Sara De Bellis

Vitignoitalia’22 in grande stile: record di visite, sold out i focus sui grandi vini, il podio dei Top Rosè

Chiusura in grande stile per VitignoItalia 2022: 14.000 appassionati hanno riempito le stanze di Castel dell’Ovo, entusiasti i Buyers internazionali, Sold Out le degustazioni orizzontali e verticali; le Cantine Ceraudo, Bonavita e Leone De Castris sul podio per la Premiazione di 50 Top Italy Rosé.

La sedicesima edizione di VitignoItalia chiude i battenti con numeri importanti che confermano ancora una volta l’appropriatezza del format e la voglia crescente di tornare a vivere gli eventi sentendosi parte integrante di qualcosa di bello.

Sono infatti stati oltre 14.000 i visitatori che hanno popolato la suggestiva location di Castel dell’Ovo da domenica 5 a martedì 7 giugno, e che hanno degustato oltre 2500 vini delle 250 Cantine provenienti da tutta la penisola, con un particolare focus sulla filiera del “Vitigno Campania”.

Siamo estremamente soddisfatti – commenta Maurizio Teti, direttore di VitignoItalia – dei risultati ottenuti, che credo siano il giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto. La prima giornata, ma ancor più quelle di lunedì e martedì, hanno dato ottimi riscontri in termini di affluenza di pubblico, sia italiano che internazionale”.

Le Degustazioni orizzontali e verticali

Grande entusiasmo e partecipazione anche per i seminari e workshop, tutti sold out, utili tanto per gli appassionati quanto per gli operatori del comparto: un palinsesto ricchissimo di iniziative e grandi etichette.

Domenica 5 giugno, è andato in scena Umani Ronchi e le sue interpretazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi, con una ricca degustazione guidata che ha incantato un pubblico estremamente partecipativo. A seguire, sempre domenica, la straordinaria verticale dell’iconico Tenuta Luce di Frescobaldi, tra le firme più prestigiose della manifestazione, che ha ottenuto un riscontro più che di successo.

Nella seconda giornata, lunedì 6 giugno, tutto esaurito per la verticale di Fiorduva, tra le etichette di punta della cantina campana Marisa Cuomo, che ha celebrato l’incredibile biodiversità dei terroir locali.

Ad illuminare la serata di lunedì sono state le 13 aziende de “Le Famiglie Storiche” dell’Amarone, ovvero l’unione di storiche cantine della Valpolicella che da generazioni rimangono il riferimento per il Mondo dell’Amarone e che hanno incantato gli ospiti di VitignoItalia con un’eccezionale orizzontale dedicata alla memorabile annata 2011.

Il territorio delle Famiglie Storiche, la Valpolicella, in provincia di Verona – suddiviso in Valpolicella Classica, Valpolicella Valpantena e Valpolicella Orientale – gode di un microclima con temperature miti sia in inverno che in estate, che favorisce la produzione di grandi vini che ne hanno determinato successo e diffusione sia in Italia si all’estero.

Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato: nei bicchieri rubini, confettura, more, mirtilli, frutti cfroccanti, aromi intensi, spezie pepate, tabacco, cuoio, sensazioni floreali; all’assaggio la potenza, la morbidezza, la mineralità, la persistenza, il carattere di ciascuna Cantina, di ciascuna annata, di ciascuna filosofia tradotta da un prezioso calice. Di seguito le parole di Giuseppe Rizzardi, Vice Presidente de “Le Famiglie Storiche”.

I nostri Amaroni sono di stile classico, ma dinamici, espressione dell’appassimento naturale con selezione attenta delle uve, che poi danno vini dalla personalità ben definita in ogni annata. Cerchiamo di esaltare la diversità dei luoghi e dell’età dei vigneti, del sistema dei allevamento e degli stessi vitigni.

Ultima giornata di VitignoItalia, martedì 7 giugno, che ha visto protagonista Passopisciaro, azienda produttrice siciliana che ha guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio sull’Etna attraverso le innumerevoli sfaccettature dei vini vulcanici. A chiudere la lunga serie di incontri tematici e degustazioni, Feudi di San Gregorio, altra azienda del campano che ha sorpreso i partecipanti con una selezione di vini sperimentali, testimoniando ulteriormente la vivacità della filiera del “Vitigno Campania”.

La sedicesima edizione di VitignoItalia ha saputo amalgamare i molteplici territori e le numerosissime sfaccettature del panorama vitivinicolo campano e di tutta la Penisola, riunendo a sua volta un pubblico estremamente eterogeneo in un clima di entusiasmo e, soprattutto, di ripartenza.

Chiusura in grande stile con l’attesa programmazione dei vincitori della classifica stilata da 50 Top Italy Rosé curata da Chiara Giorleo e Adele Granieri in collaborazione con Antonella Amodio, Teresa Mincione e Raffaele Mosca. La classifica ha visto sul podio L’azienda Ceraudo (Calabria), seguita da Bonavita (Sicilia) e Leone De Castris (Puglia).

Abbiamo attraversato anni duri – conclude Teti – e questa edizione non è stata certo semplice da organizzare, tra tutte le complicazioni che il nostro comparto ha dovuto affrontare. Ma proprio per questo siamo ancora più soddisfatti e orgogliosi della felice riuscita di VitignoItalia, Abbiamo ricevuto complimenti dagli appassionati, ma soprattutto ci ha fatto piacere il grande apprezzamento ricevuto dai buyers internazionali per l’iniziativa e per la possibilità di confronti costruttivi. Credo che questo sia un ulteriore passo nel percorso verso la completa ripresa del settore”.