della sostenibilità. Da consulente sono passata ad essere il direttore del primo centro per studi accademici dedicati al cibo in Italia. Un ambito di ricerca e studio perfetto in cui un designer può progettare e immaginare sempre nuovi scenari. Ho deciso quindi di applicare le mie conoscenze nel campo del design al mondo dell’agroalimentare. Non mi definisco una food designer, ma sono una ricercatrice nel campo del food e del design. Non mi sono mai fermata nel fare ricerca e la mia passione si è trasformata in un mestiere.

 

Puoi darci una definizione di “food design” e delle sue declinazioni?

Il food design è uno degli strumenti che vengono usati per definire il nuovo equilibrio tra cultura e territorio, produzione e consumo. Difficile dare una definizione univoca. Personalmente, invece di escludere alcune forme di design applicato al cibo dicendo “questo non è food design” preferisco sempre includere, cercando all’interno dei vari prodotti, servizi e sistemi, una cultura di progetto. Come ho spiegato durante il mio intervento a BeWizard (www.be-wizard.com) il food design non è solo la forma della pasta o il packaging di un prodotto. È un processo, una modalità di studio e ricerca, uno strumento per poter innovare. L’approccio che il design nell’agroalimentare utilizza è quello transdisciplinare e attraverso i progetti di design è possibile esaltare le creatività.

 

Quanto è importante il design nel food?

Il designer che progetta per l’agroalimentare deve ripensare alla complessità delle produzione lungo tutta la filiera e produrre una sostenibilità ambientale, economica, sociale e anche sensoriale. Oggi la sfida per un food designer è permettere all’uomo di riappropriarsi di un rapporto con il cibo. Ricondurlo alla sua dimensione culturale. Saper progettare vuol dire basarsi sulle persone e sui valori umani. Per questo motivo si dice che il design utilizza metodi di ricerca sempre più “human value centered” per rispondere alle esigenze e fornire proposte e soluzioni.

 

Dove è orientata la nuova “progettazione del cibo”?

Il design oggi non è chiamato solo a progettare interazioni e a supportare esperienze, ma sempre più spesso deve risolvere le crisi di identità culturale, provocate dall’incertezza e dalla continua ricerca di valori in cui viviamo. Le comunità di consumatori di domani hanno bisogno di nuove mediazioni culturali, flessibili e diverse. Lo stesso vale per i ristoratori che nel futuro prossimo dovranno rivedere i propri sistemi di produzione, distribuzione e comunicazione del mondo occidentale. Senza contare quello che il design potrebbe fare nelle situazioni di emergenza e di “problematiche legate al cibo”. Le potenzialità del design sono innumerevoli e senza dubbio potrebbero risolvere molti di quelli che oggi chiamiamo paradossi del cibo (malnutrizione, sistemi di produzione sostenibili, spreco alimentare e accesso al cibo).

 

Il food design ha anche una vocazione formativa ed educativa?

Assolutamente sì. Non c’è un manuale di food design. Per applicare il design al mondo del cibo, è necessario fare tanta ricerca e cercare di studiare gli scenari e i contesti utilizzando lenti diverse, che provengono dalle diverse discipline. Credo nelle forme di co-design e nel design collaborativo (gruppi eterogenei e con diversi background possono lavorare assieme e fornire i risultati migliori). L’interesse per il cibo è aumentato e sono comparse le prime scuole dedicate ad esso. Venti anni fa a New York nascevano i Food Studies, alla facoltà di nutrizione di NYU. Per la prima volta si inserirono dei corsi di cultura e storia, all’interno di curricula di nutrizione. Poi più avanti vennero aggiunti corsi di agricoltura, di comunicazione, ecc. Oggi quasi tutti le università statunitensi hanno un dipartimento o un corso di food studies. E questo trend sta arrivando anche in Europa.

 

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Parlami di Gustolab.

