Sara De Bellis

Categoria: TRAVEL

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Sulla Rock Star dell’Arcipelago Pontino tra qualche giorno prenderà il via l’attesa settima edizione di PONZA IN TAVOLA, manifestazione dedicata alla (ri)scoperta e valorizzazione dei costumi enogastronomici dell’isola più cool del Mar Tirreno centrale.

I Traghetti e/o aliscafi partono ogni giorno da Anzio, San Felice Circeo, Terracina, Formia e Napoli. La meta per tutti è PONZA, la Rock Star delle Isole Pontine, costellazione di terre emerse ricche di fascino, di cui fanno parte Gavi, Palmarola, Zannone, Ventotene e Santo Stefano e che, se avrete tempo e occasione di visitare, vi lasceranno senza fiato per l’autentica bellezza dei loro panorami marini tra suggestioni mitologiche, rocce laviche, acque cristalline ed echi di sirene.

L’Isola di Ponza, nel suo piccolo è la più grande della famiglia. Un tempo dimora della Maga Circe, è articolata su otto chilometri quadrati ca., si estende dal Faraglione La Guardia, a sud, segnalato dal faro di Punta della Guardia, alla Punta dell’Incenso, a nord-est, e si presenta una forma stretta e allungata che ricorda la lettera “i” dell’alfabeto, il cui puntino è rappresentato dall’isolotto di Gavi.

Nelle sue terre laviche e collinari si concentrano cale e piscine naturali, spiagge rocciose e sabbiose, archi e faraglioni immersi in un mare ammaliante e trasparente, che ogni anno accoglie sempre più visitatori.

All’attracco saranno le case del porto colorato e chiassoso a darvi il primo benvenuto, mentre il paese si snoda tra vicoli nei quali si respirano ancora i profumi di una cucina vivace e isolana. Proprio la cucina, o meglio l’enogastronomia dell’isola, sarà la protagonista della settima edizione di PONZA IN TAVOLA, promossa dall’Associazione Cala Felci, fortemente impegnata nelle attività di recupero delle tradizioni locali coadiuvata da storici, enologi e gastronomi specializzati sul territorio.

L’evento, che rientra nel ricco cartellone estivo realizzato dal Comune di Ponza, si avvale del Patrocinio delle Regione Lazio e ARSIAL, vedrà accendere “Le Forna” nel segno del più vibrante folclore ponziano.

PONZA in TAVOLA : Come, Dove e Quando

Le due serate della manifestazione (22-23 agosto 2024) saranno allietate da musiche, danze e balli di pacchianelle e giullari per tutta l’isola, mentre i fucilieri borbonici saranno promotori dell’evento con tanto buon cibo e tanto buon vino:

  • Giovedì 22 agosto è prevista la degustazione di pietanze e vino della Cantina Enodelta “il Vino dei Nobili” presentato dai I Mago Historiae con balli tradizionali delle Pacchianelle e Giullari di Minturno;
  • Venerdì 23 agosto, i sommelier Antonio e Annamaria Iaccarino presenteranno e approfondiranno rispettivamente i temi legati all’enologia con due interventi: “Storia di una bollicina” e “Parliamo di vino: un viaggio nella storia dagli Antichi Romani alla Dinastia Borbonica”.

Per arrivare al cuore della manifestazione – Piazzale Cala Caparra – , si partirà dal Porto. Schiaffini, rete di Trasporto Pubblico Locale del Comune di Ponza, vi condurrà a Le Forna con un biglietto promozionale di 2,50 euro; e con il timbro di Ponza in Tavola, il ritorno sarà gratuito.

Di seguito l’Elenco dei Ristorante ed Esercizi aderenti a “Ponza in Tavola” che sostengono l’iniziativa e che per l’occasione prepareranno un piatto o un’offerta ad hoc:

