Estate, dopo tanta attesa si prepara al tramonto, ma settembre si mostra generoso, così come ottobre, celebre a Roma per il suo clima mite e la sua piacevole brezza. La “Stagione delle Terrazze” non accenna dunque a terminare continuando a dare ancora sfoggio di sé per offrire insospettabili angolazioni per ammirare la Capitale in tutta la sua grandezza, bellezza e bontà.
Casina Valadier e la Cucina di Massimo D’innocenti
Duecentodue anni e non sentirli. Parliamo di Casina Valadier, il gioiello architettonico del Pincio (Collis Hortulorum) situato nel cuore di Villa Borghese dove, sin dall’antichità, numerose ed importanti famiglie dell’Antica Roma scelsero qui di edificare ville e scolpire principeschi giardini.
Un po’ di storia
Costruita dal noto architetto ed urbanista romano Giuseppe Valadier tra il 1816 ed il 1837 (all’epoca impegnato nella risistemazione del Pincio e di Piazza del Popolo) Valadier rielaborò in stile neoclassico il Casino Della Rota, un fabbricato seicentesco costruito a sua volta sui resti di un’antica cisterna romana modellando il corpo cubico cui era addossata un’esedra con colonnato ionico. All’interno si trovano stanze straordinariamente decorate ed affrescate in stile pompeiano, recentemente restaurate e riportate al loro originale splendore a tutto tondo.
La Casina fu pensata per ospitare un luogo di ristoro sul modello dei bistrot francesi divenendo, nel periodo che spazia dal Regno d’Italia alla fine dell’Ottocento sino al primo dopoguerra, un locale tra i più frequentati a Roma da esponenti del mondo della cultura, dell’arte e della politica. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’edificio fu utilizzato dai militari tedeschi prima e dall’esercito inglese, poi ne fecero un circolo per i loro ufficiali. Nel secondo dopoguerra, Casina Valadier conobbe ancora un altro periodo di intensa frequentazione e celebrità. Dagli inizi degli anni 2000 venne completamente restaurata e, con grande meraviglia, fu riconsegnata al pubblico una favolosa struttura immutata nel fascino e dallo stile eterno.
La Casina Valadier oggi
È l’Executive Chef Massimo D’innocenti a curarne oggi l’offerta ristorativa pensata per i diversi momenti della giornata.
“Sono un romano doc, e per me è un orgoglio e un vanto essere lo chef di Casina Valadier che da circa 200 anni la terrazza della Casina regala dalla terrazza un punto di vista unico. La posizione è sicuramente privilegiata, io la ritengo la migliore di Roma, con la vista sul Cupolone, su Piazza del Popolo e le bellezze che ci sono intono. Il compito non è affatto facile per me, per distogliere lo sguardo dal panorama e concentrare la l’attenzione degli ospiti sul piatto, ma questo ci motiva a fare sempre meglio attirando l’attenzione dei miei clienti con semplicità, qualità e un pizzico di follia, cercando di non essere mai banale“.
Piatti rappresentativi e tipologia di cucina
Una cucina diretta quella di Chef Massimo D’Innocenti, di stampo mediterraneo e tradizionale al contempo creativa per la scelta degli ingredienti con qualche concessione esotica ma che non si distacca mai troppo dalle radici, e soprattutto non propone una creatività autoreferenziale e fine a se stessa.
Dal Menu estivo annoveriamo la Tartare di ricciola con granita al passion fruit, antipasto fresco e creativo, il Fiore di zucchina farcito con la parmigiana, che rappresenta la rielaborazione della tradizione anche nella presentazione; i Tortiglioni con guanciale croccante e pomodorino datterino e pecorino bottaiolo, esempio di tradizione ben eseguita, e la Ventresca di tonno alla puttanesca con insalata tiepida.
Oltre alla linea del ristorante Chef Massimo D’innocenti e la sua brigata si occupano anche della linea del caffè, con tutti i prodotti “fatti in casina” e la linea degli aperitivi che comprende stuzzichini dalla cucina freddi e caldi, sempre diversi e creativi che annoverano Verdure e cruditè, canapè di salmone e caviale, Polpettine di melanzane e provola di bufala o il Fritto di calamari con salsa tartara che accompagnano di slancio le proposte del Chill Bar di Casina Valadier, nuovo punto di riferimento della Capitale per rilassarsi sorseggiando sofisticati cocktail, vini ricercati e pregiati champagne da assaporare avvolti dalle calde nuance dei tramonti romani più incantevoli.