Gustolab International Institute for Food Studies è nato quasi 10 anni fa, nel 2007, ed è stato il primo centro di studi accademici e di ricerca sui temi del cibo in Italia e a Roma (Food Studies), dedicato a studenti stranieri. I nostri corsi di studio coprono in maniera allargata i Food Studies: dalla storia del cibo alla chimica dei processi di produzione, dall’analisi critica dei sistemi del cibo allo studio delle culture alimentari, dall’agricoltura sostenibile all’architettura degli spazi legati all’alimentazione, dalla nutrizione alla psicologia, dalla comunicazione al design e la progettazione dei sistemi cibo, solo per citarne alcuni. Gustolab International Institute for Food Studies offre una formazione universitaria sui temi legati all’alimentazione, promuove il pensiero critico e il sapere transdisciplinare e multiculturale. Dal 2008
ad oggi ho progettato e sviluppato oltre 40 programmi di studio, con oltre 1000 studenti coinvolti. Gustolab rappresenta l’Università di Illinois at Urbana-Champaign e Hobart and William Smith Colleges in Italia. Collaboriamo attivamente con più di dieci Università internazionali, per lo più statunitensi.

 

A chi è diretto Gustolab?

Partecipano studenti stranieri – per lo più dal Nord America – che stanno svolgendo un percorso di studio sui food studies. Ma in realtà ospitiamo spesso anche “Scholars”, esperti e professori che vogliono fare ricerca.

 

Come sono strutturati i corsi?

I corsi sono molto pratici. A seconda della materia includono sempre una serie di lezioni in classe, ma soprattutto visite, laboratori sensoriali, classi di cucine tematiche, laboratori di produzione, sessioni dedicate all’agricoltura
e al design. Gli studenti hanno la possibilità di lavorare con i professionisti del settore e di conoscere la cultura italiana enogastronomica attraverso diverse discipline ed esperti. Roma e il territorio italiano sono il nostro laboratorio di ricerca e studio.

 

Quali opportunità offre il mondo del lavoro in questo settore?

I nostri studenti saranno i futuri esperti del cibo. Potranno lavorare nelle aziende, nelle municipalità, nella ristorazione, nel marketing o nella produzione (sia agricola che industriale). Noi insegniamo loro ad acquisire un approccio critico verso il cibo. Ci aspettiamo da loro una trasformazione in action, in grado di poter migliorare quelle che sono oggi le condizioni dell’agroalimentare. I nostri studenti saranno i futuri giornalisti, i futuri policy makers, i produttori e manager del cibo. Ci aspettiamo da loro che manterranno e miglioreranno i metodi di ricerca che noi gli insegniamo. Loro stessi saranno a loro volta degli educatori, speriamo, motivati e consapevoli.

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Avete mai sognato di miscelare il piacere scanzonato di un BBQ ad location di Charme? Assaporare succulente grigliate su una terrazza esclusiva, protetti e affascinati dai tetti della Roma della Dolce Vita, in un contesto raffinato e rilassato, con portate pensate da uno Chef a prova di Stella Michelin, sorseggiando gelate Nastro Azzurro “Roma” Limited Edition magari abbinata ad una polposa Aragosta alla brace??

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Ebbene, tutto questo è davvero possibile e si chiama SummerTime Sky & Grill che, per tutta l’estate, accoglie ogni sera i suoi ospiti, interni ed esterni, sullo splendido Roof del “Grand Hotel via Veneto” con un’ appetitoso BBQ d’autore arricchito da musica dal vivo e Dj set, freschissimi Cocktail e Spritz preparati dal bravo Domenico Maura, resident bartender d’eccezione.

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Adagiati sui comodi divani o nella zona relax tra cuscini ricamati, pregiate stoffe e narghilè, potrete dare inizio alla vostra serata accompagnando l’aperitivo con croccanti sfizi, dalle Frittelle di ricotta, menta e zucchine alla Burrata con acciughe, dai Supplì di riso romaneschi cacio e pepe o amatriciani ai fragranti fritti di borragine, fiori di zucca e salvia proveniente (come il resto delle erbe aromatiche utilizzate per condire al momento i tanti piatti del menu), dal rigoglioso “Ortobio” che incornicia una parte della suggestiva location.

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E dopo l’aperitivo, quando il cielo mischia i suoi colori alla notte, sedersi a tavola per accendere cena e candele iniziando con sfiziose insalate servite in un cesto di pane a lievitazione naturale, perfetto companatico per accompagnare e condividere una succulenta “Fiorentina di Manzo Bio” da 1,2 Kg, o un “Grand Crustaces”, ovvero un trionfo di aragosta, astice, scampi e mazzancolle serviti su deliziosa frutta fresca.