Ristornate “Angelino”; Ristorante “Così Com’era”; Ristorante “Miramare da Ciro”; Pizzeria “Bar nuovo da Silvio”; Ristorante “L’isola”; Ristorante “La Campanella”; Ristorante “La Terrazza”; Ristorante “La Marina”; Ristorante “Il Tramonto”; Bar “Il Pontino; Ristorante “Cocoa Beach” (Rita); Ristorante “Le Querce; Ristorante “Da Gerardo; Ristorante “Dieci Maggio”; Pizzeria “La Pazzaria”; Ristorante “Yemanja Club Mediterraneo”; Ristorante “I sapori di Casa Mia”; Ristorante “Il Levante”; Ristorante “A casa di Assunta”; Ristorante “Il Rifugio dei Naviganti”; Ristorante “Il Melograno”; Ristorante “Chiaia Di Luna”; Ristorante “Lo Scirocco”; Ristorante “Il Pizzicotto”; Ristorante “The Prince”; Ristorante/Pizzeria “Il Timone”; Ristorante “La Bottega Del Sushi”; Ristorante/Pizzeria “La Scogliera”; Ristorante “Banchina 23”; Ristorante “La Pergola”; Ristorante “Mr Fish”; Ristorante “Punta Bianca”; Ristorante “Monte Guardia”; Ristorante “Arcobaleno”; Ristorante “La Lanterna”; Pizzeria “Nautilus”; Ristorante “Da Luli”; Ristorante “EEA”; Pizzeria “Pizzeria Ponzese”; Pizzeria “Pizz Stop”; Ristorante “L’Aragosta”; Ristorante “Bella Vista”; Ristorante “L’Ossidiana”; Ristorante “Il Porticciolo”; Ristorante “Acqua Pazza”; Ristorante “Osteria del Pesce”; Pizzeria “Il Faro”; Ristorante “Antica Favara”; Ristorante “Buco di Vino”; Ristorante “Gennarino a Mare”; Ristorante “Gamberi e Capperi”; Pub “Spaccio Birra”; Pub “Wisper”, Bar “Maga Circe”, Frutteria “Marcone”; Alimentari “Da Fortunata”; Macelleria “Aprea”, la Cooperativa “Vento in poppa”, il Peschereccio Ciangiola Geppino e “La Locanda dell’Isola”.

LE CANTINE ADERENTI

Iura et Arma; Velarsi Monte Cecubi Itri; Cantina Bacco Nettuno; La Ferriera Atina; Antiche Cantine Migliaccio; Ponza Winery Tre Venti Levante; I Nobili Enodelta Regno Di Napoli.

A chi desiderasse approfondire i costumi alimentari dell’isola dalla Colonizzazione Borbonica del 1700, segnaliamo che l’Associazione CALA FELCI ha pubblicato “Ponza in Tavola – Storia e Sapori”, un’opera che raccoglie i contributi di studiosi e delle più autorevoli firme della gastronomia e viticoltura isolana.

INFO al SITO www.ponzacalafelci.com

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Il 31 luglio quindici Chef in quel di Offida imbandiranno una doppia tavolata lunga 80 metri con le proprie visioni dei piatti della tradizione del Sud delle Marche. La straordinaria cena panoramica inaugura “Picene_ a tavola insieme per il territorio”, calendario di occasioni culinarie per conoscere i sapori della cucina che spazia dall’Appennino al Mar Adriatico. Info e link per prenotare nell’articolo.

La cucina è sempre un ottimo modo per conoscere luoghi e culture, tanto più se prende protagonisti territori ancora fuori dal mainstream italiano. Nasce proprio con questi buoni propositi PiCene – A Tavola insieme per il territorio, iniziativa voluta e realizzata da una rappresentanza proattiva di 15 chef della provincia di Ascoli Piceno per valorizzare e divulgare attraverso la tavola storia e sapori di questo tratto di mondo marchigiano.

Secondo Plinio il Vecchio infatti, scrittore e filosofo romano, e Strabone, geografo greco, anche la storia dei Piceni inizia con un lungo viaggio, perché sembra proprio che emigrarono dalla Sabina alle Marche seguendo il volo di un picchio che avrebbe mostrato loro la strada. Ed è proprio al picchio, picus in latino, animale sacro a Marte, che questo antico popolo deve il suo nome.

PiCene non è solo quindi calendario di super cene itineranti che animeranno borghi marchigiani di grande fascino e poca popolarità, ma un buon modo ( in tutti i sensi) per conoscere alltraverso la tavola il territorio Piceno.

Questo viaggio a tappe partirà il prossimo 31 luglio 2014 da Offida (AP), città del tombolo, del carnevale storico “infuocato”, dell’unica Enoteca Regionale delle Marche, nonché sede di Ophis, ristorante dello Chef Patron Daniele Citeroni che poggia la propria metrica espressiva sulla rilettura della cucina storica locale, sulla ricerca del prodotto e sull’evoluzione contemporanea di gusti e consistenze.