Casina Valadier
Piazza Bucarest, Villa Borghese
Settimo, Villa Borghese e Chef Giuseppe D’Alessio
Da poco riprogettatata dall’architetto e interior designer contemporaneo, Jean-Philippe Nuel, questa struttura è stata trasformata partendo da un’elegante dimora romana dove oggi la Dolce Vita si unisce alla moderna Art De Vivre francese. Da ex residenza nobiliare del XIX secolo, l’hotel boutique di lusso inaugura così le nuovissime 78 camere e suite, un moderno centro fitness, un programma dedicato al benessere, tre sale per eventi e meeting e un ristorante panoramico progettato dal famoso architetto francese.
Situato in una strada tranquilla nel cuore pulsante di Roma, questo antico palazzo romano si trova a pochi passi da alcuni dei più famosi monumenti e luoghi culturali della città, tra cui la Fontana di Trevi, Villa Medici e Piazza di Spagna.
Sul Rooftop della nuova struttura spicca Settimo: l’elegante ristorante panoramico che offre una vista mozzafiato sui pittoreschi giardini di Villa Borghese e sulla Basilica di San Pietro. Dal design eclettico, caratterizzato da interni verdi lussureggianti, Settimo è la location perfetta per una fuga botanica ad alta quota. L’offerta culinaria è firmata dall’anima creativa dell’Executive chef Giuseppe D’Alessio e prevede piatti d’autore contemporanei che prendono spunto dalla “cucina povera” romana e da quella “Tripolina”.
Per Settimo abbiamo pensato a piatti che ci piace definire signature – racconta Chef Giuseppe D’Alessio – che seguono i dettami di presentazione e di bontà, capaci di magnetizzare lo sguardo degli ospiti distogliendoli dalle bellezze intorno.
Abbiamo puntato su un menu locale dove gli ingredienti non devono fare migliaia di chilometri e devono essere biologici. Per questo selezioniamo fornitori che a loro volta hanno investito su scelte etiche a 360 C°. Abbiamo un programma interno al gruppo per gestire il food wasting, ecc; Sono tante le azioni che facciamo, le accortezze che abbiamo, siamo, come ttutto il Gruppo Accor, molto sensibile al tema sostenibilità.
Cosa non deve mai mancare in un piatto? Oltre alla scelta di ingredienti eccellenti, in un piatto non deve mai mancare un ingrediente importante, “la nostra storia, la nostra cultura”, perché dietro ad ogni piatto della nostra cultura romana e italiana, c’è una storia, ci sono state delle persone che hanno contribuito a far si che diventasse tradizione.
Sofitel Rome Villa Borghese, la struttura
Qui gli ospiti hanno la sensazione di essere a casa grazie all’attenzione personalizzata che si manifesta attraverso sorprese e servizi pensati ad hoc. L’hotel è caratterizzato da un’istallazione di candele che traggono ispirazione dall’illuminazione delle strade di Parigi durante il regno di Luigi XIV, che regalano un senso di accoglienza e sicurezza. Al tramonto, la struttura si illumina come per magia attraverso le gigantesche candele poste all’esterno lungo l’ingresso, per accogliere gli ospiti dalle loro serate, accompagnati da musica suggestiva.
L’ingresso dell’hotel, caratterizzato invece da un display iconico composto da punti cromatici e colori vivaci, conferisce all’area lounge uno stile moderno e fresco con un tocco classico. Le camere degli ospiti inoltre, vantano un’installazione sul soffitto: un capolavoro iridescente che crea l’illusione di un cielo luminoso sopra di sé.
Sentirsi “a casa anche lontano da casa” sarà ancora più facile grazie all’offerta fitness e wellness, che prevede per gli ospiti trattamenti personalizzati con il programma benessere SofitelFIT e il Sofitel MyBed Sleep Menu: quest’ultimo, un servizio in camera esclusivo che trasforma la propria sala da bagno in una lussuosa oasi privata di relax.
Gli ospiti possono scegliere tra due bagni in omaggio – un bagno terapeutico lenitivo con oli essenziali rilassanti, o un Bubble Bath, per un’esperienza energizzante e speciale -. Inoltre, Sofitel Rome Villa Borghese propone ai clienti il servizio di personalizzazione di asciugamani e accappatoi per esaltare la natura tailor made dell’experience.
Settimo
Via Lombardia 47
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