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E poi ancora scegliere tra il polpo alla griglia con pomodorini e basilico, i tranci di pesce spada o salmone, il galletto alla brace, le costolette di maiale in salsa d’albicocca o quelle di agnello in salsa di ciliegie: portate pensate dallo Chef Franco Madama -Executive Chef del Ristorante gourmet “MAGNOLIA” del Grand Hotel- , che vengono tutte servite accompagnate da riso, salse e verdure grigliate.

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Tutto questo e ancora altro è il SummerTime Sky & Grill, che vuole abbattere i pregiudizi del lusso, mixare un ambiente esclusivo con una proposta unica e di largo consumo come il BBQ ed ospitare in un clima rilassato un pubblico giovane ed attento alla qualità. Per i più romantici c’è anche il pacchetto “relax&drink” a 90 euro con accesso alla Spa di coppia e 2 drink al SummerTime; ed ogni venerdì c’è lo “#‎Spritz ‪#‎Friday” che, dalle 18 alle 24 vi aspetta con Dj Set & Signature Spritz a 10€, unitamente ad uno sconto del 10% per chi volesse rimanere anche a cena e completare così il gusto di una raffinata cena “en plain air”. Provare per credere.

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Mercoledì 15 Giugno: 4 piatti, 4 regioni, 4 vini, tutti da gustare.

Dietro al nome “IL DOPPIO”, ristorante di cucina contemporanea nel quartiere Prati-Trionfale di Roma, vi è la duplicità sia di una cucina che vuol essere tradizionale e contemporanea, ma allo stesso tempo rappresentare il “duo”, quindi due sorelle molto diverse tra loro ma con un’unica passione, quella della convivialità e del cibo, dalla scelta delle materie prime e dei relativi fornitori (Mancini e Lagano per la pasta di grano duro, Mauro Secondi per la pasta fresca, BombelliLonginoOfficine del Gusto e Orme per le carni, Tiziana GalloTeatro del VinoCo.Vi.Bio. per i vini) all’originale scelta di arredi neutri in uno spazio dove la ricerca del dettaglio e l’uso di materiali semplici quali cemento, legno, ferro, negano ogni riferimento al decoro e aiutano a degustare l’essenza del Mangiare e Bere.

Ed è per questa via che, dopo il primo anno di attività appena festeggiato, Mercoledì 15 Giugno 2016 alle ore 20,30, Il DOPPIO MANGIARE E BERE, propone ai suoi ospiti una serata “estiva” dove poter fare un breve viaggio attraverso sapori, vini e ricchezze enogastronomiche.

Sarà quindi la chef Romana Cipriani, coadiuvata dalla sorella Marta, alla direzione della sala con la collaborazione di Silvia Magri, a ricreare e rivisitare alla sua maniera, piatti ed ingredienti tipici delle quattro regioni d’Italia scelte in abbinamento ai vini ed ai vitigni più rappresentativi del territorio.

 

Il Menu prevede:

ANTIPASTO “Non oliva ascolana con Salsa ai Capperi” – Abbinato a: “Perlugo” Dosaggio Zero Metodo Classico VSQ sb. 2015 (Pievalta, AN)

PRIMO “Ravioli di Pesto su Vellutata di Fagiolini e Patate Abbrustolite” – Abbinato a: Spigau “Crociata” 2007 (Le Rocche del Gatto, SV)

SECONDO “Hamburger di Fassona con leggera Bagna Cauda e Verza Rossa in Panino al Sesamo” – Abbinato a: “Basadone” 2013 (Cantine Castello di Verduno, CN)

DOLCE “Tiramisù a Sorpresa” – Abbinato a: Prosecco Dry s. a. (Riva Cironel, TV)

Il costo della cena sarà di 35,00€, compresi acqua, pane fatto in casa e caffè, saranno invece esclusi distillati, amari e grappe.