“Quello che vogliamo fare è comunicare il nostro territorio – ha raccontato proprio Chef Citeroni –  far assaggiare i piatti tradizionali e raccontare l’evoluzione della cucina picena. Allo stesso tempo far scoprire le bellezze di una serie di borghi molto spesso poco conosciuti”. 

Il Programma di PiCene e la Finalità benefica

Come detto, il 31 luglio si partirà proprio da Offida, mentre per l’appuntamento successivo bisognerà aspettare settembre per conoscere Arquata del Tronto, paesino compreso tra i parchi nazionali dei Monti Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga, pesantemente colpito dal terremoto del 2016. 

Le cene avranno tutte finalità benefiche e il ricavato sarà devoluto in parti uguali tra Caritas Diocesiana di San Benedetto del Tronto e Zerepta di Ascoli Piceno, realtà quotidianamente impegnate a fornire pasti caldi durante tutto l’anno ai meno fortunati.

Così in poco tempo ha messo insieme una rete di chef che rappresentano, ognuno con la propria cucina, l’essenza della cultura gastronomica del sud delle Marche. Una cucina fatta di piatti semplici, ancorati alla materia prima locale e alla cultura contadina del luogo, spaziando dalla vicina costa fino ai Monti Sibillini.

Com’ è nata l’iniziativa e chi la sostiene

Un progetto è nato alla “maniera offidana”, ovvero a tavola, a suon di brindisi e nuove idee. Per l’edizione 2024 coinvolge 15 chef animati dalla voglia di comunicare un territorio e le sue bontà enogastronomiche che, a loro volta, hanno incontrato la collaborazione dell’Associazione Provinciale Cuochi Ascoli Piceno, quella del Dipartimento Solidarietà ed Emergenze, quella della Pro Loco di Offida, del Consorzio di Tutela dei Vini Piceni, nonché il patrocinio del Comune di Offida. 

“La vera particolarità dell’iniziativa – prosegue Chef Citeroni – è quella di aver riunito tanti chef che per una sera lavoreranno tutti insieme per un unico scopo.”

Tra i partecipanti, oltre a Daniele Citeroni (Osteria Ophis, Offida), gli chef Enrico Mazzaroni e Sabrina Tuzi (Il Tiglio*, Monte Monaco), Davide Camaioni (Posto Nuovo, San Benedetto del Tronto), Umberto Bentivoglio (Sasushi, San Benedetto del Tronto), Simone Muscella (Solano, San Benedetto del Tronto), Simone Ventresca (Caffè Ristorante Madame, San Benedetto del Tronto), Stefano Brandi (Cantina Ciù Ciù, Offida), Enrico Ficcadenti (Chalet Ristorante Il Pinguino, San Benedetto del Tronto), Andrea Mosca (Vitanova, Civitanova), Luigi Damiani (Sottoscala Degusteria, Montalto), Riccardo Amabili (Tenuta Cocci Grifoni, Offida), Daniele Spurio (Idea18, Controguerra), Tommaso Melzi (Attico sul Mare, Grottammare) e Gianmarco Di Girolami (Blob Caffè, Offida).

Come prenotare “la Prima Cena”: costi e location

La “prima Cena”, al costo di 100€, prenderà forma ad Offida, cittadina gioiello del territorio piceno, in una location di notevole impatto storico e panoramico, ovvero la bella “via Roma” che porta alla famosa Chiesa del 1300 di Santa Maria La Rocca. Sulla strada panoramica, verranno allestite due file di tavoli da 80 metri per accogliere un massimo 270 persone. 

L’evento sarà così strutturato: Si parte dall’ingresso principale per la serata, piazza Baroncelli, dove verrà servito un aperitivo di benvenuto con 4 finger food ed una bollicina, per proseguire nella seconda parte in via Roma, dove verranno serviti 2 antipasti, 1 primo, 1 secondo e 1 dessert; mentre nello spazio del Giardino dei Giusti al termine della cena verranno servite 4 preparazioni di piccola pasticceria allietata da musica dal vivo. 

La prima cena vede già in programma un secondo appuntamento ad Arquata del Tronto, uno dei comuni più colpiti dal terremoto del 2016 e che, oltre alla partecipazione, si pone la doppia ambizione di destagionalizzare il turismo e rafforzare il principio di unione di tutta la filiera per rilanciare a livello nazionale la cultura enogastronomica del territorio piceno.

PiCene – A Tavola insieme per il territorio

Per prenotare seguire il Link

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