Essendo i posti limitati la prenotazione sarà obbligatori allo 06.39.74.33.93, oppure per email a ildoppiomangiarebere@libero.it

 

IL DOPPIO, MANGIARE E BERE

 

Via Rodi, 16 (Roma)

 

Tel. 06.39.74.33.93

 

Sito: http://www.ildoppio.eu

 

Chiuso Sabato a Pranzo e Domenica

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Ad Aprile Paestum diventa la capitale europea della gastronomia con la nona edizione di LSDM

All’ombra dei maestosi templi dorici di Paestum, Patrimonio Unesco, dal 18 al 19 aprile grandi chef da dieci Paesi d’Europa interpreteranno i prodotti simbolo del Made in Italy.

LSDM è un congresso internazionale di cucina d’autore che mira ad indagare le potenzialità dei prodotti dell’agroalimentare italiano affidandoli alle mani dei grandi chef e prevedendo sempre una sezione tutta dedicata alla Pizza Napoletana.

slide_lsdm_mozzarelleIl congresso di Paestum, cuore dell’intero percorso di LSDM, si svolgerà all’interno del Savoy Beach Hotel e vedrà al centro dell’attenzione il mondo della bufala, la pasta di Gragnano, la Pizza Napoletana, l’olio extravergine d’oliva come temi portanti declinati attraverso il tema dell’anno “contaminazioni”.

Un programma congressuale che ospiterà le lezioni di trenta chef da tutta Europa moderati dai principali giornalisti di settore e critici gastronomici, ed altri 50 chef per un totale di 80 super professionisti impegnati nelle attività del congresso di Paestum. Un congresso al cui centro è la materia prima, una due giorni, quindi, intensa e serrata con l’obiettivo di approfondire la conoscenza di alcuni ingredienti simbolo dell’Italia attraverso le idee e la tecnica di grandi artigiani.

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Per la prima volta un Taste Club ricco di avvenimenti diviso in tre lounge. Una prima area sarà dedicata alla pasta al pomodoro interpretata dalla nuova generazione di cuochi campani. La seconda verrà dedicata alla frittura tradizionale e vedrà la presenza di maestri pizzaioli e pasticcieri.  Nella terza lounge protagonista il dessert nella ristorazione d’autore attraverso le presentazioni del gruppo PASS 121.

Degustazioni guidate di vino ed olio extravergine d’oliva, ed il Summit annuale dei JRE da tutta Europa arricchiranno ulteriormente il programma. Non potete mancare!

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Ovvero, come realizzare un “pop up restaurant” e testare la sua efficacia di fronte a migliaia di appassionati di cucina, giornalisti e blogger, possibili partner e finanziatori.

28 / 29 MAGGIO 2016 – OFFICINE FARNETO, ROMA

THIS IS FOOD presenta CONTAINER 2016

Il 28 e 29 maggio 2016 le Officine Farneto di Roma ospitano la quarta edizione di “This Is Food, progetto ideato da Snob Production divenuto ormai un importante punto di riferimento tra gli eventi dedicati al mondo del cibo e alla nuova “New food culture metropolitana”, che ogni anno porta alla ribalta le realtà più originali e interessanti della scena gastronomica romana.
This Is Food seleziona ristoranti, bistrot, pasticcerie e gelaterie, costruite attorno ad un concept originale e in grado di sperimentare e di sorprendere con i sapori e con le idee.

Ripartono contestualmente le selezioni per CONTAINER, il “concorso” che – grazie al supporto di Nastro Azzurro – servirà a completare la lista dei partecipanti a This Is Food 2016.

CONTAINER nasce con l’obiettivo di coinvolgere gli aspiranti nuovi protagonisti della nostra scena gastronomica e di offrire loro un’occasione unica: realizzare un “pop up restaurant” (ovvero un esempio, in piccolo, della propria idea), per testare l’efficacia del proprio progetto imprenditoriale di fronte a migliaia di appassionati di cucina, giornalisti e blogger, possibili partner e finanziatori.

A disposizione dei “futuri imprenditori”: un container industriale da allestire, un menù da presentare, un servizio da organizzare e migliaia di clienti da sorprendere e servire. Un’occasione di visibilità e testing e un premio da vincere per cominciare a finanziare il tuo prossimo ristorante.

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CONTAINER è il concreto mezzo che ti permette di dare alla start up

in cui non hai ancora avuto il coraggio o l’occasione di lanciarti,

la possibilità di diventare realtá.

Per partecipare al Concorso occorre inviare tutti i materiali che servono a raccontare il proprio progetto: concept, logo e identità visiva, menù, location, target e business plan.

Una giuria composta da chef, esperti di comunicazione e imprenditori valuterà i materiali pervenuti entro la data di chiusura della fase di selezione, il 10 maggio 2016, scegliendo così i due partecipanti alla prossima edizione di This Is Food.

Due tutor, imprenditori di successo nel campo della ristorazione, accompagneranno i due partecipanti selezionati fino ai giorni dell’evento, sostenendoli e consigliandoli sul da farsi.

La proposta che il 28 e 29 maggio incasserà di più, raccogliendo quindi più consensi da parte del pubblico, si aggiudicherà il titolo di CONTAINER e i premi messi in palio per l’edizione 2016.

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La seconda edizione del concorso è realizzata con il supporto di Nastro Azzurro, la Birra italiana di talento, da sempre vicina ai giovani che guardano avanti con curiosità e capacità innovativa, per realizzare i propri sogni: la Moving Forward Generation. Italiani che sanno immaginare il futuro, reinventare le tradizioni ed esportare le proprie idee: dimostrare che il talento italiano è senza confini. 

IL REGOLAMENTO COMPLETO PER PARTECIPARE A CONTAINER 2016

E’ SCARICABILE DAL LINK

http://www.thisisfood.it/wp-content/uploads/2016/03/CONTAINER-2016-regolamento.pdf

NON PERDERE QUESTO CONTAINER!

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Venerdì 18 marzo alle 20.30 un’imperdibile cena in via delle Coppelle

Venerdì 18 marzo alle 20.30 in via delle Coppelle, 5 lo storico ristorante Quinzi & Gabrieli, famoso per la sua offerta di crudi e frutti di mare di qualità, propone una serata speciale per dare il benvenuto alla primavera.

Il menù proposto dagli chef Alberto Quinzi e Francesco Gabrieli vedrà interpretare, senza troppe manipolazioni, la materia prima protagonista: il caviale dell’ormai riconosciuto marchio italiano Calvisius, leader nella distribuzione in tutto il mondo.

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Le portate della serata saranno sei. Tra i piatti proposti: il benvenuto, con tre tipologie di caviale “tradition, siberian e oscietra”. I tortelli ripieni di burrata con agretti e perle di caviale. Per concludere con dolcezza una mousse al cioccolato e caviale di lamponi.

Il menù sarà accompagnato da quattro etichette di una grande cantina italiana: Costaripa di Vezzola Mattia & Figli, che fa dell’avanguardia tecnologica, della tradizione e della passione i suoi punti cardine.

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Per maggiori informazioni e per prenotazioni contattare il numero 06 6879389

oppure scrivere a info@quinziegabrieli.it // Il costo è di 70€ p.p.

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In occasione della festa delle donne, un evento all’insegna dell’imprenditoria femminile

Misticanza vuole celebrare le donne con un esclusivo evento, una cena stellata a 4 mani ad opera di ISIDE DE CESARE, Executive Chef de La Parolina – 1 Stella Michelin ed ERMANNO NICOLELLA, Executive Chef Misticanza, accompagnata da Special Guest d’eccezione: la flower designer Farfalle Rare e la stilista CHIARA BASCHIERI.

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E’ nostro interesse – sostiene Chiara Settimi, proprietaria del locale insieme alla sorella Giulia – promuovere l’imprenditoria femminile. E’ doveroso sostenere chi, come noi, ha deciso di reinventarsi, sperimentando con grande coraggio nuove attività e rivoluzionando, spesso senza esserne del tutto a conoscenza, metodi e organizzazioni di lavoro.  Specialmente in Italia chi riesce a captare le opportunità sul mercato per creare nuovi business è non solo meritevole di lode ma va sostenuto e incoraggiato.

Le donne imprenditrici hanno anche un ruolo sociale più importante rispetto agli uomini perché spesso sono anche mogli e madri e reinventarsi significa anche costruire una famiglia più completa, aperta e questo si traduce in una società più inclusiva.

E’ importante quindi anche creare e partecipare a reti di impresa  perché solo in questo modo si supportano i veri cambiamenti culturali e quindi anche sociali”.

“Secondo i recenti studi stanno aumentando le imprese con una donna al vertice o una partecipazione femminile maggioritaria. Leggendo questi dati abbiamo deciso di fare un evento che mettesse le donne in connessione con altre donne – spiega Giulia Settimi – per favorire la divulgazione nel nostro territorio delle iniziative e delle attività create da loro, da noi.”

La cena è solo su prenotazione. Misticanza e’ in Via Sicilia 47, 00187 Roma, Tel 06.6786115

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Il prossimo 8 Marzo una Serata speciale, arricchita da un duo live acustico Chitarra e Voce, dedicata a Tutte le Donne!

La Dispensa, in quel di Riano, e’ un luogo particolare. Un luogo fatto di panorami e di interni di casa. Un luogo ricolmo di storia e di radici. Un luogo dove tutto ebbe inizio nei lontani anni ’20, quando la famiglia Cervellati aprì questo locale facendone un punto di riferimento per tutte le aziende agricole del vasto territorio della valle del Tevere.

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Alla “Dispensa” si poteva trovare di tutto, dagli alimenti ai prodotti di merceria alle sementi, alle produzioni locali. Pian piano la famiglia Cervellati, con impegno e dedizione, acquisi’ clientela ed espanse la gamma di prodotti in vendita. Insieme all’azienda crebbero ed aumentarono anche i componenti della famiglia fino ad arrivare al 1974 anno in cui si decise di cedere l’attività prospera ma pur sempre molto impegnativa.

Arriviamo così ai giorni nostri, il 2014 infatti è l’anno in cui le famiglie Di Marco e Cervellati, guidate ed ispirate dalla tradizione e dalle proprie origini, decidono di riprendere possesso dei luoghi a loro tanto cari, e riavviare in chiave low cost e Km Ø l’attività culinaria, riaprendo la famigerata Trattoria Pizzeria La Dispensa, dove potrete gustare piatti tipici locali all’insegna della genuinità, in un’atmosfera familiare ed accogliente curata in ogni dettaglio.

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Ristorante, Pizzeria con forno a legna e Griglieria, La Dispensa oggi propone piatti tipici della tradizione locale e romana, facendo della selezione delle materie prime e di un’attenta selezione dei fornitori la sua cifra stilistica. Ma la Dipensa non pensa solo “ai grandi”, infatti Andrea di Marco, il proprietario, ha voluto e predisposto un’area esterna di giochi e un’ ampia sala interna completamente attrezzata dove i bambini possono sbizzarrirsi assistiti da personale qualificato. In questo modo gli adulti potranno gustare le prelibatezze del menù in tutta tranquillità!

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Ma La Dispensa, oltre al menu ed agli eventi settimanali, il prossimo 8 Marzo vuole festeggiare anche e soprattutto le Donne, con una Serata speciale arricchita da un duo live acustico di Chitarra e Voce, dedicata a Tutte le Donne; alle quali offrira’ un cocktail di benvento e tutta l’atmosfera necessaria a rendere questo giorno ancora piu’ speciale!

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Per prenotare i vostro tavolo, dettagli e informazioni, cliccate qui, e Buon divertimento!

 

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Imperdibili appuntamenti a Roma, Milano, Napoli e Torino per conoscere la migliore tradizione gastronomica della regione di Hong Kong abbinata ai vini italiani e festeggiare l’anno della Scimmia

Gambero Rosso e Chinese Culinary Institute

 presentano 

“Oltre i confini del gusto”

Dal 21 febbraio al 5 marzo, l’eccellenza cinese incontra il vino italiano: lezioni di cucina, showcooking e degustazioni  in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno cinese.

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Il Chinese Culinary Institute, tra i più autorevoli centri di formazione culinaria di Hong Kong, e Gambero Rosso, leader da 30 anni – compiuti proprio quest’anno – nel promuovere e comunicare nel mondo la cultura gastronomica e l’altissimo livello qualitativo raggiunto dalle aziende vitivinicole italiane,  hanno dato vita ad un progetto di integrazione culturale per promuovere la buona cucina cinese in abbinamento con i vini italiani.

Formazione è la parola chiave di questo progetto di cooperazione che mira a valorizzare la migliore tradizione gastronomica della regione di Hong Kong, un patrimonio che il Chinese Culinary Institute ha, negli ultimi quindici anni, tutelato e promosso, così da fare di Hong Kong un centro riconosciuto nel mondo per la qualità della sua cucina.

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Le Gambero Rosso  Academy, dal canto loro, sono da sempre tra gli asset più propositivi e performanti del gruppo, conquistandosi nel tempo un ruolo centrale in diverse joint-venture nazionali e internazionali, insieme agli eventi e alle altre strategie divulgative delle nostre eccellenze enogastronomiche. Oltre alla formazione professionale e manageriale, i loro programmi didattici hanno, infatti, anche l’importantissimo scopo di educare i nuovi consumatori, aumentando la loro capacità di riconoscere e scegliere il vero made in Italy, contribuendo a contrastare il dannoso fenomeno dell’italian sounding. Un problema, quello della concorrenza sleale,  con il quale tutti i paesi produttori di eccellenze devono purtroppo fare i conti.

Per tramutare gli intenti del progetto Oltre i confini del gustoin scambio attivo di competenze e passione, in occasione dei festeggiamenti del Capodanno cinese, dal 21 febbraio al 5 marzo, è stato organizzato un ricco programma di appuntamenti a

Roma, Milano, Napoli e Torino.

Si parte da Roma e Milano, con i seminari rivolti ai professionisti del settore ristorativo e aperti alla stampa, in compagnia degli chef cinesi Leung Kim Sum e Chan Chun Hung. Le stesse città ospiteranno le classi di cucina aperte al pubblico (solo su prenotazione) sul modello dei corsi per appassionati offerti dalle Città del Gusto. Anche in questo caso, protagoniste saranno le ricette tipiche cinesi, dai panini al vapore alla zuppa di ravioli di seppia, alle chele di granchio fritte con purea di gambero. Il Capodanno cinese (mercoledì 24 febbraio a Roma, il 26 a Napoli, il 27 a Milano, il 5 marzo a Torino), invece, sarà festeggiato anche a Napoli e Torino, dove gli chef Leung Kim Sum e Chan Chun Hung passeranno il testimone ai loro colleghi italiani, cuochi in alcuni ristoranti cinesi, che saranno protagonisti di uno showcooking, cui seguirà la degustazione di quattro portate in abbinamento ai vini selezionati dagli esperti della Gambero Rosso Academy.

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Per apprezzare ancora meglio i sapori della grande Cina, prima di ogni incontro un’antropologa approfondirà simbolismi e consuetudini della cucina più antica e fantasiosa del mondo.

Programma

Martedì 23 febbraio – Città del gusto di Roma

Lezione di cucina (3 ore), dalle 19 alle 22, con showcooking e lezione pratica

Mercoledì 24 febbraio – Città del gusto di Roma

Celebrazione del Capodanno cinese, dalle 19 alle 23

Venerdì 26 febbraio- Kuka Loft, Milano

Workshop di cucina (3 ore), dalle 19 alle 22, con abbinamento vini e cucina cinese

Palazzo Caracciolo – Mgallery, Napoli

Celebrazione del Capodanno cinese, dalle 19 alle 23

Sabato 27 febbraio – Kuka Loft, Milano

Celebrazione del Capodanno cinese, dalle 19 alle 23 

Sabato 5 marzo -Golden Palace Hotel, Torino

Celebrazione del Capodanno cinese, dalle 20 alle 24

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Venerdi’ 18 Dicembre, dalle 12 alle 23, tutti invitati a salire sul Treno del Gusto!

700mq, 3 navate, 2 piani, stucchi, decori, suggestioni architettoniche e arredi personalizzati. Pensato nel più piccolo dei dettagli, Hespresso, da VENERDI’ 18 DICEMBREvi accoglie al SUO OPENING PARTY dalle 12 alle 23 nel centro di Roma, per brindare insieme e assaporare le delizie di un comfort food di qualita’ in una Stazione di fine ‘800 dedicata ai sapori italiani. Una stazione postmoderna, retrò e tecnologica, in cui si respirano le grandi atmosfere di Parigi, Londra, New York. Aperto dalla mattina fino a tarda sera (7:30 – 01:30), Hespresso offre ai suoi ospiti zone differenziate tra Primo piano, Secondo piano e Cocktail Bar per un servizio ed un’atmosfera modulabile in base all’orario e alla tipologia di ristorazione desiderata.

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Il Concept Hespresso ha preso forma grazie ad una moltitudine di esperienze e percorsi, un vero e proprio “melting pot” di know how e abilità, che parte dall’idea e dalle professionalità dei Soci Fondatori Luca di Lodovico e Fabio Piciucchi e si é avvalso della consulenza di importanti nomi del mondo dell’enogastronomia. Grandi artigiani, ottimi chef, consulenti e esperti del beverage, tutti uniti per mettere a punto un poliedrico format gastronomico dal sapore italiano: Antonio Chiappini, Mauro Secondi (Pastificio Secondi), Vincenzo Mancino (D.O.L. – Di Origine Laziale), Marco Claroni (Chef dell’Osteria dell’Orologio), Andrea Fiore (D’Antoni e D’Antoni Catering) e Attilio Servi (Pasticceria Attilio Servi) per la consulenza food; Sara De Bellis e Fabio Pugliese (kitchencult.com) per Comunicazione, Contenuti, Ufficio Stampa, Beverage Consulting e Reclutamento Staff.

Volantino

Hespresso utilizza materie prime di alta qualità, con una particolare attenzione alle stagioni, alla selezione degli ingredienti, alle eccellenze del territorio, secondo ricette e condimenti originali ed “hespressamente” ideati.

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Dalla colazione allo spuntino, dall’aperitivo alla cena, il Menu di Hespresso, pensato e realizzato da Marcelo Fazi, Mauro Secondi e Marco Claroni, propone piatti leggeri, semplici e creativi, caratterizzati dai sapori della tradizione italiana.

L’esperienza qui si unisce alla conoscenza e al rispetto della materia prima, che non può non essere di altissima qualità, e di tecniche applicate alla tradizione come per la crema di carbonara, per le conchiglie cacio, pepe e vaniglia, le spume di radicchio, il baccalá in oliocottura, il filetto marinato, il supplí amatriciano; e poi ancora piadine romagnole e pinse romane gourmet farcite o accompagnate da ottimi prodotti come Burrata di Puglia, Bufale e Prosciutti nazionali, Taglieri di Formaggi italiani e Salumi accuratamente selezionati (D.O.L. – Di Origine Laziale), oltre alle paste fresche fatte in casa o scelte tra le grandi artigianali, carni e verdure di stagione, sempre freschissime. Completano l’offerta dello “Street Food Hespresso”, irresistibili e golose proposte di pasticceria come Mousse ai tre cioccolati e nocciole caramellate, Cremosi al pistacchio e sale di Trapani, Biscotti alla mandorla e, oltre alla più classica offerta di cornetteria e pasticceria che va dalle Monoporzioni Mignon ai Mini Muffin, passando per le Tartelette alla crema, Tartelette Mignon e Macaron firmati Attilio Servi.

Hespresso. Cacio, pepe e vaniglia

Il menu di Hespresso, pensato per garantire un alto servizio qualitativo ma veloce, soddisfa le esigenze della clientela che puó scegliere tra tre tipologie di linee: Tradizione, Innovazione e Gourmet, e vivere diverse tipologie di esperienze assaporando, comodamente seduti sulle poltrone di un suggestivo vagone ristorante di fine ‘800, le identitá dei diversi luoghi d’Italia. Hespresso fonde in sé concetti gastronomici apparentemente lontani tra loro: qualità e preparazioni espresse, tradizione e tecnologia, informalità ed estrema personalizzazione, ristorazione e cibo di strada italiano. Concetti che si incontrano per creare una Stazione del Gusto unica nel suo genere, che fa della gratificazione a tavola la sua destinazione finale e del buon cibo, e del buon bere, il suo previlegiato veicolo.

HESPRESSO

Via Genova, 16 (Via Nazionale / Metro Repubblica)

00184 – Roma

Aperto tutti i giorni dalle 7:30 alle 01:30

www.hespresso.it

Email: info@hespresso.it

Facebook.com/hespresso

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